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Real Madrid: tutti a casa

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Tutti a casa

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In campionato il Real Madrid ha alzato bandiera bianca da parecchio tempo. La narrativa della squadra di Zidane ha spostato alla primavera e alle fasi finali della Champions League ogni attenzione. Per una squadra capace di accendere l’interruttore a proprio piacimento, l’eliminazione ai quarti di finale di Champions rappresenterebbe il fallimento di una stagione. E forse anche la fine di un ciclo. Siamo tutti consapevoli della natura dell’impresa che ha di fronte questo Real, costretto a vincere per la terza volta consecutiva la coppa più difficile da vincere. Uscire ai quarti significa anche ripensare completamente al futuro di molti dei componenti storici della rosa.

Anche solo tenendo conto di nove mesi fa, il Real parte favorito. Ovviamente Zidane ha dalla sua parte i favori del pronostico, anche perché è alla guida della squadra con “più campioni”, più giocatori in grado di cambiare marcia all’improvviso. Ma nel doppio confronto la Juventus si è sempre dimostrata una squadra in grado di gestire i tempi e i momenti delle singole sfide. Una partita che vede incontrarsi due squadre così, non può certo essere una partita chiusa, soprattutto per la capacità del Real di segnare ma anche di subire gol il qualsiasi momento. La Juventus dovrà essere cinica, con la possibilità di sfruttare a proprio vantaggio tutte le contraddizioni dei suoi avversari.

TRA CAMPIONATO E CHAMPIONS

In campionato la Juventus non può permettersi di mollare un centimetro nella lotta scudetto con il Napoli. Lo deve fare a partire da questa sera, nella super sfida contro il Milan di Leonardo Bonucci.

Il Real al contrario giocherà contro il Las Palmas con tutta la tranquillità del mondo. Con 15 punti da recuperare sul Barcellona, ormai, il campionato per il Real è praticamente finito. L’unico obiettivo ora è farsi trovare al meglio della forma in vista della gara contro i bainconeri.

Zidane ha deciso così: tutti a casa. Sarà quindi un Real Madrid composto da seconde e terze linee quello che scenderà sul campo del Las Palmas di Paco Jemez. Un match valido per la trentesima giornata della Liga spagnola. Tra le motivazioni che hanno spinto il tecnico a compiere questa scelta, c’è qualche infortunato, ci sono giocatori stanchi dopo gli impegni con le rispettive nazionali, e qualche squalifica. E poi chiaramente c’è la Juventus. Sarà quindi un undici alternativo. Il tecnico francese chiaramente ha lasciato a casa Cristiano Ronaldo, per farlo riposare dopo l’impegno con il suo Portogallo.

Esattamente lo stesso trattamento è stato riservato al tedesco Toni Kroos e al brasiliano Marcelo. Fuori anche Isco, il grande protagonista con la maglia della Spagna nell’amichevole del Wanda Metropolitano contro l’Argentina (6-1 all’Albiceleste di Sampaoli), per un un problema fisico, così come il capitano Sergio Ramos e il giovane Dani Ceballos. In porta dovrebbe esserci Kiko Casilla e una difesa a quattro con Achraf e Theo Hernandez esterni, Nacho e Raphael Varane (con l’alternativa Jesus Vallejo) centrali. A centrocampo invece qualche dubbio c’è. Marcos Llorente dovrebbe agire da mediano con Luka Modric e Mateo Kovacic mezze ali. Oppure nel caso di 4-4-2, sarebbero invece Lucas Vazquez e Marco Asensio ad agire sugli esterni. In attacco la coppia formata da Gareth Bale e Karim Benzema.

