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Ready to fight

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6 anni fa:
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RedazioneAffrontare il Manchester City in questo momento sarebbe un’impresa complicata per chiunque.
IL NUOVO MANCHESTER CITY
Nelle due stagioni precedenti, il City è partito alla grande per poi perdere gradualmente quota.
Nella stagione 2015-2016 ha cominciato con cinque vittorie nelle prime cinque partite di campionato per poi finire al quarto posto, mentre l’anno scorso, alla sua prima stagione in Inghilterra, Guardiola cominciò con sei vittorie di fila, prima di un inesorabile calo in cui finì al centro delle critiche. Questo recente passato ci porterebbe a mettere le mani avanti e a vedere questa stagione con molta più cautela. A questo punto del campionato però non è semplice. Perchè il sistema guidato da Guardiola sembra funzionare davvero bene e poche altre squadre esprimono un controllo e un dominio così forte e stabile. Il sistema di gioco del City continua a funzionare alla perfezione, migliorando sempre di più anche il controllo sulla partita. La squadra è una corazzata. Troppo spesso l’allenatore spagnolo è stato visto come uno troppo idealista, come un tecnico poco pragmatico. Al contrario, le partite giocate dal City in questa stagione e alcune in particolare (come quella contro il Chelsea di Conte) dimostrano che non è così. Dimostrano una chiara identità costruita per questa squadra e soprattutto la continua ricerca di un vantaggio competitivo sull’avversario. Senza dimenticare poi che la Premier è un campionato in cui avere il pieno controllo della partita è molto difficile, a causa dei ritmi e dell’intensità.
Guardiola (se volete) sarà anche pragmatico ma ha trovato il modo per far funzionare al meglio le proprie idee, anche nei contesti più avversi.
RACCOGLIERE I FRUTTI
Prima dell’inizio del campionato il City era già stato incoronato come il grande favorito della stagione.
Oggi, dopo 15 giornate di campionato, la differenze con le altre squadre è davvero notevole: otto punti di vantaggio sul Manchester United (secondo in classifica) non sono pochi. Un solco che forse nessuno si sarebbe aspettato di vedere scavato in così breve tempo. Ma la fiducia sugli uomini di Guardiola era ben riposta. Pur chiudendo il campionato 2016/2017 solo al terzo posto con ben 15 punti di distacco dal Chelsea di Conte, il City si era aggiudicato statistiche importanti, come il miglior attacco e la miglior difesa in termini di prestazione attesa. Tutte queste aspettative sono state soddisfatte sul campo. Ora come ora il Manchester City è una vera e propria macchina da guerra: il gol è l’inesorabile prodotto del dominio della palla e dello spazio. E davanti a questi meccanismi e a questi ingranaggi, le altre squadre non possono fare molto. Anche il Napoli, il più forte avversario affrontato in carriera a detta dell’allenatore catalano, è stata l’unica formazione a metterli in seria difficoltà in questa stagione, ma poi non ha potuto far altro che fermarsi di fronte ad un attacco letale. Sei gol concessi in 180 minuti.
Guardiola, forse contro il parere di molti, ha dimostrando di essere in grado di prendere per mano una squadra arrivata ormai alla fine di un ciclo e ricostruirla praticamente da zero. Anche in breve tempo.
VITTIME
Affrontare il Manchester City è un’impresa complicata per chiunque. Ok e infatti lo è stata anche per il West Ham, ma nonostante la sconfitta finale per 2 a 1 è riuscita a mantenere il vantaggio per tutto il primo tempo. Grazie alla vittoria all’Etihad Stadium, il City risponde nel miglior modo possibile alla vittoria del Manchester United sul campo dell’Arsenal. I padroni di casa hanno mantenuto il controllo del campo ma nonostante questo non sono riusciti ad avere chiare occasioni da gol. Perché? Sicuramente anche per merito di un West Ham che difende (spesso) con nove uomini dentro l’area. Gli ospiti fanno affidamento sulle iniziative di Lanzini e su palla inattiva dove sono spesso pericolosi e qui nasce infatti il primo gol. Nella ripresa la partita è un’altra. Il pareggio di Otamendi arriva immediatamente. Poi un’invenzione di De Bruyne: l’assist per David Silva e rete del 2-1 che arriva all’83esimo. Una partita sofferta nel primo tempo e anche negli ultimi minuti di gioco quando il West Ham ha provato in tutti i modi a trovare il pareggio. Inutilmente. Sofferta ma combattuta, anche con il cuore.
