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Ajax, e adesso?

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Ajax, e adesso?

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L’ultimo pallone dell’ultimo secondo giocabile ha decretato il destino di Ajax-Tottehnam. Terzo gol per Lucas Moura, figlio dell’ennesima percussione palla al piede perfetta a infilare Onana. Il mondo intero impazzisce, Mauricio Pochettino cade stremato in lacrime per la gioia, nel tripudio totale degli Spurs. Una scena incredibile e irripetibile, che può prendere forma soltanto nei sogni più reconditi ai confini dell’immaginazione. Ma il potere del calcio è anche quello di trasformare l’impossibile in possibile.

L’impresa degli inglesi accompagna alla porta d’uscita della Champions i Lancieri. Sì, quell’Ajax che ha fatto partita dopo partita dell’entusiasmo e del superare i propri limiti le armi migliori, le più appassionanti. Una squadra di giovani eroi che ha affrontato il proprio destino come fossero veterani esperti e determinati. Un cammino, il loro, che ha il dovere morale di essere ricordato ed elogiato sempre, quale monito per quelle persone che sognano la grandezza.

Una curiosità in materia finanziaria sul momento dell’Ajax. A seguito della clamorosa uscita in Champions League i Lancieri hanno visto il valore delle proprie azioni precipitare del 21% all’apertura della piazza di Amsterdam. E’ bene specificare tuttavia che il titolo dell’Ajax, nel complesso della straordinaria stagione, ha guadagnato circa il 52% in più rispetto all’annata precedente.

La domanda adesso, come spesso e volentieri accade a fine stagione, sorge spontanea. Quale sarà il destino di questa squadra? L’impressione ormai divenuta certezza è che questo gruppo verrà smembrato nella sessione estiva di calciomercato. Il club di Amsterdam, del resto, non dispone dei mezzi tecnici e finanziari per trattenere i top player pervenuti nella straordinaria annata biancorossa. Da qui il sempre più probabile esodo verso i migliori club europei, con almeno 6 indiziati a lasciare Amsterdam.

IL TANDEM “DE” AI SALUTI

Le certezze per la prossima stagione dell’Ajax sono due. Se da un lato, infatti, gli olandesi perderanno diversi pezzi pregiati destinati ad altri lidi, dall’altro i Lancieri avranno a disposizione un tesoretto da reinvestire sul mercato non indifferente. Il valore mostrato dai giocatori e da quest’organico in generale, del resto, è assoluto, figlio di una determinazione e di uno spirito autocritico verso il miglioramento unico. Un fattore, quest’ultimo, che lascia ben sperare sul futuro del club di Amsterdam.

“Frenkie de Jong è già un calciatore del Barcellona, mentre de Ligt potrebbe andare in Inghilterra o in Spagna. Penso che anche i calciatori vogliano vincere qualcosa. Forse per loro due può essere l’ultima occasione per vincere qualcosa di speciale con il nostro club. Matthijs è qui da 12 anni, speriamo che possa essere un gran finale per lui”.

Queste le parole di Van der Sar nel pre partita di Ajax-Tottenham, tanto eloquenti quanto significative, che sanno di sentenza. E la certezza al momento rimane nei fatti una sola. Frenkie de Jong ha disputato l’ultimo incontro europeo con gli olandesi della sua stagione. Il suo futuro è già stato deciso a gennaio, quando il Barcellona credette in lui investendo 75 milioni più 11 di bonus per portarlo in Catalogna. Una cifra più che eloquente sul valore del calciatore, come le statistiche.

Alcuni numeri sul centrocampista dei Lancieri. In 50 presenze stagionali de Jong ha realizzato 3 gol e 3 assist, ma ciò che più di tutti stupisce è la statistica sui passaggi: ha concluso positivamente il 91.2% dei passaggi in Eredivise, l’89.3% in Champions League, dove ha percorso 123.4 chilometri e recuperato ben 83 palloni.

Le qualità dell’olandese indirizzano il suo destino verso una direzione precisa: vincere fra le fila dei Blaugrana illuminando e spadroneggiando nel gioco catalano. Da alcuni spavaldi viene addirittura designato come il successore di un certo Johan Cruijff; leggenda che, guarda caso, ha unito Ajax e Barcellona nel suo cammino. Il connubio perfetto fra dribbling nella prima impostazione e visione di gioco a servire la corsa dei compagni sta alla base del suo gioco. Un metronomo infallibile nel dettare i tempi di gioco della squadra, specie nell’altissimo ritmo partita cui l’Ajax ci ha abituato.

