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Addio presidente

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Addio presidente

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Ciao presidente,

ti diciamo un banalissimo “ciao”, perché di darti un addio, francamente, non ce la sentiamo. Te ne sei andato già da tre giorni, ma sembrano essere passati solo una manciata di minuti quando, accendendo la tv, venivamo a conoscenza della tragica notizia. “Cade l’aereo del presidente del Leicester“. Solo questa la notizia. Sulle tue condizioni di salute nessuna traccia. Arriverà in serata la conferma del tuo decesso. La conferma di un presentimento, dopo quello schianto, ma alla quale nessuno era preparato.

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Ti abbiamo sempre visto felice, nelle occasioni in cui ti mostravi pubblicamente, con il sorriso stampato in volto. Un grande lavoratore, come ti ha descritto chi con te ha scritto una o tante pagine della storia del Leicester. Mai si leggeva in te un segnale che lasciasse intendere che qualcosa non andasse. Avevi sempre tutto sotto controllo, sapevi esattamente di cosa necessitava la tua squadra. Una squadra che hai preso dai bassifondi della Championship. In soli due anni, sotto la tua gestione, un club storico ma dimenticato è riuscito a creare un gruppo così solido da riuscire ad ottenere la promozione in Premier League. Un campionato altisonante, dove spiccano i profili più intriganti di tutto il panorama calcistico mondiale.

La prima stagione tra i grandi inizia bene ma, piano piano, qualcosa sembra rompersi. Ad un certo punto la squadra finisce in fondo alla classifica, con una distanza di 7 punti dalla quota salvezza. I tuoi ragazzi, però, reagiscono. Vincono 7 partite su 9 e si guadagnano la permanenza in Premier.

Il 13 luglio 2015 decidi di chiamare un allenatore italiano per guidare il tuo team. Un allenatore che veniva da un’esperienza assai negativa con la Grecia, e che anche lui, un po’ come il tuo Leicester, sembrava essere finito nel dimenticatoio. Una scelta che i tuoi stessi tifosi e tanti addetti ai lavori criticarono, almeno inizialmente. Claudio Ranieri. Tu, però, da uomo di lunghe vedute come hai dimostrato di essere, sei riuscito a cogliere la grandezza di quel signore romano. Hai intravisto in quell’uomo il giusto condottiero per la tua armata.

Nessuno però, forse neanche tu, si sarebbe mai aspettato che alla 13ª giornata il tuo Leicester fosse già primo in vetta. Da uomo di economia quale sei, cerchi di stemperare i toni. Il Leicester gioca per la salvezza, non bisogna sognare ad occhi aperti. Addirittura i bookmaker danno la vittoria del tuo club 5000:1. Una squadra che ha come terminale offensivo un ragazzo che fino a pochi anni prima faceva il magazziniere: la conquista del campionato? Nemmeno nelle favole. Però la tua squadra non si ferma. I tuoi ragazzi giocano come mossi da un volere superiore, quasi divino. E vincono. Continuano a vincere. Qualche piccolo intoppo nel percorso certo, ma le avversarie una dopo l’altra si fanno fuori a vicenda, come se fosse destino. Il 2 maggio, in virtù del pareggio per 2-2 fra Chelsea e Tottenham, il Leicester diviene per la prima volta campione d’Inghilterra dopo 132 anni di storia. Molti definiscono l’evento come la più grande impresa sportiva di sempre: indubbiamente, una delle più grandi della storia del calcio. Sei riuscito ad entrare nella storia.

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Si potrebbe parlare anche dell’ottimo cammino in Champions League nella stagione successiva, ma sarebbe superfluo. Anche perché il tuo impegno, a Leicester, non era legato solo al calcio. Da grande filantropo, anzi, da grande uomo quale sei hai donato ingenti somme all’ospedale della città inglese. Per i tifosi rimarrai, prima ancora del presidente del primo titolo in Premier League, quello che donava birra, torte, sciarpe. Oppure organizzava dei viaggi in pullman, sempre gratuitamente, per le partite in trasferta. Speranze, sogni. Ti facevi voler bene, era il tuo modo per ringraziare una città che, a sua volta, donava tanto anche a te.

Il mondo del calcio non ti dimenticherà mai. Hai scritto in maniera indelebile il tuo nome negli annali del calcio. Grazie per averci ricordato che questo sport, prima di tutto, è passione e divertimento. E per averci insegnato che nessuna impresa è troppo grande, se hai una valigia carica dei giusti valori.

Addio Vichai. Che la tua figura sia sempre un punto di riferimento per i tuoi successori e per tutti coloro che ambiscono a regalare un’impresa alla loro squadra, alla loro città. Per tutti coloro che credono nei sogni.

