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Rocambolesco 4-4 all'Olimpico tra Lazio e Udinese!

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Rocambolesco 4-4 all’Olimpico tra Lazio e Udinese!

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Lazio, pareggio pirotecnico contro l'Udinese all'Olimpico

Partita folle allo Stadio Olimpico, dove la Lazio di Sarri frena nella propria rincorsa verso l’Europa. Ora, la formazione biancoceleste si ritrova ora a 2 punti dal 6° posto, in cui ritroviamo Juventus, Bologna e Fiorentina a pari merito. Una situazione beffarda, concretizzatasi al 97′, nell’ultima occasione della partita.

LA PARTITA

L’Udinese parte forte e prova subito a rendersi pericolosa, costruendo delle potenziali occasioni. Al 17′ sono proprio i friulani a sbloccare la gara, grazie al colpo di testa di Beto. La Lazio risponde con carattere e va vicina più volte alla rete, prima con Luis Alberto e poi con Acerbi. Ma, nel momento migliore dei padroni di casa, arriva il gol del raddoppio ospite con la percussione in contropiede di Beto, che tocca addirittura i 33,3km/h. Il portoghese supera Reina e sigla la sua sesta rete in campionato. Dopo appena due minuti, la Lazio riapre la partita con Immobile che gonfia la rete, risolvendo un flipper impazzito in area di rigore. Tuttavia, al 44′ arriva la mazzata che poteva tagliare le gambe ai biancocelesti: in seguito a un recupero palla sulla trequarti, Deulofeu va sul fondo e trova Molina, il quale incrocia il tiro e trova la rete del momentaneo 1-3. Questa mazzata di fine primo tempo non scompone la Lazio, che si approccia alla ripresa con uno spirito battagliero.

Immobile e compagni ripartono forte e al 51′ la riaprono: Nehuén Pérez non pulisce benissimo l’area di rigore e Pedro ne approfitta. Lo spagnolo arriva dalle retrovie e, con un destro a giro, supera Silvestri. Dopo appena 5 minuti arriva la rete del 3-3; Milinković-Savić recupera palla e fa partire un sinistro che bacia l’incrocio dei pali. Ma le emozioni arrivano una dopo l’altra.

Subito dopo il gol, Patric viene espulso per doppio giallo e la Lazio rimane in 10 a 20 minuti dalla fine della partita. A riequilibrare la partita a livello numerico, ci pensa Molina, che si fa espellere per un fallo su Acerbi. Malgrado l’uomo in meno, gli uomini di Sarri continuano a fare la partita e a profondere sforzi, premiati in maniera rocambolesca al 79′: la punizione di Bašić pesca in area Acerbi, il cui colpo di testa varca la linea di porta. Inizialmente è fuorigioco. Ma il check al VAR smentisce la decisione iniziale in un paio di minuti: è gol! 4-3 all’Olimpico. Clamoroso.

NON È MAI FINITA

7 minuti di recupero: parte l’assalto dell’Udinese. Proprio nell’ultimo giro di lancette, Zaccagni stende Soppy ed è calcio di punizione per i bianconeri. Tutti e 9 giocatori di movimento della Lazio marcano in area per difendere la vittoria, ma si scordano un dettaglio non proprio superfluo. Arslan viene lasciato solo al limite dell’area; allora Forestieri, invece di mettere il pallone nel mucchio, serve all’indietro il centrocampista turco che, con il destro, mette la palla all’incrocio e firma il gol del pirotecnico 4-4. Il match termina con una rissa finale e la conseguente espulsione di Wallace, giusto per non farsi mancare nulla. 8 goal, 3 espulsi, rimonte e contro-rimonte. Situazioni al servizio di una partita senza senso.

Immagine in evidenza presa da Wikimedia Commons con diritti Google Creative Commons

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Il rammarico di Cannavaro: “Avrei allenato il Napoli anche gratis”

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Cannavaro

Fabio Cannavaro, intervistato da Sportitalia, ha parlato del suo amore per il Napoli, squadra che allenerebbe anche gratis. Il campione del Mondo del 2006 era stato visto vicino a De Laurentiis in occasione di Napoli-Empoli, ultima gara di Garcia sulla panchina del Napoli, ma fu solo un caso. Per Cannavaro non essere ancora riuscito a sedersi sulla panchina degli azzurri rappresenta un grande rammarico. Nel corso dell’intervista l’ex giocatore della Juventus, ha parlato anche della sua esperienza in Cina e della stagione del Napoli.

LE PAROLE DI CANNAVARO

POST GARCIA – “Avrei allenato il Napoli anche gratis: è il sogno di tutti gli allenatori. Credo che non centri l’esperienza nell’assenza del mio nome tra i 50 candidati vagliati da De Laurentiis per la panchina del Napoli per il dopo Garcia”.

ESPERIENZA IN CINA – “Tante persone non rispettano l’esperienza che ho fatto in Cina. Ma io sono un allenatore e voglio allenare. Ancora oggi dopo due anni dal mio rientro in Italia continuo a studiare ed aggiornarmi perché so che questo é quello che voglio fare”.

