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Partita pazza al Del Conero: Ancona-Carrarese termina 3-3

Serie C

Partita pazza al Del Conero: Ancona-Carrarese termina 3-3

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Un pareggio che ha un sapore amaro sia da una parte che dall’altra. Infatti i dorici sprecano il doppio vantaggio, acquisito nei primi minuti di gioco, subendo 3 gol, mentre la Carrarese, con la vittoria in pugno, subisce il gol del 3-3 al 90+3′ lasciando ancora tutto in discussione in chiave quarto posto, con i marmiferi che raggiungono i 58 punti e i biancorossi che non vanno oltre quota 55.

LA CRONACA DEL MATCH

 

IL PRIMO TEMPO

L’Ancona parte benissimo con 2 gol nel giro di 15 minuti, con la rete del vantaggio, al 4′, firmata Simonetti che devia, beffando Breza, il calcio di punizione battuto da Mirco Petrella (il numero 15 è poi uscito per infortunio pochi minuti dopo, al suo posto è entrato Lombardi) e il raddoppio che porta ancora il nome di Pier Luigi Simonetti, che sfrutta, sugli sviluppi di un calcio d’angolo (battuto dallo stesso Lombardi, al primo pallone toccato), una sponda di Camigliano dopo un’insicurezza in uscita dell’estremo difensore gialloblù  e insacca a rete. Dopo il doppio vantaggio i padroni di casa non riescono più a far vedere quanto di buono mostrato in avvio di gara e, contemporaneamente, cresce il rendimento ospite che, alla prima sortita offensiva, al 22′ trova il gol che accorcia le distanze grazie a un bellissimo tiro da fuori area di Bozhanaj su cui Perucchini non può nulla. Questa rete cambia gli animi del match, con la Carrarese che si galvanizza e mette alle corde l‘Ancona cercando il dominio del possesso palla. Il gol del pareggio è nell’aria, Perucchini salva i suoi in due occasioni, prima respingendo un colpo di testa, più potente che preciso, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, poi chiudendo con un’uscita prodigiosa una pericolosa ripartenza orchestrata da Bozhanaj ed Energe. Il portiere biancorosso non può però nulla al 45′ quando lo stesso Energe sfrutta il suggerimento di Capello e angola benissimo la conclusione trovando il 2-2 con cui si chiude la prima frazione di gioco, anche se i marmiferi, al quinto minuto di recupero, sfiorano addirittura il 2-3. Prima, il tiro di Bozhanaj viene respinto da De Santis, poi sul prosieguo dell’azione il tiro di Capello finisce di poco fuori.

IL SECONDO TEMPO

Ad inizio ripresa l’Ancona è subito pericolosa. Al 47′ Spagnoli incorna di testa il bel cross servitogli da Di Massimo, ma il pallone colpisce la traversa, a Breza battuto. La Carrarese reagisce con i due attaccanti Capello ed Energe, le loro conclusioni non trovano però la porta. Al 67′ i biancorossi hanno ancora l’opportunità di tornare in vantaggio, questa volta con Moretti (entrato al 46′ per Lombardi), l’intervento prodigioso di Breza salva i suoi sul buon diagonale dell’attaccante in maglia 17. Le più grandi emozioni (e i due gol) della seconda frazione di gioco arrivano però nel finale, precisamente durante gli 8 minuti di recupero. I marmiferi trovano infatti il gol che completa la rimonta al 90+1′, quando Capello, su un’imbucata di Della Latta, scavalca Perucchini (in un uscita disperata a tu per tu con l’attaccante ospite) con un preciso scavetto che fa esplodere di gioia i tifosi gialloblù arrivati al Del Conero. La terna arbitrale non ravvisa la posizione di fuorigioco dell’attaccante, ma le proteste di giocatori e pubblico di casa sono vane. Ad evitare la sconfitta, che sarebbe stata troppo pesante per i dorici, ci pensa Paolucci che al 90+3′ sfrutta l’indecisione della retroguardia ospite e in mischia segna il gol del definitivo 3-3. Concludiamo con un in bocca al lupo a Giannetti, attaccante ospite entrato al 74′ ma uscito appena due minuti dopo, in barella, per un brutto infortunio alla caviglia.

