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Le 10 manovre più importanti di questo mercato italiano

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Le 10 manovre più importanti di questo mercato italiano

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Il mercato della Serie A ci ha regalato tanti colpi che possono infiammare questo campionato. Tre mesi tanto lunghi quanto intensi che ci hanno regalato 10 manovre molto importanti per le squadre che le hanno compiute. Per importanti si intende non solo il valore del giocatore ma soprattutto il significato che ha la manovra e l’impatto decisivo che può avere in questa stagione.

CONFERME NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Partiamo subito forte gli acquisti di Manolas e De Ligt. Due colpi che hanno confermato la potenza nel mercato delle due squadre seppure in ambienti differenti. Nel caso della Juve, i bianconeri hanno confermato il proprio potere a livello internazionale acquistando uno dei giocatori più ambiti di questo mercato. Gli juventini l’hanno spuntata su Barcellona e Psg per uno dei difensori più forti del panorama internazionale. Tra le inglesi, le tre spagnole e il Psg, la Juventus si conferma lì grazie all’olandese che avrà il tempo per scrollarsi di dosso la brutta prestazione dell’esordio con il Napoli. Gli azzurri invece colpiscono come mai hanno fatto nell’era De Laurentiis andando da una diretta concorrente per prendere uno dei suoi pilastri. Manolas significa molto di più del semplice grande acquisto difensivo, è una conferma di forza nel panorama nazionale, una novità per il Napoli. Se vuoi battere la Juve devi fare come loro e questa volta ci sono riusciti.

Fonte: profilo instagram ufficiale SSC Napoli

IL RISCATTO PIÙ GRANDE

Leggi occasioni perse e pensi a Balotelli. L’ex Inter e Milan è sul serio arrivato al crocevia della sua carriera, un’occasione, l’ennesima, che probabilmente non ricapiterà più. Un’occasione che allo stesso modo difficilmente rivedremo nel Brescia, entrambi hanno colto la palla al balzo ed ora devono sfruttarla al meglio. Il colpo da 90 è servito per le rondinelle ed ora tocca a Balotelli ritrovarsi sperando in un’Italia che cresca insieme a lui favorendogli un ambiente più semplice rispetto alle esperienze passate.

Fonte immagine: profilo Instagram società.

INFIAMMARE LA PIAZZA SECONDO COMMISSO

Una Champions League, una Supercoppa Europea, una finale mondiale, un Mondiale per Club e nove Bundesliga. Basta questo per presentare Frank Ribery, l’acquisto di cui aveva bisogno questa Fiorentina. Non sarà il giocatore determinante di una volta, il francese serve per infiammare l’ambiente, per dare credibilità alla dirigenza dopo gli ultimi anni con i Della Valle, e per fare gruppo. Basta riguardare le immagini prima del suo esordio al Franchi per capire perché serviva uno come Ribery. L’ex Bayern fa gruppo, dalla panchina dispensava consigli ed incitava i nuovi compagni, indispensabile più fuori che dentro.

Fonte immagine: profilo Instagram Fiorentina.

MANCAVA LUI (E NON SOLO)

Uno dei colpi da fare era lui, nel mare magnum degli esterni del Napoli mancava quello che saltasse netto l’uomo in una squadra che fa tanto, anche troppo, con il fraseggio. Mancava el Chucky” Lozano, un acquisto cercato, ad un tratto abbandonato e poi preso. In una strategia di mercato molto oculata, parallela a quella dello “spendere per il gusto di farlo”, se Lozano è l’acquisto più costoso della storia del Napoli uno motivo c’è. Chiaramente c’era la possibilità di cogliere l’occasione pagando profumatamente Icardi ma la proposta come sappiamo non combaciava con la volontà dell’argentino. Mancava anche un vero diez ma le circostanze e quell’attenzione nell’investire hanno allontanato man mano James da Ancelotti. L’unica macchia nel mercato del Napoli può essere solo James, con Lozano però il colpo è assicurato, basta vedere i 45 minuti dello Stadium. Sarà intrigante vedere la concorrenza tra lui e Callejon.

