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United, la guerra fratricida fra Cristiano Ronaldo e la classe '95

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United, la guerra fratricida fra Cristiano Ronaldo e la classe ’95

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Manchester United rashford

Dirigenza, allenatore, giocatori. Tutti chiamati a rendere conto al popolo del Manchester United per una stagione fin qui deludente. Il malcontento generale, alimentato dal malessere dei tifosi, dai titoli delle testate giornalistiche e vari news media, rannuvola nuovamente il cielo sopra l’Old Trafford dopo che il mercato estivo sembrava aver ridato nuove speranze.

PROMETTENTI PREMESSE

Facciamo in primis un passo indietro. 31 agosto 2021, dopo 12 anni Cristiano Ronaldo ritorna al Manchester United. Il talento di Madeira chiude la sua avventura torinese per fare ritorno alla squadra che lo ha consacrato, con tanta voglia di riscatto e fame di titoli.

Oltre alla dolce nota Ronaldo, Jadon Sancho dal BVB per 85 milioni di euro e Raphael Varane dal Real Madrid per 40 milioni di euro chiudono la sessione estiva di mercato. Due rinforzi in attacco per dare peso, creatività e numeri alla fase offensiva. Un forte centrale di esperienza per rinsaldare la non sempre ferrea difesa reds. Il mercato, insomma, seppur dispendioso, sembra poter fare da base ad un percorso vincente, sotto l’egida del condottiero norvegese Solskjaer, che nel frattempo ha ottenuto la fiducia della dirigenza per la guida dell’organico per la stagione 2021/22.

Alla luce delle buone premesse, a vedere i risultati ottenuti e l’attuale piazzamento, “What the hell?” sarebbe la più che lecita reazione di ogni buon supporter dello United, alla luce del momentaneo settimo posto in classifica, conquistato con buone vittorie ma anche di incredibili e rumorosi passi falsi.

Nonostante in Champions League i Red Devils abbiano agguantato (non senza brividi) la prima posizione del girone, la situazione in campionato preoccupa e ha scosso decisamente l’ambiente.

La prima mossa della dirigenza è stata quella di far saltare la panchina a mister Ole, sostituito quindi a Ralf Rangnick. Il manager tedesco è al momento incaricato (pare sia un tecnico di transizione pronto ad essere cambiato a fine stagione) della difficile missione di far uscire lo United dalla crisi, cercando almeno di valorizzare gli elementi della rosa, in particolare i più giovani che sembrano essersi smarriti.

È proprio la gioventù dorata dei diavoli rossi ad attirare le critiche più feroci. Forti di uno spiccato talento, del valore di mercato attribuito loro e del precoce avvio di carriera in una franchigia tra le più blasonate d’Inghilterra, questi giovani rappresentato il vero patrimonio calcistico del club; proprio loro sono stati chiamati a gran voce dalla tifoseria e dal tecnico a risollevare le sorti di una stagione fin qui da dimenticare.

E il primo che pare essersi scagliato contro la cosiddetta “generazione del 95’” è stato proprio Ronaldo, prima della rocambolesca sconfitta subita in casa per merito del Liverpool.

RISULTATO NETTO

5 a 0 netto, ineluttabile, incommentabile. Un dominio senza ne capo ne coda da parte degli uomini di Klopp, che hanno annientato il loro storico avversario nella loro casa. Un risultato forse frutto di quelle tensioni create proprio dall’apertura del vaso di pandora da parte di Cristiano prima del match. La chiave della vicenda, l’elemento della discordia è la diversa visione della professionalità e, in particolare, quella distanza di mentalità tra il campione 5 volte pallone d’oro e le giovani leve.

Che il campione portoghese viva il calcio con un’intensità, una dedizione ed una concentrazione fuori dalla norma, non è certo un mistero. Un fuoriclasse esemplare, che lo porta ad essere sempre al top non solo dal punto di vista fisico, ma anche sull’aspetto mentale. La fame di gol, di risultati e di titoli anima la sua storia calcistica fin dai primi passi.

Seppur quindi, un esigentissimo (con se stesso e con gli altri) Ronaldo apra solo la questione, le tristi prestazioni dei classe 95’ confermano le carenze imputate loro.