IL TABELLINO

ANCONA-CARRARESE 3-3

ANCONA (4-3-3): Perucchini; Mezzoni, De Santis, Camigliano, Martina; Simonetti, Gatto (46’ Paolucci), Prezioso (82′ Melchiorri); Petrella (14’ Lombardi e 46′ Moretti), Spagnoli, Di Massimo (59′ Fantoni) All. Colavitto

CARRARESE (3-5-2): Breza; Pelagatti (71′ Folino), D’Ambrosio, Imperiale; Grassini, Della Latta, Schiavi, Bozhanaj (74′ Palmieri), Cicconi (71′ Coccia); Energe (74′ Giannetti e 76′ Castignani), Capello All. Dal Canto

Reti: 4’ Simonetti, 15’ Simonetti, 22’ Bozhanaj, 45’ Energe, 90+1′ Capello, 90+3′ Paolucci

Note: ammoniti Gatto, Simonetti, Pelagatti, Martina, Cicconi, Paolucci, Bozhanaj, angoli 5-5, recuperi 5+ 8, spettatori 2368

 

Flash News

Percassi sull’Atalanta U23: “Impegno ad investire nelle giovani promesse”

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Luca Percassi Atalanta, Serie A, Champions League

Non solo la Next Gen della Juventus: dalla stagione corrente difatti ha debuttato in Serie C anche l’Atalanta U23. Il progetto della seconda squadra nel professionismo è stato dunque abbracciato dalla squadra di Bergamo, che è famosa proprio per avere un settore giovanile molto prolifico, oltre ad una fantastica attività di scouting che scova talenti costantemente. Proprio riguardo a questa selezione atalantina è intervenuto a L’Eco di Bergamo l’amministratore delegato dei nerazzurri Luca Percassi, che con parole di elogio ha voluto sottolineare la lungimiranza del progetto, oltre al lavoro di allenatore e direttore sportivo attuali.

Al momento l’U23 dell’Atalanta è sesto in classifica nel girone A di Serie C, con un match da recuperare e dunque a cinque giornate dal termine della ‘regular season’. Sicuramente questo progetto, incentrato sui giovani, lascia soddisfatta la dirigenza, nella persona di Percassi. Di seguito trovate un estratto dell’intervista, che riguarda proprio la selezione giovanile dei bergamaschi, riportato da tuttoatalanta.com.

UNDER 23“La nostra squadra Under 23 ha superato ogni aspettativa, mostrando una crescita notevole sia sul campo che fuori. Il lavoro del direttore Gatti e dell’allenatore Modesto ha portato frutti inaspettati, confermando il nostro impegno a investire nelle giovani promesse e a rafforzare il vivaio, per il quale stiamo pianificando ulteriori novità”.

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Tagliavento contro il VAR in Serie C: “Come dare una Ferrari in mano ad un neopatentato”

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lega pro

Sulla possibile introduzione del VAR in Serie C esistono due scuole di pensiero: c’è chi vorrebbe che la tecnologia fosse introdotta e chi invece pensa sarebbe deleterio. Di questo secondo avviso è l’ex arbitro e oggi amministratore della Ternana Women in Serie B, Paolo Tagliavento, che a Il Mattino ha spiegato il suo pensiero.

LE PAROLE DI TAGLIAVENTO

SUL VAR IN SERIE C – “Sarebbe come mettere una Ferrari nelle mani di un neopatentato. Sarebbe solo deleterio perché in questa categoria l’arbitro deve dimostrare di saper gestire gli errori in tempo reale”.

SULLE DIFFCIOLTÀ DEGLI ARBITRI IN STAGIONE – “Spesso i direttori di gara mantengono distanze rigide per difendersi da ambienti in cui percepiscono che il loro operato è analizzato con pregiudizio. Andrebbe meglio se fossero messi in condizione di comprendere le pressioni a cui sono sottoposte le proprietà. La conoscenza reciproca aiuterebbe a creare un clima più disteso. In Lega Pro si commettono più errori perché è una categoria in cui l’arbitro vive una tappa decisiva per il suo futuro. La C è un imbuto in cui converge chi farà carriera ad alti livelli e chi non andrà oltre. Il numero di direttori di gara che compiono il salto in B è ristrettissimo”.

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Flash News

L’Udinese si prepara all’amichevole contro il Padova: il report dell’allenamento odierno

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udinese

L’Udinese di Gabriele Cioffi, attualmente al quattordicesimo posto in classifica in Serie A, ha concluso l’allenamento congiunto odierno con la Primavera bianconera. Data la pausa per le nazionali, l‘Udinese ha deciso di non fermare i programmi della rosa, organizzando un’amichevole contro il Padova. Il match si disputerà lunedì presso il Centro Sportivo Bruseschi a porte chiuse.

