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Ancona-Olbia 1-1, le pagelle dei biancorossi: Simonetti in stato di grazia, tanti bocciati

Le pagelle del Diez

Ancona-Olbia 1-1, le pagelle dei biancorossi: Simonetti in stato di grazia, tanti bocciati

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Juve Stabia

L’Ancona non va oltre l’1-1 in casa contro l’Olbia ma per come si era messa la partita, con il gol di Ragatzu al 41′ e i biancorossi che sono riusciti a recuperarla solo al minuto 84 con il colpo di testa vincente di Simonetti, è un punto d’oro per gli uomini di Colavitto. Gara opaca per i dorici che in casa avevano abituato a ben altre prestazioni, ma che grazie al pareggio ottenuto nei minuti finali riescono a mantenere l’imbattibilità al Del Conero, che non cade dal 2 ottobre scorso, nel match perso per 1-2 contro il Montevarchi.

Ecco le pagelle dei biancorossi scesi in campo ieri:

LA DIFESA

Perucchini 6: Incolpevole sul gol di Ragatzu, attento nei pochi interventi della sua partita.

Mezzoni 5.5: Prova a dare una mano in fase offensiva ma risulta spesso impreciso; dalla sua parte non arrivano troppi pericoli con l’Olbia che prova a rendersi pericoloso soprattutto dall’altro lato.

Mondonico 6: Si fa anticipare di testa da Nanni con la palla che si spegne di poco fuori, ma a parte questa distrazione disputa una buona gara e strappa la sufficienza.

Camigliano 6: Partita ordinata la sua, spesso deve dare una mano a Brogni sulla sinistra ma non commette particolari errori.

Brogni 5: Le occasioni più pericolose dell’Olbia arrivano dalla sua parte, dove lui e Basso non riescono a contenere le incursioni di Contini. Non riesce neanche a spingere molto in fase di possesso. (dal 69′ Martina 6.5: Entra e porta la propensione offensiva che era mancata fino a quel momento, cambiando l’inerzia della partita).

IL CENTROCAMPO

Simonetti 7: Il migliore in campo dell’Ancona, conferma il suo ottimo momento di forma prima mettendo in mezzo il pallone insidioso che causa quasi l’autogol di Bellodi, poi trovando il gol inserendosi perfettamente e insaccando di testa. Aldilà della rete resta comunque uno dei migliori dalla partita con la solita “garra” che non fa mai mancare.

Gatto 5.5: Partita non brillante in fase di impostazione con l’Olbia che chiude bene gli spazi e mette in difficoltà la manovra dorica. (dal 69′ Paolucci 6.5: Entra bene in partita aumentando i giri della manovra biancorossa, va anche vicino al gol del 2-1 con un tiro insidioso su cui Sposito si fa trovare pronto).

Basso 5: Brutta partita la sua, in difficoltà in fase difensiva e molti errori anche palla al piede. La prima da titolare al Del Conero non è felice per l’ex Sanremese. (dal 60′ Prezioso 6: Entra anche lui con buona grinta in partita recuperando diversi palloni e dando una mano anche in fase offensiva).

L’ATTACCO

Petrella 5: Prestazione insufficiente, non gli riesce nulla in questa partita. (dal 60′ Spagnoli 6: Entra per dare peso in area di rigore, non gli capitano occasioni fino al 93′ quando viene chiuso dall’ottimo intervento di Incerti proprio un attimo prima della conclusione).

Moretti 6: Uno dei migliori nel brutto primo tempo dell’Ancona, va via in un paio di circostanze all’uomo guadagnando diversi falli e facendo ammonire Brignani; è l’unico a dare l’impressione di potersi rendere pericoloso da un momento all’altro. Nel secondo tempo si fa vedere meno. (dal 82′ Lombardi SV)

Melchiorri 6.5: Meno brillante rispetto a quanto ci aveva fatto vedere nelle sue prime gare in maglia biancorossa, risulta comunque decisivo servendo l’assist per Simonetti. Contenuto bene dalla difesa ospite.

