Diez: solitamente il giocatore con più qualità.
In questa nostra rubrica abbiamo decantato le lodi di calciatori come Valdivia e Rui Costa, passando per Puskas e Miccoli.
Quasi sempre, insomma, dieci vuol dire genio. Ma cosa succede se la maglia più importante per cultura finisce sulle spalle di un mastino?
PROFILO
Ventitré anni sulla carta d’identità.
Un metro a ottantasette di altezza per poco meno di ottanta chili; Nabil Bentaleb è un mediano algerino che anno dopo anno si è ritagliato sempre maggiore spazio nel mondo del calcio inglese, diventando poi anche una pedina fissa della nazionale guidata ora da Rbah Madjer.

Mediano, è diventato ben presto fondamentale il suo stile di gioco per lo Schalke 04: posizionatosi davanti alla difesa, riesce ad unire in modo eccellente il comparto difensivo con il centrocampo, rimediando ad una distanza che molto spesso danneggia il gioco di squadre che di giocatori così non ne ha.
Estremamente duttile, è disposto a giocare sia come centrocampista centrale che a sacrificarsi sulla trequarti, sebbene non garantisca alla sua compagine quelle qualità che un fantasista deve necessariamente avere.
SFORTUNA
Il mancino classe ’94 non è certamente l’uomo più fortunato del mondo del calcio: il trasferimento dal Tottenham allo Schalke gli ha concesso una chance importante a livello di minutaggio, ma è stato molto spesso frenato da infortuni ricorrenti.
Impressionante pensare che negli ultimi quattro anni ha subito infortuni di tutti i tipi: da quella caviglia che continua ad essere un problema da tempo, fino a problemi al ginocchio, passando per il fastidio al linguine.

La sua indisponibilità dal 2014 ad oggi è aumentata vertiginosamente: il mediano è stato infortunato la bellezza di 265 giorni.
L’ultimo KO, quello che ha visto il giocatore costretto a saltare più di due mesi per un infiammazione all’osso pubico, lo ha costretto ancora a farsi da parte.
UN PO’ DI NUMERI
Infortunio dopo infortunio, ha visto il campo solamente 14 volte in questa stagione, giocando però appena dieci incontri agglomerati.
In questi 900 minuti ha messo a segno quattro gol e tre assist, dimostrando comunque di avere una buona precisione. Non calcia se può passarla, tanto che il suo dato di tiri (1,1% a partita) è ridottissimo, ma nel 36% dei casi quando centra lo specchio, subito dopo esulta.
Leggermente falloso (72%), questo diez primeggia invece nei duelli aerei, portandone a casa circa il 60%.

Sarà davvero difficilissimo vedergli commettere un errore: pensare che in percentuale ha perso il pallone solo nello 0,4% delle volte, un numero davvero bassissimo.
Riesce a giocare circa trentasei passaggi a partita, di cui l’82% arriva a destinazione: pericolosissimo nei calci piazzati, la caratteristica che lo contraddistingue è quello di riuscire a servire precisamente il pallone ai compagni sulla corsa.
Così facendo, non ferma mai, quindi, l’azione d’attacco e, anzi, aiuta il proprio team a raggiungere in modo rapido l’area di rigore avversaria.
CONTRASTI POCHI MA BUONI
Ci sono diversi tipi di diez: molto spesso i giocatori come lui si avventano su ogni tipo di contrasto, molto spesso perdendone alcuni e mettendo a rischio la squadra con la quale gioca.
Sarà davvero difficile vedere Bentaleb lanciarsi alla ricerca di un contrasto nel quale parte già sconfitto: solitamente arretra, difficilissimo vederlo avventurarsi.

Nonostante ciò, però, quando attacca, lo fa per rubare la sfera: in questa stagione ha affrontato 25 volte un uno contro uno, vincendone la bellezza di ventidue; se si scopre è una garanzia. Molto bene anche nelle intercettazioni, in generale vince il 50% dei duelli, preferendo, nonostante ciò, quelli aerei.
TUTTO PASSA DA LUI
Nonostante non sia il giocatore con più qualità è dai suoi piedi che passa ogni azione, offensiva o di contenimento, della squadra tedesca.
Impressionante il dato di passaggi corretti, pari a 410 su 502. Ma non solo: è incredibilmente equilibrato il modo di servire la sfera: nel 26,5% delle volte passa la sfera alla sua sinistra, 27,9% alla sua destra.

24,7% in avanti, per aiutare la fase offensiva e ancora il 20,9% indietro, consentendo alla manovra d’attacco di rifiatare.
Qua si fa riferimento alla completezza di un giocatore che possiede una visione di gioco, capace di capire sempre nel momento giusto cosa fare.
ATTRIBUTI
Se la sua miglior qualità non è la fantasia, va detto che molto compensa con la tigna in campo, confermandosi ugualmente come un ottimo diez.
Non a caso prima del sentitissimo derby con il Borussia queste erano le sue parole:
“Tutti i giocatori vogliono giocare quando da giocarsi c’è qualcosa di importante. Questo è sicuramente il caso poiché si parla di un derby. La pressione è molto più forte di ogni altra gara ma la motivazione è enorme. Dipendesse da me, la giocherei oggi stesso.