“Saint-Maximin, sulla fascia, ha messo a terra un uomo, indossa Gucci”.
Queste sono le parole di una canzone da 2 milioni e mezzo di visualizzazioni su Youtube, realizzata dal rapper Mick C, che ci fanno capire in una riga chi è sostanzialmente Allan Saint-Maximin. Molti lo conoscono più per le sue prestazioni su Fifa, ma il numero 10 del Newcastle è uno di quei giocatori che impreziosisce ogni partita con le sue giocate.
Si è fatto la gavetta in tutte le under della nazionale francese, Balotelli ai tempi del Nizza dichiarò che Saint-Maximin avrebbe giocato in futuro nel Real Madrid. Perché allora il talento di origine guadalupensi, a 24 anni compiuti settimana scorsa, non è ancora riuscito ad esordire nella nazionale maggiore e non gioca ancora in un top club? Conosciamolo ancora meglio.
L’INFANZIA NEI SOBBORGHI DI PARIGI
Allan Saint Maximin è nato il 12 marzo 1997 a Chatenay-Malabry, un comune di 32 mila anime non lontano da Parigi, cresciuto da genitori benestanti di origini guadalupensi e guianesi. Ha cominciato a giocare a pallone sin da piccolo, in casa o in strada non faceva differenza, gli bastava prendere il pallone e tenerselo attaccato al piede. Da qui è nato il suo straordinario talento nel dribbling, uno dei suoi punti di forza. In tenera età ha anche praticato atletica leggera, e proprio da quest’altro sport deriva l’altra sua grande peculiarità: la velocità.
L’INIZIO NEL SAINT ETIENNE E I PRESTITI DEL MONACO
Dove cominciare la carriera? Chiaramente sotto la protezione di un altro Santo, il Saint-Etienne. Allan Saint-Maximin muove i primi passi nella Loira, si fa tutte le giovanili dei bianco-verdi e riesce ad esordire in prima squadra il 29 agosto 2013, ma non in campionato, bensì nei preliminari di Europa League contro l’Esbjerg. Sono solo 12 però le presenze nei Le Verts e allora l’imprenditore russo presidente del Monaco, Dmitrij Rybolovlev, decide di acquistare questo giovane talento per la sua squadra che ha progetti importanti. La cifra non è nemmeno esorbitante: 5 milioni di euro.
Fonte: profilo Instagram @st_maximin
Il ragazzo però deve crescere, e appena maggiorenne viene mandato in Bundesliga, all’Hannover. Nell’estate 2015 la squadra dei “Die Roten” si prepara alla quattordicesima stagione di fila nel massimo campionato tedesco ma il mercato di quell’estate è stato parecchio turbolento. Partono Lars Stindl, Joselu, Joao Pereira, Marius Stankevicius, Jimmy Briand, Marcelo (ora difensore del Lione), Ya Konan e Leonardo Bittencourt. Difficile sostituire questi nomi, e allora vengono presi oltre a Saint-Maximin: Adam Szalai, Mevlut Erdinç, Valmir Sulejmani, l’esperto Hugo Almeida e tanti altri giocatori pagati per cifre che vanno dai 2 ai 3 milioni, ma nessuno di questi riuscirà a lasciare il segno. A fine stagione il bilancio è disastroso: 3 allenatori cambiati e ultimo posto in classifica. Il contesto non ha sicuramente aiutato Saint-Maximin che in 16 presenze ha realizzato solo un gol. Il Monaco nel 2016 decide di mandarlo ancora in prestito, ma stavolta rimane in patria, in Ligue 1, al Bastia. La squadra della Corsica è nel massimo campionato francese da ben 5 anni di fila, ma la maledizione di Saint-Maximin colpisce ancora: ultimo posto in classifica.
LO SBARCO IN COSTA AZZURRA
Il giovane non convince ancora, ha giocato quasi tutte le partite di campionato, ben 34, ma le reti sono solo 3. I monegaschi smettono di credere in lui, la squadra è ormai diventata da Champions League, infatti quella stagione vengono eliminati solo in semifinale dalla Juventus. I talenti in rosa sono tanti: Radamel Falcao, Bernardo Silva, Thomas Lemar. Poi c’è questo enfant prodige che è esploso nella fase a eliminazione diretta della Champions, segnando a squadre come Manchester City, Borussia Dortmund e Juventus. Il suo nome è Kylian Mbappé Lottin.