IL COMUNICATO

“I bianconeri continuano la loro preparazione per affrontare al meglio il finale di stagione. Nella seduta odierna la prima squadra ha svolto esercizi di potenziamento per poi concludere l’allenamento con una partitella insieme ai ragazzi della Primavera.
Prossimo appuntamento sul campo domani mattina, in vista dell’amichevole di lunedì contro il Padova”.

L’ULTIMA VOLTA NEL 2019

Il test della squadra bianconera sarà trasmessa in diretta in esclusiva su TV 12. Il Padova si trova attualmente in seconda posizione nel girone A di Serie C, a quota 66 punti, con 32 partite giocate, di cui diciotto vittorie, dodici pareggi e solo due sconfitte. L’ultimo precedente tra Udinese e Padova risale al 13 gennaio 2019, sempre in amichevole, con la partita che si giocò al Bluenergy Stadium: il risultato finale fu di 1 a 0 per l’Udinese, allora allenato da Davide Nicola. Il gol che decise il match al sesto minuto di gioco portava la firma di Kevin Lasagna, adesso in forza al Fatih Karagümrük, squadra militante nel campionato maggiore turco.

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Calcio Internazionale

ESCLUSIVA – Fabrizio Ferrari (Agente FIFA): “Bondo fu vicino al Milan, vi spiego perchè saltò. Squadre U23 formula vincente”

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Agente, intermediario ed esperto di calcio a 360°. Fabrizio Ferrari è un volto noto tra gli operatori di mercato ormai da diversi anni. Ha iniziato nel 2001 e, da quel momento, non si è più fermato. Tante le operazione di calciomercato gestite, diversi i giocatori che sono o sono passati sotto la sua gestione. Fabrizio Ferrari, attualmente, gestisce calciatori come Warren Bondo, tra le rivelazioni del Monza di Palladino, Anthony Oyono, difensore del Frosinone, Mamadou Coulibaly, centrocampista del PalermoAndrea La Mantia, attaccante della Feralpisalò con all’attivo 30 presenze e 4 reti in Serie A con le maglie di Empoli e Lecce e oltre 210 presenze e 61 gol in B, e tanti altri. 

Abbiamo intervistato Fabrizio Ferrari in ESCLUSIVA per discutere delle sue esperienze in questi anni, con alcune curiosità e dettagli su alcune delle operazioni più importanti nel panorama italiano e non.

LE PAROLE DI FABRIZIO FERRARI

Volevo ripercorrere un po’ quella che è la tua carriera da agente. Sono tante le operazioni di mercato che hai gestito, quale reputi più importanti o di cui sei più orgoglioso, e quali sono fallite proprio ad un passo dalla firma?

“Ho iniziato questa carriera nel 2001 quindi probabilmente ne avrei tantissimi. Il più famoso tra i negativi è sicuramente Aly Cissokho al Milan, che è stata una sceneggiata clamorosa. Passò la notizia che il giocatore non avesse passato le visite mediche per un problema ai denti. Chiaramente era una scusa addotta dal Milan che in quel momento aveva cambiato strategia e, per evitare una brutta figura, avevano nascosto le reali motivazioni. Altri due “rimorsi” Giroud e Gonalons, che potevano venire in Italia. Gonalons, a quel tempo capitano del Lione, era richiestissimo dalla Serie A, dal Napoli, ma il giocatore con la moglie incinta ha scelto di restare e rinnovare. Quella che mi ha dato più grande soddisfazione certamente la rinascita di Thauvin, quando dal Newcastle tornò al Marsiglia e lì è diventato un giocatore da Nazionale. Un giocatore che mi ha dato grande soddisfazione è sicuramente La Mantia. Assieme siamo cresciuti e vederlo dalla Pro Vercelli arrivare a esordire in A a San Siro contro l’Inter è stato emozionante”.

Tra i tuoi assistiti c’è anche Warren Bondo, che ha da poco rinnovato fino al 2027 col Monza.