LA SCELTA DI CONTE

Probabilmente l’acquisto più importante di questo mercato italiano è stato Romelu Lukaku. Via un Papa se ne fa un altro. Via Icardi e dentro il belga che in due giornate ha già timbrato il cartellino. Le marcature non sono chiaramente illustri ma l’ex United ha mandato un messaggio molto chiaro alle difese italiane: “Pronti che sto arrivando”. Non c’è bisogno di spiegare chi è Romelu Lukaku, basta capire che è l’attaccante migliore tra quelli acquistabili in questa sessione, quello che incarna al meglio le necessità di una squadra contiana. Grinta, fisico e fiuto per il gol, il gigante buono può portare l’Inter davvero in alto.

Fonte immagine: profilo Ig @Inter

 

GARRA E TECNICA

Il Cagliari ha sfruttato al meglio la partenza di Nicolò Barella. Nel supermercato calcistico il Ds Carlo ne ha barattato uno per tre. Il ritorno di Nainggolan va al di là del romanticismo, un leader vero che nelle migliori condizioni giganteggia a centrocampo. La voglia di riscatto dopo l’anno nerazzurro sarà il propulsore per la stagione del Ninja in terra sarda. Il riscatto è l’obiettivo anche di Marko Rog, il croato deve smentire le voci che lo hanno accompagnato nei tre anni napoletani. Cagliari è l’ambiente giusto per l’ex Zagabria, senza pressioni e trovando continuità potrà crescere fino a riconquistare la nazionale. L’ultimo dei tre è un pezzo da novanta che non ha avuto la risonanza giusta. Titolare al mondiale russo ed all’ultima Copa America con l’Uruguay, 55 partite nel Boca, Nahitan Nandez farà parlare di sé. Grinta e piedi buoni, dovrà adattarsi leggermente al calcio italiano poi sarà puro spettacolo. Fosse solo per il centrocampo allora il Cagliari sarebbe da Europa League. 

Fonte immagine: profilo Ig ufficiale di Radja Nainggolan

FRECCIA BIANCOCELESTE

Confermare e puntellare nei lati deboli. La manovra della Lazio è stata di quelle importanti per provare l’assalto alla qualificazione in Champions League. Un lato da rinforzare era l’out di sinistra e per prezzi e valore tecnico Lazzari è il migliore acquisto che Tare potesse fare. In un centrocampo a 5 l’ex Spal domina tutta la fascia e con un rapace con Immobile in area i suoi cross faranno la differenza.

Fonte immagine: profilo Instagram di Manuel Lazzari.

MIX TRA ESPERIENZA E GIOVANI

Uno dei trasferimenti più bizzarri di questa sessione è certamente Lasse Schøne al Genoa. Dalla semifinale Champions al Marassi per conquistare la salvezza e non solo. L’olandese porta tanta tecnica ed esperienza al servizio di un fautore del bel calcio come Andreazzoli. L’ex lanciere sarà la lanterna di questo Genoa, un leader insieme a Criscito, per una stagione dalle ottime ambizioni. Insieme all’olandese c’è da registrare anche Pinamonti che dopo l’anno di prova al Frosinone è pronto a prendersi la Serie A a suon di gol. Dopo l’under 20 perché non puntare anche all’Europeo della nazionale maggiore?

Fonte immagine: profilo Instagram società.

LA SICUREZZA TRA I PALI

Il post-Alisson è stata una grandissima sofferenza per la capitale giallorossa. Dopo un anno è arrivata una vera è propria sicurezza a difendere la porta della Roma. In un mercato in cui si sono persi alcuni riferimenti come Manolas e De Rossi, prendere Pau Lopez è una mossa decisamente azzeccata. Senza spendere troppo la Roma può aver trovato un pilastro per il futuro, uno come il portiere spagnolo è pronto per fare il salto di qualità.