L’ALLENATORE

Colavitto 5.5: Sicuramente non la migliore Ancona vista in questa stagione, ci si aspettava di più soprattutto nel primo tempo con i biancorossi che non sono riusciti a concludere neanche una volta in porta. Da rivedere il posizionamento difensivo sui calci d’angolo, troppi gol subiti dai dorici su palle inattive, anche in questa partita Ragatzu è stato lasciato totalmente solo e ha potuto coordinarsi con troppa libertà. Positiva la reazione d’orgoglio nella seconda frazione di gioco

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Atalanta-Monza 5-2, le pagelle: Koopmeiners dilagante, che gemma di Colpani

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Atalanta

L’ultima giornata di Serie A vede affrontarsi, tra le altre, Atalanta e Monza. Un match che regala emozioni e, soprattutto, la qualificazione alla prossima Europa League ai bergamaschi, che terminano il campionato al quinto posto. Il Monza, invece, a causa di questa sconfitta termina nella parte destra della classifica, precisamente all’11a piazza.

Parte forte la Dea, che passa in vantaggio al 12’con Teun Koopmeiners, servito perfettamente da Maelhe con un cross al bacio. Lo stesso Koopmeiners raddoppia allo scadere del primo tempo, arrivando per primo sulla respinta di Di Gregorio alla sua conclusione. In apertura di secondo tempo Colpani accorcia le distanze con un eurogol da fuori area. Dopo l’incredibile espulsione di Marlon al 71′ (il brasiliano era entrato appena un minuto prima), l’Atalanta dilaga, segnando il 3-1 con Hojlund, che mette in porta da due passi l’invito del solito Koopmeiners, e il 4-1 di nuovo con Koopmeiners, che vede Di Gregorio leggermente fuori dai pali e segna un gol clamoroso da centrocampo. Petagna risponde subito inventandosi un gol dal nulla, ma nel finale anche Muriel si unisce alla festa trovando la rete del definitivo 5-2. Di seguito, le pagelle del match:

LE PAGELLE DELL’ATALANTA

Sportiello 6.5: compie una parata decisiva su Colpani nel primo tempo, poi non può nulla sullo stesso Colpani e su Petagna (dal 88′ Rossi s.v.).

Toloi 6: partita di controllo senza troppi grattacapi, anche lui fa il suo in modo sufficiente.

Djimsiti 5.5: Dany Mota prova a ronzargli intorno non dando punti di riferimento, ma l’attaccante portoghese non è praticamente mai pericoloso e Djimsiti deve solo dare copertura agli altri due difensori centrali della Dea. Quando entra Petagna è più impegnato, e non riesce a contenere l’attaccante ex Napoli, che se ne va via di fisico, nell’azione del secondo gol biancorosso.

Scalvini 6: ha licenza di proporsi in avanti, disputa una partita ordinata senza avere grande lavoro in fase difensiva (dal 60′ Okoli 6: poco da segnalare anche per lui, deve solo tenere la posizione).

Zappacosta 6.5: spinge molto in avanti limitando Carlos Augusto, crea diversi pericoli sulla fascia destra.

Ederson 6.5: mette grande intensità in mezzo al campo, recupera molti palloni e si propone in avanti (dal 88′ De Nipoti s.v.).

De Roon 6: buona partita in fase di impostazione, gestisce bene la sfera senza strafare. Ok in fase di non possesso.

Maelhe 7: è, al pari di Zappacosta, molto propositivo: con la sua spinta tiene basso Ciurria e ha modo di offendere. E’ parte integrante dei primi due gol dei nerazzurri: prima fa partire il bel cross che diventa assist per Koopmeiners, poi dal suo recupero di palla parte l’azione del 2-0.

Pasalic 6.5: fa molto lavoro sporco, pressando e marcando a uomo Caldirola. Qualche errore di troppo nell’ultimo passaggio, ma la prestazione è comunque positiva (dal 60′ Lookman 6.5: entra bene provando a inventarsi una giocata delle sue, trova un bell’assist per Muriel).