L’impressione che il Barça si sia aggiudicata un autentico campione ha col tempo spianato la strada alla certezza. Blaugrana che, al tempo stesso, sono interessati ad un’altra stella made in Olanda.

Nonostante la giovane età (classe 1999) Matthijs de Ligt ha mostrato dentro e fuori dal campo una leadership clamorosa, sia per i pochi anni fra i professionisti a certi livelli, sia per l’intensità della stessa. E’ il più giovane capitano ad aver disputato una semifinale di Champions, oltre che il più precoce esordiente con la maglia Orange (a 17 anni). 19 anni, 53 presenze stagionali e 7 gol fra tutte le competizioni. Serve aggiungere altro? Sì, è un qualcosa di doveroso spendere altre parole sul suo talento.

In 11 incontri europei, oltre che 2 reti segnate, de Ligt ha effettuato 53 chiusure e 10 respinte, mettendosi in luce in particolare in incontri delicati come quelli con Real Madrid e Juventus.

Se l’annata del compagno in difesa Blind è da considerarsi positiva è anche grazie a lui. La sicurezza difensiva unita alla prepotenza agonistica del suo gioco sono davvero spaventose. Un’anarchica spavalderia, la sua, ma al tempo stesso studiata e ragionata, mai esagerata, consapevole della propria forza e della luce della propria promessa. Tutti valori, questi, che hanno nel tempo contribuito a far lievitare il prezzo del suo cartellino.

Il difensore rimane un grande rimpianto di mercato per la Juventus. Interessata ma non a sufficienza lo scorso anno, adesso la strada si fa più ardua che mai per i bianconeri. La concorrenza di Barcellona in primis, quindi di Manchester United e Manchester City complica le cose per tutti, nel segno di un’asta internazionale che, con ogni probabilità, renderà il giovane Matthijs il difensore più pagato della storia, con la base d’asta sui 100 milioni di euro.

DALL’OLANDA AL MAROCCO

Per quanto risulti improbabile un esodo di massa da quel di Amsterdam la lista dei potenziali partenti è lunga e coinvolge più reparti. In particolare quello avanzato.

L’esponenziale crescita di Donny Van de Beek non è passata inosservata. Costante le annate precedenti, esplosiva e sorprendente come non mai quest’anno. Intelligenza tattica, sponde e filtranti a illuminare il gioco dei Lancieri, quindi inserimenti improvvisi (su tutti quello in occasione del gol alla Juventus)… insomma, l’uomo giusto al momento giusto. Il raccordo perfetto fra le linee di centrocampo e attacco ad alternare sacrificio in fase di non possesso a gol e servizi ai compagni. Basti pensare al fatto che è andato in doppia cifra in stagione sia per gol (15) che per assist (11).

Nato come interno di centrocampo fra le giovanili dei Lancieri, Van de Beek ha col tempo cambiato la propria posizione, fra le linee della trequarti. Oggi incarna in tutto e per tutto un trequartista atipico che fa dell’inserimento senza palla la sua arma migliore, oltre che una regia avanzata degna di nota (si pensi soltanto agli 11 assist fra tutte le competizioni).

Sono in molti ad essere interessati alle prestazioni del classe 1997. PSG, Bayern Monaco, quindi Arsenal, i club in fila sono molti, con l’Ajax che partirà dunque da una base d’asta di 60 milioni di euro. Pure l’Inter sembrava interessata ma il prezzo appare proibitivo per le casse dei nerazzurri. Dall’Olanda al Marocco, il passo è breve quando si considerano i diversi nazionali in quel di Amsterdam. E quando si pensa all’Ajax non si può non parlare di Hakim Ziyech. Fra i Lancieri che si sono messi in luce in stagione l’esterno offensivo è probabilmente quello che ha vissuto l’esplosione più prorompente e significativa. Tanti, tantissimi i fattori che compongono l’elenco delle qualità di Ziyech. Dal passaggio filtrante rasoterra al cross, quindi la finalizzazione, specie nei tiri da lontano. La protezione della palla poi permette un’agevole salita della squadra in caso di necessità, nonostante il peso (65 chili). Come i suoi compagni partecipa a quelle fasi di gioco che hanno reso questo Ajax un degno erede del calcio totale.

Esplosività è la parola chiave. Un concetto che il marocchino mette in campo sempre e comunque. Dall’errore in certi casi (comprensibili, Ziyech e i giocatori dell’Ajax rimangono pur sempre umani nonostante il gioco spaziale mostrato) alla giocata di prestigio sulla fascia, la corsa è la sua migliore amica. Un’amica che gli è valsa 22 gol e 15 assist, figli di passaggi chiave realizzati magistralmente. Chapeau.

