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Non fermate i fratelli Inzaghi

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Non fermate i fratelli Inzaghi

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Da giocatori ad allenatori il passo è breve. Facendo gli esempi di Ancelotti e Conte per noi italiani facile, con un filo logico diretto.

Parliamo di allenatori che hanno fatto molto bene sia sul campo che fuori dal rettangolo di gioco. Calciatori che, una volta appesi gli scarpini al chiodo, li hanno sostituiti con giacca e cravatta non abbandonando mai, però, il gioco che li ha resi celebri al mondo.

BUON GIOCATORE = BUON ALLENATORE?

Difficile dirlo, se non impossibile. Dopo lo scudetto del 2011 il Milan ha subito un crollo verticale, fatto da delusioni a esoneri. Questi ultimi si sono successi come null’altro.

I vari Tassotti, Seedorf, Pippo Inzaghi, Brocchi ed ora Gattuso sono tutti giocatori del vecchio AC Milan che andava per il mondo ad insegnare il calcio e che, chi più chi meno, hanno tutti avuto una chance sulla panchina in quello che è possibile definire il peggior momento nella storia del diavolo.

Tutti hanno fallito e uno per volta hanno ricevuto il ben servito.

CHI L’HA VISTO?

Escludendo Gattuso, appena arrivato sulla panchina del Milan, quasi nessuno degli altri hanno continuato la propria carriera in panchina, rivelandosi tutt’altro che pronti: Clarence Seedorf, dopo una breve parentesi fallimentare allo Shenzhen, in Serie B cinese.

Christian Brocchi oggi fa il secondo di Capello al Jiangsu Suning. Tassotti anche è secondo allenatore, ma ha scelto il mondo delle nazionali, più precismente l’Ucraina.

L’unico a trovare una seconda vita è stato proprio il più rapace del gruppo: Pippo Inzaghi.

PIPPO MIO

Dopo aver bazzicato in piccoli club come Piacenza, Albinoleffe e Verona, il Pippo Inzaghi centravanti è esploso nell’Atalanta: con i bergamaschi mise a segno la bellezza di 24 reti in 33 anni, attirando su di se l’attenzione di tutti.

Non è un caso se la Juventus individuerà lui come futuro centravanti della vecchia signora e della nazionale e lo preleverà dai nerazzurri per 20 milardi di lire.

Il suo incontro con il Milan avverrà definitivamente nel 2001. Senza motivo alcuno la società Juventus decide di cederlo per 37 milioni. Voci interni diranno che i problemi erano inerenti all’utilizzo della punta assieme all’asso bianconero Alex Del Piero.

“Si pestavano i piedi”

è quel che risuona, mentre il miglior rapace d’area della storia del nostro paese segna settantatré reti in 200 partite di Serie A. Una carriera fatta di trionfi: dal Mondiale 2006, a tre scudetti, due Champions, due supercoppe europee, due mondiali per club e molto altro.

Quando, però, dopo l’ultimo storico scudetto decide di dire addio, non lo fa al pieno della sua felicità. Sa che è ancora molto quello che può dare al mondo del calcio.

IN GIACCA E CRAVATTA.

Quando il più grande degli Inzaghi viene esonerato dal Milan,, decide di non gettare la spugna. Guardandosi intorno accetta la possibilità che gli concede il nuovo Venezia di Tacopina. Un progetto ambizioso che ha come obiettivo quello di riportare in Serie A un’intera città, quella che per lungo tempo sogno prima di cadere nell’oblio. La prima stagione col Venezia è un trionfo. Il campionato di Serie C è lungo e logorante. È importante non sbagliare mai per non rischiare di perdere la possibilità di accedere alla tanto agognata serie cadetta. Nel girone del Venezia è presente anche il Parma. Un Parma che da poco tempo ha fallito ed è obbligato a risalire immediatamente in serie a, svolgendo quindi un percorso tutt’altro che orizzontale.
Ed è così che il Venezia, con le idee chiare e con una squadra quadrata, vince prima il proprio girone, ottenendo quindi la promozione in Serie B. E successivamente porta a casa anche la Coppa Italia di categoria centrando una doppietta storica.

IL SOGNO

La promozione in serie B è già di per sé un’impresa storica, ma in questa stagione il Venezia di Inzaghi ha continuato a scendere in campo con la consapevolezza di chi sa dove può arrivare e a che cosa può ambire.