Koopmeiners 9: sblocca il match con un colpo di testa vincente arrivato dopo un inserimento perfetto, poi sigla la doppietta personale battendo nuovamente Di Gregorio, questa volta con una conclusione di destro, che il portiere brianzolo respinge ma che l’olandese, arrivando per primo sulla ribattuta, ribadisce in rete con un tap-in. Inoltre corre molto e recupera diversi palloni andando in pressing, è onnipresente sulla trequarti. Per non farsi mancare nulla, mette a referto anche l’assist per il 3-1 di Hojlund, e infine si inventa un clamoroso gol da centrocampo beffando nuovamente Di Gregorio.

Hojlund 6.5: è sempre in partita con qualche guizzo interessante, ma tra sfortuna e imprecisione non riesce a trovare l’azione giusta per entrare nel tabellino dei marcatori fino al 74′ quando, in scivolata ribadisce in rete l’assist perfetto di Koopmeiners (dal 83′ Muriel 6.5: si unisce alla festa nel finale trovando il 5-2).

All. Gasperini 6.5: grazie ad un Koopmeiners sugli scudi, trova la vittoria che certifica il quinto posto in classifica per la squadra nerazzurra. Viene espulso per qualche parola di troppo nel contestare un episodio a metà secondo tempo.

LE PAGELLE DEL MONZA

Di Gregorio 5.5: subisce cinque gol senza avere grandi responsabilità in nessuno di questi, salva il Monza in qualche occasione.

Izzo 5: perde la brutta palla da cui nasce il 2-0 dell’Atalanta, in affanno a causa dell’intensità della Dea (dal 70′ Marlon 4: espulso per condotta violenta su Koopmeiners appena un minuto dopo il suo ingresso).

Pablo Marì 5.5: è il “migliore” della retroguardia brianzola, commette meno errori rispetto ai due braccetti.

Caldirola 4.5: perde molti palloni sanguinosi, in totale difficoltà durante tutta la partita.

Ciurria 5: è un fantasma, non si ricordano sue giocate né da laterale destro né da trequartista (dal 82′ Machin s.v.).

Pessina 6: uno splendido tacco nell’azione del gol di Colpani lo fa arrivare alla sufficienza. Nel corso della gara subisce l’intensità e la pressione del centrocampo dell’Atalanta, ma non sbaglia troppo.

Rovella 6: mette fisicità in mezzo al campo, nel complesso riesce a rimediare la sufficienza.

Carlos Augusto 5: perde il duello con Koopmeiners, che salta più in alto nell’azione del 1-0. Quasi mai presente in fase offensiva, quando ha una possibilità spara alto da posizione invitante. Bocciato in questa gara.

Colpani 7: cresciuto nel vivaio dell’Atalanta, è il migliore del Monza contro la sua ex squadra. Nel primo tempo Sportiello gli nega la gioia del gol, ma nella ripresa trova un super gol da fuori area, su cui l’estremo difensore nerazzurro non può nulla, che riapre il match. (dal 70′ Birindelli s.v.)

Caprari 5.5: non incide sulla trequarti, ha il merito di far partire l’azione che porta al gol di Colpani ma per il resto fa veramente poco (dal 82′ Antov s.v.).

Dany Mota 5.5: prova a venire incontro a prendere palla, ma fa veramente poco. Ha il merito di servire l’assist a Colpani, ma non basta per raggiungere la sufficienza (dal 62′ Petagna 7: nonostante il 4-1 e l’inferiorità numerica, trova un guizzo facendo perno su Djimsiti e superando Sportiello con uno scavetto).

All. Palladino 5.5: il Monza, non avendo più niente da chiedere al campionato, subisce la voglia di vincere dell’Atalanta e prende una goleada. Difesa da registare.

 

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Flash News

Roma-Spezia 2-1, le pagelle: Dybala porta la Roma in EL, Amian causa il rigore che significa spareggio

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Dybala

ROMA-SPEZIA 2-1, LE PAGELLE – La Roma vince l’ultima partita del proprio campionato qualificandosi così alla prossima Europa League. Lo Spezia invece, dopo l’illusione del vantaggio di Nikolaou, è costretta allo spareggio salvezza contro il Verona.

Il primo tempo si chiude sul risultato di 1-1, dopo le reti di Nikolaou in avvio di partita, con il difensore greco che corregge in porta un tiro di Bourabia, e di Zalewski poco prima dell’intervallo con un cross che si trasforma in un tiro che finisce alle spalle di Zoet.