GLI INDIZIATI

Gli indiziati delle accuse sono nomi noti. Rashford, Diallo, Dalot, Sancho, Wan-Bissaka, Henderson, Van de Beek e Greenwood. Alcuni nomi tra quelli citati sono stati pagati fior di milioni, altri sono prodotti delle giovanili che fino ad ora hanno incantato e stupito per precocità ma che ancora non hanno dimostrato lo status di campioni.

Si parla della futura generazione, non solo del club, ma dello stesso panorama calcistico mondiale. Tra tutti: Rashford, Van de Beek, Sancho e proprio il gioiellino Greenwood sono stati i principali oggetti di critica degli ultimi mesi da parte dei tifosi e dei tabloids inglesi. Se i dubbi riguardanti il poco utilizzo dell’olandese ex Ajax ormai rientrano nella categoria dei “casi di Manchester”, molto più preoccupante pare essere la situazione per i 3 inglesi.

Sancho, prelevato grazie ad un oneroso esborso economico da parte del club, non è ancora riuscito a dimostrare il talento messo in mostra in Germania. Che sia il passaggio ad un club con più responsabilità dove la maglia indossata è molto più pesante, o che sia l’approdo in un campionato dall’alta intensità e dal livello superiore alla Bundesliga, il giovane talento londinese fin qui ha collezionato 16 partite in campionato, segnando a referto solo una rete contro il Chelsea. Bottino misero considerando il numero di assist e gol messi a segno nelle precedenti stagioni tedesche. 

Un calvario, quello di Sancho, che mal si accompagna all’inaspettato calo di prestazioni del beniamino Rashford. Aggregato ed usato con vario impiego in prima squadra dal lontano 2015/16, il numero 10 pare ora addirittura essere additato come futuro partente. Titolare e decisivo a più riprese nel corso delle stagioni precedenti, molti tifosi e giovani hanno visto in lui il futuro del club e della nazionale. Dopo il deludente epilogo di euro 2021 dove è stato utilizzato con pochissima frequenza dal C.t Southgate (sbagliando anche il rigore in finale) e l’inizio di stagione non brillante con il club, intorno al classe 97’ si è creato un clima di freddezza mediatica e di sfiducia da parte della tifoseria. 

Le ultime criticate prove (alla luce delle numerose attività benefiche da lui svolte per la comunità, i tifosi gli contestano un non pari impegno sul campo da calcio) hanno aperto un nuovo “caso” in casa United, con il pericolo che l’amore tra le parti possa ben presto giungere ad una conclusione.

Ultimo grande dilemma che ha diviso non solo l’opinione pubblica calcistica (in particolare quella degli opinionisti ex United) ma anche lo stesso spogliatoio è il caos intorno alla questione Greenwood. Il 2001, usato assiduamente e con ottimi risultati da Solsjkaer non trova al momento più spazio nelle gerarchie della squadra di Rangnick. Un’esclusione pesante che delude molto il ragazzo secondo i giornali inglesi.

La principale causa del poco minutaggio sembra essere la concorrenza per quella posizione tra lui e Ronaldo, ma anche un attrito derivante dalla poca propensione del giovane inglese a servire il compagno. Tra chi è convinto della possibilità di una convivenza tra i due e chi invece preferisce un impiego alternato (con il chiaro sacrificio di impiego del giovane Greenwood). La volontà del mister tedesco è ricaduta sulla scelta tecnica della titolarità di cr7 a discapito di Mason.

INVERTIRE IL TREND

Attriti, tensioni, scelte tecniche, passi falsi, gap con le altre big sempre in crescendo, per ora questi sono e sfortunatamente rimarranno i titoli gravitanti intorno al mondo del Manchester United per questa stagione. Che questa criticata e contestata classe del 95’ trovi la forza di invertire il trend: non solo in ottica risultati ma anche per dimostrare al club ed al mondo che loro sono il futuro su cui puntare. I tifosi, la dirigenza, oltre che gli stessi compagni, tutti si augurano che l’elettricità di queste promesse del calcio possa dare la carica alla squadra, al posto di generare come negli ultimi tempi un definitivo blackout.

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Futuro Lewandowski: l’Arabia un’opzione ma attenzione all’Atletico

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Barcellona Lewandowski

Il futuro di Robert Lewandowski è molto incerto. I media spagnoli parlano da qualche settimana di un interesse molto forte da parte dell’Arabia Saudita. Si parla addirittura di un’offerta da 100 milioni di ingaggio, cifre folli che potrebbero far vacillare l’attaccante polacco. Secondo quando riporta Sport ES però, su Lewandowski ci sarebbe anche un interesse di un altro club spagnolo: l’Atletico Madrid. Nonostante la rivalità sportiva tra Barcellona e Atletico, le due società hanno spesso fatto affari insieme, quindi quest’operazione non sembra del tutto impossibile.