In questa stagione, infatti, il Venezia ha ottenuto solamente tre sconfitte dimostrandosi una squadra totalmente cinica sotto porta.
La difesa a tre, schierata dietro ad un centrocampo con gli esterni a fare la doppia fase, hanno permesso ai veneti di trovare un equilibrio che in serie B si fatica a vedere. Dopo quasi un intero girone d’andata il Venezia e ha solamente 3 punti di distanza dalla promozione diretta nella massima serie, nonché in zona play-off. Il segreto di Inzaghi è stato quello di improntare il proprio gioco su una fase difensiva impeccabile, anche se molto spesso sono venute a mancare le reti che avrebbero concesso alla squadra qualche punto più in classifica. C’è anche da dire che il modo preciso è perfetto nel quale sono stati schierati i difensori ha permesso ai ragazzi di Pippo di non prendere mai imbarcate che avrebbero potuto consentire un crollo.

DA INZAGHINO A INZAGHI

Strano a dirsi ma molto più facile a farsi. Se sul campo da gioco Pippo Inzaghi era riconosciuto universalmente come il fratello più bravo fra i due, in giacca e cravatta Simone, alla guida della Lazio, dopo tanta gavetta sta ottenendo i risultati sperati. La sua Lazio è bella, bella da vedere è bella nei risultati. Gioca a pallone come poche altre in Italia. Sfruttando, anche lui, un 3-5-2 molto quadrato, i biancazzurri hanno iniziato a convincere.

La difesa a tre, ben schierata, ha portato non solo molta sicurezza, ma altrettanta dinamicità in avanti. De Vrij è presto diventato il perno del reparto arretrato nonché una certezza.

Se lo scorso anno l’olandese era uno dei migliori difensori del campionato nostrano, in questa annata si è confermato ad altissimi livelli. Se affiancato da Bastos, Wallace, Radu o Patric, è ugualmente riuscito a tenere intatto il reparto arretrato.

La scelta di giocare con due esterni a tutta fascia consente ai romani di arrivare spesso sotto porta prendendo contro tempo gli avversari. Non è un caso, infatti, se i biancazzurri sono statisticamente una delle squadra che giocano più in area avversaria. A dimostrazione di questo anche i 21 rigori conquistati negli ultimi 16 mesi.

Simone davanti e Pippo dietro, ma ugualmente pronti a prendersi il mondo. Dove arriveranno? Presto per dirlo. Ma adesso i fratelli Inzaghi non temono più nessuno.

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Calcio Internazionale

Ten Hag enigmatico sul futuro di Greenwood: “Non spetta a me decidere il suo ritorno”

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Greenwood

Mason Greenwood è un giocatore del Manchester United, ma da molto tempo non gioca: vicende extracalcistiche lo hanno tenuto fuori dal campo. Il classe 2001, per quello che aveva fatto vedere sul terreno verde, era un profilo davvero interessante. Questo lo sa anche l’attuale tecnico dei Red Devils, Ten Hag, che dice: “Greenwood ha dimostrato in passato di essere in grado di segnare gol, ma non spetta a me decidere se tornare”.

 

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Calcio Internazionale

Ryan Mason difende il presidente del Tottenham Levy: “È stato deluso da alcune persone”

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Ryan Mason, attuale traghettatore in panchina di un Tottenham sempre più alla deriva, ha di recente difeso il proprietario del club, Daniel Levy, da qualche anno criticato per gli insuccessi del club. Mason ha così parlato nel post partita della gara persa in casa contro il Brentford del 20 maggio.

A LUI DISPIACE –A Levy dispiace. Dispiace a tutti coloro che vivono la realtà Tottenham che vogliono un club vittorioso. Ha speso molti soldi ed è probabilmente è stato deluso da alcune figure all’interno del club ma questo è il calcio. Fortunatamente però possiamo invertire la rotta e portare la situazione dalla nostra con il tempo”.

CLASSIFICA FALSA –Certamente la posizione in classifica è falsa ed è dipesa anche dai vari incastri di partite. Sono stato chiaro nello spogliatoio e mi sono assicurato che ogni calciatore capisse per cosa stesse lottando: per il club. Nel caso non fossi stato chiaro ho detto loro di dichiararsi indisponibili per la gara contro il Leeds (giocata oggi e vinta per 4-1 ndr)”.

 

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Flash News

Barella suona la carica: “Ad Istanbul niente da perdere, sarà bellissimo”

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A ridosso del triplice fischio a San Siro, Nicolò Barella si è presentato ai microfoni di Sky rilasciando importanti dichiarazioni dopo il 3-2 contro l’Atalanta.

Ecco l’estratto dei suoi passaggi più importanti:

L’APPROCCIO DI QUESTA SERA?“Ce lo siamo detti negli spogliatoi, avevamo un avversario difficilissimo da affrontare dopo così pochi giorni di riposo, e ci siamo detti di mettere la partita subito nel binario giusto e l’abbiamo fatto”.

SULLA STAGIONE AGLI SGOCCIOLI – “È stata una stagione strana, in Italia abbiamo tralasciato qualcosa, anche in partite dove non abbiamo avuto un approccio giusto ma alla fine siamo stati bravi a tenerci il posto in Champions ed ora ci sarà una partita troppo bella ed importante dopo la fine del campionato”.

