Il Messico batte 2-1 l’Arabia Saudita ma viene eliminato ugualmente a causa della differenza reti. Partita subito scoppiettante con chance da una parte e dell’altra. Subito Vega si trova a tu per tu col portiere ma Al-Owais esce e chiude miracolosamente. L’Arabia risponde con una punizione di Kanno alta di poco. El Tricolor prende in mano il pallino del gioco e chiude la squadra di Renard nella sua metà campo. Pineda va vicino al gol in due occasioni, mentre Lozano e Vega cercano spesso l’imbucata decisiva o il dribbling per creare superiorità in attacco. Nel finale però è Al Buraikan ad andare vicino al gol di testa dopo un cross interessante di Al-Ghannam.
Il secondo tempo è un’altra musica. Al 48′ passa subito in vantaggio il Messico: calcio d’angolo allungato di tacco da Montes e Martin appoggia in rete da due passi. Dopo neanche cinque minuti raddoppia con un calcio di punizione straordinario Chavez. Sentendo anche del successo dell’Argentina, la squadra di Martino spinge per il terzo gol. Lozano da fuori ci va vicino ma Al-Owais respinge all’angolino. Un’altra occasione clamorosa e sui piedi del bomber Martin che al volo dal limite dell’area piccola spedisce alta un’altra sponda di Montes. Chavez per un soffio non trova la doppietta su punizione. Il Messico continua a spingere e Antuna non riesce a segnare nemmeno a porta vuota dopo un’azione personale devastante di Lozano. Sempre il giocatore del Napoli spara sul portiere avversario una punizione dal limite ma al 95′ a spegnere le speranze è il gol di Al-Dawsari dopo una disattenzione difensive.
LE PAGELLE DELL’ARABIA SAUDITA
Al-Owais 6: pronti via e chiude in uscita su Vega e poi rischia aspettando troppo per un’uscita. A volte troppo scenografico si distingue però per una buona prestazione anche sulla punizione di Chavez parte in ritardo.
Al-Ghannam 5,5: disattento fin da subito in fase difensiva, riesce a dare il suo contributo in attacco con qualche sovrapposizione interessante ma mai decisiva. (dal 88′ Bahebri s.v.).
Al-Amri 5: più in difficoltà rispetto al compagno di reparto ma tiene anche lui il primo tempo. Nella ripresa cala alla distanza compiendo anche errori banali.
Al-Tambakti 5,5: tiene bene a bada Martin ma soffre e fa quel che può nel limitare l’avanzata prepotente della squadra avversaria. Il secondo tempo è un incubo come per tutta la sua squadra.
Al-Boelahi 6: adattato a sinistra come terzino riesce a contenere bene Lozano. Deve abbandonare il campo anzitempo a causa di un infortunio. (dal 37′ Sharahili 5: con il suo ingresso in campo cala notevolmente la difesa dell’Arabia. In mediana prova a tappare i buchi ma è spesso in ritardo).
Abdulhamid 6: dopo aver giocato terzino le prime due, viene spostato sulla linea di centrocampo. Non sfigura e anzi sfrutta la sua velocità per fare delle importanti incursioni palla al piede.
Al-Hassan 5,5: soffre la rapidità dei centrocampisti messicani, nello specifico Chavez che lo fa ammonire e va più volte al tiro indisturbato. (dal 46′ Madu 5: entra per dare più solidità ma la squadra crolla appena l’arbitro fischia l’inizio del secondo tempo e lui non tiene i ritmi degli attaccanti avversari).
Kanno 5,5: giganteggia a centrocampo, sembra veramente di un’altra categoria. Anche in posizione più avanzata è un catalizzatore di palloni ma nel secondo tempo perdendo l’uomo sul calcio d’angolo.
S. Al-Dawsari 6: il trascinatore delle ultime due partite fallisce la gara più importante. Nonostante Sanchez non sia in forma non sfonda mai su quella fascia. Nel finale segna un gol storico, il suo terzo ai Mondiali.
Al-Buraikan 5,5: dopo le molte energie spese nelle prime partite questa sera è un po’ più statico e riceve meno palloni. Ha ugualmente due chance discrete che non sfrutta a dovere per delle mancanze tecniche.
Al-Shehri 5: riceve pochi palloni e non aiuta molto il centrocampo in difficoltà. In generale prova dei dribbling improbabili e fallisce passaggi importanti per mandare in porta i compagni. (dal 62′ Al-Oboud 6: con la sua velocità prova a tenere qualche pallone in una situazione disperata per l’Arabia).
LE PAGELLE DEL MESSICO
Ochoa 6: assolutamente inoperoso per tutto il primo tempo. Anche nel secondo non deve compiere interventi particolari ed è incolpevole nel gol.
Sanchez 5,5: il giocatore dell’Ajax sembra sempre in affanno e sbaglia anche controlli semplici o comunque i suoi inserimenti vengono ignorati. (dal 86′ K. Alvarez s.v.).
Montes 7: non corre grossi rischi in difesa e amministra bene il palleggio da dietro. La sua altezza lo aiuta parecchio nel gioco aereo e con un colpo di tacco fa un assist importantissimo.
Moreno 5: l’ex Roma non deve fare alcun tipo di intervento particolare e come il compagno di reparto amministra bene il pallone. Nel finale sbaglia incredibilmente dimenticandosi degli avversari e permettendo il gol all’Arabia.
Gallardo 6: spinge molto a sinistra trovando buone combinazioni con Vega e arrivando spesso al cross. Il suo contributo lo rende un’arma in più in zona offensiva.
Pineda 6,5: oggi è la sorpresa di formazione e la sua vivacità rende più offensivo il Messico. Prima conclude debolmente e poi di testa ha una grande chance. Lui è l’uomo pericoloso quest’oggi. (dal 77′ Rodriguez s.v.).
E. Alvarez 5,5: ammonito dopo un quarto d’ora, lui che è uno specialista in fase di interdizione, soffre e non riesce a padroneggiare in mediana anche a causa di Kanno. (dal 86′ Funes Mori s.v.).
Chavez 7: è vivace a centrocampo anche se a volte troppo frettoloso. Sciorina qualità a centrocampo e dopo l’ennesimo tiro trova un super gol su punizione. Ci prova sempre su calcio piazzato ma questa volta ci va solo vicino.
Lozano 6: prova a caricarsi la squadra sulle spalle ma da solo non può fare tutto. Mette in mezzo palloni interessanti e poi prova anche da fuori ma trova attento Al-Owais.
Martin 6,5: il centravanti dell’America non arriva mai primo sul pallone e nel primo tempo non si vede mai. Nella ripresa cambia tutto quando si trova nel posto giusto per appoggiare in rete il gol del vantaggio. (dal 77′ Jimenez s.v.).
Vega 6: ha un’occasione clamorosa dopo pochi minuti ma la fallisce. Guizza con numeri interessanti sulla fascia e dialoga bene con Gallardo. (dal 46′ Antuna 6: il suo ingresso permette fin da subito una maggiore imprevedibilità. La mossa di Martino si rivela così vincente anche se si mangia il gol qualificazione a porta vuota).