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Carlo Ancelotti, è lui l’Imperatore d'Europa!

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Carlo Ancelotti, è lui l’Imperatore d’Europa!

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Ancelotti

Nella giornata del 30 Aprile 2022 il Real Madrid di Carlo Ancelotti si è aggiudicato il 35esimo titolo di Campione di Spagna della sua storia.
I Blancos, battendo per 4-0 l’Espanyol tra le mura del nuovo e scintillante Santiago Bernabeu, hanno raggiunto aritmeticamente il traguardo.

Ovviamente un tale risultato ha valore immenso per tutti i Madridisti, ma per il tecnico italiano questo trionfo assume contorni storici.Re Carlo, infatti, dopo la vittoria della sua prima Liga, diventa il primo allenatore della storia del calcio ad aver conquistato tutti e 5 i principali Campionati Europei: Serie A, Premier League, Ligue 1, Bundesliga e Liga.

In questo articolo, ripercorreremo le 5 clamorose cavalcate che hanno contribuito a rendere mitica la figura del tecnico di Reggiolo. Verrano analizzate le stagioni delle squadre con le quali Ancelotti è stato in grado di vincere il Campionato Nazionale: Milan 2003/2004, Chelsea 2009/2010, PSG 2012/2013, Bayern Monaco 2016/2017 e Real Madrid 2021/2022.

 

AC MILAN – (2003/2004)

Per Carlo, il primo titolo nazionale arriva durante la stagione 2003/2004 alla guida del Milan.

Dopo la celebre impresa di Manchester 2003, grazie alla quale Carlo Martello riesce a scrollarsi di dosso l’etichetta di eterno secondo nata durante un cupo e piovoso pomeriggio perugino, la sua seconda estate rossonera non comincia nel migliore dei modi. I Diavoli vengono sconfitti ai rigori dalla Juventus nella partita valida per assegnare la Supercoppa Italiana a East Rutherford, ma sapranno rifarsi battendo il Porto nella controparte europea grazie alla rete di Andrij Shevchenko, una delle tante stelle che ha vissuto le annate migliori sotto la gestione dell’allenatore emiliano.

Tornando alle vicende del collettivo, il Milan, come era abitudine in quegli anni, poteva permettersi di schierare fior fior di grandi campioni. Ma quell’anno la conquista europea non riesce. Infatti, nella Primavera del 2004, Carlo deve affrontare una delle grandi delusioni della sua carriera da coach. Dopo aver vinto l’andata dei quarti di finale di Champions’ a San Siro per 4-1, al ritorno si consuma una delle rimonte più incredibili della storia della competizione: al Riazor, il Deportivo La Coruña ribalta il Milan vincendo per 4-0.

Una batosta simile avrebbe scoraggiato anche il più inguaribile degli ottimisti, ma Ancelotti ha la grande capacità di compattare il gruppo e condurlo sino alla vittoria dello Scudetto, trofeo che in via Aldo Rossi mancava dal 1999.
Dopo un avvincente duello a tre con la solita Juventus e l’arrembante Roma guidata da Francesco Totti, il Milan di Re Carlo cannibalizza la competizione chiudendo a +11 sui Giallorossi, la cui resa è sancita dalla sconfitta di San Siro del 2 Maggio.

In uno dei pomeriggi rossoneri più caldi ed emozionali dei primi anni 2000, il Milan affronta appunto la Roma, rivale diretta. Con una vittoria, il Diavolo è Campione d’Italia con 2 giornate di anticipo. Lo scontro è tra due compagini formidabili, ma la squadra di Ancelotti è troppo superiore e ci tiene a sottolinearlo sin da subito. Infatti, due giri di orologio e un goal del solito implacabile Shevchenko sblocca la gara.

I restanti minuti sono di controllo e, grazie all’1-0 finale, il popolo rossonero si regala l’aritmetica dello Scudetto rossonero numero 17, che eleva definitivamente La Diga di Assuan a leggenda milanista anche nelle vesti di allenatore.

CHELSEA FC – (2009/2010)

Terminata la dorata esperienza milanese, Carletto accetta la corte del Chelsea. I molteplici trofei conquistati, la nomea di fine stratega e la capacità di gestione dei campioni dimostrata in rossonero, valgono la fiducia del board lodinese e del patron Roman Abramovich. Quest’ultimo, dopo la deludente annata 2008/2009, decise di ridare nuova linfa al club assicurandosi uno degli migliori allenatori sulla piazza.