Fonte: profilo Instagram @st_maximin
Allan Saint-Maximin non è ancora pronto a questi palcoscenici: il Nizza decide di acquistarlo pagando 10 milioni di euro. Appena passato un mese riesce subito a mettere a segno la sua prima rete con la nuova maglia, precisamente nella partita di Europa League contro lo Zulte Waregem. Per la prima rete in campionato bisogna aspettare ancora un po’: il 2 dicembre segna contro il Metz. Al Nizza Saint-Maximin gioca insieme a calciatori importanti come Mario Balotelli e Alassane Plea e trova Patrick Viera come allenatore. Il bilancio dopo 2 anni in Costa Azzurra recita 11 gol in 74 presenze. E’ uno dei migliori giocatori della squadra, titolare fisso ma non segna tantissimo nonostante giochi in un reparto offensivo. E’ un giocatore che regala grandi giocate, tanti numeri, ma forse troppi. Agli occhi di alcuni può sembrare un po’ lezioso in campo, ma Saint-Maximin preferisce portare la palla, dribblare l’uomo invece che cercare la rete.
L’ARRIVO A NEWCASTLE
Si parla tanto di lui, il suo nome gira anche in Italia: lo vogliono Napoli e Milan. Carlo Pellegatti in un video su Youtube del marzo 2019 lo vedeva in ottica rossonera e gli aveva già preparato il soprannome: Il Santo. Nell’estate 2019 Allan Saint-Maximin passa però al Newcastle per 22 milioni di euro. Arriva quindi in Premier League questo ragazzo pieno di classe ma che pecca un po’ in concretezza. Molti in Inghilterra notano anche qualcosa di particolare nel suo aspetto estetico. Saint-Maximin indossa una fascia durante ogni partita, ma la cosa strana è che c’è sempre un nastro bianco sopra di essa. Si scopre che tale fascia è firmata Gucci, vale circa 180 sterline e la indossava già ai tempi del Nizza. Una multa però lo ha convinto a coprire la preziosa fascetta con una striscia di nastro bianco, e guai a toglierla per lui.
Fonte: profilo Instagram @st_maximin
In Premier League Saint-Maximin comincia anche a farsi conoscere anche per le sue doti calcistiche. Impressiona per velocità, dribbling pazzeschi, skills folli. Gioca in diverse zone del campo: fascia destra, sinistra, seconda punta. Non ha un ruolo ben definito, varia la sua posizione più volte nella stessa partita: è un moderno numero 10. Nel dicembre 2020 è stato colpito dal Covid-19 ed è stato costretto a rimanere fuori per diverso tempo. Ora però è tornato e si sta facendo sentire, provando a portare alla salvezza i Magpies. Vedremo se Saint-Maximin riuscirà a fare il definitivo salto di qualità, cercando di diventare più concreto. Per il momento però ci gustiamo le sue strepitosi giocate che impreziosiscono ogni sua partita.
Fonte immagine di copertina: profilo Instagram di Allan Saint-Maximin
CHI È ROKAS PUKSTAS, IL NUOVO TALENTO DEL CALCIO AMERICANO – Tra le nuove frontiere del calcio ci sono gli Stati Uniti. Gli USA negli ultimi anni stanno alimentando il palcoscenico del calcio europeo con numerosi profili. Tra i campionati maggiormente affollati c’è la Serie A, in cui militano Christian Pulisic, Timothy Weah, Weston McKennie e Yunus Musah. A questi negli scorsi mesi si sarebbe potuto aggiungere anche il giovane Rokas Pukstas, che era finito nel mirino di alcuni club del campionato nostrano come Roma e Milan.
CHI È ROKAS PUKSTAS: CARRIERA
Rokas Pukstas è nato il 25 agosto 2004 a Stillwater, in Okahoma, negli Stati Uniti. Oltre a quella statunitense, gode anche della nazionalità lituana: suo padre Mindaugas ha rappresentato la Lituania nelle Olimpiadi del 2004. Cresciuto calcisticamente negli Stati Uniti, durante la sua formazione ha fatto anche un’esperienza nella Barça Academy, in Arizona. Il suo approdo in Europa è avvenuto nel settembre 2020 durante il periodo del Covid. Vari i club che avrebbero voluto accaparrarselo, ma la sua scelta è ricaduta sull’Hadjuk Spalato.
Il club croato è rinomato per essere uno dei settori giovanili migliori del Vecchio Continente. In Croazia Pukstas si è messo in mostra prima nelle giovanili dello Spalato con cui ha realizzato 13 reti e due assist in 32 partite. Durante la scorsa stagione si è fatto conoscere anche dal Milan, contro cui ha realizzato una rete nella semifinale di Youth League. Sempre durante la scorsa annata è arrivato anche il debutto in prima squadra con cui ha realizzato finora 7 reti e tre assist in 36 presenze.