IL MOMENTO“Sicuramente nell’ultimo periodo abbiamo trovato equilibrio e forma fisica, anche di giocatori che prima erano mancati. Anche io mi sento molto meglio, e cerchiamo di arrivare al meglio all’appuntamento di Istanbul per cercare di godercelo perché sarà straordinario”.

LA SFIDA CON IL MANCHESTER CITY“Anche noi in Coppa Italia dovevamo essere favoriti, ma poi la Fiorentina ci ha messo in difficoltà segnando subito. Sarà una partita secca col City, non abbiamo nulla da chiedere di più. Entreremo in campo dando tutto quello che abbiamo”.

 

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Serie A Back To The Future: giornata 37

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Penultimo appuntamento con Serie A Back To The Future, che questa settimana vede tante partite decisive per le sorti delle squadre in campo, con risultati, in alcune circostanze, inaspettati.

SAMPDORIA-SASSUOLO 2-1 30/05/2012

A inizio maggio una delle saghe più demenziali dei primi anni 2000 vede la sua conclusione con “American Pie: Ancora Insieme”, che conclude le vicende degli amici californiani.
A fine mese iniziano i Play Off della Serie B 2011/12, con la Sampdoria che ospita il Sassuolo al Ferraris.
Dopo un avvio equilibrato, i neroverdi (giunti al terzo posto nella Regular Season) ottengono un calcio di rigore.
Dal dischetto Sansone si fa ipnotizzare da Angelo Da Costa, che mette in angolo.
Un paio di minuti dopo, però, proprio da corner il Sassuolo passa con Missiroli, che svetta di testa e riesce a mettere in rete, con la complicità di Pozzi, appostato sul palo.
Il gol subito potrebbe essere una mazzata brutale per i sogni di promozione della Samp, che però reagisce e pareggia nel recupero del primo tempo, con Eder che sfrutta un brutto errore di Piccioni, che di fatto toglie il pallone dalla disponibilità di Pomini in uscita, e insacca l’1-1.
Ad inizio ripresa i blucerchiati completano la rimonta, con Eder, questa volta in versione assistman, che mette in mezzo un pallone teso perfetto per Nicola Pozzi, che firma il definitivo 2-1.

SALERNITANA-UDINESE 1-1 23/09/1990

Il 20 settembre esce nelle sale italiane “Quei Bravi Ragazzi”, uno dei capisaldi della filmografia di Martin Scorsese.
Nella Serie B 1990/91, l’Udinese è chiamato a partire forte, visti i cinque punti di penalizzazione che gravano sulle spalle dei bianconeri.
Alla terza giornata, i friulani sono ancora a -4, con la delicata trasferta di Salerno in programma.
I padroni di casa partono forte, sbloccando il punteggio con Martini dopo appena sette minuti.
La Salernitana controlla il match, nonostante i continui attacchi dell’Udinese, che riesce a capitalizzare al 64’ con Nestor Sensini, per un pareggio che accontenta a metà le due squadre.

SPEZIA-TORINO 1-0 06/11/2021

Il 22 ottobre esce nelle sale “Dune” il kolossal di Denis Villeneuve destinato ad essere l’inizio della saga fantascientifica derivata dal famoso romanzo di Frank Herbert.
Nella Serie A 2021/22 lo Spezia, dopo il primo anno in massima serie, parte a spron battuto, trovando punti importanti per la salvezza.
La vittoria casalinga della dodicesima giornata arriva contro il Torino, grazie ad un super gol firmato da Jacopo Sala ad inizio ripresa.

FIORENTINA-ROMA 1-0 11/12/1994

Ci lascia il 6 dicembre Gian Maria Volonté, uno dei più grandi attori italiani di sempre, stroncato da un infarto durante le riprese di “Lo sguardo di Ulisse”.
Nella Serie A 1994/95 che ormai guarda al Natale, Fiorentina e Roma si sfidano in un match che più riservare emozioni.
La partita, però, è bloccata e le due difese diventano protagoniste, chiudendo ogni sortita offensiva con efficacia.
A decidere l’incontro ci pensa un calcio piazzato di Rui Costa al 73’, con il pallone che entra dopo una serie di tocchi, l’ultimo dei quali sembra essere di Amedeo Carboni che firma il più classico degli autogol.

INTER-ATALANTA 2-0 23/02/1997

Esce ad inizio estate “Con Air”, film action con un grande Nicolas Cage e un agghiacciante Steve Buscemi.
La Serie A 1996/97 a febbraio entra nel vivo e mette in scena un Inter-Atalanta che promette spettacolo. I bergamaschi arrivano da 10 gare senza sconfitta e mettono paura ai padroni di casa, con un primo tempo ottimo.
Nella ripresa, però, i valori vengono fuori è un lancio lungo di Winter viene calamitato in area da Youri Djorkaeff, che si inventa un gran gol per l’1-0.
La reazione dell’Atalanta è timida e l’Inter amministra senza troppi affanni, fino al raddoppio firmato Zamorano nel recupero su punizione di Ganz.

