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Amin Younes, tempo di riscatto

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Amin Younes, tempo di riscatto

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La prima stagione del Napoli targato Carlo Ancelotti è stata piuttosto fallimentare dal punto di vista dei risultati, anche se gli azzurri hanno centrato per il decimo anno consecutivo un piazzamento europeo. Dopo la cavalcata dello scorso anno però, molti tifosi partenopei speravano che l’arrivo di un allenatore come Carletto potesse essere la marcia in più per riportare lo scudetto a Napoli. Sebbene la bacheca del club di Aurelio De Laurentiis non si sia arricchita, il tecnico emiliano ha gettato le basi per un progetto pluriennale. Passo fondamentale di questo “piano” è l’inserimento graduale e il maggior coinvolgimento di tutti i componenti della rosa, tasto dolente durante la gestione di Maurizio Sarri. A beneficiare di quest’attitudine ancelottiana, tra gli altri, c’è Amin Younes, esterno tedesco arrivato la scorsa estate che potrebbe rivelarsi un valido elemento in vista della prossima annata.

PRIMA DEL NAPOLI

Amin Younes, nato in Germania, ma con origini libanesi, inizia la sua carriera con il Borussia Mönchengladbach. Dopo la trafila delle giovanili e l’esperienza con la squadra B tra il 2000 e il 2010, fa il suo esordio con la prima squadra nella stagione 2011/2012. Nei due campionati disputati con il Gladbach trova poco spazio, solo 25 presenze, alle quali se ne aggiungono altre 2 in Europa League. Lo scarso impiego porta il tedesco a cambiare aria con un prestito al Kaiserslautern, nella seconda divisione tedesca. Il trasferimento non porta tuttavia i risultati sperati e anche in Renania l’utilizzo e il rendimento di Younes sono insufficienti. Anche a causa di un infortunio, la stagione 2014/2015 si chiude con 18 presenze e 2 reti. Nell’estate seguente Amin fa di nuovo le valigie alla volta di Amsterdam, destinazione Ajax. I biancorossi staccano un assegno da 2,5 milioni da destinare al Borussia, ma poco dopo il trasferimento il ragazzo si infortuna nuovamente. L’esordio con la nuova maglia arriva quindi a fine settembre e finalmente sembra che la fortuna cominci a girare dalla parte giusta. Nonostante qualche problema fisico di troppo, l’esterno tedesco tocca quota 35 presenze al primo anno con i Lanceri, con 8 reti e 9 assist. La stagione successiva arriva addirittura a 48 presenze rivelandosi grande protagonista dell’Europa League persa in finale contro il Manchester United con 4 goal e 4 assist. Grazie a queste prestazioni si guadagna anche la prima convocazione in nazionale e prende parte alla Confederations Cup in Russia vinta dalla Germania.

L’esperienza olandese si conclude nel 2017/18 e con non pochi problemi. Fino a dicembre continua a trovare spazio, ma con l’anno nuovo e l’arrivo del mago Ten Hag in panchina Younes scende in campo solo 4 volte. A complicare ulteriormente il rapporto ci pensa proprio la strana situazione con il Napoli.

IN CERCA DI RISCATTO

In molti ricorderanno il controverso caso che si era creato attorno Younes in occasione del suo passaggio agli azzurri. Il giocatore aveva già trovato l’accordo per un trasferimento nel gennaio 2018, ma alla fine la trattativa era saltata perché lo stesso Amin non si era presentato alle visite mediche. Sembrava che tutto fosse stato semplicemente rimandato a quest’estate ma il ragazzo aveva smentito categoricamente di avere un accordo con i partenopei in vista della successiva sessione di mercato. L’atteggiamento e le dichiarazioni del giovane tedesco non erano affatto piaciuti all’ambiente e si vociferava addirittura di un accordo raggiunto con il Wolfsburg. Alla fine però, il club tedesco, per paura di incorrere in una sanzione da parte della UEFA, aveva rinunciato ad ingaggiarlo. Attraverso questa tortuosa situazione, Younes è effettivamente arrivato a Napoli, ma con altri problemi. Lo scorso giugno infatti, prima di arrivare a Napoli, Amin è vittima di un brutto infortunio: lacerazione del tendine di Achille, stop forzato di 5 mesi.