I due attaccanti stanno attraversando un momento psicologico differente. Perché da una parte il francese è comunque certo di essere la prima scelta nel ruolo di centravanti, anche nelle partite che contano. Per lui sarà una partita speciale: l’attaccante festeggia le 400 partite con la divisa del Real Madrid. In Champions League ha dato il meglio: 41 gol in 81 partite, contro i 126 in 267 match di Liga. Con 188 reti al momento è al settimo posto tra i capocannonieri della storia del Real, nel mirino ha i 207 di Hugo Sanchez. Al contrario Bale deve accontentarsi di giocare quelle gare che Zidane considera solo di preparazione a quelle vere, quelle di Champions League.

In panchina ci saranno diversi giovani, da Borja Mayoral ai canterani Oscar e Tejero. E questa potrebbe essere la loro occasione.

LA JUVENTUS PARTE DAVVERO SFAVORITA?

È chiaro che l’attenzione di Zidane così come la testa dei suoi giocatori, sono già rivolte alla Champions. A partire dalla gara contro la Juventus. Il filo è sottile. Psicologicamente il Real Madrid è una squadra che sa di poter segnare in qualsiasi momento e che può sempre forzare qualsiasi contesto. Ma davanti troverà la Juventus delle 12 vittorie consecutive in campionato, una squadra che ha subito solo 3 gol in tutto il 2018 (tutti nelle due partite di Champions). Per i bianconeri inoltre giocare in casa la prima partita potrebbe rivelarsi un piccolo vantaggio: saranno 90′ in cui dovrà preoccuparsi di non sbagliare niente. A non commettere nessuna leggerezza. Se ci riuscisse, al ritorno, a Madrid, potrebbe riuscire a sfruttare le leggerezze e le contraddizioni che in questa stagione spesso sono emerse.

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Pronostico Sassuolo-Roma, statistiche e consigli per la partita

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Pronostico Roma-Udinese

Domenica pomeriggio alle 18:30 ci sarà una sfida ad altissima intensità e che promette gol e spettacolo quella tra Sassuolo e Roma. Storicamente la partita ci ha sempre regalato tanti gol e risultati mai scontati con tanti colpi dei neroverdi a sorpresa, senza dimenticare i tanti ex.

Il Sassuolo arriva alla partita dopo il successo pirotecnico per 3-4 contro l’Empoli e Dionisi e co sono pronti a sorprendere anche contro la Roma. I neroverdi arrivano alla partita con i soliti dubbi legati alla trequarti, con Bajrami che dovrebbe partire dalla panchina favorendo l’avvio iniziale di Kristian Thorstvedt che affiancherà Laurienté e Berardi alle spalle di Pinamonti che vuole ritrovare il gol.

Situazione complicata in casa Roma, il pareggio contro il Servette non è piaciuto a Jose Mourinho che nel post partita a Sky ha attaccato i suoi di mancanza d’impegno. I giallorossi dunque non possono sbagliare ancora e con il Sassuolo si vuole cambiare passo, anche per non perdere il treno Champions League. Alcuni dubbi per Mourinho con Zalewski che insidia per un posto sulla fascia e Renato Sanches che potrebbe ritornare dal primo minuto a discapito di uno tra Pellegrini e Paredes in mediana. L’ultima in campionato per i giallorossi si è conclusa il 2-1 faticoso contro l’Udinese, grazie ad un gol di Dybala nel finale.

IL PRONOSTICO DI NUMERO DIEZ

Sarà una partita sicuramente ricca di gol, entrambe le squadre vogliono fare risultato e ci sentiamo dunque di giocare un azzardato 1x+over2.5, perché la Roma storicamente in casa del Sassuolo ha sempre fatto fatica e i padroni di casa arrivano da un momento d’oro. Il tutto è quotato alla SNAI 2.65. Occhio però anche ai marcatori, Berardi ha il piede caldo come sempre contro le big e potrebbe fare l’ennesimo regalo ai suoi anche con un calcio di rigore vista l’intensità della sfida.

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Jovic torna al gol dopo 189 giorni: è il primo marcatore serbo della storia del Milan

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Pagelle Milan-Frosinone

Il gol che apre le marcature nella sfida tra Milan Frosinone è stato messo a segno da Luka Jovic al 43′.

