Nella stagione in corso la Roma di Di Francesco ha chiuso il girone d’andata al quarto posto, in zona Champions League.
Dove sono, però, i gol che i supporter giallorossi aspettano ansiosamente?
CAVALLO DI BATTAGLIA
Il maggior cavallo di battaglia del mister abruzzese è stata la fase difensiva: cambiando la tendenza rispetto allo scorso anno, la compagine romana ha subito solamente dodici reti in tutta la prima parte del campionato.

Alisson, estremo difensore dei capitolini, è il portiere ad aver collezionato più Clean Sheet di tutto il torneo, ben dieci.
Ma non solo, perché le dodici marcature subite rendono la Roma il club con la miglior difesa del campionato massimo italiano.
PROBLEMA
Se lo scorso anno la Roma subì circa 19 reti per girone, in questa stagione possiamo dire che sotto questo punto di vista sta andando decisamente meglio.
Di contro, però, con l’addio di Spalletti è sparita anche la facilità con il quale il club della capitale andava in rete: nella precedente stagione i giallorossi chiusero l’anno con 90 gol all’attivo; quest’anno i giallorossi ne hanno segnati circa sedici in meno.

Se il gruppo di Di Francesco può vantare un ottimo dato statistico per quanto concerne la fase difensiva, lo stesso non si può dire a livello prolifico: la Roma è il settimo club in ordine di marcature.
Hanno segnato di più, oltre a Inter, Juventus, Napoli e Lazio, anche Sampdoria e Udinese.
EDIN: QUANDO SEGNI?
Nella scorsa stagione Edin Dzeko è stato il protagonista indiscusso della stagione romana: segnò la bellezza di 29 reti in Serie A, vincendo il titolo di capocannoniere davanti a giocatori molto più quotati quali Belotti, Higuain, Icardi e Immobile.

Ma non solo: ne segnò altri 8 in Europa League, portando a casa di fatto anche il premio come bomber dell’ex Coppa Uefa. Inoltre fece due gol anche in Coppa Italia.
In totale chiuse l’annata con trentanove gol e quindici assist, una media pazzesca.
Neymar ne fece “solo” venti di gol: la metà del bosniaco. Suarez ne fece trentasette.

In questa stagione, invece, sembra totalmente regredito: non solo è ridotto a quattro il numero degli assist, ma sono solo otto i gol fatti in serie A, mentre altri tre (questi fondamentali) li ha messi a segno in Champions League.
Di questo passo chiuderebbe la stagione a 22 reti e 8 assist: non sono briciole, ma circa la metà di ciò che riuscì a fare l’annata precedente.
MANCA SALAH?
Dopo la crisi di gol del gigante buono, i tifosi giallorossi hanno le idee chiare: “Non segna più perché manca Salah!”.
L’egiziano fu, senza dubbio alcuno, un protagonista eccezionale della stagione degli 86 punti di Luciano Spalletti: mise a segno 19 reti e 15 assist, la maggior parte di questi per il cigno di Sarajevo.

Dopo la cessione (chiesta dal giocatore) Mohammed Salah non ha smesso di stupire e, anzi, quest’anno ha addirittura triplicato le sue prestazioni.
In questo momento ha già messo a segno ventitré reti e otto passaggi vincenti, con ancora il girone di ritorno da giocare.

È, però, possibile confutare questa versione: anche l’anno precedente a quello dell’esplosione definitiva Salah era un giocatore della squadra capitolina e giocò sempre titolare facendo molto bene e chiudendo l’annata con quindici marcature e nove assist.
Quella stagione, però, Dzeko non segnò quasi mai e finì col fare solamente otto reti in campionato, sbagliandone almeno tre volte tanti.
DATECE MAHREZ
Dopo la cessione di Salah pari a 45 milioni di euro circa, il nuovo DS Ramon Monchi si era gettato a capofitto sul mercato alla ricerca di un sostituto degno e la prima scelta era ricaduta sull’algerino Mahrez del Leicester.
In due anni aveva messo a segno ventotto reti e diciassette assist, vincendo, fra l’altro, una storica Premier League con le Foxes.

La trattativa è stata lunghissima e alla fine non ha portato a nulla di buono: a una decina di giorni dalla fine del calciomercato la Roma era ancora senza sostituto, con la curva a rumoreggiare pesantemente.
In questa stagione Mahrez è rimasto su buoni livelli e fino a questo momento ha messo a segno nove gol e nove assist.
LA VITA… DOVEVA ESSERE FANTASTIQUE
Per non perdere troppa fiducia dall’ambiente, il colpo a sorpresa del Direttore Sportivo lusitano è stato Patrik Schick.
Dopo esser stato corteggiato dall’Inter e dopo che la Juventus lo aveva addirittura testato con tanto di foto in ospedale con la divisa ufficiale, è saltato tutto.
La Roma lo ha quindi portato a Trigoria in virtù dell’operazione di mercato più onerosa della storia della squadra giallorossa: circa 45 milioni di euro che, con determinate prestazioni sportive, avrebbe potuto persino superare Gabriel Omar Batistuta, il miglior centravanti che Roma abbia mai visto.

Sfortunatamente alla fine del girone d’andata l’operazione non sta dando il risultato sperato: fra infermeria e panchina, l’attaccante ceco ha visto il campo solo per 383 minuti, poco più di quattro partite in agglomerato.
L’unica vera prestazione si è vista contro il Torino in Coppa Italia quando, giocando da prima punta, ha siglato una rete e ha guadagnato un calcio di rigore.
PUPILLO
In tutte le altre occasioni Di Francesco lo ha schierato esterno d’attacco, a circa 50 metri dalla porta avversaria.
E così il tabellino dei gol fatti in Serie A è fermo ancora a zero e il decisivo errore al 94esimo contro la Juventus allo Stadium ha abbassato di colpo l’euforia dei giallorossi.

Dopo aver tanto sentito il nome di Berardi in estate, con il Sassuolo che chiedeva cifra altissime per cedere il gioiellino, la squadra capitolina ha virato su Gregoire Defrel.
Anche lui prima punta, è spesso stato adattato a esterno di destra, non riuscendo mai ad incidere: così dopo undici gare non ha segnato nessuna rete, sbagliando molto sia sotto porta che nello stretto.
ALTRI
Se El Shaarawy si sta comportando molto bene, Diego Perotti non sta affatto andando male, sebbene qualche errore anche l’argentino ex Siviglia lo ha commesso.
Insieme hanno messo a segno undici reti e otto assist.

Chi ha trovato più minutaggio a sorpresa è stato il giovanissimo Cengiz Under, giunto da Istanbul e che ha già disputato dodici incontri, senza però mai segnare una rete.
A gennaio la Roma dovrà fare qualcosa in fase di mercato, ma, a detta del D.S., la squadra capitolina non farà nulla. Siam sicuri, però, che non si crollerà prima della fine?