Per la Serie B, nessuna certezza.
Otto giornate di campionato e 7 punti che separano chi è al primo posto in classifica, dall’ultimo. A quota 14, in cima, ci sono l’Empoli, il Palermo e il Frosinone. Con 7 punti in meno invece la Ternana, il Foggia e il Cesena.
Nessuna certezza. Tanto equilibrio.
COSÌ, MAI
Un campionato così è difficile da ricordare.
Se ci guardiamo indietro, a partire dalla stagione 2004-05, in cui è stata introdotta la formula a 22 squadre, una situazione come quella di adesso, dopo 8 giornate, non si era mai vista. Qualcosa di nuovo sia per chi sta davanti, sia per chi chiuda la classifica. Le prime tre sono ferme per ora a soli 14 punti. Il minimo. Sotto questo aspetto, un record negativo. Al contrario le ultime tre sono a quota 7 e nei campionati precedenti nessuna squadra tra quelle “in coda” ha fatto meglio. Senza dubbio un dato che mette in luce quanto la Serie B sia più competitiva rispetto al massimo campionato dove la differenza è più forte e evidente.
Nel 2004 dopo otto turni, erano 19 i punti per la capolista e solamente 4 per l’ultima. Una differenza di 15 che in media è rimasta invariata per tutte le stagioni passate, fino ad oggi, quando il gap si è ridotto di molto, di solo 7 punti. Per ora, un equilibrio mai visto.
NESSUN PRONOSTICO MA…
“Come dimostra la classifica, quest’anno il campionato di B è molto livellato. C’è ancora tanta strada, ancora non si possono tirare le somme”
Otto partite e otto gol per Ciccio Caputo, primo nella classifica marcatori e ormai incubo per ogni difensore che se lo ritrova davanti. Con lui l’Empoli viaggia alla grande e si prende il primo posto in classifica. Dopo il 3 a 1 di ieri inflitto al Foggia, ora sono quattro le vittorie, due i pareggi e due le sconfitte.
La retrocessione della scorsa stagione ha messo in luce quanto fosse importante, anzi indispensabile, migliorare dal punto di vista della qualità della squadra. Qualità che deve restare alta per navigare nel mare mosso della Serie B e poi puntare anche ad un ritorno in A. Per ricominciare, il presidente Fabrizio Corsi, maestro nelle ripartenze strutturali, aveva deciso di affidarsi a Vincenzo Vivarini. Una carriera di luci e ombre segnata soprattutto dalla promozione in B del Teramo ma cancellata poi dal calcio scommesse, fino al fallimento del Latina. 51 anni e l’occasione della vita all’Empoli, che per ora sta guidando alla grande.
TRA LE POCHE COSE CERTE
C’è il Frosinone.
È vero, equilibrio, pochissimi punti di differenza e tanti dubbi. Però allo stesso tempo qualcosa di sicuro c’è e i primi 180’ della stagione hanno detto questo. Dicono che la consistenza di chi guarda dall’alto è notevole. C’è l’Empoli, c’è il Palermo e c’è il Frosinone. Una squadra che per quanto mostrato fino ad ora, non mette in campo grande spettacolo, ma si mostra già più solidità rispetto alla scorsa stagione anche nella gestione dei momenti più difficili.
Sei giorni di attesa e poi sarà Frosinone-Palermo. La sfida è in programma per sabato 14, allo stadio Benito Stirpe, da poco inaugurato. Occasione perfetta per i padroni di casa per cercare il riscatto dopo la gara persa ieri sera contro gli uomini di Eugenio Corini. E poi naturalmente il momento migliore per cominciare e muovere le cose e rivedere le gerarchie, provando a lasciare indietro la squadra di Tedino che si trova a pari punti.
SALTIAMO DOPPIO
La scosta stagione è stata quella del Benevento e della Spal. Un salto doppio, lunghissimo, per chi è riuscito a passare direttamente dalla Lega Pro alla Serie A.
Quest’anno la sensazione, o forse è più forte ancora la speranza, che la storia si possa ripetere. Tra le possibili candidate ci sono la Cremonese, il Foggia, il Parma e il Venezia. Per il momento la squadra di Filippo Inzaghi è quella, tra queste, meglio posizionata.
Per quanto visto fino ad ora, non si può che essere tutti d’accordo: la Serie B è equilibrata e l’inizio è più che promettente. La classifica parla chiaro eppure verrebbe naturale pensare che questa situazione non potrà durare ancora per molto e che il campionato di quest’anno sia destinato a viaggiare veloce.
Una velocità che presto in molti si renderanno conto di non avere. Forse. Un equilibrio che dovrà dimostrare di saper resistere al mare mosso della Serie B. Difficile.