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Non finisce qui

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Non finisce qui

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Il nostro campionato di Serie B continua ad essere il più equilibrato.

Il Palermo, grazie al 2-1 contro la Cremonese, riconquista la vetta del campionato. Il Venezia continua a stupire e occupa per il momento la seconda posizione, a pari punti con il Frosinone. È minima la differenza in classifica tra le prime otto squadre, così come per le ultime. È ancora lunga e la bellezza è proprio questa.

PALERMO, (non) SEI SOLO

Il Palermo è solo, in cima alla classifica.

Ieri è arrivata la vittoria per 2 a 1, allo stadio Zini, contro il Cremona. Una partita vivace e combattuta da subito, su entrambi i fronti. Una partita mozzafiato che il Palermo fa sua in rimonta. Al 20′ infatti è la Cremonese a sbloccare il risultato e a portarsi in vantaggio; ma il vantaggio per i grigiorossi dura poco più di un minuto: Coronado pesca Rispoli solo al limite dell’area che con una bella diagonale batte Ujkani. Nel secondo tempo la Cremonese parte male e al 7′ ne approfitta Chochev che porta nuovamente il Palermo in vantaggio con un gol di sinistro dall’altezza del dischetto del rigore. I padroni di casa nonostante la sconfitta escono tra gli applausi dei tifosi, perché sul piano del gioco hanno comunque dominato, ma i singoli episodi gli hanno dato contro.

I meriti del Palermo invece vanno ricercati prima di tutto nella tenuta difensiva e poi anche nella capacità di recuperare lo svantaggio iniziale per poi mantenerlo fino alla fine. Tre punti che ora proiettano davvero in alto i rosanero. Tre punti che forse, dopo la gara di ieri, sono un premio un po’ esagerato, ma solo in rapporto alla prestazione. Ma dopotutto è anche questo che ti permette di andare sempre più avanti e di non fermarti mai, anche quando vinci le partite che non dovresti vincere.

Il cuore grigio e rosso non è bastato. Doveva essere uno spettacolo? Lo è stato. Doveva uscire una sola capolista? È andata esattamente così. Il Palermo ad inizio campionato era visto come favorito e oggi è in cima, con una maturità da vera big. Solitario. Per quanto tempo ancora non si sa, perché al secondo posto c’è il Venezia che non ha voglia di fermarsi adesso e poi manca ancora tanto. Troppo.

È UN SOGNO

“Venezia è anche un sogno, di quelli che puoi comperare”

Così cantava Guccini.

Ora il sogno può diventare realtà. Non solo un ottimo organico, perché la forza del Venezia si basa anche sulla coerenza di gioco e sulla chiarezza delle idee. L’identità tattica della squadra di Inzaghi è molto forte, con un modulo definito e un grande controllo del gioco. Una squadra che tende a stare sempre molto corta e alta, con un controllo del pallone che è diventato il primo strumento difensivo e di costruzione della squadra. Il Venezia, nonostante i diversi cambiamenti, può contare su una solidità difensiva piuttosto buona. In questo campionato ha subito fino ad ora 10 gol in 9 partite, ma terminandone alcune con zero gol incassati (contro Carpi, Empoli e Perugia) mentre in altri casi calando molto e subendone anche tre (contro l’Ascoli, in un 3-3 a metà ottobre).

La bellezza del nostro campionato di serie B è anche questa: diverse realtà, anche piccole, cresciute in fretta e diventate poi grandi. Molte di queste sono rimaste circoscritte all’interno dell’ambito sportivo, mentre altre no. Il Venezia è tra queste ultime. Non solo risultati in campo, ma anche una ristrutturazione della società, dell’immagine e un grande riavvicinamento ai tifosi. Perché nonostante la concorrenza sia molto alta, la società è riuscita fin da subito a fare le cose in grande, partendo dall’allenatore. Una vera e propria rinascita. Ieri pomeriggio è arrivata la vittoria in casa per 1-0 contro il Perugia. Tre punti guadagnati con il minimo sforzo, con una partenza a mille e un gol di sinistro di Garofalo su assist di Moreo. Una dimostrazione di forza da parte della squadra di Inzaghi, che non ha nessuna intenzione di fermarsi, con la spinta dei tifosi e la sensazione di poter continuare a puntare in alto. Perché adesso c’è un solo punto a dividere il Venezia dal Palermo. Dalla vetta. Meritatissima.

L’attuale classifica delle Serie B è la fotografia perfetta del campionato più equilibrato e allo stesso imprevedibile. È vero, in questo momento il primo posto è occupato da una sola pretendente, ma quest’anno immaginare e decretare con anticipo la super favorita è davvero difficile.

Perché non è finita qui…

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Flash News

Ranieri perde Makoumbou per squalifica: opportunità per Nandez

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Ranieri

Brutte notizie in casa Cagliari per Claudio Ranieri. Dopo la sconfitta all’Olimpico contro la Lazio per 1-0, i rossoblù dovranno vedersela con l’assenza di Makoumbou per la sfida contro il Sassuolo. Il Giudice Sportivo ha sanzionato il giocatore con una giornata di squalifica. Proprio per questo motivo, Ranieri dovrà trovare delle alternative in una sfida molto importante contro un avversario che al momento si sta giocando la zona salvezza.