LA STORIA INSEGNA… MA NON SEMPRE
Così per il City arriva anche il 14esimo successo in campionato su 15 partite, con l’unico pareggio alla seconda giornata contro l’Everton. Ora il prossimo ostacolo per la squadra di Guardiola, è la trasferta in Ucraina che tanto interessa al Napoli (e meno al tecnico catalano) sicuramente più orientato a schierare una squadra di riserve per preservare così i titolari a soli quattro giorni dal derby di Manchester. Attesissimo. Ennesima prova di forza, per ribadire il propria dominio.
Ora a Guardiola non gli resta che aprire l’ennesimo ciclo vincente. Per farlo dovrà limitare il più possibile gli ultimi difetti di questa squadra. Una squadra che già da ora possiamo considerare come la migliore in Europa. Il tutto sempre con un po’ di cautela, perché la storia insegna.
Ma non è sempre così.
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Champions League
Top 11 di Champions League: c’è un solo giocatore di Serie A
Pubblicato
3 minuti fa:
Settembre 21, 2023
La prima settimana di Champions League è andata, di conseguenza ecco la prima top 11 della settimana e della stagione. Tantissime sorprese, poche big, ma soprattutto c’è uno zampino di una delle nostre italiane, che si è presa la porta nello specifico. Di seguito vi riportiam0 la top 11 della prima giornata, che riserva un bel numero di esclusioni eccellenti ma anche di giocatori che non ci saremmo mai aspettati.
La top 11: Provedel (Lazio); Hakimi (PSG), Pavlovic (Salisburgo), Terzic (Salisburgo); Tete (Galatasaray), Mendez (Real Sociedad), Casemiro (Manchester United), Odegaard (Arsenal), Galeno (Porto); Simic (Salisburgo), Joao Felix (Barcellona).
In porta come detto c’è l’unico italiano e l’unico giocatore proveniente da una squadra di Serie A. Ivan Provedel ha salvato la Lazio con un gol allo scadere, di testa, compreso un movimento da vero attaccante. Un colpaccio che ha stupito tutti, vista soprattutto la destrezza con la quale ha colpito e spedito in porta il pallone. Troviamo ben quattro giocatori provenienti da due squadra che dovrà sfidare l’Inter in questa top 11: tre provenienti dal Salisburgo, uno della Real Sociedad, che ha bloccato i nerazzurri sull’1-1.
Pochi giocatori presenti delle vere big in questa top 11. Possiamo considerare Joao Felix, che ha ritrovato il proprio talento a Barcellona. Ma anche Casemiro, che ha vissuto momenti migliori ma sta ritrovando la forma. Sulla fascia destra è presente Hakimi, mentre Odegaard, capitano dell’Arsenal, regna sulla trequarti.
Conference League
Atalanta-Rakow 2-0, le pagelle: CDK colpisce, Kovacevic non basta

Pubblicato
22 minuti fa:
Settembre 21, 2023
ATALANTA-RAKOW PAGELLE – Esordio in Europa League per l’Atalanta contro i polacchi del Rakow. La Dea, che gioca in casa questa partita, parte con una formazione molto offensiva. Il Rakow, che in campionato è partito molto forte (13 punti in 6 partite e potenziale primo posto), darà del filo da torcere agli uomini di Gasperini. Nel primo tempo la Dea ci prova nettamente di più rispetto agli avversari, soprattutto con Lookman e De Ketelaere. Nonostante questo, il Rakow ha un’importante occasione di testa alla mezz’ora che fa tremare i padroni di casa.
