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5 curiosità che (forse) non sai sulla Juventus

Calcio e dintorni

5 curiosità che (forse) non sai sulla Juventus

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Martedì sera alle 21.00 avrà luogo la sfida di Champions League valida per il passaggio del turno tra Juventus e Villarreal, che si giocherà allo Stadio de la Cerámica. Aspettando l’inizio della gara, riportiamo qui alcune curiosità sul club bianconero.

LE STATISTICHE CONTRO LE SQUADRE SPAGNOLE

La Juventus ha passato il turno 10 volte su 17 contro le squadre spagnole. L’ultima agli ottavi di UEFA Champions League della stagione 2018-2019: dopo una sconfitta esterna per 2-0 contro l’Atlético Madrid, a Torino ha avuto scena una rimonta eccezionale con tripletta di Cristiano Ronaldo.

LE PRESENZE AGLI OTTAVI DI CHAMPIONS

La Juventus è agli ottavi di UEFA Champions League per la 13ª volta. 7 qualificazioni e 5 eliminazioni.
Per il neo acquisto juventino Dusan Vlahovic, il quale è andato in gol all’esordio in Serie A con i bianconeri, sarà la prima presenza in UEFA Champions League.

LA REGOLA DEI GOL IN TRASFERTA

Nelle ultime due presenze negli ottavi di finale, la Juventus è uscita per i gol in trasferta. Con Maurizio Sarri è stata eliminata dal Lione con i risultati di 0-1 e 2-1. Nella scorsa stagione si è arresa al Porto con in panchina Andrea Pirlo con i risultati di 2-1 in trasferta e 3-2 in casa.

L’INDISPONIBILE DYBALA

Un’ assenza che si farà sentire per la Juventus sarà sicuramente quella del numero diez, Paulo Dybala. Fermo ai box per una decina di giorni anche in assenza di lesioni muscolari alla coscia sinistra. Ma non è nuovo il fatto che l’argentino quando si avvicina questo tipo di partite non sia disponibile per la propria squadra. Infatti l’attaccante mancava l’anno scorso contro il Porto, sia all’andata che al ritorno e giocò solo 14’ nel ritorno contro il Lione la stagione precedente.
Nella grande rimonta contro l’Atletico Madrid dopo il 2-0 subito in Spagna, Dybala giocò 23’ e nei quarti contro l’Ajax, dove la squadra torinese fu eliminata, l’argentino giocò in tutto 60’.
Senza la Joya, Allegri potrebbe però non rinunciare al tridente, chiedendo a Cuadrado di attaccare e di ripiegare all’occorrenza sulla fascia destra.

GLI JUVENTINI CHE HAN GIOCATO IN SPAGNA

Hanno giocato in Spagna: Álvaro Morata al Real Madrid negli anni 2008–2014 e successivamente nella stagione 2016/2017 e poi ai rivali dell’ Atlético de Madrid tra 2019 e 2020.
Arthur al Barcellona dal 2018 al 2020.
Danilo anche lui nel Real Madrid tra il 2015 e il 2017.
Morata ha segnato un gol nelle tre gare disputate contro il Villarreal con Real Madrid e Atlético Madrid.
Arthur ha segnato il gol della vittoria del Barcellona nel 2-1 in La Liga contro il Villarreal il 24 settembre 2019.

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Gabigol sospeso per due anni: “Mai fatto uso di sostanze proibite”

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Nelle ultime ore la notizia che Gabigol sia stato sospeso per frode nei test antidoping ha fatto il giro del mondo. Un’indiscrezione che se fosse confermata avrebbe del clamoroso.

Intanto il calciatore brasiliano classe 1996 di proprietà del Flamengo è stato sospeso dall’attività per ben 2 anni dal Tribunale Sportivo Antidoping. Inflitta una pena che terminerà l’8 aprile del 2025 visto che l’episodio incriminante sarebbe avvenuto circa un anno fa.

Gabriel Barbosa dal canto suo non ci sta. L’ex Inter infatti sul proprio profilo X ha pubblicato un messaggio riguardo quanto accaduto in questi giorni. Ecco cosa ha detto:

LE PAROLE DI GABIGOL – “Vorrei pronunciare e chiarire sulle cose che sono uscite oggi, sul fatto che sarei stato sospeso per una tentata frode all’esame antidoping. Nonostante il rispetto che ho verso la giustizia, ribadisco che mai abbia tentato di ostruire o ingannare qualsiasi tipo di esame e confido di poter dimostrare la mia innocenza nelle prossime istanze. Fin dall’inizio della mia carriera ho sempre rispettato le regole del gioco e non ho mai fatto uso di sostanze proibite. Sono deluso dall’esito del procedimento ma continuerò a collaborare con le autorità sportive. Sono convinto che la mia innocenza sarà provata e ripristinata. Grazie a tutti per il sostegno in questo periodo difficile”.

