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Allan si fa in tre

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Allan si fa in tre

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Catalogare i brasiliani è sempre difficile, quasi impossibile. Qualsiasi ruolo si voglia loro attribuire in base alla posizione in campo, sarà quasi sempre una definizione riduttiva. Perché per la vastità del loro repertorio tecnico e tattico, sono in grado di svolgere molteplici funzioni insieme. Prendere il caso di Marcelo, che è sì un terzino sinistro ma ha la tecnica di un centrocampista e l’incisività offensiva di un’ala. Alla stessa “famiglia” di giocatori carioca a tutto campo appartiene anche Allan Marques Loureiro, più semplicemente Allan. Arrivato al Napoli tre estati fa dall’Udinese come centrocampista prevalentemente di rottura del gioco, negli anni con Sarri ha allargato il proprio raggio d’azione fino a diventare un centrocampista praticamente completo, in grado di fare il mediano, la mezz’ala d’inserimento e il trequartista in un’unica partita.

Manifestazione esemplare di questo l’abbiamo avuta ieri contro il Milan: di brasiliani, nel centrocampo del Napoli, non sembrava ce ne fosse solo uno.

1ª DIMENSIONE: RECUPERATORE DI PALLONI

10 contrasti effettuati (6 dei quali con successo), 2 intercetti, 3 palloni bloccati e 3 falli: i principali numeri in fase difensiva di Allan, che come detto in precedenza è arrivato al Napoli come centrocampista di rottura. Di fatto è quello il compito che deve svolgere principalmente in un centrocampo che vede in Hamsik e Zielinski gli altri due moschettieri. Il brasiliano ieri, come di consueto, non ha peccato di garra, anche se oltre a contrasti e palloni recuperati si è distinto anche per ciò che ha fatto in fase di possesso rossonera. Ovvero, ha pressato gli avversari dal primo all’ultimo minuto senza sosta. Pressing che mai come ieri è stato decisivo, in una partita in cui a tratti la squadra di Ancelotti ha concesso un giro palla facile. E quando anche è stata chiamata ad alzare la pressione, lo ha fatto in maniera spesso disordinata.

I 10 contrasti effettuati da Allan contro il Milan: onnipresente. (da Whoscored.com)

2ª DIMENSIONE: INCURSORE

Ogni buona mezz’ala di un centrocampo a tre deve sapersi inserire. Allan, che in Friuli ha giocato a due e anche davanti alla difesa, con Sarri ha imparato a spingersi più avanti e sfruttare gli spazi. La prima grande occasione creata dal Napoli ieri sera nasce proprio da un perfetto smarcamento in area del brasiliano, a cui segue una conclusione non all’altezza.

Il gol vittoria della squadra di Ancelotti deriva sempre da un perfetto movimento senza palla del numero 5, premiato al meglio da Diawara e favorito da una grave noncuranza dei rossoneri.

Allan si muove tra Bonaventura, concentrato su Diawara in possesso palla, e Rodriguez. Romagnoli arriva in ritardo sul brasiliano, che ha spazio per mettere l’assist sul secondo palo per Mertens.

Impressionante l’azione offensiva che conduce al minuto 87. Con ancora diversa birra in corpo, Allan si lancia in una progressione solitaria contro tre avversari, che per poco non si conclude con una conclusione nello specchio.

3ª DIMENSIONE: RIFINITORE

Veniamo quindi alla parte più “brasiliana” del brasiliano. Perché Allan come detto non è solo contrasti, lettura del gioco e corsa (che già basterebbero a farne un super giocatore, vedi Kanté), ma ha anche quella qualità nel trattare e giocare la palla che più o meno ogni brasiliano deve avere. Ieri ha registrato un 93% abbondante nella precisione dei passaggi: 56 riusciti sui 59 totali, 36 dei quali peraltro diretti verso l’area avversaria. 100%, invece, è la percentuale relativa ai dribbling riusciti: 4 su 4, e nessuno dei suoi compagni ieri ne ha realizzati di più.

Numeri a parte, ci sono anche da registrare l’assist per Mertens e un “quasi assist” sempre per il belga pochi minuti dopo il 3-2. Il brasiliano tocca di prima regalando una palla d’oro al suo compagno, che di testa però trova solo la sagoma di Donnarumma.


Nel campionato dei Khedira, Nainggolan, Milinkovic-Savic e altri ancora, anche Allan rientra di diritto nel club dei centrocampisti di livello superiore. Quelli che si suol definire “tuttocampisti”. La chiamata del ct Tite ancora non è ancora arrivata, ma sembra, anzi deve essere solo una questione di tempo. Nel mentre, Ancelotti continuerà a goderselo a Castel Volturno.

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Parolo contro Mancini: “Retegui? Una forzatura. A lui preferisco Kean”

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Kean Juventus

Mateo Retegui è tra i giocatori più chiacchierati delle ultime settimane. Le due reti in Nazionale nelle sfida di qualificazione a Euro 2024, contro e Inghilterra e Malta, sono bastate per mettere d’accordo buona parte degli scettici di fede azzurra.