CHI È ROKAS PUKSTAS: NAZIONALE
Con gli USA, invece, finora è arrivato fino alla nazionale U20, con cui ha finora giocato 12 partite in cui ha realizzato due reti. Una di queste è arrivata durante l’ultimo Mondiale di categoria, dove gli Stati Uniti sono stati eliminati ai quarti di finale contro l’Uruguay: Pukstas ha segnato una rete nella gara degli ottavi contro la Nuova Zelanda.
CHI È ROKAS PUKSTAS: CARATTERISTICHE TECNICHE
Alto 181 cm, Rokas Pukstas può occupare varie posizioni in campo: mediano, trequartista, centrale di centrocampo e anche ala destra. Il primo è il ruolo prediletto. Il classe 2004 è un centrocampista box to box con un grande senso del gol e tempismo negli inserimenti. Caratteristiche per cui in molti lo paragonano a Mario Pasalic.
Fonte immagine di copertina: profilo Instagram Rokas Pukstas
CHI È JOAO NEVES – Nell’ultimo turno del campionato portoghese è andato in atto il derby de Lisboa, la classica sfida tra Benfica e Sporting. Gli ospiti sembravano avere la partita in mano grazie alla rete di Gyokeres, ma nel finale succede di tutto. Il Benfica, infatti, trova due gol negli ultimissimi minuti di recupero, con Joao Neves e Tengstedt. Oggi parleremo del centrocampista portoghese, l’ultimo gioiello delle Aquile.
CHI È JOAO NEVES: DAL BENFICA AL BENFICA
Joao Nevesnasce il 27 settembre 2004 a Tavira, comune portoghese nei pressi di Faro. I primi passi sul campo li compie proprio nel club del suo paese ma nel 2016 – a poco più di 12 anni – viene subito preso in carico dal settore giovanile del Benfica. L’ingresso in prima squadra arriva nel 2022, con l’esordio in campo il 30 dicembre, dove entra nel finale contro il Braga. Il debutto in Champions arriva, invece, pochi mesi dopo contro il Bruges. Joao Neves inizia ad avere sempre più spazio grazie, anche, alla partenza nel mercato invernale di Enzo Fernandez, che lascia scoperto un posto a centrocampo. Oggi il portoghese è uno dei pilastri della squadra nonostante la giovane età, complice soprattutto la grande fiducia che il club ha riposto in lui.
CHI È JOAO NEVES: CARATTERISTICHE
Joao Neves è alto 1,74 m e gioca davanti alla difesa, solitamente in coppia con Florentino o Kokcu. Il portoghese è uno che vuole sempre la palla, trova sempre gli spazi giusti e, soprattutto, abile in fase di palleggio, coinvolgendo tutti i reparti. Non è uno che entra sempre nel tabellino dei marcatori, ma gli unici due gol realizzati in prima squadra sono entrambi pesanti, poiché realizzati contro lo Sporting. Il primo è arrivato nell’ultimo derby della scorsa stagione, che è valso il pareggio al 94′. Il secondo, come già detto, è arrivato in circostanze abbastanza simili, sempre durante il derby de Lisboa e sempre a fine partita. Oggi Joao Neves è, sicuramente, uno dei prospetti più interessanti in Europa, su cui pare abbia già messo gli occhi il Manchester United. Il Benfica, però, è sempre bottega cara, come dimostra la lunga trattativa per cedere Enzo al Chelsea.
CHI È PIETRO COMUZZO, IL 2005 VIOLA CHE HA ESORDITO CON ITALIANO – Classe 2005 ma già presenze europee e in Serie A. Pietro Comuzzoha scalato le gerarchie della Fiorentina e di Vincenzo Italiano, ritagliandosi qualche minuto in campionato e giocando gran parte del match di Conference League, vinto dai toscani per 6-0 contro il Cukaricki. Il giovane classe 2005 ha sorpreso i tifosi, gli addetti ai lavori, e lo stesso allenatore ex Spezia tanto da schierarlo per 82′, seppur dovuto entrare per l’emergenza causata dall’infortunio di Kayode.
CHI È PIETRO COMUZZO
Giovanissimo terzino, nasce a San Daniele del Friuli e inizia a calcare i primi campi da calcio prima al Tricesimo e poi nelle prestigiose giovanili dell’Udinese. Gli bastano un paio di anni per trovare poi spazio nella primavera della Fiorentina dal 2019. Diventa tra i prospetti più importanti della sua età, giocando per l’U17 dei viola e, nel frattempo, venendo convocato dalla Nazionale U17. Accumula esperienza e scala le gerarchie sia del club sia della Nazionale. Nella passata stagione grandi coinvolgimento nel campionato primavera dei toscani, in cui Comuzzo ha raccolto 30 presenze con oltre 2200′ giocati, tutti da difensore centrale. Nella Nazionale invece viene convocato dall’U18, giocando da titolare due partite contro Francia e Romania.