Nel secondo tempo la Roma dà tutto quello che ha per arrivare alla vittoria, e al 90′ Dybala trasforma il rigore che significa Europa.

LE PAGELLE DELLA ROMA

Svilar 6: non viene praticamente mai chiamato in causa tranne su un tiro da fuori di Reca sul quale si accartoccia bene; sul gol dello Spezia è totalmente incolpevole.

Celik 6: si fa vedere con continuità sulla corsia destra della Roma, ma è praticamente sempre costretto a scaricare all’indietro per la buona disposizione della difesa spezzina. (dal 46′ Llorente 6.5: qualche intervento difensivo gestito bene e va anche vicino al gol)

Smalling 6.5: quando c’è bisogno di un colpo di testa per allontanare una minaccia è come se avesse un magnete, le prende tutte lui.

Mancini 6: anche lui gioca una partita senza troppi sforzi in fase di contenimento, tenendo alto il proprio raggio d’azione e proponendosi per qualche sganciamento offensivo. (dall’82’ Wijnaldum s.v.)

Zalewski 7: tra i più intraprendenti dei suoi, e i suoi sforzi vengono premiati con un cross che si trasforma nel gol del pareggio giallorosso.

Bove 5.5: scarica a terra il suo dinamismo solamente a tratti, non riuscendo ad emergere con costanza nella battaglia del centrocampo. (dal 64′ Matic : fatica a portare la sua capacità di gestione del pallone e dei ritmi)

Cristante 5.5: pigro a recuperare la linea in occasione del gol di Nikolaou; per il resto partita senza particolari patemi d’animo, complice anche lo sviluppo della partita che vede la Roma tenere il pallone quasi con l’esclusiva.

El Shaarawy 6.5: tra i più vivaci del fronte offensivo giallorosso in avvio di partita, centra anche la traversa con un tiro effettato di destro da fuori area; si spegne un po’ nella ripresa.

Pellegrini 5.5: fatica a trovare tracce di gioco interessanti per i compagni a causa della densità delle maglie bianche avversarie, asserragliate davanti alla propria area.

Dybala 7: non riesce a trovare lo spazio per calarsi nella partita per tutto l’arco del primo tempo; nel secondo tempo è un’altra musica, e rischia di far venire giu l’Olimpico dopo essersi portato a spasso tutta la difesa ligure, ma il mancino ad incrociare sfiora il palo dal lato sbagliato. Freddissimo su un rigore che pesava come un macigno, ma che regala l’Europa League alla sua squadra.

Belotti 5.5: si da un gran daffare contro la difesa spezzina, ma nel duello personale con Ampadu fatica più di quanto ci si potesse aspettare. (dal 64′ Abraham s.v. [dall’80’ Spinazzola s.v.])

All. Mourinho (in panchina Foti) 6.5: prestazione totale della Roma, che non rischia praticamente mai nulla ma che subisce gol sull’unica distrazione, fotografando in una partita l’intera stagione giallorossa: volontà da vendere, ma a volte si è sprecato troppo.

LE PAGELLE DELLO SPEZIA

Zoet 6.5: difficile dire se potesse fare meglio sul gol della Roma, ma la sensazione fa pendere l’ago della bilancia verso il “sì”, ma si riscatta sulla parata nel finale su Dybala e impedendo al pallone di varcare la linea a pochi minuti dal 90′. Per centrimetri non riesce a parare il rigore della Joya.

Wisniewski 6: un paio di interventi aerei a spazzare via il pallone per il difensore spezzino, che disputa una partita ordinata.

Ampadu 6.5: applicazione massima contro Belotti, e il gallese esce molto spesso vincitore contro l’ex Torino.

Nikolaou 6.5: alla prima occasione dello Spezia porta in vantaggio i suoi con un colpo di testa a pochi passi dalla porta di Svilar; cerca di resistere come può alle offensive romaniste e si difende bene, ma è complice di Amian sul rigore che Dybala trasforma. (dal 97′ Krollis s.v.)