Ancelotti risponde a modo suo, coi fatti: primo allenatore italiano a vincere la Premier, secondo allenatore straniero capace di conquistarla al primo tentativo e record di goal in una singola stagione (103).
Prestazioni straordinarie e vittorie pesanti come i film di Fassbinder, ma che forse per il Re di Coppe cominciavano ad assumere le fattezze dell’ordinaria amministrazione.

Il Chelsea 2009/2010 era reduce dall’annata del duo Scolari-Hiddink. Il primo, dopo un inizio incoraggiante, non ha saputo tenere la barra dritta, rischiando di compromettere persino la qualificazione ad un posto Champions’. Obiettivo salvato dalla gestione ad-interim del secondo, che l’anno successivo lascerà spazio proprio ad Ancelotti.

Il tecnico italiano ha il merito di rimettere in moto una squadra che sembrava ”stagionata”, demotivata e forse anche leggermente logorata dagli ottimi ma intensi anni vissuti agli ordini di Josè Mourinho.
A livello tecnico il collettivo è invece di grande livello: tanto talento e grandi campioni, tra cui spiccano il bomber ivoriano Drogba (Capocannoniere della Premier 2009/2010 con 29 goal), il francese Malouda e il capitano John Terry.

Per Carlo, il gioco risulta semplice. Grazie ad una buona duttilità tattica (spesso ha messo da parte il suo fidato ”Albero di Natale” per far spazio ad un 4-3-3 più stabile tatticamente), un’ottima produzione in zona goal e la grande capacità di vincere gli scontri diretti (nelle sfide con Arsenal e Manchester United, le più credibili pretendenti al titolo assieme al Chelsea, i Blues di Ancelotti hanno totalizzato 12 punti, vincendo tutti gli incontri) i Londinesi conquistano la Premier sciorinando prestazioni spettacolari, tra cui si annoverano le 4 vittorie con almeno 7 goal messi a referto.

PSG – (2012/2013)

L’avventura francese somiglia nelle premesse a quella vissuta al Chelsea. Carlo viene infatti scelto dall’opulenta proprietà qatariota del PSG per riportare il titolo della Ligue 1 sotto la Tour Eiffel.

Al suo arrivo la rosa dei parigini non è certamente equiparabile a quella attuale. Infatti, durante il primo anno di Ancelotti, subentrato a Antoine Kombouaré durante la sosta natalizia, il PSG deve cedere il passo al Montpellier di Olivier Giroud.

La stagione 2012/2013 è invece ben diversa. Il direttore sportivo Leonardo de Araùjo, grazie ai soldi qatarioti, è in grado di aumentare notevolmente il livello della rosa: Ibrahimovic, Thiago Silva, Verratti e Lavezzi, sono i grandi nomi che permetteranno al PSG di vincere il terzo campionato della sua storia dopo i trionfi del 1986 e del 1994.

Campionato che inizialmente appare più complicato di ciò che ci si potesse aspettare, soprattutto in virtù delle premesse e dei soldi spesi in estate.

Dopo un avvio in cui la squadra fatica ad ingranare, Re Carlo riesce a far rendere la squadra e a portarla sul tetto di Francia 19 anni dopo l’ultima volta, mettendo in fila una serie di statistiche e di numeri da urlo anche grazie all’intuizione di un 4-4-2 di marca prettamente offensiva: maggior numero di vittorie (25), minor numero di sconfitte (5), migliore attacco (69 gol) e miglior difesa (23 gol subiti).

BAYERN MONACO – (2016/2017)

Carletto sbarca in Bavaria con l’arduo compito di sostituire il partente Pep Guardiola. Chi meglio di un vecchio volpone come il Re di Coppe per suggellare il lavoro di consolidamento sportivo messo in atto negli anni precedenti?

Sulla carta nessuno, ma la stagione si rivelerà nel complesso deludente.

Infatti, il Bayern si fermerà sia in Champions (il vero grande obiettivo dell’annata Die Roten) che in DFB Pokal, riuscendo comunque a portare in cascina la Supercoppa di Germania e il ventiseiesimo Meisterschale della storia dei bavaresi con grande scioltezza. In sostanza, pur non rispettando pienamente le aspettative, Ancelotti porta a casa il quarto titolo nazionale nel quarto paese europeo diverso, entrando nel club in cui già presenziavano pochi eletti quali Trapattoni e Mourinho.

REAL MADRID – (2021/2022)

Dopo le esperienze sulla sponda blu del Merseyside e con gli azzurri del Napoli, la seconda chiamata del Real Madrid riporta Carletto sulla panchina di una delle grandi d’Europa.