Ciononostante, al termine del match tra Juventus e Verona, Marco Parolo ha espresso, negli studi di DAZN, il proprio parere riguardo le ultime convocazioni di Roberto Mancini, soffermandosi sull’assenza di Moise Kean:

Tra Retegui e Kean scelgo Kean. Retegui è stata una forzatura, anche se ha segnato due gol, ma non so se messo in Italia possa fare i gol dei nostri attaccanti italiani. I gol li ha fatti Orsolini, Scamacca, Raspadori, Kean. Quando segnano si parla di attaccante del futuro e Immobile viene messo da parte, ma qui parliamo di qualcosa di diverso“.

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Szczesny: “Il calendario è stimolante, ora pensiamo alla semifinale”

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Szczesny

La Juventus ha superato 1-0 il Verona grazie a Kean: dopo il match, il portiete bianconero Szczesny è intervenuto ai microfoni di DAZN.

Il momento è buono, stasera forse non abbiamo brillato ma dopo la sosta le partite sono sempre pericolose. Alla fine conta portare a casa i tre punti, siamo contenti del risultato ma non molto della prestazione. Il calendario è bello e stimolante per arrivare a giocarci tutte le competizioni. Europa League e Coppa Italia sono due obiettivi: in campo abbiamo conquistato 59 punti, siamo a +9 sul’Inter, anche se nemmeno noi sappiamo quale sia la vera situazione. Ora pensiamo alla semifinale di Coppa Italia, è bello, non vediamo l’ora di affrontare questo mese. Portare a casa un trofeo europeo sarebbe stimolante“.

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Allegri: “Stiamo facendo qualcosa di importante. Inter? Non può sempre perdere”

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serie A

La Juventus ha superato 1-0 l’Hellas Verona grazie al gol di Moise Kean: le parole del tecnico Massimiliano Allegri dopo la vittoria dei suoi ragazzi.

LA GARA – “Era una partita complicata, sporca, il Verona ti fa giocare male, ti pressa a tutto campo. Siamo stati fermi nei primi 25 minuti, poi abbiamo iniziato a creare situazioni favorevoli. Forse potevamo fare meglio negli ultimi 10 minuti, senza concedere loro la possibilità di avvicinarsi all’area. In questo dobbiamo migliorare ma credo che i ragazzi stiano facendo qualcosa di importante”.

SU KEAN E LOCATELLI – “In Nazionale? Mancini ha esperienza nel chiamare i giocatori, io credo che alcuni giocatori della Juventus abbiano qualità importanti e che possano essree chiamati. Ma le convocazioni poi le fa Roberto, che chiama chi secondo lui è meglio. Locatelli? Ha reagito bene alla mancata convocazione in Nazionale, è cresciuto bene sul piano tattico, è più mobile nella circolazione della palla anche se deve ancora migliorare in certi tipi di giocate. Come tutta la squadra, anche Locatelli ha cuore e passione. Poi possiamo sbagliare e giocare meno bene, ma alla squadra sicuramente sotto questo aspetto non si può dire niente”.

LA SITUAZIONE DI CLASSIFICA – “Dopo la sentenza dei 15 punti abbiamo giocato a Salerno, poi abbiamo superato le altre davanti e in classifica reale siamo al settimo posto. Vincendo abbiamo staccato quelle dietro. La classifica vera fatta sul campo meritatamente dice che abbiamo 7 punti più della Lazio, 9 sull’Inter e 11 sul Milan. Questo è un bel risultato. L’Inter e le altre non possono sempre perdere, per ora siamo a -4 dal quarto posto ma vedremo Milan e Roma. Di obiettivi ne abbiamo tanti, l’importante è essere lucidi. Del Piero? Grandissimo giocatore, ha rappresentato la Juventus per tantissimi anni e ci ha fatto piacere che sia venuto allo stadio. In dirigenza? Queste cose spettano alla società, noi dobbiamo pensare la campo e non è facile”: 

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Zaffaroni: “Abbiamo creato seri presupposti per far gol: c’è rammarico”

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Verona

Ha parlato al termine del match tra Juventus e Verona, vinto 1-0 dai bianconeri, Marco Zaffaroni, tecnico dei gialloblù.

Di seguito, le sue parole ai microfoni di Sky Sport.

LE DICHIARAZIONI

PARTITA –Nella fase di finalizzazione, negli ultimi metri, abbiamo creato i presupposti per far gol. Purtroppo ci manca ancora cattiveria in quelle zone del campo. Abbiamo creato seri presupposti per segnare e c’è rammarico per questo. I ragazzi sono stati bravi soprattutto nel primo tempo, giocando alla pari. Poi abbiamo cercato di pareggiare in ogni modo, ma non è bastato nonostante la prestazione. I tifosi sono importanti, hanno bisogno di prestazioni di questo tipo, dove la squadra dà tutto e i tifosi lo riconoscono. Dobbiamo raggiungere la qualità che ci manca per ottenere i punti per raggiungere la salvezza“.

GAICH –È un ragazzo con voglia di lavorare e che sta crescendo. Gli manca ancora la capacità di scelta, di tenere la palla, di smarcarsi in maniera efficace. Deve crescere da questo punto di vista, ma ha qualità. Quando giochi con difensori di alto livello, però, risulta tutto più difficile“.

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