L’ESORDIO IN CAMPIONATO E IN CONFERENCE
Le ottime prestazioni lo portano ad essere osservato attentamente dalla prima squadra e da Vincenzo Italiano. L’occasione arriva l’8 ottobre: sul 3-1 per i viola, nella sorprendente vittoria contro il Napoli, arriva la possibilità di scendere in campo per il classe 2005. Solo un 1′ per lui, ma la grande emozione e occasione di poter calcare i campi di Serie A, e non sarebbe stata l’ultima. La grande responsabilità arriva in Conference League, dopo l’infortunio di Kayode, Italiano sceglie lui nel ruolo di terzino destro per sostituirlo. Partita di grande sostanza e sicurezza, esordio europeo che non ha mostrato alcun limite di inesperienza e paura negli occhi del difensore.
Comuzzo si è fatto trovare pronto, e Italiano ha deciso così di dargli un altro piccolo assaggio di campionato, nella vittoria dei toscani contro il Bologna, in cui Comuzzo ha giocato un’altra manciata di minuti.
foto copertina: Profilo Instagram ufficiale – Pietro Comuzzo
CHI È LLOYD KELLY, IL DIFENSORE CHE PIACE A MILAN E JUVENTUS – Lloyd Kelly, centrale classe 1995 del Bournemouth, è nel mirino di Milan e Juventus. I rossoneri e i bianconeri hanno trovato nell’inglese il profilo ideale per rinforzare il reparto difensivo, considerando anche il contratto in scadenza nel giugno del 2024. Se il Milan ha già visionato il ragazzo, nella decima giornata di Premier League contro il Burnley, mentre la Juventus crede che il ragazzo, 25 anni appena compiuti, sia perfetto per caratteristiche fisiche (190 cm x 86 kg) e per caratteristiche tecniche, data la grande aggressività in fase di pressing.
CHI È LLOYD KELLY
Nato a Bristol il 6 ottobre 1998, Lloyd Kelly è cresciuto nel settore giovanile della squadra della sua città, il Bristol City. Attraversa tutta la sua crescita, umana e calcistica, nella squadra di Bristol scalando le gerarchie anno dopo anno fino ad avere la sua chance nel 2017. Nell’agosto del 2017, infatti, allora 19enne, fa il suo esordio in prima squadra nel match di Coppa di Lega vinto dal Bristol City contro il Plymouth per 5-0.
Dopo aver avuto poco spazio torna a giocare con la prima squadra solo nella seconda parte di stagione. Nella 24ª giornata arriva anche la prima rete entrando al 90′ e riuscendo a segnare nel giro di 180 secondi. La rete è il preludio di una annata da protagonista, vissuta nella stagione seguente in cui Kelly accumula 34 presenze totali. Divenuto pilastro del Bristol City, l’anno dopo arriva l’offerta del Bournemouth.
L’ARRIVO AL BOURNEMOUTH
Il primo anno nella formazione rossonera è molto sfortunato, con Lloyd Kelly costretto a saltare quasi interamente la stagione per un grave infortunio ai legamenti, con diverse ricadute fisiche poi per problemi muscolari. Le uniche presenze stagionali, 8, sono tutte da titolare e arrivano nelle ultime 8 giornate di campionato. L’annata successiva, quella 2020/21, è invece più fortunata con Kelly sempre o quasi tra gli 11 titolari: durante la stagione trova anche un gol e 4 assist.
Gli assist sono anche favoriti dal ruolo di terzino sinistro in cui viene talvolta impiegato: la sua duttilità infatti permette al mister di schierarlo durante la stagione sia come centrale di difesa sia, all’occorrenza, come terzino sinistro. Il Bournemouth crede in lui e, nel 2021/22, gli concede anche la fascia di capitano. Da qui in poi sempre prestazioni di livello per il nativo di Bristol, con gli occhi delle big di Premier e non solo su di lui.
MILAN E JUVENTUS SU DI LUI, MA NON SOLO
Nella scorsa estate è piombato su Kelly il Liverpool di Jurgen Kloop, pronto a spendere fino a 20 milioni per arrivare ad acquistarlo. Adesso è arrivato l’interesse delle italiane Milan e Juventus, con il Bournemouth che cercherà in tutti i modi di riuscire a tenersi stretto il centrale e capitano della propria squadra.
foto immagine di copertina: Profilo Instagram ufficiale Lloyd Kelly
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