Warren è gestito da me e dalla famiglia. È stata una delle operazioni più complesse. Non era facile convincere lui, che veniva dal Nancy, una squadra fortemente francese, e aveva tantissime possibilità di continuare in Francia col Nizza, Strasbourg e veramente tante squadre di Ligue 1. Non è stato facile convincerlo ad andare in Italia e accettare una sfida in Serie A col Monza, che era sicuramente una squadra nuova. L’intervento di Galliani fu determinante. Nonostante l’annata sottotono dell’anno scorso, è stato bravo lui a crederci, ma anche la società a credere in lui. Quest’anno è esploso e mette in pari tutto, l’investimento fatto dal Monza, la fiducia che ha riposto lui nel club”.

Bondo, adesso al Monza, fu però vicinissimo al Milan…

“Sì, assolutamente. Forse la prima squadra che ci aveva chiamato. I rossoneri grazie allo staff di scout che hanno e l’attenzione che hanno verso il mercato francese furono tra i primi a farsi avanti, ed era sicuramente una soluzione. Abbiamo ritenuto assieme al Milan, perché fu una scelta di comune accordo, di non continuare la trattativa. Il ragazzo voleva giocare ed era difficile pensare a un suo inserimento stabile nella prima squadra. Il percorso al Milan sarebbe stato tortuoso, quindi tutti abbiamo pensato che il Monza potesse essere la via più giusta”.

Tra i tuoi assistiti anche Demba Thiam, portiere della SPAL in prestito alla Juve Stabia. I campani sono al comando della classifica con Demba che è tra gli estremi difensori meno battuti in Europa. La SPAL sta lottando per non retrocedere in D, come gestirete questa sitazione?

“Ancora è presto per parlarne, perché bisogna inevitabilmente attendere gli esiti definitivi del campionato. Ho fiducia che la SPAL alla fine possa restare tranquillamente in Serie C. Per Demba è stata una situazione complessa: alla SPAL la situazione era difficile, non gli era mai stata data fiducia dalla dirigenza e dunque abbiamo deciso di cambiare. Dopo 6 mesi fatti a Foggia bene, volevamo trovare una soluzione per un anno intero in cui fosse al centro del progetto. Il progetto della Juve Stabia, con Lovisa come DS, mi sembrava un’opportunità importante. Non mi aspettavo che ad oggi i campani sarebbero stati primi, seppur fossi convinto che il lavoro di Lovisa fosse premiato. Grazie alla fiducia data, stiamo vedendo un giocatore di uno spessore completamente diverso. Per l’anno prossimo dobbiamo aspettare e capire effettivamente se i campani faranno la B, poi penseremo al resto. L’importante era che il giocatore dimostrasse le sue qualità su 38 partite”.

Partendo da un altro tuo giocatore, Antonio Gala, in prestito dal Milan al Sestri Levante in Serie C, volevo chiedere la tua opinione sulle squadre U23. Prima la Juventus, poi l’Atalanta, adesso si vocifera proprio i rossoneri siano in procinto di creare la propria seconda squadra nella terza serie. Sei d’accordo con questa formula?

“Bisogna dire che inevitabilmente dovevano nascere queste seconde squadre. Il sistema che aveva portato alla stipula dei contratti, quindi protezione dei talenti delle grandi squadre che uscivano dalla Primavera, ma che poi non trovavano spazio in prima squadra, doveva avere uno sbocco. Il problema nasceva che le big di turno, dovevano pagare lo stipendio del giocatore per farlo giocare in Serie C. A quel punto ogni squadra ha pensato: «Se devo pagarlo io per farlo giocare in un’altra squadra, mi faccio io una squadra e gioca da me». E così è stato. In Europa era tra l’altro una cosa che andava avanti già da tempo. Questo processo è stato lungo e tortuoso ma adesso porta i suoi frutti. Pensiamo alla Juventus, che adesso ha portato in prima squadra giovani come Soulé, Barrenechea, Huijsen, De Winter, Miretti, Iling. L’Atalanta quest’anno sta facendo il medesimo percorso e sono sicuro, che alcuni dei giocatori dell’Atalanta U23 finiranno in prima squadra. È un qualcosa che mi piace molto. Dicono che lo faccia anche il Milan, Gala, è sicuramente un giocatore che può sicuramente far parte di questo progetto. Quest’anno ha giocato praticamente sempre nel Sestri Levante, che si gioca la salvezza e dunque non è facile giocare in un contesto del genere. Ha dimostrato già qualcosa, ma certamente mi aspetto anche uno step successivo da lui, in modo che il prossimo anno vada in Serie B, perché ne ha le potenzialità”.

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