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Le probabili formazioni di Napoli-Inter: torna Osimhen dal 1′

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Napoli-Inter probabili formazioni

La domenica della 14ª giornata del campionato di Serie A 2023/24 si chiuderà allo Stadio Diego Armando Maradona, con il big match Napoli-Inter. La sfida delle 20:45 sarà importante ai fini della classifica. Per il Napoli vincere significherebbe mettere al sicuro ancor di più la zona Champions League e rincorrere il treno scudetto, che sembrava perso fino a poche giornate fa; ma con Mazzarri sembra che i partenopei abbiano ritrovato lo spirito. Mentre per l’Inter, vorrebbe dire ritornare al primo posto in classifica, dopo che quella posizione è stata momentaneamente occupata dalla Juventus, vittoriosa venerdì contro il Monzaù

QUI NAPOLI

Rispetto alla sfida di mercoledì sera di Champions League contro il Real Madrid, il tecnico Walter Mazzarri dovrebbe confermare ben 9 titolari su 11. I cambiamenti saranno, molto probabilmente, in difesa ed in attacco. Dietro, al posto di Juan Jesus dovrebbe giocare Leo Ostigard, con Natan adattato nel ruolo di terzino sinistro, per sopperire una volta alle assenze di Mario Rui e di Olivera. In attacco invece, tornerà Victor Osimhen, seppur, l’attaccante nigeriano non sembra avere i 90′ nelle gambe. Sono da visionare nelle ultime ore le condizioni di Piotr Zielinski. Se non ce la fa, spazio ad Elmas. 

QUI INTER

Rispetto alla sfida di mercoledì sera di Champions League contro il Benfica, Simone Inzaghi riparte di nuovo dai titolarissimi. Tra questi, manca ancora Bastoni, che è infortunato e non è stato convocato per la sfida di stasera. Darmian tornerà nella difesa a tre ad affiancare de Vrij ed Acerbi. Il centrocampo torna ad essere composto da Calhanoglu in mediana con Mkhitaryan e Barella ai lati. Tornano sugli esterni, a destra Dumfries ed a sinistra Dimarco. Ed in attacco ritorna la coppia Marcus Thuram e Lautaro Martinez.

NAPOLI-INTER, LE PROBABILI FORMAZIONI

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Natan; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Mazzarri

INTER (3-5-2): Sommer; Darmian, De Vrij, Acerbi; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez. All. Inzaghi

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Barzagli elogia la Juventus: “Il primo posto è meritato”

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Barzagli

L’ex difensore della Juventus, Andrea Barzagli, figura storica della squadra di Conte e del primo Allegri, ora opinionista a DAZN, ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Nell’edizione odierna del quotidiano sportivo italiano, l’ex difensore centrale classe 1981 ha parlato del momento attuale dei bianconeri. I quali, senza coppe europee e con tanta rabbia agonistica da mettere in campo, stanno tallonando l’Inter in vetta alal classifica di Serie A. E, dopo la vittoria di Monza, sono momentaneamente primi.

Arrivato ai bianconeri nel gennaio 2011 dal Wolfsburg, con la Vecchia Signora Barzagli ha giocato 281 partite, segnando 2 gol e servendo 6 assist, contribuendo alla vittoria di 8 scudetti, 4 Supercoppe italiane e 4 Coppa Italia e al raggiungimento di 2 finali di Champions League.

LE DICHIARAZIONI

PRIMO POSTO JUVENTUSIl primo posto della Juventus è meritato. La vittoria di Monza, conquistata in quel modo, è ancora più importante del pareggio nel derby d’Italia contro l’Inter”.

DERBY D’ITALIA – “Il derby d’Italia giocato alla pari ha aumentato consapevolezza e convinzione dei bianconeri. Un po’ come dire: ci siamo e ce la giochiamo fino alla fine. Ma poi con il Monza era fondamentale vincere e la Juve lo ha fatto”.

VITTORIA CONTRO IL MONZA – “E trionfare al 94’, con quella reazione di forza e rabbia dopo aver subito il pari pochi minuti prima, vale moltissimo. Gli scudetti passano da queste vittorie, determinate e sporche. L’1-1 del Monza poteva essere fatale, invece la Juve è ripartita subito in avanti con 4-5 uomini: Rabiot è stato straordinario e Gatti ha segnato con cattiveria. C’è un altro spirito rispetto allo scorso anno”.

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“Il DIAVOLO è vivo” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

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La Rassegna Social del Diez – Sorteggiati i gironi di EURO2024, ok Lazio e Milan

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Punto d’informazione, di impressioni e passioni condivise, i social network oggi più che mai raccontano le emozioni dei tifosi. Numero Diez vi presenta la rassegna dedicata ai più importanti messaggi della giornata di ieri.

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