Ci siamo: anche la Serie A, dopo anni di rifiuto, accetta e abbraccia il nuovo calcio.
Quello che non conosce pause e che favorisce chi lavora tutto l’anno, permettendogli di andarsi a vedere la propria squadra del cuore allo stadio anche sotto natale: alla vigilia della vigilia la Serie A non resta a guardare!
MATCH-SCUDETTO SOTTO L’ALBERO
Oggi all’Allianz Stadium si giocherà il match più importante di quest’anno giornata di Serie A e uno dei più importanti dell’intera stagione: i campioni d’Italia, ospiteranno i vicecampioni d’Italia, con nessuna delle due compagini che può permettersi di perdere punti.

La sconfitta casalinga dei giallorossi contro il Torino ha rimesso in dubbio quanto di buono fatto fin qui dal tecnico capitolino.
Troppo turn-over e poca voglia di giocare la Coppa sono le maggiori colpe assegnategli. In campionato, però, la Roma viene da ben nove risultati utili consecutivi.

La Juventus, dal canto suo, è tornata a brillare: se nelle prime giornate l’ingranaggio sembrava essersi leggermente sporcato, restando comunque funzionante, adesso sembra esser diventata quasi una macchina perfetta: ad Allegri lo scorso anno gli si imputava come colpa quella di segnare poco.

Nelle prime giornate di questa stagione, al contrario, la vecchia signora ha iniziato a segnare a raffica, subendo un po’ troppo però.
La zebra vista contro bologna, Inter, Napoli e Crotone è una squadra capace di andare al tiro con una facilità disarmante, ma che ormai da quattro partite non subisce reti (cinque con la Coppa Italia).

La due squadre arrivano allo scontro con i bianconeri al secondo posto con 41 punti, a +3 sui capitolini – che hanno, però, una partita in meno.
SCUDETTO CHI?
Sarà decisivo il turno pre-vigilia per capire le vere intenzioni delle altre due candidate al titolo: Inter e Napoli.
Se per i partenopei, da anni ormai protagonisti nel maggiore campionato italiano, i dubbi son pochi, per quanto concerne il biscione di Milano, quest’ultimo dovrà dare una dimostrazione di forza.

Dopo una partenza inaspettata, l’Inter per qualche giornata ha mantenuto il primo posto in classifica, grazie al cinismo offensivo di Mauro Icardi, all’imprevedibilità di Perisic e la compattezza di una difesa guidata da Milan Skriniar.

Nell’ultima partita, però, tutte queste certezza sono barcollate, minacciando di cadere: il gol di Icardi non è bastato ed un Udinese indiavolato ha siglato la bellezza di tre reti davanti ad un San Siro esterefatto.
L’Inter dovrà andare a Reggio Emilia, contro quel Sassuolo che due anni fa vinse 0-1 grazie ad una rete di Berardi e concluse così i sogni di gloria di un intero popolo nerazzurro che invocava il ritorno a grandi livelli.

I neroverdi con Iachini sono tornati a girare ed hanno centrato due vittorie consecutive.
Per quanta riguarda i partenopei, invece, storico e quote ci fanno pensare ad una vittoria facile: è da sette anni che i blucerchiati non battono il Napoli e Giampaolo in questo periodo se la sta passando tutt’altro che bene.
OBBLIGATE A VINCERE
Alle 18 si giocherà a San Siro Milan-Atalanta. Le due squadre ottennero la qualificazione in Europa League (assieme alla Lazio, impegnata in casa contro il Crotone alle 12). In questa stagione, però, per motivi diversi i gruppi non girano.
I bergamaschi restano tutt’ora quella bella squadra che, grazie al 3-5-2 di Gasperini, gioca probabilmente il calcio più imprevedibile del massimo campionato. D’altra parte, però, è impossibile non notare come sia totalmente calata a prestazioni. Sono ventiquattro i punti confezionati fin qua, contro i ventinove dello scorso anno.

Stanno pesando le partite gettate all’ortica durante il girone d’andata, come ad esempio il pareggio interno contro la Spalo la sconfitta ad Udine.
Dall’altra parte c’è un Milan che non ne può più: con Gattuso in Serie A ha ottenuto una soffertissima vittoria casalinga contro il Bologna, un pareggio storico contro il Benevento e una sconfitta dolorosissima a Verona contro l’Hellas.

Paradossale il fatto che le due squadre arrivino a pari punti, pronte a giocarsi l’ultimo posto valido per l’Europa, nonostante i diavoli rossoneri partivano da potenza ritrovata mentre i bergamaschi come cenerentola d’Europa.
Curiosità: esattamente alla diciassettesima giornata dello scorso campionato, come quest’anno, si giocò Milan-Atalanta: era un altro torneo; il Milan di Montella era tornato grande e lottava insistentemente per le prime posizioni (poi crollò). la Dea del Gasp era partita come una scheggia impazzita, ma nelle ultime giornate veniva da due K.O. di fila.
Quell’incontro fu dominato dal Milan ma finì 0-0.
VIETATO MOLLARE IN QUESTA SERIE A
Veniamo alla salvezza: il Genoa ospita il Benevento, la Spal cercherà punti d’oro a Ferrara contro il Torino in casa; importantissima sarà Udinese-Verona.
È quasi imbarazzante quanto sia cambiato il Genoa con Ballardini; imbarazzante per Juric che, giorno dopo giorno, capisce che delle colpe le aveva nel naufragio rossoblu. Dopo il K.O. nel Derby, Preziosi aveva optato per il cambio di guida tecnica; con il nuovo mister i grifoni hanno prima vinto a Crotone, poi strappato un punto d’oro contro la Roma, vinto in casa dell’Hellas Verona, dunque il primo KO dopo la svolta: i tre punti li prende l’Atalanta al Ferraris. Nessuna paura però: perché settimana scorsa il punto strappato al Franchi con responsabilità mostra le potenzialità del Genoa. Per questo a natale gli uomini di Ballardini non avranno pietà di un Benevento che appare allo sbando e oltremodo fuori luogo.

In ripresa anche il Verona che andrà a Udine. La vittoria per 3-0 contro il Milan non è arrivata causalmente: gli scaligeri nelle ultime quattro partite hanno conquistato sette punti. Difronte, però, si troverà un Udinese mostruoso, capace di vincere per 0-3 lo scontro salvezza contro il Crotone, dando continuità a quella vittoria con un 2-0 contro il Benevento e un 1-3 a san Siro contro l’Inter.
Bottino pieno, quindi: 9 punti in tre partite, con otto reti fatte e solamente una subita.
Sarà d’obbligo, infine, per la Spal far punti: una sconfitta potrebbe significare un crollo verticale.
Buon natale a tutti, quindi! Che i regali siano scartati!