Fonte: profilo Twitter ufficiale della AS Roma

TRATTENERE I PROTAGONISTI

Le italiane ora hanno la forza di opporsi alle ricche proposte per i propri uomini chiave. Chiesa e Milinkovic-Savic ne sono il chiaro esempio. Per Fiorentina e Lazio sono probabilmente gli “acquisti” più importanti di questa stagione. La nuova proprietà della Fiorentina non ha tentennato un secondo davanti alle varie occasioni di cedere il figlio d’arte, ora può vivere una stagione da protagonista cercando la definitiva consacrazione. Invece Douglas Costa non è stato trattenuto, non c’è mai stata la possibilità di vederlo andare via da Torino, il brasiliano è l’uomo in più per questa Juventus dopo 2 anni a corrente alternata con Allegri. La sua fantasia al servizio del gioco di Sarri, una gioia per gli occhi degli amanti del pallone, il brasiliano sta già iniziando a rubare la scena.

Fonte: profilo Instagram ufficiale di Douglas Costa

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L’Inter ci prova per Hermoso: il difensore dell’Atletico è in scadenza

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Mario Hermoso, giocatore dell'Atletico Madrid, e Stefan de Vrij, giocatore dell'Inter, Champions League, EURO2024

Il difensore dell’Atletico Madrid Mario Hermoso è nel mirino dell’Inter. Lo spagnolo è infatti in scadenza a giugno 2024. Prosegue la ricerca di un difensore per i nerazzurri. La retroguardia della formazione allenata da Simone Inzaghi ha un’età media alta, con De Vrij che ha 32 anni, e Acerbi che ha toccato quota 36 anni.

Ecco perché, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, in casa Inter si inizia a cercare un nuovo innesto in quella zona. Quest’ultimo, potrebbe essere nel nome di Mario Hermoso, difensore dell’Atletico Madrid, classe 1995, che si libererebbe a zero a fine stagione. Ciò perché il centrale mancino ha il contratto in scadenza a giugno 2024, e non ha ancora rinnovato con gli spagnoli.

INTER HERMOSO: CHI SOSTITUIREBBE LO SPAGNOLO

Come menzionato in precedenza, l‘Inter sta valutando seriamente di proseguire con questa difesa, soprattutto con il profilo di Francesco Acerbi. Quest’ultimo, oltre il caso Juan Jesus che lo ha coinvolto, ha anche avuto diversi problemini fisici, tra cui l’ultimo al polpaccio. La necessità è dunque di avere un giocatore più integro sia dal punto di vista fisico, a causa dei diversi acciacchi, ma anche dal punto di vista psicofisico, perché non si può prevedere come il caso razzismo possa aver influito sul giocatore.

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Di Gregorio: “Ritorno all’Inter? Sto bene al Monza”

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Michele Di Gregorio, calciatore del Monza - Serie A, Coppa Italia

Il portiere del Monza Michele Di Gregorio ha parlato a La Stampa del suo futuro prossimo, tra Inter, Monza e non solo. Tra i portieri ormai non più rivelazione ma certezza del nostro campionato c’è l’estremo difensore dei brianzoli. Sempre attento e da rendimenti di alto livello, Di Gregorio ha attirato su di sé diversi apprezzamenti delle big di Serie A, con l’Inter, club in cui è cresciuto, che potrebbe rappresentare la chiusura di un cerchio.

DI GREGORIO MONZA: LE PAROLE DEL PORTIERE

STO BENE AL MONZA “Mi piace pensare all’oggi senza guardare troppo in là perché altrimenti si fanno male le cose quotidiane. Voglio concentrami su questi due mesi col Monza. Poi, dopo l’ultima giornata di campionato, vedremo cosa ci sarà di concreto. Sto benissimo a Monza. Non ho bisogno di scappare. Se verrà qualcosa per fare uno step, lo valuteremo”.

CRESCITASono cresciuto tanto grazie ad Alfredo Magni, il preparatore di Donnarumma al Milan. Crede molto nell’intensità del lavoro e nell’utilità della palestra. Mi sono irrobustito. Nei giorni scorsi abbiamo fatto un patto nello spogliatoio tra giocatori e allenatore: dobbiamo superare i punti dell’anno scorso quando abbiamo chiuso a 52.Ora ne abbiamo 42. Dobbiamo pensare di poter vincere ogni partita a partire da quella col Torino”.