A causa di questo problema, la prima partita con la maglia azzurra arriva solo a dicembre, nella gara vinta 4-0 contro il Frosinone. Da quel momento, Ancelotti gli concede altri 12 spezzoni di gara, nei quali realizza 3 goal e 1 assist. Le caratteristiche di Younes sono sicuramente adatte al gioco rapido e tecnico del Napoli. Fisicamente è molto simile ad Insigne e Mertens e la sua velocità lo rende perfetto per giocare su entrambe le fasce. Anche quest’anno, gli infortuni hanno rallentato nettamente il suo inserimento e la sua crescita, ma in vista della prossima stagione potrebbe ritagliarsi uno spazio più importante nello scacchiere di Carletto. Il suo più grande punto debole è proprio la frequenza dei suoi infortuni, ma se dovesse ritrovare la continuità avuta ad Amsterdam potrebbe fare il definitivo salto di qualità. Non sarà semplicissimo conquistare l’amore dei tifosi partenopei per via di quello che è successo prima del suo trasferimento, ma probabilmente, con l’arrivo di un trofeo sarebbe tutto più semplice. Lui ha detto che non ha intenzione di andarsene finché non riuscirà a vincere lo scudetto, sicuramente lo spirito giusto.

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Carlos Augusto: “Sono stato sempre umile, non ho mai mollato. E sull’Inter…”

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Carlos Augusto
L’Inter si prepara alla sfida di questa sera contro l’Udinese. L’obiettivo principale dei nerazzurri rimane quello di rispondere presente alla vittoria di ieri sera della Juventus, che avendo la meglio sul Napoli è balzata momentaneamente in cima alla classifica.

Alcuni dubbi di formazione per mister Simone Inzaghi, alle prese con alcune assenze pesanti soprattutto nelle retrovie. In dubbio la presenza di Alessandro Bastoni, che ha saltato la trasferta di Napoli dell’ultimo turno in via precauzionale e dovrebbe essere arruolabile per il match odierno. In caso di fortfait, spazio a Carlos Augusto.

Proprio il brasiliano è intervenuto al Match-day Programme ufficiale dell’Inter parlando della sua carriera: dai primi passi mossi in patri fino all’arrivo in Italia, l’esperienza formativa a Monza e infine il salto di qualità compiuto nell’ultima sessione di calciomercato. Di seguito le parole di Carlos Augusto.

ORIGINI – “Appena ho iniziato a giocare ho chiesto a mio papà di iscrivermi in una scuola calcio, poi a 15 anni ho capito che sarei potuto diventare un calciatore professionista. Sono stato umile, ho sempre lavorato tanto e non ho mai mollato e questo mi ha portato fino a qui. Per me l’amore per il calcio è la cosa più importante, mi piace giocare, allenarmi, poi quando si arriva allo stadio e si vedono tutti i tifosi che incitano la squadra, solo questo ti dà una carica incredibile”.

INIZI IN BRASILE – “Sono diversi i momenti che hanno segnato il mio percorso, la consapevolezza acquisita a 15 anni, poi la finale vinta con la Primavera in Brasile, ricordo che c’erano 45.000 tifosi, abbiamo vinto ed è stato importante. Il primo gol con la Prima Squadra è un altro momento che non dimenticherò, è stato nel match contro la Chapecoense, ricordo che non riuscivo neanche a parlare dopo perché ero troppo felice e sono andato a festeggiare con la mia famiglia”.

APPRODO ALL’INTER – “L’Inter è una squadra importantissima, è un onore indossare questa maglia. Da qui sono passati grandi campioni, Ronaldo è stato devastante, è quello che mi ha ispirato e poi c’è stato Roberto Carlos che nel mio ruolo è stato incredibile. Fuori dal calcio Michael Jordan è un punto di riferimento, è stato impressionante come professionista e come persona, ho letto molto su di lui. Non si è mai arreso e anche quando era il migliore del mondo ha sempre voluto migliorarsi. Cos’è importante per me? La famiglia e la squadra che sono concetti molto simili, conta essere uniti e aiutarsi, soprattutto nei momenti difficili”.

