Approfittando della pausa Mondiale, Carlo Ancelotti ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport, analizzando l’attuale situazione dei suoi giocatori al Real Madrid, ma ponendo anche l’occhio alla situazione Ronaldo e al possibile vincitore di Qatar 2022.
GIOCATORI IMPEGNATI – “Ne sono rimasti sei: tre brasiliani, Vini, Militao e Rodrygo; tre francesi, Tchouameni, Camavinga e Karim, che si è fatto subito male; due belgi, Courtois e Hazard, e poi Valverde, Asensio, Carvajal, Modric e Rudiger. Sono ancora in corsa i brasiliani, i francesi e Modric“.
SPAGNA OUT – “Qui a Madrid c’è grande delusione, le aspettative erano altre, anche se la squadra è giovane. Luis Enrique non se la passa bene: riceveva attacchi durissimi prima della partita, figurati ora”.
RICHARLISON – “È un attaccante moderno, completo, non fino con i piedi, ma ha un tempo fantastico in area ed è molto coordinato. Non è un gigante, ma di testa è forte. Non è il tipico attaccante brasiliano, ma lo metto tra i migliori in circolazione. Siamo in una fase di transizione, in particolare per gli attaccanti. Stanno finendo Ibra e Ronaldo, Suarez, Cavani, Messi e Benzema hanno 35 anni, Lewandowski li farà l’anno prossimo. Il nuovo è rappresentato da Mbappé, Richarlison, Haaland, Julian Alvarez e Darwin Nuñez. Gonçalo Ramos non lo conoscevo“.
RONALDO -“Lui probabilmente si sente ancora vent’anni perché sta bene, dal corpo ha le risposte che cerca. Ha sempre curato il fisico in modo quasi parossistico. La concorrenza però si è fatta dura, nel Portogallo uno come Leao parte dalla panchina. L’ho avuto due anni, problemi zero. Anzi, me li ha risolti lui. Uno che segna almeno un gol a partita può essere considerato un problema? Cristiano si allena benissimo, è attento ai particolari, per me è stato fin troppo facile gestirlo. È un giocatore eccezionale. Con me avrà giocato cento partite e segnato più di cento gol, uno che ne butta dentro 50 ogni anno fa il bene della squadra“.
BENZEMA – “Rientra sabato. Lo mettiamo a posto“.
FAVORITA PER LA VITTORIA – “Il Brasile è la squadra più completa, ha qualità, freschezza, esperienza e l’esperienza in situazioni come questa conta tantissimo. Ma sono curioso di vedere l’Inghilterra con la Francia. Il limite degli inglesi resta la mentalità. In questo Mondiale non ci sono state novità, poche anche le sorprese“.
DIFESA – “Io non mi vergogno di abbassarmi e ripartire, pur disponendo di giocatori di notevole qualità. […] Difesa e contropiede sono attualissimi. Contano le interpretazioni, gli adattamenti, i tempi di esecuzione. Come ha detto il più grande di tutti noi, Mourinho: ho vinto tante partite in questo modo“.
MESSI O MARADONA – “Contro Diego ho giocato, e anche per affetto dico Maradona“.