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Carlo Ancelotti, non solo Re in Europa: i trionfi in campionato

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Carlo Ancelotti, non solo Re in Europa: i trionfi in campionato

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Ancelotti

Grazie alla vittoria per 4-0 contro l’Espanyol, il Real Madrid ha vinto la Liga, la trentaquattresima in bacheca per i Blancos. Con questo successo, Carlo Ancelotti, è diventato l’unico allenatore a vincere i top cinque campionati europei, un record assoluto per uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio. Le cinque vittorie sono arrivate in Italia con il Milan, in Inghilterra con il Chelsea, in Germania con il Bayern Monaco, in Francia con il PSG e appunto l’ultima con il Real Madrid.

1. MILAN, 2003-04

La stagione perfetta, dopo che nell’anno precedente era stata vinta la Champions League ai danni della Juventus. L’annata parte con gli acquisti di Cafù e Kakà, che vanno ad aumentare il tasso tecnico della rosa. Ancelotti, proprio per quella squadra, studia il modulo ad albero di Natale, il 4-3-2-1, con il brasiliano e Rui Costa a supporto di Sheva. Il campionato, soprattutto nella seconda parte di stagione, viene dominato, con i rossoneri che da gennaio non perdono più il primato, conquistando il tricolore, con la punta ucraina in stato di grazia, visti i 24 gol in Serie A.

2. CHELSEA, 2009-10

Il primo successo estero per il tecnico di Reggiolo. I Blues, scelgono l’ex Juventus e Parma per dimenticare Mourinho, passato all’Inter. Il calciomercato estivo non è accecante, visti i soli arrivi di Sturridge e Matic. La Premier League viene conquistata senza grandi patemi d’animo dal club inglese, con alcuni passi falsi in inverno, ma la testa della classifica è sempre a favore dei ragazzi di Ancelotti, che a fine anno conquistano il campionato, con il record di gol, ben 103 reti. Fondamentali nella stagione Lampard, Drogba e Malouda, autori di 22, 29 e 12 marcature ciascuno, senza tralasciare l’apporto di Anelka e Ballack.

3. PSG, 2012-13

Altro trionfo per il tecnico romagnolo, questa volta in Francia. I rossoblù, agli inizi del loro glorioso ciclo, spendono tanto sul mercato, acquistando Thiago Silva, Ibrahimovic, Lavezzi e Verratti, che vanno ad aggiungersi a Lucas, Matuidi, Alex, Pastore e Nenè, la spina dorsale della squadra. La Ligue 1, dopo un inziale momento di difficoltà ed ambientamento, alla fine viene conquistata con più di 10 punti sulla seconda classificata, portando dopo quasi venti anni Les Parisiens sul tetto di Francia. Decisivo, neanche a dirlo, l’attaccante svedese, capocannoniere della competizione con 30 reti.

4. BAYERN MONACO, 2016-17

Quarto campionato vinto, questa volta in Germania, con il club più titolato. Nel calciomercato arrivano Renato Sanches e Hummels, a fare da contorno ad una squadra stellare, che può vantare nomi del calibro di Neuer, Ribery, Lewandowski, Robben e Muller. Per Ancelotti, è un gioco da ragazzi gestire tutti questi campioni, ed infatti i risultati non tardano ad arrivare. Quasi venti punti dati al Lipsia secondo, il Bayern vince per l’ennesima volta la Bundesliga, con il bomber polacco come vice-capocannoniere con 30 reti, ma fondamentale l’apporto dell’ala olandese. 

5. REAL MADRID, 2021-22

Ed eccoci arrivati all’ultima vittoria, forse la più importante, perché arrivata dopo alcuni anni difficili di Carletto. Liga vinta con quattro giornate d’anticipo, 15 punti di distacco e quasi mai messa in discussione. Eppure i Blancos non hanno fatto un mercato faraonico, tutt’altro, con i soli arrivi di Camavinga e Alaba. Ancelotti ha avuto il merito di far esplodere definitivamente Vinicius jr., e far rendere Benzema come mai successo in carriera, 25 gol per il francese e 14 per il brasiliano, per una vittoria storica.