Amian 5: El Shaarawy e Zalewski dal suo lato lo costringono a tenere un baricentro più basso rispetto al solito e a limitare le sue salite in avanti, ma difensivamente svolge una buona partita. Rovina tutto quanto di buono fatto quando trattiene in area El Shaarawy, regalando il rigore che Dybala trasforma condannando lo Spezia allo spareggio con il Verona.

Zurkowski 6: è mancato terribilmente allo Spezia durante l’anno, e quello che fa vedere in campo oggi, seppur non sia ovviamente la sua miglior versione, aumenta il rammarico per il contributo che non è riuscito a dare nella stagione, ma si divora il gol che avrebbe portato nuovamente in vantaggio i suoi. (dall’87’ Ekdal s.v.)

Esposito 6.5: il regista degli aquilotti fa una partita da tuttocampista: corre, gestisce il ritmo della manovra dei liguri e lotta con tutto sé stesso. (dal 90′ Shomurodov s.v.)

Bourabia 6.5: oggi meno contenimento e più qualità rispetto al solito, si fa notare per qualche spunto interessante anche in progressione. (dal 97′ Cipot s.v.)

Reca 6.5: la sua spinta è mancata tanto durante la stagione, è un elemento troppo importante per la squadra, e quando c’è bisogno di galoppare lo fa senza troppi problemi. Probabilmente viene graziato dal VAR in occasione del fallo in area su Dybala.

Nzola 6.5: solita partita da pivot cestistico, cercando di far salire i suoi quando riceve il pallone spalle alla porta; lotta come un leone contro tutta la difesa romanista, ma le occasioni per fare male alla Roma sono poche e la colpa non è sua.

Gyasi 6: solita partita di applicazione encomiabile per il capitano degli spezzini, che mette tutto quello che ha per disturbare la prima costruzione della Roma, oltre ad essere il primo a rientrare in difesa quando c’è bisogno di una mano. (dall’86’ Verde  s.v.)

All. Semplici 5: il voto non è per la partita di questa sera, ma per la gestione della squadra da quando si è seduto sulla panchina ligure: per una squadra che vuole salvarsi davvero, occorre avere un piano alternativo all’abbassarsi e ripartire, perché non sempre si può reagire all’avversario, ma a volte occorre maggior volontà di rendersi i primi protagonisti del proprio destino.

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Le pagelle del Diez

Udinese-Juventus 0-1, le pagelle: la decide Chiesa, ma la Juve si deve accontentare della Conference

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Udinese

UDINESE-JUVENTUS PAGELLE – Si chiude il campionato di Udinese e Juventus, che alla Dacia Arena trova la vittoria grazie alla rete di Federico Chiesa, che sfrutta un prezioso assist di Locatelli e batte Silvestri. Sfortunatamente, il risultato non basta alla squadra di Allegri per guadagnarsi la qualificazione alla prossima Europa League, visto il successo della Roma in casa con lo Spezia.

Primo tempo che si chiude con uno 0-0 comunque avvincente: dopo una fase iniziale di studio, infatti, le due squadre alzano il ritmo e iniziano a spingere, seppur senza mai rendersi realmente pericolose. Unici brividi, la traversa di Bonucci e la bellissima parata di Silvestri su un tiro-cross di Cuadrado.

La ripresa, invece, regala decisamente più spunti. La Juve aumenta il ritmo e sfiora il gol con Rabiot, salvo poi trovarlo grazia al precisissimo tiro a giro di Chiesa. L’Udinese, però, non demorde e va più volte all’attacco, chiamando Szczesny al doppio miracolo e lasciando spazi pericolosi per le ripartenze bianconere. Una su tutte, l’ultima (probabilmente) azione di Di Maria con la maglia della Juve, che si invola in campo aperto e, rientrato sul sinistro, spara tra le braccia di Silvestri.

UDINESE

Silvestri 6,5: pronti via e regala palla alla Juve, con Miretti che non sfrutta l’occasione. Passano venti minuti e si riscatta compiendo un miracolo su una punizione insidiosa di Cuadrado. Incolpevole sul gol di Chiesa.

