Il destino ha scelto. Atletico-Arsenal: il match degli ultimi
Così come in Champions League, anche in Europa League le due squadre più forti sulla carta si affrontano per una finale anticipata.
E così l’Atletico Madrid del Cholo Simeone se la dovrà vedere con l’Arsenal di un Wenger che ha già annunciato le dimissioni a fine anno.
SI FA LA STORIA
Per la prima volta non vedremo sulla panchina dei Gunners l’allenatore che, aldilà di ogni pensiero soggettivo, ha cambiato la storia dei rossi di Londra.
Quanto Peserà l’incontro?
Tanto. Tantissimo.
L’Atletico Madrid esce scottato da troppo tempo da una competizione, la Champions League, che ha visto sfumare per due volte contro i rivali storici. Un eventuale trionfo in Europa League potrebbe risollevare il morale.

Ma dall’altra parte non si scherza: Wenger è per tutti il re di coppe, sebbene in Europa abbia sempre fatto male, non confermandosi mai ad alti livelli negli ultimi anni.
È dai fasti di Thierry Henry che l’Arsenal non torna ad un livello europeo quantomeno invidiabile.
Il tecnico francese vuole lasciare storicamente. Non vuol semplicemente essere una brutta copia del Sir Alex Ferguson al Manchester United. La partita di questa sera sarà tutt’altro che una passeggiata per entrambe le compagini.
ATLETICO MADRID
PUNTO FORTE: Ormai lo conosciamo il Cholo: tanta difesa e resistenza.
Ha reso la durezza nei contrasti una delle migliori armi al proprio arsenale.
In Champions per due anni ha innalzato il Cholismo – gioco per molti noioso e brutto – al disopra di squadre come Bayern Monaco e Barcellona, compagini che per anni hanno fatto del bel gioco la miglior peculiarità.
Quel che è certo, però, è che Simeone è uno che studia: scruta gli avversari notte e giorno, non trascurando nessun dettaglio del team che affronterà successivamente.

PUNTO DEBOLE: Ne ha? È una domanda che ci viene spontaneo fare.
Uscita in un girone tostissimo, con la Roma semifinalista di Champions e il Chelsea che darà filo da torcere al Barcellona al turno successivo, aveva dimostrato come unico tallone d’Achille il comparto offensivo.

Tanti errori, troppi davvero. Gameiro ha perso decisamente la bussola e le sue statistiche sotto porta sono diventate vergognose.
L’arrivo di Diego Costa, però, ha colmato un gap che ora può dirsi sufficientemente ripianato: sei gol e cinque assist in appena una decina di gare agglomerate.
Oggi, però, Diego non ci sarà. Toccherà a Griezmann.
ARSENAL
PUNTO FORTE: Non ha pensieri.
“Sta senz pensier” direbbe qualcuno.
L’Arsenal va avanti con l’orgoglio di concludere la carriera sportiva di Wenger con felicità.
In campionato la storia è ormai chiusissima: i Gunners sono sesti con 57 punti.
Troppi i punti a distanziarli dalla zona-Champions: undici, con dodici disponibili. Se la matematica non li ha condannati, ci ha pensato l’oggettività.
Di contro, però, anche l’Europa League se la sono ormai guadagnata: fino alla settima si andrà in Europa.
I rossi di Londra, per uscire, dovrebbero farsi rimontare dodici punti: impossibile.
Penserà, quindi, solo a stasera, come unico obiettivo stagionale.

PUNTO DEBOLE: Anche qua parliamo della parte offensiva della compagine.
Il mister dovrà fare a meno di Aubameyang. Dopo aver giocato col Borussia Dortmund, non avrà la possibilità di scendere in campo con la maglia dei rossi.
L’attacco di mister Wenger sarà comunque formato da giocatori di tutto rispetto quali Ozil, Lacazette e Welbeck, con Ramsey a gestire il tutto dalle retrovie.
Inutile, però, dire che l’assenza del centravanti del Gabon peserà tantissimo. Parliamo di una pedina fondamentale, che in questa stagione ha siglato la bellezza di ventisette reti.
Simeone potrà tirare un sospiro di sollievo.
Prendiamo i pop corn, allora: buon divertimento.