La storia da allenatore potrebbe non essere ancora lunga, però, come confermato da Ancelotti in un’intervista per Amazon Prime Video: “Potrei ritirarmi dopo il Real. Ma se il club mi tiene altri dieci anni, alleno altri dieci anni. Anche se vorrei fare tante cose che non ho avuto il tempo di fare: godermi i nipoti, fare qualche viaggio in posti dove non sono mai stato. Una Nazionale? Per il 2026 potrebbe essere, chissà.”

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Barcellona-Porto, Cancelo: “Per noi come una finale, che talento Yamal”

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Barcellona Manchester City

LE PAROLE DI CANCELO ALLA VIGILIA DI BARCELLONA-PORTO – Joao Cancelo, calciatore del Barcellona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro il Porto. Il portoghese ha toccato diversi punti, dalle critiche ricevute nell’ultimo periodo fino a un elogio speciale a Lamine Yamal. Ecco le sue parole:

UNA FINALE – “Ci avviciniamo a questa gara come ad una finale, sappiamo quanto sia importante per la squadra e per il club. Ci aspetta un mese con partite molto importanti, quella di domani è una finale e dobbiamo vincere”.

CRITICHE – “Le critiche della stampa non mi toccano personalmente perché sono già un veterano, ma abbiamo giocatori molto giovani. Dobbiamo saper gestire la pressione perché solo così faremo grandi cose”.

LA SFIDA CON IL PORTO – “Il Porto nella prima partita ci ha messo in difficoltà per il modo in cui ha giocato. Conosciamo il mister, ama giocare intensamente e cercheremo di sfruttare i suoi punti deboli. Sarà sicuramente una partita difficile”.

FASCIA DESTRA O SINISTRA? – “Mi trovo bene sia a destra che a sinistra. Voglio giocare sempre per aiutare i miei compagni. Amo stare qui e adoro questa squadra fin da quando ero piccolo per tutti i miei idoli che hanno giocato qui. Voglio dare il massimo e contribuire a raggiungere la vittoria”.

CLUB DEI SOGNI – “Tutti gli allenatori hanno modi diversi di interpretare la partita. Sono molto grato a Guardiola perché mi ha reso un giocatore migliore e sono molto grato a Xavi perché le cose mi stanno andando bene e mi sto divertendo molto. Al Barça ho una motivazione in più perché è il club in cui ho sempre voluto giocare: vorrei vincere dei titoli con questa maglia”.

SU YAMINE LAMAL – “Lamine è un giocatore incredibile, ha un talento spettacolare per la sua età. Vista l’esperienza che ho fatto cerco di parlargli per aiutarlo nella sua crescita”.

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Scaloni e la Lazio: “La porto nel cuore, anche se sono stato lì pochissimo”

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Scaloni

Lionel Scaloni è stato invitato alla Bobo Vieri Talk Show. Il CT dell’Argentina ha rilasciato una lunga intervista che ha toccato molti e vari temi.

LE DICHIARAZIONI

TIFO ITALIANO PER L’ARGENTINA – “Noi argentini siamo italiani che parlano spagnolo, lo dico sempre. Penso di aver pianto tanto dopo la vittoria del Mondiale, è una storia difficile da raccontare. Bisogna viverla”.

CT DELL’ARGENTINA –Quando mi hanno offerto il posto di ct della nazionale inizialmente era per un periodo di sei partite. Poi hanno visto il mio modo di fare e sono rimasto. L’idea è sempre quella di giocare col cuore, dando tutto, in Nazionale si viene per giocare con piacere. I giocatori lo hanno capito benissimo perché sono top. Se l’Argentina pareggia, la gente già comincia a parlare male… Sapevamo di dover mettere i giocatori nelle migliori condizioni per rendere. È iniziato tutto 3 anni fa con la vittoria in Copa America, pur non giocando benissimo, ma abbiamo avuto anche fortuna. Oggi abbiamo un sistema di gioco che ogni giocatore capisce. Se i giocatori non sono dalla tua parte, sei morto”.