Abankwah 6: all’esordio da titolare in campionato, mette in mostra un fisico e un senso di anticipo realmente interessanti. Purtroppo per lui, i crampi lo costringono al cambio (dal 59′ Cocetta 6: esordio assoluto per il capitano della primavera e classe 2003.

Perez 6: governa bene la linea difensiva, liberando l’area da qualche traversone pericoloso e andando più volte all’anticipo.

Guessand 6: gara ordinata per il giovane francese, che anticipa a più riprese Milik senza troppe sbavature (dal 79′ Buta sv)

Pereyra 6: ha a che fare con un cliente non facile come Kostic, con cui ingaggia un duello niente male. L’ingresso di Iling, poi, lo manda un po’ in confusione.

Samardzic 6: ha un talento superiore e si vede. Quando ha spazio per inventare, è lui il fulcro delle azioni offensive friulane.

Walace 6,5: tanto sacrificio per il centrocampista bianconero, che ripiega spesso tra i centrali per coprire gli spioventi avversari. Stringe i denti per un problema fisico, ma deve alzare bandiera bianca (dal 47′ Arslan 6: entra con compiti sicuramente diversi rispetto al brasiliano, vista soprattutto la disparità sul piano fisico. Nel finale, a seguito di una mini rissa con Gatti, prende anche il cartellino giallo).

Lovric 6,5: centrocampista totale lo sloveno, che spazia lungo tutto il rettangolo verde tra difesa e attacco. Va anche vicino al gol con un rasoterra pericoloso, ma Szczesny gli nega la gioia.

Udogie 6,5: inizialmente soffre la pressione di Cuadrado, poi la partita si apre e trova più campo per sgasare. L’esterno italiano saluta così il suo pubblico, destinazione Tottenham, con una prestazione davvero degna di nota.

Thauvin 5,5: inizio frizzante dell’ex Marsiglia, che non dà punti di riferimento alla difesa avversaria e trova più volte la superiorità numerica. Con il passare dei minuti, però, aumentano le imprecisioni e finisce per spegnersi (dal 79′ Vivaldo sv)

Beto 6: tanti movimenti alle spalle dei difensori, non sempre premiati. Fondamentale anche in fase difensiva, dove libera più volte l’area dai calci d’angolo degli ospiti (dal 79′ Nestrorovski 5,5: appena entrato, ha sul suo destro l’occasione per il pareggio su invito di Udogie. Largo).

All. Sottil 6: inizio piuttosto lento della sua Udinese, che punta molto sul giro palla nelle retrovie e sulle verticalizzazioni per le sponde di Beto. I centrali juventini, però, lo bloccano quasi sempre. Le sostituzioni però cambiano la partita, per un finale di gara all’assalto, con la rete del pareggio non arriva per pochi dettagli.

JUVENTUS

Szczesny 7: inoperoso per gran parte del primo tempo, rimedia un infortunio al dito quando blocca un tiro di Samardzic. Nella seconda frazione diventa invece decisivo, compiendo due miracoli sulle staffilate di Lovric e Nehuen Perez.

Gatti 6,5: vince quasi tutti i duelli fisici ingaggiati con Beto. Chiude la stagione da uno dei migliori di tutta la Juve con la solita gara di sostanza fatta di anticipi e tanta lotta.

Bonucci 6,5: anche lui difende bene sull’attaccante portoghese, giocando ben 94 minuti. Dopo mezz’ora, su sponda di Milik, colpisce anche il 18esimo legno stagionale (dal 94′ Rugani sv)

Danilo 6,5: è la colonna portante della difesa di Allegri. Nel primo tempo compie un miracolo in uno contro uno con Beto lanciato a rete.

Cuadrado 6: chiama Silvestri alla parata con un pericoloso calcio di punizione dalla sinistra. Per il resto, sulla destra spinge come può, creando anche qualche pericolo con i suoi cross.

Locatelli 6: gara dal doppio volto per l’ex Sassuolo, che si mostra un po’ disattento in fase di impostazione ma serve l’assist per il vantaggio di Chiesa.

Rabiot 5,5: non il livello a cui siamo stati abituati in questa stagione. Il francese si limita al compitino, senza mai dare una vera e propria accelerazione. A metà secondo tempo, solo al centro dell’area di rigore, manda colpevolmente a lato.