Due sono al momento le opzioni per sostituire Makoumbou secondo L’Unione Sarda: titolare uno tra Nandez e Soulemana, al fianco di Prati.

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Calcio Internazionale

L’Inter Miami all’assalto di Suarez: ruolo da giocatore o dirigenziale per l’uruguaiano

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Suarez

L’Inter Miami di Lionel Messi negli ultimi giorni sta cercando di trovare un accordo per ingaggiare Luis Suarez. Secondo quanto riportato da The Athletic, l’obiettivo della società è quello di convincere l’attaccante uruguaiano a firmare un contratto da un anno. Il bomber si ritroverebbe in squadra di nuovo con gli amici del Barcellona, ovvero Lionel Messi, Jordi Alba e Sergio Busquets, con i quali ha vinto moltissimi trofei nel suo periodo in Spagna.

RUOLO DIRIGENZIALE O CALCIATORE PER SUAREZ? 

Nulla è ancora stato deciso. Nelle ultime ore – come riportato da Tom Bogery – l’Inter Miami sta ancora decidendo, insieme al giocatore, se firmare un contratto da dirigente oppure da calciatore. Suarez in questo momento ha 37 anni e nonostante abbia trascorso un ottimo anno al Gremio, non sarà in grado di giocare ogni partita con l’Inter Miami a causa di un infortunio al ginocchio che richiede cure costanti, come ammesso dallo stesso Suarez.

Il desiderio più grande di Suarez è quello di tornare a giocare insieme a Messi. L’Inter Miami ha liberato uno spazio, lasciando andare Josef Martinez durante la offseason. Il centravanti uruguaiano, nonostante l’età, in campo fa ancora la differenza. Potrebbe essere un innesto importante per la squadra di Messi per puntare alle parti alte della classifica.

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Flash News

Vicina la fumata bianca per il rinnovo di Lautaro con l’Inter: le cifre

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Camano Inter, il procuratore del Toro spaventa il tifo nerazzurro sul rinnovo dell'argentino

Il 2023 è stato un anno molto importante per l’Inter e soprattutto per Lautaro Martinez. Il centravanti dell’Inter ha trascinato nella scorsa stagione i nerazzurri in finale di Champions League e in questa stagione si sta superando, mantenendo una media straordinaria in Serie A. Qual è allora il miglior modo per festeggiare la fine dell’anno?

I DETTAGLI DEL CONTRATTO DI LAUTARO MARTINEZ 

L’Inter non ha assolutamente intenzione di aspettare e – secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport – la società nerazzurra ha messo in preventivo di voler rinnovare il contratto del Toro a partire dai primissimi giorni del 2024. La fumata bianca è ormai vicina, mancano solo da sistemare alcuni dettagli. Il nuovo contratto di Lautaro vedrà alzare il proprio stipendio fino a 8 milioni di euro, rispetto ai 6 che percepisce in questo momento. Per quanto riguarda invece l’estensione, si parla di un prolungamento fino al 2028.

Lautaro Martinez ad oggi è il simbolo di questa Inter. I tifosi nerazzurri sono molto contenti del rendimento del Toro e sperano di poter continuare a vivere le emozioni dei suoi gol ancora per molto tempo, magari seguendo le orme del grande Zanetti. Con il nuovo contratto, Lautaro diventerebbe il giocatore più pagato della Serie A. 

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Calcio Internazionale

Mezza Europa vuole Scalvini: dopo il Bayern, anche il Tottenham si inserisce nella corsa al difensore

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Scalvini

Non la stagione migliore fino a questo momento in Serie A per Giorgio Scalvini, protagonista di alcune uscite poco consone allo straordinario valore dimostrato in campo dal ragazzo classe 2003 dell’Atalanta. L’ultima in ordine di tempo contro il Torino, quando sul risultato di 1-0 per i granata, trattiene in maniera troppo vistosa Buongiorno in area di rigore portando l’arbitro a una revisione VAR, che decreterà il rigore per il Toro trasformato da Sanabria per il momentaneo 2-0.

Forse proprio per questo motivo, come riporta Nicolò Schira, tantissime big d’Europa starebbero orientando i propri radar verso Bergamo. Un basso rendimento può significare condizioni economiche migliori per un affare, sperando di poter riportare Scalvini ai livelli magnificenti dello scorso anno e rientrare dell’investimento. L’età del ragazzo è un’ulteriore garanzia, potendo contare sui suoi 19 anni che diventeranno 20 tra una settimana, sul tempo che avrà a disposizione per migliorare ancora visti i margini di crescita enormi.

NON SOLO L’ESTERO: ANCHE L’INTER INSISTE DA TEMPO PER SCALVINI

Anche l’Inter si era mostrata interessata a più riprese, e vedremo nelle prossime sessioni di mercato quale sarà il futuro di Scalvini, se in Italia con un’altra maglia nerazzurra o all’estero, in palcoscenici decisamente di primo livello. Non sarà facile convincere l’Atalanta, forte di un contratto con scadenza nel 2027, sintomo di quanto credano a Bergamo sulle qualità del giovane difensore.

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