LE PAGELLE DELL’ATALANTA
Musso 6.5: passa la partita da spettatore non pagante fino al 75′, quando cala un miracolo che chiude la partita.
Toloi 6: non particolarmente impegnato in questa serata, che l’Atalanta passa soprattutto nella metà campo avversaria.
Djimsiti 6.5: quando gli avversari ci provano, lui è sempre presente e respinge tutte le sortite.
Scalvini 6.5: tanti buoni spunti, anche in proiezione offensiva, anche se ogni tanto si lascia andare a qualche ingenuità. Partita nel complesso più che sufficiente.
Zappacosta 7: sempre bravo in fase di recupero, ma mostra il meglio di sé nella metà avversaria, proponendosi spesso e risultando pericoloso. Trova anche l’assist per il gol di CDK. (Dal 76′ Holm 6: una grande rovesciata mette in porta De Ketelaere. Potrebbe essere l’arma in più dalla panchina).
De Roon 6.5: lega bene il gioco, mettendo spesso in moto gli attaccanti. Difficile fare a meno di lui, (Dal 62′ Ederson 7: entra con la voglia di spaccare il mondo e trova anche il gol, oltre ad alcune occasioni. Utile anche in fase di recupero).
Koopmeiners 6.5: tocca pochi palloni, ma prova sempre la verticalizzazione per andare in porta. Accumula fiducia con il passare dei minuti, provando giocate sempre più pericolose.
Ruggeri 6.5: bravo e intraprendente, con qualche cross interessante. Non si fa mai trovare impreparato dietro e trova anche un assist.
De Ketelaere 7.5: prestazione frizzante e convincente. Arriva anche il gol, che mette in discesa la partita della Dea, ancora di testa. Trova anche diverse imbucate per i compagni. Partita molto intelligente. (Dal 90+2′ Bakker sv).
Lookman 6.5: sicuramente il più pericoloso dei suoi, una continua spina nel fianco per la difesa avversaria. Sui suoi piedi ha più volte la possibilità di segnare, ma non riesce a sfruttarle. (Dal 76′ Pasalic 6: ingresso propositivo, con qualche accelerazione e dribbling interessante).
Muriel 5.5: non è ancora al massimo della condizione fisica, anche se mostra alcuni buoni guizzi, soprattutto quando si sposta a fare la mezza punta. (Dal 62′ Miranchuk 6: entra in un momento positivo e contribuisce ad alimentarlo con le sue idee).
All. Gasperini 7: vittoria molto convincente, partita preparata bene e gestita anche meglio. Grande scelta mettere De Ketelaere falso nove.
LE PAGELLE DEL RAKOW
Kovacevic 6.5: abbassa la saracinesca in diverse occasioni, negando all’Atalanta di passare in vantaggio nel primo tempo. Sfodera tante parate, anche se non bastano per evitare la sconfitta.
Racovitan 6.5: aggredisce bene chi passa dalle sue parti, senza mai concedere grandi pericoli. Partita solida e di alto livello contro Lookman.
Kovacevic 6: difensore roccioso e difficile da superare, anche se non riesce a reggere gli attacchi avversari fino alla fine.
Rundic 5.5: soffre un po’ la presenza di De Ketelaere, che spesso riesce ad andargli via.
Sorescu 5: anche nel momento migliore della sua squadra non riesce a mettersi in mostra. Quando la partita si fa difficile scompare del tutto.
Papanikolau 6: grande equilibratore anche in una serata non semplice. Riesce a reggere il ritmo degli avversari per un tempo, poi si spegne poco alla volta.
Berggren 5.5: nel primo tempo si fa valere anche grazie alla sua fisicità, ma poi deve arrendersi alla superiorità tecnica avversaria. (Dal 71′ Lederman 5: spreca una grandissima occasione che poteva riaprire la partita).
Plavsic 6: prova a mettersi in mostra grazie alle sue grandi doti tecniche (Dal 78′ Jean Carlos sv).