Esplosione in stagione, nel suo gioco, quindi nel prezzo di mercato. Perchè le sue doti non sono certamente passate inosservate. Se de Ligt è stato il grande rimpianto dei bianconeri la passata stagione, Ziyech lo è per i giallorossi; il mancato accordo con la dirigenza sfumò l’operazione. Dai 20 milioni necessari lo scorso anno si è passati ai 45/50 attuali. Il Bayern Monaco rimane il club favorito, vuoi per potenza economica vuoi per necessità di sostituire leggende del calibro di Ribery e Robben. Ma non solo i tedeschi nella corsa, con Inter e Roma pronte a tendere un decisivo agguato di mercato.

ATTACCANTI CON LE VALIGIE

Il blocco offensivo dei Lancieri, oltre a van de Beek e Ziyech, potrebbe rivelare altre spiacevoli notizie per gli olandesi in uscita.

Considerando su tutti il valore di David Neres. L’esterno di San Paolo si è fatto grande proprio ad Amsterdam. Avventura brasiliana, la sua, non particolarmente esaltante ma promettente (16 partite giocate in 2 anni condite da 6 gol nella Serie A brasiliana). Una scommessa vinta in primis dal direttore Sportivo dell’Ajax, Marc Overmars.

Neres è un giocatore che non vedevamo l’ora di prendere. È uno dei migliori talenti del Sud America, quindi siamo contenti abbia scelto l’Ajax. È un esterno destro in grado di giocare anche a sinistra, ed è il profilo di giocatore che ci serviva“.

Le statistiche del numero 7 biancorosso sono encomiabili. 11 gol e 10 assist in 45 presenze stagionali. Un’annata nella quale Neres ha completato il 60.5% di azioni offensive riuscite, con l’83.8% di passaggi riusciti e il 69.9% di dribbling realizzati positivamente.

Il 4-2-3-1 olandese è il palcoscenico perfetto dove mettere in mostra le sue qualità. Rapidità di gamba e dribbling le sue armi preferite a premiare se stesso e i compagni. Il PSG e la Premier League sono le pretendenti più quotate per quest’estate, con Arsenal e Liverpool a rispondere presente all’appello per portarlo tra le proprie fila. 50 milioni di euro la base d’asta per portarlo lontano dalle Eredivisie. In definitiva, quindi, si prospetta un esodo di campioni da Amsterdam verso altre squadre. Formazioni che sognano di portare fra le proprie fila anche solo una parte di quella magia mostrata dal roster dei Lanceri. Un Ajax unico, sorprendente, irripetibile, capace di far innamorare e mettere d’accordo tutti quanti.

 

 

 

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Flash News

Il report dell’allenamento del Lecce pre-Roma: Banda a parte, ma torna Venuti in gruppo

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Lameck Banda, giocatore del Lecce, Serie A, Coppa Italia

Il Lecce, in piena corsa salvezza, ospiterà al Via del Mare, lunedì sera, la Roma. Entrambe le formazioni si presentano a questa partita con la voglia, e la necessità, di fare punti; i padroni di casa per allontanarsi sempre di più dalla diciassettesima posizione, gli ospiti per cercare di avvicinarsi al quarto posto. Le formazioni di questa partita risentiranno dei molteplici infortuni che hanno colpito un po’ tutte le squadre del nostro campionato, Roma e Lecce comprese.

In particolare, il Lecce, dovrà fare ancora a meno di Lameck Banda. L’attaccante durante la partita contro il Torino, che ha visto i pugliesi perdere per 2 a 0, si è trovato costretto ad abbandonare il terreno di gioco prima dell’intervallo a causa di un infortunio che lo tiene ai box da più di un mese. Anche per il prossimo match, ovvero quello di lunedì, Banda molto probabilmente non sarà a disposizione del mister Gotti. Infatti, il club ha rilasciato una nota specificando che Banda ha continuato a seguire un programma di lavoro personalizzato”.

Sempre dalla stessa nota il Lecce annuncia il recupero di Venuti. Il terzino, come si legge dalla nota “è tornato ad allenarsi regolarmente con il gruppo” tornando, di conseguenza, a disposizione anche del mister Gotti.

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Bundesliga

ULTIM’ORA – Xabi Alonso ha confermato in conferenza che rimarrà al Bayer Leverkusen

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Xabi Alonso, allenatore del Bayer Leverkusen, Bundesliga, Europa League

Dopo le indiscrezioni sempre più insistenti delle ultime ore, ecco l’annuncio ufficiale del protagonista della telenovela: Xabi Alonso. Il tecnico spagnolo ha attirato l’interesse di tutti i top club europei, in particolare Bayern Monaco e Liverpool, per la prossima stagione, ma vista la scadenza del contratto a giugno 2026 e visto quanto di buono fatto in questa stagione, con una Champions League quasi certamente da disputare l’anno prossimo, l’ex centrocampista ha deciso di rimanere nella squadra che ora sta allenando.