TORINO “È una squadra fisica che a tratti ti fa giocare male. Juric e Palladino sono allenatori simili, ma forse Palladino è più flessibile e aperto a provare situazioni nuove“.

MILINKOVIC-SAVICNon sai mai cosa farà quando ha il pallone: appoggio vicino o lancio a 70 metri. Ormai il portiere va studiato come un giocatore di movimento. A me piace partecipare alla costruzione dal basso, ti senti coinvolto”.

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Futuro di Zurkowski ancora incerto: difficile il riscatto dell’Empoli dallo Spezia

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zurkowski empoli

ZURKOWSKI EMPOLI – Szymon Zurkowski si sta ritrovando all’Empoli. Dopo il periodo difficile tra Fiorentina e Spezia, il polacco è tornato all’Empoli nel mercato di riparazione e ha avuto un impatto molto importante sulla stagione dei toscani, con 4 gol nelle prime due uscite in maglia azzurra – memorabile la tripletta segnata contro il Monza alla prima da titolare, dopo la rete all’esordio contro il Verona – che lo rendono tuttora il miglior marcatore stagionale dell’Empoli nonostante l’arrivo a metà campionato. Il suo rendimento è un po’ calato nelle ultime settimane, in cui – complice un infortunio alla caviglia – è apparso lievemente in ritardo, ma l’Empoli vorrebbe puntare su di lui anche nella prossima stagione.

ZURKOWSKI RESTA ALL’EMPOLI? IL RISCATTO È DIFFICILE

Sarà difficile, però, confermare il classe ’97 in rosa: la formula con cui si è trasferito nella finestra invernale, infatti, è quella del prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro ed esercitabile dagli azzurri a fine stagione. Questa valutazione, però è considerata eccessiva dai dirigenti del club toscano, che sembrano propensi a non esercitare il riscatto del polacco per poi trattare con lo Spezia per un nuovo accordo. La volontà dell’Empoli sarebbe quella di ottenere un nuovo prestito, ma resta da vedere se lo Spezia è disposto a rimandare in prestito il calciatore senza monetizzare da una sua cessione. Bisogna anche considerare, però, che in caso di cessione a titolo definitivo c’è una percentuale abbastanza importante che lo Spezia dovrebbe riconoscere alla Fiorentina, club da cui ha acquistato il calciatore nel 2023.

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Anche il Milan si inserisce nella corsa a Dorgu: sarebbe il vice-Theo

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Lecce

IL MILAN GUARDA IN CASA LECCE, PUNTATO DORGU – A Milanello, come espressamente richiesto da RedBird, è il momento di continuare a tenere i conti a posto. Per farlo, bisogna ricorrere quasi obbligatoriamente a delle plusvalenze intelligenti e oculate. Ecco perché si vocifera che Patrick Dorgu sia finito nel mirino del Milan. É il profilo perfetto per quanto riguarda la filosofia di Moncada e Furlani: giocatore giovane, ma con alcune presenze tra i grandi, in rampa di lancio e con ottime potenzialità. Ed ovviamente il fattore che interessa maggiormente: il costo è contenuto e accessibile.

PATRICK DORGU, NUMERI E CARATTERISTICHE

Patrick Dorgu è un classe 2004, proveniente dal Nordsjaelland. Arrivato in Italia per circa 200mila euro, ora vale indicativamente 4/5 milioni. É l’ennesima genialata di quella vecchia volpe di Pantaleo Corvino, che con il suo fiuto per le grandi occasioni l’ha riconosciuta immediatamente e ha portato il calciatore a Lecce. Inizialmente impiegato in Primavera, durante questa stagione D’Aversa lo ha valutato durante il ritiro e gli ha concesso ben 21 presenze. Finora il ricordo che è rimasto più impresso di lui è lo spettacolare gol del 3-2 in un Lecce-Fiorentina, dove i salentini hanno clamorosamente ribaltato il risultato durante i minuti di recupero.

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