Zwolinski 5.5: (Dal 71′ Crnac 5.5: entra in un momento complicato e non riesce a incidere).
Kochergin 5: dovrebbe dare spinta offensiva, ma finisce spesso per abbassarsi all’altezza dei centrocampisti. Ruolo intermedio che non porta grandi frutti. (Dal 61′ Cebula 5.5: da quando entra tocca pochissimi palloni, a dimostrazione della difficoltà del momento).
Yeboah 5: prova qualche accelerazione nel primo tempo, mettendo in difficoltà Scalvini. Dal 40′ in poi scompare dal campo. (Dal 61′ Kittel 6: serve un grande assist a Lederman che non riesce a concretizzare. Ingresso positivo).
All. Szwarga 6: difficile fare meglio di così contro una squadra forte come l’Atalanta. I suoi ci provano anche sotto di due gol, ma non riescono a riaprire la gara.
Europa League
De Ketelaere e Ederson regalano i tre punti all’Atalanta: 2-0 al Rakow

Pubblicato
25 minuti fa:
Settembre 21, 2023
Dopo il primo tempo in cui il Rakow ha retto, nella seconda frazione l’Atalanta è riuscita buttare giù il muro polacco. Termina 2-0 il match.
LA CRONACA DEL PRIMO TEMPO
Attacco rinnovato quello dell’Atalanta: Gasperini schiera nei tre davanti De Ketelaere nel ruolo di trequartista, a supporto di Lookman e Muriel. Proprio questo duo di centravanti inedito è protagonista della prima azione pericolosa dei bergamaschi: Lookman serve Muriel che calcia in diagonale ma il portiere dei polacchi si salva e concede il corner. Nel primo quarto d’ora, come da pronostico, è l’Atalanta a gestire il possesso e impostare le azioni offensive. Il Rakow sembra limitarsi alla difensiva seppur riescano a gestire bene le manovre offensive avversarie. La sensazione è però che la difesa degli ospiti scricchioli ogni minuto che passa.
Doppia occasione poco prima del 20′ sempre a favore dei padroni di casa: prima dal centrocampo con Koopmeiners che calcia dopo una palla deviata su calcio d’angolo poi Lookman, che servito da De Ketelaere, non riesce a trovare il gol merito anche di un buon intervento dell’estremo difensore Kovacevic. Regge il muro del Rakow: il continuo possesso palla dell’Atalanta e le azioni offensive di quest’ultimi non sembrano portare ad una rete. I polacchi, a secco nel conto dei tiri, puntano a concludere il primo parziale a reti bianche.
Sul finire del primo tempo si affaccia all’area avversaria anche il Rakow: i polacchi imbastiscono un’azione che porta gli ospiti addirittura vicino al vantaggio. Rudic arriva a colpire di testa da posizione ravvicinata ma la palla finisce poco sopra la porta difesa da Musso. Brivido per l’Atalanta che dopo il dominio iniziale ha rischiato di chiudere in svantaggio la prima frazione. Brivido che spinge l’Atalanta nuovamente all’attacco: stavolta ad andare vicino al primo gol del match è Charles De Ketelare: il belga ex Milan si coordina e calcia ma Kovacevic è pronto a parare.
Poco dopo ancora Atalanta con un doppio squillo di Muriel: prima il colombiano spara alto di testa e poi sempre lui serve Lookman che sbaglia il tap in scivolata. Dopo il minuto di recupero assegnato dall’arbitro finisce il primo tempo: dominio dei bergamaschi che non riescono a capitalizzare le occasioni. Regge invece il muro del Rakow.
LA CRONACA DEL SECONDO TEMPO
Inizia come nel primo tempo l’Atalanta che continua ad attaccare per cercare il gol meritato ma non arrivato nei primi 45′. Stavolta però il gol arriva e a riuscire a superare la porta ben difesa da Kovacevic è De Ketelaere: il belga sfrutta un cross di Zappacosta per imbucare di testa il portiere di Rakow con uno stacco da numero 9. Dopo il primo gol in A, arriva anche il gol in Europa League con la maglia dell’Atalanta. Gol fondamentale per i bergamaschi che dunque riescono a passare in vantaggio: il Rakow, che fino a quel momento poteva difendere il pareggio, è costretto a uscire allo scoperto offrendo con ogni probabilità spazi agli avversari.