Kostic 6: il croato si conferma un’autentica macchina da cross, che riempie l’area avversaria con palloni tagliati e pericolosi, non sfruttati dai compagni (dal 46′ Iling-Junior 7: entra lui e cambia la partita. Strappa, dribbla e per poco non regala a Chiesa l’assist per il vantaggio).

Miretti 6,5: solito spirito di sacrificio e voglia di fare per il classe 2003, che ogni tanto continua a mancare dello spunto decisivo per chiudere l’azione. Protagonista di qualche ottimo recupero a centrocampo (dal 62′ Di Maria 6: entra e mette in mostra sprazzi della sua qualità. Peccato per l’ultima occasione non capitalizzata, con la quale avrebbe chiuso la sua avventura in bianconero con un ricordo ancora più positivo).

Chiesa 7: si muove in giro per il campo in cerca di spazi. Destra o sinistra, non sempre viene servito a dovere. Quando sgasa, però, crea pericoli. È lui a sbloccare la gara, piazzando un preciso destro a giro alle spalle di Silvestri (dal 78′ Paredes 5: entra per dare più equilibrio alla squadra, senza successo. Unica azione degna di nota, il fallaccio con cui abbate Arslan e si guadagna il giallo).

Milik 5,5: tenta di creare gioco abbassandosi vicino ai centrocampisti. I palloni toccati dal polacco, però, sono comunque pochi, mentre in area di rigore è quasi sempre da solo (dal 78′ Kean 6: ottimo ingresso per il classe 2000, che si rende protagonista di un paio di folate davvero degne di nota).

All. Allegri 6,5: la Juve chiude il campionato con una gara onesta, segnata dalle imprecisioni e decisa da un’altra rete di Chiesa che, però, non basta a consegnare ai bianconeri la qualificazione all’Europa League. Ora, spazio alla programmazione per il futuro.

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Milan-Hellas Verona 3-1, le pagelle del match: Leao la decide con una doppietta

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Leao

Il Milan saluta la Serie A e Zlatan Ibrahimovic con una vittoria per 3-1 sul Verona. A lasciare il segno sono sempre Giroud e – soprattutto – Rafael Leao. Il portoghese festeggia il rinnovo con i rossoneri con una doppietta, abbracciando anche Ibra. Nel mezzo il gol di Faraoni, che per una decina di minuti aveva rimesso in parità le ostilità. Milan che chiude a 70 punti e al quarto posto. Scaligeri allo spareggio con lo Spezia.

MILAN

Maignan 6.5: per tutto il primo tempo è spettatore non pagante: il Verona non è quasi mai pericoloso. Lui pensa a guidare la squadra da dietro e gestire i palloni che gli arrivano. Prodigioso nella ripresa su Ngonge. Sorpreso, come tutta la difesa, sul pareggio gialloblù. (Dal 89′ Mirante s.v.)

Calabria 6: in fase difensiva non deve preoccuparsi molto, viste le poche occasioni degli scaligeri. Molto attivo in fase offensiva: va al tiro due volte, ma in entrambe calcia male. Mezzo voto in meno per la disattenzione corale sull’1-1. (Dall’84’ Florenzi s.v.)

Thiaw 5.5: nella prima frazione l’unico pericolo è quello di Ngonge in avanti, che lo salta netto. Per il resto nessun grattacapo. Nella ripresa, la disattenzione difensiva comprende anche lui.

Tomori 6: si sposta sull’out di sinistra per favorire meglio il giro palla. Contiene bene Djuric.

Theo Hernandez 5.5: sfrutta lo spazio che gli lascia Leao quando il portoghese si accentra. Bella combinazione con Giroud al 40′, ma il tiro-cross non trova né porta né compagni. Sarebbe sufficiente, ma Faraoni gli ruba il tempo sul gol del pari.

Tonali 6.5: il numero 8 rossonero si inserisce spesso, anche per dare imprevedibilità alla difesa gialloblù. Solita intensità e sostanza in mezzo al campo.