Queste le dichiarazioni di Xabi Alonso durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida con l’Hoofenheim:

DECISIONE – “Arriviamo da una stagione ricca di impegni, durante la quale ci sono state anche moltissime speculazioni in merito al mio futuro. Per questo motivo ho utilizzato la sosta del campionato per gli impegni delle Nazionali per riflettere su cosa fare. La scorsa settimana ho avuto un incontro con la dirigenza del club per capire quale fosse la decisione da prendere. E la decisione è quella di continuare ad allenare il Bayer Leverkusen. Ho analizzato tutto e ho capito che questo è il luogo e il club giusto per continuare il mio percorso di crescita come tecnico. Ho sempre sentito grande supporto e c’è grande partecipazione nel lavoro da parte di tutti i reparti della società. I tifosi poi ci hanno dato un grande supporto, anche lo scorso anno quando abbiamo avuto momento di difficoltà. E oggi lo fanno supportandoci nel dare tutto quello che possiamo dare”.

SQUADRE INTERESSATEBayern e Liverpool? Credo che da parte mia non sarebbe corretto parlare di altre società. Di sicuro ci sono società con cui ho un forte legame, ma non è corretto parlarne adesso”.

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Coppa Italia

ULTIM’ORA – La decisione dell’assemblea di Lega per la Supercoppa Italiana 2024-2025: quali squadre in corsa?

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Trofeo della Supercoppa Italiana

L’assemblea di Lega Serie A tenutasi questa mattina ha stabilito che la Supercoppa Italiana della prossima stagione, la 2024-2025, si svolgerà nuovamente con una final four in Arabia Saudita nei primi giorni di gennaio. Questo è quanto si apprende da Calcio e Finanza, che sottolinea come, però, la decisione definitiva sulla questione verrà presa dal Consiglio di Lega.

Qualche squadra, in particolare l’Inter, aveva espresso delle perplessità su questo format, considerando il calendario della prossima stagione che, tra la nuova Champions League e il Mondiale per Club di fine anno, appare più intasato che mai.

Ancora non sicure le date in cui dovrebbe svolgersi la Supercoppa Italiana, ma i giorni più probabili dovrebbero essere il 3 e 4 gennaio per le semifinali e il 7 gennaio per la finalissima.

Ricordiamo che accedono alla final four le prime due classificate in Serie A e le due finaliste di Coppa Italia. Ad oggi, quindi, l’Inter sembra certa di un posto, con il Milan e la Juventus a giocarsi il secondo posto tramite il campionato. Per la Coppa Italia, invece, accederanno solo due squadre tra Lazio, Fiorentina, Atalanta e Juventus.

Lo scorso anno, in quel di Jeddah, l’Inter sollevò il trofeo dopo aver battuto in finale il Napoli. Le due squadre sconfissero in semifinale rispettivamente Lazio e Fiorentina.

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Arrivano le parole di Gravina su Acerbi: “La sentenza va rispettata”

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FIGC

Dopa la decisione del giudice sportivo di assolvere Acerbi sono arrivate le dichiarazioni del presidente della Figc Gabriele Gravina circa l’accaduto. Nelle ultime ore la sentenza aveva scatenato le reazioni più disparate, a partire dall’indignazione del Napoli resa nota tramite un suo comunicato ufficiale. A cercare di placare le acque ci ha provato proprio Gravina, a conclusione dell’Assemblea di Lega odierna. Gravina ha invocato il rispetto verso la sentenza del giudice sportivo. Inoltre si è pure detto disposto a credere alla difesa di Acerbi che aveva saltato per via del caso gli ultimi impegni con la Nazionale italiana. Di seguito vi riportiamo le sue dichiarazioni.

GRAVINA – “L’assoluzione di Acerbi? Si tratta di una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Esistono  principi che devono essere rispettati altrimenti corriamo il rischio di  far saltare tutto il sistema. Io accetto il verdetto e sul piano umano  abbraccerò il ragazzo quando lo incontrerò. Abbiamo saputo di una verifica da parte del giudice sportivo e allora, per evitare forme di distrazione, lo abbiamo lasciato a casa. È stata una decisione a scopo precauzionale, non perché già condannato. Acerbi ha fornito le proprie motivazioni e noi crediamo alle parole del ragazzo”.

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