Lazio e Fiorentina si incontreranno domani sera.
La Lazio arriva dalla sconfitta nel derby contro la Roma e dalla partita di coppa contro l’Eintracht che non vede l’ora di dimenticare. Ci sono poi i suoi giocatori migliori che non sembrano più quelli dello scorso anno. Al contrario, la Fiorentina arriva dalla vittoria contro l’Atalanta, in parte influenzata da quel rigore procurato da Federico Chiesa. In casa la Fiorentina ha solo vinto mentre fuori ha raggiunto un punto soltanto e subito non pochi gol.
COSA SUCCEDE ALLA LAZIO
Le tre sconfitte contro Napoli, Juventus e Roma, e quella in coppa con l’Eintracht non hanno certo compromesso la stagione della Lazio ma c’è qualcosa che comunque preoccupa Inzaghi e i tifosi biancocelesti. La Lazio non sembra più quella dello scorso anno e non è più capace di produrre una quantità infinita di occasioni e di gol. Per questo motivo, dato che le cose non sembrano andare nel modo migliore, è lecito mettere in discussione anche chi lo scorso anno è stato estremamente decisivo, come Luis Alberto o Milinkovic-Savic. È evidente che davanti qualcosa non funziona e ad esempio nel derby contro la Roma queste difficoltà sono emerse maggiormente, anche se la Lazio ha sofferto anche contro squadre più piccole e sulla carta più deboli come l’Empoli. La partita di domani contro la Fiorentina non sarà facile, anche perchè le squadre del nostro campionato hanno bene a mente pregi e difetti del gioco di Inzaghi. Allora dovrà dare una risposta, soprattutto perchè si tratta di uno scontro diretto e la Lazio in queste occasioni non ha ancora dimostrato niente.

Forse la soluzione potrebbe essere quella di alzare la qualità degli undici titolari, provando anche a mettere da parte un po’ di rigidità (sia tattica che nella scelta degli uomini) e aspettare nel frattempo che i migliori tornino a brillare. A Inzaghi quindi il compito di assumersi qualche rischio in più.
COME ARRIVA QUESTA FIORENTINA
Per Stefano Pioli non sarà una partita come le altre perché dal 2014 al 2016 è stato lui sulla panchina biancoceleste e domani la ritroverà da avversario. Si presenterà all’Olimpico con la sua Fiorentina, terza in classifica a 13 punti e l’unica squadra (insieme all’Udinese) a non avere ancora subito gol nella prima mezz’ora di gioco. Ma è anche la squadra che in questo campionato ha segnato più gol di testa, tre (con Benassi, Milenkovic e Simeone). Ah, è anche la squadra tra quelle affrontate almeno tre volte in Serie A, alla quale Immobile non ha mai segnato. Ma la Lazio potrebbe trovare nella squadra di Pioli l’avversario perfetto per esprimere al meglio il suo gioco. Perchè nel suo la Fiorentina è abituata ad aggredire presto la manovra degli avversari e contro un atteggiamento difensivo così la Lazio potrebbe trovare gli spazi di cui ha bisogno. Data la spiccata identità verticale di entrambe le squadre, la chiave per la vittoria la troverà chi riuscirà ad allungare l’altra, trovando gli spazi in cui esprimere al meglio il proprio potenziale offensivo.
COSA SI GIOCANO LE DUE
Per quanto riguarda la Lazio, il solito 3-5-2 con Luiz Felipe, Acerbi e Radu, mentre a centrocampo, oltre ai soliti Parolo e Milinkovic-Savic, il ruolo di regista dovrebbe essere affidato ancora a Lucas Leiva. Marusic e Lulic sugli esterni, con Immobile terminale offensivo appoggiato da Luis Alberto, per il momento in vantaggio su Correa.
Per la Fiorentina invece almeno due dubbi di formazione. Si va comunque verso il 4-3-3 con un punto di domanda sulla presenza in campo di Marco Benassi che ha recuperato da poco dall’infortunio ma non è detto che sia lui a partire da titolare. Il secondo dubbio poi riguarda il terzo attaccante che dovrà affiancare Chiesa e Simeone. In questo caso a giocarsi un posto sono in tre: Pjaca, Mirallas e Eysseric, con il croato favorito su tutti gli altri.

Per la Lazio vincere contro la Fiorentina significa ritrovare fiducia, rientrare nella giusta strada, dimenticare e ripartire. Subito. E anche vincere uno scontro diretto che in questo campionato ancora manca. Per la Fiorentina la voglia di continuare a fare bene e portare a casa i tre punti, consapevole della propria forza e della grande squadra che Stefano Pioli ha disegnato quest’anno.