I Blancos, reduci da una stagione priva di trofei sotto l’egida del mitico Zinedine Zidane (tra l’altro ex secondo di Ancelotti durante il primo periodo madridista), decidono di affidarsi alla sagacia e all’esperienza di Don Carlo, come viene chiamato da quelle parti.

Fiducia ripagata pienamente dal tecnico italiano, la cui carriera ha ormai conosciuto il terzo decennio diverso.
Il Real, sotto la guida di Ancelotti, divora LaLiga, non lasciando mai spazio ad eventuali contendenti.

La rinascita di Benzema e l’esplosione di Vinicius sono i veri fiori all’occhiello della gestione del tecnico emiliano; ad oggi, i due sono stati capaci di mettere a segno 61 marcature, denotando anche una grande intesa.
Durante la stagione, il tasso di magia è elevatissimo; la rosa dalla caratura smisurata, l’incredibile esperienza di Carlo e l’imprescindibile mistica della camiseta blanca, porteranno i madridisti a disputare anche una memorabilissima campagna europea, che, per ora, sta avendo il suo culmine nel clamoroso scherzetto perpetrato al fortissimo Manchester City di Pep Guardiola.

CARLO ANCELOTTI COME CARLO MAGNO

Carlo Ancelotti, grazie ai suoi innumerevoli e gloriosi trionfi, è sostanzialmente salito di dimensione, distaccandosi dalla semplice nomea di grande vincente o ottimo allenatore. Le sue imprese, per numero e ascetismo, superano la sfera sportiva e toccano, metaforicamente, quella dei grandi Imperatori della storia; personaggi che, attraverso le loro capacità umane e non, hanno unito sotto di sè la quasi totalità dei popoli appartenenti ai suoli da loro calcati, elevando alla massima potenza l’arte di cui si sono resi protagonisti.
Così Carlo, che ha conquistato indistintamente cuore, passione e trofei ovunque abbia messo piede, guadagnandosi a sua volta l’appellativo di Imperatore d’Europa.

 

 

 

 

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Dove vedere Stoccarda-Bayer Leverkusen in tv e streaming

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Dove vedere Stoccarda-Bayer Leverkusen in tv e streaming

DOVE VEDERE STOCCARDA-BAYER LEVERKUSEN IN TV E STREAMING – La 14esima giornata di Bundesliga vede in programma la sfida tra StoccardaBayer Leverkusen, le due principali contendenti al ruolo di anti-Bayern Monaco per quanto visto nel corso di questa stagione. Appuntamento alle 15:30 di domenica sul terreno di gioco della Mercedes-Benz Arena.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Sarà una sfida ai piani alti della classifica dunque quella tra Stoccarda e Bayer Leverkusen. I padroni di casa sono al momento la terza forza del campionato, grazie ai 30 punti fin qui maturati. Sono 10 le vittorie che gli uomini di mister Sebastian Hoeness hanno portato a casa; 3 sono le sconfitte, mentre ad oggi nessun pareggio (gli unici in Bundesliga ancora a secco di pareggi). A trainare i biancorossi in questo super avvio di stagione hanno di certo contribuito i due attaccanti Deniz UndavSerhou Guirassy. Otto gol siglati dal centravanti tedesco, mentre il francese è già a quota 16, a due reti dall’attuale capocannoniere Harry Kane. Numeri e prestazioni che hanno attirato le attenzioni delle grandi di tutta Europa: specialmente per Guirassy queste sembrano intenzionate a fare sul serio, forse già a gennaio.

Anche nell’ambiente del Bayer Leverkusen si respira aria assolutamente salubre, merito dello straordinario lavoro messo in atto da Xabi Alonso. La squadra gioca molto bene e sta impensierendo sul serio gli ultra-campioni del Bayern Monaco, staccati di 3 lunghezze ma con una gara in meno. Le aspirine volano in campionato (primo posto in classifica e 0 sconfitte fin qui) ma anche in Europa League, con un primato nel girone che farebbe entrare nella storia questa squadra in caso di ulteriore successo contro il Molde.

DOVE VEDERE STOCCARDA-BAYER LEVERKUSEN IN TV E STREAMING

La gara tra Stoccarda e Bayer Leverkusen sarà visibile in esclusiva su Sky. Il match sarà disponibile in diretta televisiva sui canali di riferimento, o in alternativa in streaming su Sky Go oppure tramite l’app di NOW.