Il centravanti rossonero è tornato a gonfiare la rete dopo 189 giorni da quello messo a segno in Fiorentina-Roma 2-1, del 27 maggio.

Come riportato su X da Giuseppe Pastore, inoltre, la rete di Jovic è un momento storico per il Milan, che mette a referto il primo marcatore serbo della sua storia.

 

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Gundogan: “Le mie parole dopo El Clasico? Critico anche me stesso”

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Gundogan

Il Barcellona continua la propria rincorsa alla volta del primo posto della classifica della Liga. I catalanti si trovano al momento al terzo posto in classifica, condiviso con l’Atletico Madrid che però ha una gara in meno. Domani sera in programma proprio la sfida rovente tra le due compagini, per decretare chi sarà, almeno per il momento, la principale forza inseguitrice alle spalle di Real Madrid e Girona, in tandem al primo posto e con un margine di vantaggio di 4 punti.

Si attende dunque la gara tra Atletico Madrid e Barcellona, quella che per alcuni sarà una sfida nella sfida (in primis per Joao Felix) e che per entrambi i gruppi squadra sarà l’occasione per mettere alla prova se stessi e le proprie ambizioni.

A proposito di ambizioni, è tornato a parlare Ilkay Gundogan. Il centrocampista, dopo aver lasciato il Manchester City da protagonista nelle vittorie dei tantissimi trofei degli ultimi anni e soprattutto della Champions League 2022/23, si è accasato in Catalogna. La scelta di approdare al Barcellona è dipesa dalla volontà di trovare nuovi stimoli, nuova voglia, una sfida ambiziosa e proiettata verso l’alto. La sua voce all’interno dello spogliatoio conta già molto, con i giovani che possono soltanto imparare dai gesti e dalle parole di un campione assoluto come Gundogan.

In particolare, le parole pronunciate dal centrocampista dopo la sconfitta con il Real Madrid sono diventate argomento di discussione pubblica. Nel corso di un’intervista ai microfoni di BeIN Sports, Gundogan è tornato sulla vicenda. Di seguito le sue dichiarazioni.

OPINIONE GUNDOGAN – “Non posso mettermi nei panni degli altri per sapere come l’hanno recepita, ma ho semplicemente detto onestamente la mia opinione e la mia intenzione non era quella di attaccare niente e nessuno. Voglio dire, ogni volta che critico la mia squadra, per qualunque cosa, includo me stesso. Comincio sempre da me stesso. Penso di avere abbastanza esperienza per sapere come funziona questo gioco, ma prima mi guardo sempre allo specchio e giudico prima me stesso e non gli altri. Voglio che facciamo il meglio che possiamo perché vedo in questo squadra con molto potenziale e molta qualità“.

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Piquè favorevole alla riduzione di squadre in Liga: “Meno partite e più competitive”

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barcellona

L’ex difensore e capitano del Barcellona, Gerard Piquèè stato intervistato al Marca business sport Forum. L’argomento principale sicuramente quello riguardo la possibile riduzione delle squadre in Liga. Lo spagnolo è favorevole a questa iniziativa, prendendo come esempio i format usati in America, in particolare con la NFL.

LE DICHIARAZIONI

NUOVO FORMAT “Alla fine, lo sport sta andando verso competizioni più brevi e uniche. L’esempio chiaro è la NLF, ci sono quattro mesi di competizione e il Paese è paralizzato. Avete record di ascolti. Penso che il calcio dovrebbe andare in quella direzione.”

TROPPE PARTITE“Serve che tutte le organizzazioni si riuniscano e dicano: ‘non è possibile che ci siano 80 partite in un anno’. Ci sono troppe partite e la gente non sa nemmeno cosa si gioca. E poi a livello sportivo il livello scende.”

NUOVO CALENDARIO“Servirebbe un calendario con meno partite che però sarebbe più competitive. Invece di campionati da 20 squadre, passare a 16 o anche 14.”

 

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