Seppur col gol subito, il Rakow non sembra riuscire ad attaccare. L’Atalanta, dopo l’ennesimo tentativo di Lookman (con l’ennesima parata di Kovacevic), riesce anche ad andare sul doppio vantaggio. La gioia di aver sbloccato il match viene spezzata dall’infortunio di De Roon: l’olandese esce dal campo malconcio dopo uno scontro di gioco. Al suo posto Ederson.
Proprio il brasiliano va a segnare il raddoppio, sempre su colpo di testa. Il cross stavolta non arriva da Zappacosta bensì da Ruggeri. Ottimo inserimento del brasiliano che mette a segno il raddoppio e l’Atalanta, dopo l’affanno del primo tempo, riesce ad incanalare il match verso i tre punti.
Vicina anche al 3-0 l’Atalanta: prima Djimsiti da vicino e poi De Ketelaere deviando il pallone prova a segnare la terza rete, la palla però non entra. Poco dopo torna il brivido per i padroni di casa: il Rakow in contropiede va vicino alla rete che riaprirebbe la partita con Lederman. I bergamaschi conservano il doppio vantaggio grazie a un grande Musso.
L’Atalanta nel finale gestisce il doppio vantaggio cercando di non dare occasioni da gol agli avversari che con un gol potrebbero rientrare in partita. A pochi minuti dal 90′ ancora uno scatenato De Ketelaere, ancora di testa, prova addirittura la doppietta ma a dirgli no ancora l’estremo difensore del Rakow, in risalto in questa sfida. Nel finale infatti esce per dare posto a Bakker e lo stadio lo applaude in una vera e propria standing ovation.
Dopo i minuti di recupero l’arbitro fischia la fine: l’Atalanta trionfa, il Rakow cede al dominio bergamasco.
Europa League
Problemi alla coscia destra per Renato Sanches: condizioni da valutare domani
Pubblicato
32 minuti fa:
Settembre 21, 2023
La Roma sembra essere rinata, anche grazie all’impatto di alcuni nuovi acquisti, oltre al solito brillare di giocatori spettacolari come la Joya Dybala. Tra i nuovi acquisti che hanno avuto un ottimo impatto ci sono sicuramente Romelu Lukaku per quanto riguarda il fiuto del gol, ma anche Renato Sanches. Il centrocampista con un passato da fenomeno, a causa di numerosi infortuni di natura soprattutto muscolare non è mai riuscito ad imporsi a livello europeo.
La magica per lui può essere un buon palcoscenico, visto il livello della Serie A e vista la partecipazione della Roma all’Europa League. Nonostante questo però, ancora una volta il centrocampista sembra aver accusato l’ennesimo fastidio che potrebbe fargli saltare la prossima gara di campionato. Uscito anzitempo dal match di Europa League, le condizioni di Renato Sanches non sembrano gravi, però l’infortunio e la sua entità vanno valutati.
LE CONDIZIONI DI RENATO SANCHES
Secondo quanto riporta Gianluca Di Marzio, il centrocampista giallorosso avrebbe accusato un fastidio di natura lieve alla coscia destra. Questo risentimento potrebbe tenerlo fuori dai giochi per il prossimo match di campionato. Le condizioni di Renato Sanches, sempre per quanto riporta il giornalista sportivo citato in precedenza, verranno valutate nella giornata di domani. Certamente si procederà con cautela. Questo perché non c’è alcun motivo per forzare una sua presenza in campo, vista anche la presenza di alternative di cui dispone la rosa di Josè Mourinho ad oggi.
Sicuramente Renato Sanches è un tassello importante per l’11 titolare dello Special One, visto che ha anche già segnato un gol nella goleada contro l’Empoli in campionato.
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