SULLA STAGIONE DEL NAPOLI – “Il problema di quest’anno é che sono stati cambiati troppi tecnici e i giocatori hanno dovuto assimilare troppi concetti diversi tra loro. Ci sta che si vada in confusione. Con l’Atalanta é l’ultima occasione Champions”.

 

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Vitinha: “Al Genoa esperienza positiva, il club e i tifosi mi hanno accolto bene”

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Vitinha e De Winter del Genoa a contrasto con Mkhitaryan dell'Inter

Vitor Manuel Carvalho Olivera, meglio noto come Vitinha è arrivato al Genoa nel calciomercato invernale dall’Olympique Marsiglia. Il portoghese era arrivato nel capoluogo ligure come alternativa a Mateo Retegui, non al meglio dal punto di vista fisico nella prima parte di stagione.

Partendo indietro nelle gerarchie, Vitinha si è guadagnato la considerazione sempre maggiore del tecnico Alberto Gilardino, che lo sta schierando con una certa continuità. Nonostante il reparto avanzato di buon livello del Grifone, l’attaccante classe 2000 ha giocato in diversi sistemi di gioco, soprattutto a gara in corso.

Oggi Vitinha è intervenuto ai microfoni di Sky dove ha parlato del suo adattamento all’Italia e alla Serie A e ha tracciato un bilancio della prima parte di questa nuova esperienza.

LE PAROLE DI VITINHA

SULL’AMBIENTAMENTO – “Sono molto felice perché il club mi ha accolto e trattato bene. Spero di poter aiutare il gruppo facendo gol, assist e prestazioni positive. Questo è importante per la società e spero per me. Sono contento di essere qua e di aver segnato, spero di continuare così”.

SULL’ESPERIENZA A GENOVA – “Genova finora è un’esperienza molto positiva, sto ricevendo supporto da parte del club e dei tifosi. Questo mi ha aiutato e cercherò di ripagare l’affetto ricevuto con il lavoro sul campo”.

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Calcio Internazionale

Scaloni avvisa: “Nessuno è certo della convocazione, tranne due calciatori”

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Scaloni

Dopo il Mondiale l’Argentina del commissario tecnico Lionel Scaloni punta a difendere il titolo della Copa America. La competizione si disputerà negli Stati Uniti tra giugno e luglio 2024.

Per preparare la competizione l’Albiceleste è scesa in campo in questa pausa per le Nazionali. Due vittorie per i ragazzi di Scaloni che si sono imposti 3-0 contro El Salvador, grazie alle reti di Romero, Enzo Fernandez e Lo Celso e 3-1 contro la Costa Rica.  A segno Di Maria, Mac Allister e Lautaro Martinez.

Nella conferenza stampa dopo la sfida contro la Costa Rica, Scaloni ha voluto tenere in guardia tutti i calciatori, sottolineando che nessuno dei convocati, a parte due fuoriclasse (Messi e Di Maria), siano certi della partecipazione alla Copa America. Dunque sull’attenti anche tutti gli “italiani” che puntano la convocazione. Resta comunque quasi impossibile che il commissario tecnico rinunci ad alcuni tasselli importanti, su tutti il capitano dell’Inter Lautaro Martinez, protagonista di una stagione strepitosa fin qui.

Nella fase a gironi, l’Argentina è stata inserita nel Gruppo A con Perù, Cile e Canada.

LE PAROLE DI SCALONI

“Non posso garantire a nessuno che era qui che sarà convocato per la Copa America . Solo Messi e Di Maria sono certi del posto“.

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Paredes è felice a Roma: “Ho più continuità, De Rossi mi dà tantissimo”

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Roma

Leandro Paredes non ha vissuto solo stagioni positive. Dopo la bocciatura al Paris Saint-Germain e l’esperienza negativa alla Juventus, quest’anno toccava alla Roma, prima di Mourinho e poi di De Rossi, rilanciarlo ad alti livelli. Presto detto, le sue prestazioni sono andate via via in crescendo, anche col cambio allenatore. Il giocatore che attualmente si trova in rosa l’allenatore italiano non è sicuramente quello di un anno prima, lo stesso argentino lo sa bene.

Dal ritiro della sua nazionale dunque, Paredes ha potuto esprimere i propri pensieri sulla sua stagione in casa giallorossa, ma non solo. Qualche parola il centrocampista l’ha dedicata anche ad un suo compagno di squadra e di paese, Paulo Dybala, rimasto a Roma per via di un infortunio che sta smaltendo, ma che l’ha costretto a rinunciare all’impegno con l’Albiceleste.

Di seguito le parole di Leandro Paredes sul suo momento di forma e sul compagno di squadra.

ROMA – “Oggi ho molta più continuità nel mio club, mi sento meglio e questo sicuramente vale anche per la Nazionale. De Rossi mi dà tantissimo perché la sua idea di gioco per me è la migliore e penso che mi sento ogni giorno meglio. Dybala? Era triste. Ha avuto due mesi molto buoni, sentendosi molto bene fisicamente, giocando nel migliore dei modi da quando è arrivato a Roma. Avere questo infortunio poco dopo la convocazione lo ha sicuramente reso molto triste ma sta bene e tornerà”. 

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