Krunic 6: ancora una volta funge da metronomo, dando equilibrio al centrocampo rossonero. Si abbassa molto per far muovere più velocemente il pallone. (Dal 70′ Pobega 6: aggiunge fisicità in mezzo al campo).

Messias 6: nella prima frazione è il più attivo, andando tre volte al tiro e saltando spesso e volentieri Depaoli. Pecca di precisione, però, quando arriva alla conclusione. (Dal 84′ Saelemaekers 6.5: in pochi minuti crea diverse occasioni, servendo anche l’assist per il 3-1 finale).

Brahim Diaz 6: non gioca una buona partita, gestendo male diversi palloni. Mezzo voto in più per essersi guadagnato il rigore che ha portato al vantaggio rossonero. (Dal 70′ De Ketelaere 6: un buono spunto che fa guadagnare un calcio di punizione insidioso).

Leao 7.5: fresco di rinnovo fino al 2028, sbaglia diverse scelte nei primi 45′. Vero detto però, che quando si accende è imprevedibile. E Faraoni lo soffre sempre. Si scatena negli ultimi dieci minuti: doppietta, abbraccio a Ibra e ovazione di San Siro).

Giroud 7: gioca molto di sponda, francobollato da Hien. Realizza il penalty che sblocca il risultato. Tanto sacrificio, ancora una volta, per il francese.

Pioli 6.5: la sua squadra fa la partita, sbloccandola però su calcio di rigore. Disattenzione difensiva sull’1-1. Poi ci pensa Leao. Tutto sommato la vittoria è meritata. Testa al prossimo anno.

HELLAS VERONA

Montipò 6: diversamente dalle aspettative, non deve fare grandi parate nel corso della gara, anche perché il Verona si chiude bene. Perde il duello dagli undici metri. Non può nulla sulla doppia giocata di Leao.

Magnani 5.5: si stringe molto a Hien, seguendo i movimenti di Leao quando si accentra. Il portoghese gioca a intermittenza, ma quando accelera l’ex Sassuolo soffre e non poco. Si becca un’ammonizione proprio abbattendo il 17 milanista.

Hien 6.5: gioca praticamente incollato a Giroud. Guida bene la difesa, costringendo i padroni di casa a trovare vie alternative. Crolla, come tutta la squadra, negli ultimi 10 minuti.

Cabal 5.5: raddoppia molto su Messias, provando a dare una mano a Depaoli sul brasiliano, andando – però – anche lui in difficoltà. Viene ammonito per fallo sul numero 30 rossonero. (Dal 84′ Dawidowicz s.v.)

Faraoni 6: fa una fatica enorme a tenere Leao. In più deve rincorrere Theo quando parte in avanti. Al 70′, trova però il gol del pari sorprendendo il terzino francese alle spalle.

Suleman 5.5: soffre in mezzo al campo gli inserimenti di Tonali e i movimenti di Brahim quando lo spagnolo sulla trequarti. (Dal 84′ Abildgaard s.v.)

Veloso 5.5: tiene stretti i reparti dando equilibrio alla sua squadra. Sbaglia qualcosina di troppo in fase d’impostazione. (Dal 59′ Lazovic 6.5: il suo ingresso cambia il Verona. Suo l’assist per il pareggio gialloblù).

Tameze 6.5: ci mette fisicità, dando una mano sull’out di destra. Qualche inserimento interessante nel corso della ripresa, quando l’Hellas guadagna campo.

Depaoli 5.5: nella prima frazione soffre la catena di destra rossonera Calabria-Messias. Meglio nella ripresa.

Ngonge 5.5: protagonista in negativo degli scaligeri: fa fallo su Diaz concedendo il rigore sul finale di primo tempo. Nel secondo tempo perde l’ 1 vs 1 con Maignan. (Dal 78′ Gaich s.v.)

Djuric 5.5: tante difficoltà per l’attaccante argentino, chiuso da Tomori. Fa fatica a far salire la squadra. (Dal 59′ Verdi 6: dà vivacità all’attacco gialloblù).

Zaffaroni 6: la prepara bene, chiudendosi in difesa e provandoci in contropiede. Va vicino al miracolo. Sarà comunque spareggio con lo Spezia.

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