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Shock Di Maria dall’Argentina: El Fideo e famiglia minacciati di morte

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Angel Di Maria e la sua famiglia sarebbero stati minacciati in questi giorni in cui il calciatore si trova in ritiro con la Seleccion Argentina. Minacce di morte con tanto di messaggio lasciato sulla porta della sua abitazione a Funes, vicino a Rosario.

Secondo quanto riportato dal giornale Infobae, il contenuto del messaggio è il seguente: “Di’ a tuo figlio Ángel di non tornare a Rosario perché altrimenti uccideremo un membro della famiglia. Nemmeno Pullaro (governatore della regione di Santa Fè, ndr) vi salverà. Noi non lanciamo carte ma piombo e persone morte”.

A questa vicenda il Clarìn aggiunge che la minaccia sarebbe stata recapitata intorno alle 2:30 del mattino e nella zona sembra si siano sentiti addirittura quattro spari. Inoltre, il contenuto dell’avviso di intimidazione non è stato confermato dalle autorità competenti per evitare di promuovere i gesti di queste persone.

La minaccia, secondo quanto trapela, potrebbe anche essere un tentativo di impedire a Di Maria di tornare a giocare nel Rosario Central. Squadra in cui il Fideo è cresciuto e con la quale ha esordito da professionista nella stagione 2005.

Un episodio orribile che era già accaduto lo scorso anno anche a Lionel Messi, anch’esso vittima di una minaccia intimidatoria.

 

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Antonello sul tema stadio: “Rozzano il futuro, San Siro fermo agli anni ’80”

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Alessandro Antonelloamministratore delegato dell’Inter, ha parlato del tema stadio ad un evento organizzato dallo studio legale ADVANT Nctm. L’AD durante la tavola rotonda “Impianti ed infrastrutture sportive: attori e processi – L’esperienza delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026”, ha analizzato la situazione dei vari progetti per il nuovo stadio, sottolineando come nel 2019 era stato presentato un piano che si interpellava alla legge sugli stadi. Successivamente l’AD dei nerazzurri ha parlato di San Siro e del fatto che sia fermo agli anni ’80 per le sue emissioni. Infine ha concluso affermando che l’Inter sta lavorando su Rozzano, definendolo come piano effettivo.

LE PAROLE

PROGETTO – Nel 2019 è stato presentato il progetto che si interpellava alla legge sugli stadi ma dopo cinque anni i due club si trovano ad attendere un interesse pubblico dall’amministrazione comunale visto che si sono inserite dialettiche che hanno allungato i tempi, come ad esempio la sovrintendenza”.

SAN SIRO – “C’è anche un obiettivo ambientale. San Siro ora è alimentato da una centrale termica produttrice di CO2. Siamo ben lontani all’essere vicini al pareggio di emissioni richieste e siamo fermi agli anni ’80“.

ROZZANO – “Noi stiamo lavorando su Rozzano che è il piano effettivo su cui ci siamo impegnati e per cui stiamo discutendo con la proprietà Cabassi. Abbiamo una opzione fino a fine aprile e su quello ci concentriamo, lavoreremo anche per una proroga. Rimaniamo in attesa della proposta di WeBuild che arriverà non prima di giugno quindi oggi non ci sono alternative se non continuare a lavorare su Rozzano”

 

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Marotta chiaro sul futuro: “Ecco cosa farò a fine contratto”

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Beppe Marotta, dirigente dell'Inter, Serie A, Champions League, Coppa Italia

Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha parlato del proprio futuro alla Sala Montanari di Varese. L’AD dei nerazzurri ha confermato, come già detto più volte, che l’Inter sarà la sua ultima avventura da dirigente sportivo. Tuttavia oggi ha parlato con più chiarezza di ciò che farà: occuparsi solamente dei giovani. Marotta è ancora legato all’Inter e lo sarà fino al 30 giugno del 2027, quando il suo contratto andrà in scadenza e lascerà il suo impegno.

In particolare, si batterà per rendere lo sport gratuito, dal momento che considera sbagliato far pagare i giovani per fare sport. In questo modo verrebbero coinvolte anche le famiglie meno abbienti, dove si celano i campioni, che magari non emergono perché oscurati da chi può permettersi di allenarsi con grandi squadre fin da bambini.

LE PAROLE

INTER – “Quando terminerà il mio contratto con l’Inter e lascerò il club, mi occuperò solo dei giovani”.

GIOVANI – “Il settore giovanile è il patrimonio più grande di una società, soprattutto dal punto di vista umano. Sono sempre più convinto che far pagare lo sport ai giovani sia sbagliato: dovrebbe essere gratuito, perché così si riuscirebbero a coinvolgere anche le famiglie povere, quelle in cui si nascondono i campioni, come accadeva una volta”.

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