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Big della Premier pronte all’assalto per Calhanoglu: la posizione dell’Inter

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Calhanoglu

Uno degli uomini copertina dello scoppiettante inizio di stagione dell’Inter è Hakan Calhanoglu. Da quando Inzaghi lo ha reinventato regista, il turco è diventato perno inamovibile della mediana nerazzurra. Centrocampista tuttofare, infallibile dal dischetto, Calhanoglu conta già 6 gol in questo primo scorcio di campionato, di cui l’ultimo ha spalancato la strada verso la vittoria contro il Napoli. Il rendimento del giocatore ex Milan non è passato inosservato all’estero, dove non mancano le lusinghe per il turco, soprattutto dalla Premier League. Infatti, secondo quanto riferisce l’edizione odierna di Tuttosport, due big del massimo campionato inglese sarebbero pronte a farsi avanti in estate per Calhanoglu. Trattasi nel dettaglio di Chelsea e Liverpool.

La posizione dell‘Inter è però piuttosto netta: Calhanoglu non si tocca, a meno di offerte da capogiro. I nerazzurri sono tutelati da un contratto, recentemente firmato, che lega l’ex rossonero all’Inter fino al 2027. D’altra parte, il turco si è calato alla perfezione nella realtà nerazzurra e il rapporto con compagni e allenatore è ottimo. Cambiare aria significherebbe un azzardo anche per lo stesso giocatore che dell‘Inter è ormai uno dei leader tecnici. Già la scorsa estate, gli interessamenti dall’Arabia non fecero breccia nella testa di Calhanoglu che in questo momento è pienamente focalizzato sulla conquista delle suo primo scudetto.

Le intenzioni delle parti sembrano quindi ben chiare e nonostante l’Inter, per esigenze di bilancio, possa privarsi di un big quest’estate, Calhanoglu non è affatto in discussione. Il sodalizio tra il turco e l’Inter sembra destinato ad andare avanti.

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Si ferma Vlahovic: costretto al cambio in Juventus-Napoli

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La Juve si allena davanti ai tifosi

Problemi per Dusan Vlahovic durante Juventus-Napoli, il serbo è stato sostituito al 70° minuto al suo posto Milik. Secondo quanto riportato da DAZN, potrebbe essere un falso allarme e solamente questione di crampi o indurimento del muscolo.

La Juventus è in vantaggio 1-0 grazie al gol di testa di Gatti, il terzo in stagione.

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Ancora problemi per Baldanzi: potrebbe saltare anche Empoli-Lecce

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Baldanzi

BALDANZI – Lunedì alle 18.30 ci sarà il calcio di inizio di Empoli-Lecce. Partita delicata in chiave salvezza, con due squadre che si trovano attualmente fuori dalle zone più calde ma a ridosso di quest’ultime. L’Empoli in primis, in quanto è solo a +1 rispetto il terzultimo posto con i suoi 11 punti. Lecce che invece respira di più con il suo 13esimo posto a 16 punti. I toscani quest’anno stanno giocando senza il totale contributo del suo talento più brillante. Stiamo parlando di Tommaso Baldanzi, che finora ha saltato 4 partite nelle prime 14 e spesso si è dovuto accontentare della panchina. Sempre la caviglia a dare fastidio al trequartista italiano, sia nel primo stop, sia in quello attuale.

L’EMPOLI SENZA BALDANZI – LA SITUAZIONE

Tra ottobre e novembre rimase fermo per una settimana, ora siamo già a un mese ai box. La distorsione subita a inizio dicembre potrebbe costargli anche la prossima sfida del Castellani. Secondo Tuttomercatoweb il numero 33 sta andando incontro alla possibilità  di non indossare una casacca da titolare, ma non solo. Per lui potrebbe esserci la non convocazione e quindi la non disponibilità per la quindicesima giornata. Questa sarebbe un’altra brutta notizia che incrementerebbe le note negative dell’inizio di stagione del giocatore dell’Under 21 dell’Italia.

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