DISCORSO DOPO SCONFITTA CONTRO ARABIA SAUDITA ED ANDAMENTO MONDIALE DOPO QUELLA PARTITA- “I giocatori hanno fatto tutto quello che dovevano fare, ma abbiamo perso. Dopo il ko ci siamo detti con lo staff di cancellare tutto, di non parlare di questa partita perché avremmo dovuto giocarci una finale col Messico quattro giorni dopo. Dovevamo stare uniti, e così abbiamo fatto senza parlare un secondo di quella sconfitta. Immagina noi… La prima in un Mondiale è sempre fondamentale, sono stati giorni durissimi dopo la sconfitta. Poi il Messico poteva pure permettersi di pareggiare, quindi è stata dura. L’ha sbloccata Leo quella partita. Dopo la vittoria del Mondiale ho scaricato la tensione, prima del Messico non è stato facile. Sei solo in quei quattro giorni prima della partita. Poi a un’ora mezza della partita, la testa comincia a lavorare, iniziano i dubbi di formazione anche se sei sicuro delle tue scelte. Quello è il peggior momento in assoluto, succede anche prima di un’amichevole. Dopo il Mondiale ho avuto un herpes alla pancia per la tensione accumulata”.

MESSI DURANTE IL MONDIALE – “Sapeva che la squadra c’era, il problema è che in un Mondiale, anche se stai bene, vai a casa se perdi. È stato bravo lui come tutti gli altri, anche quelli che non avevano mai giocato questa competizione. Gli mancava la vittoria in un Mondiale. Messi ha messo il cuore, è diventato impossibile da fermare in Qatar. Vederlo da vicino è una roba difficile da raccontare, fa cose pazzesche. Non si sa quando si ritirerà. È dura essere Leo, però lui in campo è felice, infatti gli diciamo di continuare fino a che avrà il sorriso”.

LAZIO – “La Lazio la porto nel cuore, anche se sono stato lì pochissimo”.

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Numeri pazzeschi per Bellingham: il curioso dato che lo mette davanti a CR7 e Di Stefano

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Dove vedere Girona-Real Madrid in tv e streaming

Jude Bellingham sta dimostrando di essere un vero e proprio leader. Il classe 2003 sta stupendo tutti a Madrid complice le sue grandi doti e i gol fin qui segnati. In modo particolare, come riporta TMW, il centrocampista inglese ha segnato più gol di CR7 e Di Stefano nelle prime 15 partite giocate con la maglia del Real Madrid. Con 14 gol e tre assist, per la precisione, l’ex giocatore del Birmingham ha fatto meglio dei già citati ma anche di Pruden (13 gol) e Ferenc Puskas (11 gol), giocatori che hanno lasciato il segno nel club.

Il nazionale inglese ha segnato 11 reti in campionato ed è addirittura in testa alla classifica marcatori davanti ad Antoine Griezmann (9 con l’ Atletico Madrid). Inoltre ha già eguagliato il suo numero massimo di gol segnati in una stagione (14 in 42 partite con il Dortmund nel 2022/23).

Questi numeri lo rendono, di diritto, uno dei centrocampisti più forti al mondo. Dalla sua parte c’è, di sicuro, la sua giovane età. Le probabilità di vederlo ai vertici del calcio mondiale per i prossimi anni sono davvero alte.

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L’Inter vuole anticipare la concorrenza per Tiago Djaló: le ultime sul mercato dei nerazzurri

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Djalo

Non solo calcio giocato, ma anche calciomercato. Stando a quanto riferisce Fabrizio Romano, sembra che l’Inter sia pronta ad affondare il colpo per acquistare  Tiago Djaló. Il difensore brasiliano, attualmente al Lille, arriverebbe a Milano da svincolato, visto che il suo contratto è in scadenza nel giugno 2024. La società francese, dal canto suo, sembra muoversi su altri profili e non farà offerte per rinnovare il contratto.

Così, vista la grande concorrenza per il calciatore, la società del presidente Zhang si sta muovendo con largo anticipo. Le intenzioni del club sono quelle di non partecipare ad aste e prelevare il giocatore solamente con le proprie mosse. In realtà, in Serie A, anche la Juventus e il Milan stanno sondando questo terreno. Poichè si tratta di dirette avversarie, il tandem Marotta-Ausilio vuole sorprendere tutti assicurandosi le prestazioni del giovane.

La trattativa prosegue spedita con un dialogo fitto tra le parti e l’Inter si sente molto ottimista sul fatto che Djaló, in estate, vestirà la maglia nerazzurra.

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