Lewandowski non sembra voler andare via da Barcellona, ma il club catalano sta prendendo in considerazione una sua possibile cessione, in quando per contratto, l’ingaggio del giocatore è destinato a salire con il passare degli anni. Il classe ’88 ha segnato 20 gol e fornito 9 assist in 39 partite totali: numeri ancora una volta super. La carta d’identità però recita 35 anni e anche per questo motivo il Barcellona potrebbe decidere di sacrificare il suo bomber per puntare su un giocatore più giovane come Vitor Roque, andando ad allinearsi con la politica del club degli ultimi anni.

Una cosa è certa: chiunque riuscirà ad accaparrarsi il contratto di Lewandowski sarà autore di un affare. Basterà solo aspettare per vedere con quale maglietta segnerà una valanga di gol il prossimo anno.

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Scaloni avvisa: “Nessuno è certo della convocazione, tranne due calciatori”

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Dopo il Mondiale l’Argentina del commissario tecnico Lionel Scaloni punta a difendere il titolo della Copa America. La competizione si disputerà negli Stati Uniti tra giugno e luglio 2024.

Per preparare la competizione l’Albiceleste è scesa in campo in questa pausa per le Nazionali. Due vittorie per i ragazzi di Scaloni che si sono imposti 3-0 contro El Salvador, grazie alle reti di Romero, Enzo Fernandez e Lo Celso e 3-1 contro la Costa Rica.  A segno Di Maria, Mac Allister e Lautaro Martinez.

Nella conferenza stampa dopo la sfida contro la Costa Rica, Scaloni ha voluto tenere in guardia tutti i calciatori, sottolineando che nessuno dei convocati, a parte due fuoriclasse (Messi e Di Maria), siano certi della partecipazione alla Copa America. Dunque sull’attenti anche tutti gli “italiani” che puntano la convocazione. Resta comunque quasi impossibile che il commissario tecnico rinunci ad alcuni tasselli importanti, su tutti il capitano dell’Inter Lautaro Martinez, protagonista di una stagione strepitosa fin qui.

Nella fase a gironi, l’Argentina è stata inserita nel Gruppo A con Perù, Cile e Canada.

LE PAROLE DI SCALONI

“Non posso garantire a nessuno che era qui che sarà convocato per la Copa America . Solo Messi e Di Maria sono certi del posto“.

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“CI METTO la FIRMA” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CORRIERE DELLO SPORT

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TUTTOSPORT

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L’EQUIPE

MARCA

 

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Thiago Almada nel mirino dell’Europa: il prezzo è accessibile

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Almada

Thiago Almada è pronto ad approdare in Europa. Non si sa ancora per chi, ma sembra che il tempo in USA del classe 2001 argentino sia giunto ai titoli di coda. Era arrivato all’Atlanta United nel febbraio 2022 per quindici milioni di euro, e ora è pronto a lasciare per un prezzo quasi raddoppiato.

Già, perché secondo quanto riportato da Diario Sport, nel contratto di Almada con gli statunitensi ci sarebbe una clausola già prefissata che gli permette di andare via per circa 27 milioni di euro; un prezzo sì alto, ma vista l’età e la direzione intrapresa ultimamente dal mercato, è tutto sommato una cifra abbordabile, soprattutto per le big europee.

Le due squadre più interessate sembrano essere il Chelsea, che ormai ci ha abituato ad avere un occhio di riguardo per i giovani di talento, e l’Atletico Madrid, che lo vorrebbe per sostituire il partente Angel Correa, suo connazionale.

I NUMERI DI THIAGO ALMADA IN MLS

Almada è un trequartista di bassa statura (1,71m) che può giocare anche più defilato, sia a destra che a sinistra. L’argentino è un giocatore creativo e con un forte fiuto del gol, visto che nella stagione 2023 ha fornito in totale 11 gol e 16 assist in Major League Soccer. Nella stagione attuale, ha già trovato il gol dopo solo tre partite, e sembra già pronto per fare il grande passo nel Vecchio Continente.

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