HELLAS VERONA-EMPOLI 1-0 03/01/1988

“Good Morning, Vietnam”, questa è la frase con cui nel gennaio del 1988 Robin Williams tiene compagnia ai soldati americani.
Nella Serie A 1987/88 l’Empoli, penalizzato di 5 punti ad inizio stagione, tenta la rimonta salvezza, ma fatica tremendamente a confermare quanto di buono fatto nell’annata precedente.
La partita del Bentegodi contro l’HellasVerona, ormai lontano dai fasti Scudetto, ma sempre avversario ostico, viene decisa da un colpo di testa di Elkjaer al 73’, su punizione battuta da Verza.

BOLOGNA-NAPOLI 1-1 07/05/1989

Il 7 aprile esce “Il mio piede sinistro”, film che consacra Daniel Day-Lewis come uno dei più grandi interpreti della sua generazione.
La Serie A 1988/89 vede il ritorno del Bologna, guidato da Gigi Maifredi, che inizia a costituire la sua avventura nella massima serie.
La partita casalinga contro il Napoli arriva verso la fine della stagione, con la salvezza ancora da conquistare.
I partenopei, senza Maradona, fanno comunque paura, ma sono i rossoblu a sbloccare l’incontro al 22’ con Lorenzo su assist di Poli.
Il vantaggio bolognese dura appena 3 minuti, quanto basta a De Napoli per pescare Careca, con il brasiliano delicato a mettere in rete il pareggio.
Il punteggio non cambia più e il punto fa bene al Bologna in vista del rush finale.

MONZA-LECCE 1-1 16/06/1985

L’estate del 1985 vede il ritorno al cinema della Disney, con “Taron e la Pentola Magica”, uno dei più cupi Classici che, col tempo, è diventato un cult.
Nell’ultima giornata della Serie B 1984/85 il Lecce cerca un punto per l’aritmetica promozione in Serie A, contro un Monza che si trova tranquillo a centro classifica.
La partita si decide in poco meno di venti minuti, con i giallorossi che passano con Di Chiara al quarto d’ora e Saini che pareggia due minuti più tardi per i brianzoli.
Il pareggio, come annunciato, regala il salto di categoria al Lecce, che torna in massima serie.

LAZIO-CREMONESE 2-1 19/11/1995

Il 24 novembre arriva in Italia “Pocahontas”, 33’ Classico Disney, che riceve valutazioni contrastanti, soprattutto per la sua storia molto matura rispetto al canone disneyano.
La Serie A 1995/96 per la Lazio rappresenta la prima stagione di alto livello dopo anni difficili, con il terzo posto finale che certifica l’inizio dell’epopea biancoceleste di fine millennio.
La partita contro la Cremonese, che a fine stagione retrocederà, mostra tutti i pregi della squadra di Zeman.
Alla mezz’ora Winter mette dentro da due passi dopo un palo colpito di testa da Rambaudi.
La Lazio, in pieno stile zemaniano, attacca senza sosta, ma raddoppia solamente al 65’, quando Casiraghi si fa trovare pronto su un cross di Negro.
Al 72’ la Cremonese tenta di riaprire la partita con un calcio di rigore di Maspero, ma il risultato non cambia più.

JUVENTUS-MILAN 3-1 21/11/1999

Il 29 ottobre esce nelle sale italiane “Fight Club”, successo clamoroso di David Fincher con numerose scene cult entrate nell’immaginario pop.
La Serie A 1999/00 rappresenta uno dei punti più alti del nostro calcio, con una serie di campioni fenomenali per un campionato avvincente fino all’ultima giornata.
A novembre la Juventus, partita fortissimo, riceve il Milan, che sta cercando la quadra dopo un avvio difficile.
Al 21’ sono proprio i rossoneri a sbloccare l’incontro, con Sala che si fa trovare pronto di testa su cross di Weah, con la sfera che colpisce Zidane prima di entrare in rete.
Il vantaggio ospite dura, però, appena due minuti, perché una punizione di Del Piero viene girata splendidamente in rete di testa, all’altezza del primo palo, da Antonio Conte.
Dopo questo rapido botta e risposta, il primo tempo scivola via, con la Juventus che riparte nella ripresa con un altro piglio.
Al 51’ è Inzaghi a siglare il gol del 2-1, con un bel sinistro in diagonale su invito di Del Piero.
A chiudere i giochi ci pensa Kovacevic al 94’ su cross dalla trequarti di Tacchinardi.

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