LE PROBABILI FORMAZIONI

STOCCARDA (4-4-2): Nubel; Stenzel, Anton, Zagadou, Mittelstadt; Katompa Mvumpa, Karazor, Millot, Fuhrich; Guirassy, Undav. All. Hoeness

BAYER LEVERKUSEN (3-4-2-1): Hradecky; Kossounou, Tah, Tapsoba; Frimpong, Xhaka, Palacios, Grimaldo; Hofmann, Wirtz; Boniface. All. Xabi Alonso

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Can sul momento difficile del Borussia Dortmund: “Non possiamo continuare così”

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Pronostico Bayern M.-Borussia Dortmund

Se da un lato il Borussia Dortmund sta vivendo un ottimo momento in Champions League (tra l’altro, contro ogni pronostico in un gruppo difficilissimo con PSG, Milan e Newcastle), in Germania non sta andando per niente bene. Infatti, la distanza dalla vetta della Bundesliga, attualmente occupata dal Bayer Leverkusen, è di 10 punti.

L’ennesima debacle in patria è arrivata con la sconfitta per 2-0 contro lo Stoccarda in DFB Pokal, la coppa tedesca. La squadra ha tenuto il primo tempo per poi subire entrambi i goal nella ripresa. La squadra di Terzic non sembra quindi nella migliore delle condizioni in vista del match contro il PSG.

Dopo il match, a commentare la disfatta è intervenuto Emre Can, che si è preso la responsabilità di fronte ai propri tifosi, spiegando anche in cosa bisognerebbe migliorare:

UNIONE – “Ognuno di noi dovrebbe fare mea culpa, io per primo. Pressiamo poco e non siamo abbastanza coraggiosi quando abbiamo la palla. Siamo sempre sotto pressione perché gli avversari giocano meglio. Dobbiamo unirci perché le cose non possono continuare così”.

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Guirassy è il nome caldo per l’attacco del Milan: blitz a Stoccarda dei dirigenti rossoneri

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guirassy inter fiorentina

Avanza prepotentemente la candidatura di Serhou Guirassy per l’attacco del Milan. Il giocatore guineano, stando all’edizione odierna del Corriere dello Sport, è il nome caldo per rinforzare il reparto offensivo dei rossoneri. A tal proposito, la dirigenza rossonera, guidata dal capo scout Geoffrey Monacada, è volata nelle scorse ore in Germania per avere un contatto diretto con giocatore e suo entourage e cercare già un accordo. Guirassy è al momento vincolato da un contratto fino al 2026 con lo Stoccarda, nel quale è però inserita una clausola rescissoria da circa 20 milioni di euro.

Il franco-guineano sta finora vivendo un’annata altisonante con lo Stoccarda. Guirassy ha già messo a segno sedici reti nelle prime dieci partite di Bundesliga nelle quali è stato impiegato. Una stagione da record per lui, secondo nella classifica cannonieri del campionato tedesco, dietro solo a Kane. Reti che hanno attirato le attenzioni dei top club europei, ingolositi da quella clausola a prezzo di saldo presente nel suo contratto. Tra le varie squadre interessate al giocatore spicca appunto il Milan, alla perenne ricerca di un vice Giroud. Jovic, nonostante i segnali di ripresa, non convince del tutto e i rossoneri stanno provando a regalare a Pioli una valida alternativa che possa fare le veci del francese.

Considerati i costi elevati per arrivare a David, 40 milioni il prezzo di partenza da cui non si smuove il Lille, Guirassy diventa il nome in pole per irrobustire l’attacco rossonero. In attesa che il mercato apra i battenti, il Milan è pronto a sbaragliare la concorrenza per Guirassy e fare l’atteso regalo di Natale a Stefano Pioli.

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Altra impresa del Saarbrucken: dopo il Bayern eliminato anche l’Eintracht in Coppa di Germania

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Eintracht Francoforte

Continua la favola del Saarbrucken, club della terza divisione tedesca, che, dopo il Bayern Monaco, ha eliminato anche l’Eintracht Francoforte in Coppa di Germania.

Le reti di Brunker e Kerber hanno permesso alla formazione di Rudiger Ziehl di battere l’Eintracht, che ha anche chiuso la gara in inferiorità numerica per l’espulsione di Futkeu.

Un mese fa il Saarbrucken aveva eliminato a sorpresa il Bayern Monaco. In quella occasione i ragazzi di Tuchel non erano riusciti a gestire il vantaggio di Muller e avevano subìto la rimonta firmata Sontheimer e Gaus.

Ai quarti di finale il Saarbrucken sarà atteso da un’altra impresa contro la vincente di Stoccarda-Borussia Dortmund.

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