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Fischietto azzurro per la finale: è stato scelto Rocchi

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Fischietto azzurro per la finale

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Quest’anno le due coppe europee ci hanno lasciato senza fiato, con partite emozionanti, tirate fino all’ultimo e piene di gol. Competizioni spettacolari, che passeranno alla storia vista la loro competitività e i grandi risultati ottenuti, ma anche perché per la prima volta vi saranno quattro squadre dello stesso paese (Inghilterra) già pronte a garantire un calcio formidabile. Se da un lato si incoronerà la regina d’Europa tra i Reds del Liverpool e gli Spurs del Tottenham, dall’altro ci sarà un vero e proprio derby londinese tra Arsenal e Chelsea per stabilire definitivamente il dominio cittadino e cercare di chiudere la stagione in bellezza con un obiettivo importante.
Questa finale però lascerà tracce anche azzurre, vista la presenza di Sarri e dei due nazionali Jorginho ed Emerson Palmieri, oltre che dell’arbitro Gianluca Rocchi, designato per redigere il match del 29 maggio a Baku.
Ciò ovviamente non può che rimandare al passato, viste le diverse occasioni in cui un direttore di gara italiano è stato scelto per dirigere una finale di un importante torneo.

ORMAI È TRADIZIONE

Rocchi ha ormai alle spalle ben 95 partite in campo internazionale tra squadre di club e nazionali, e sicuramente quest’ultima designazione non farà altro però che abbellire il suo già notevole palmares.
Il fischietto di Firenze però rappresenta uno dei tanti simboli dell’associazione arbitri italiana, considerata una delle migliori e stimata da tutti.
In passato difatti sono undici le finali in cui un fischietto azzurro è stato protagonista, sette volte in Champions League e quattro in Europa League. Negli annali sicuramente vi sono rimasti Di Bello e Collina, due dei migliori arbitri della storia, che in totale collezionano cinque finali. Collina inoltre è stato testimone di una delle partite più belle e sorprendenti della Coppa dei Campioni, quella del 99′ tra Bayern Monaco e United, che ha visto gli inglesi trionfare grazie a due gol arrivati in extremis.
La storia azzurra però non si ferma qui, visto come l’Italia ha presentato tre arbitri eccellenti nelle finali dei Mondiali, Gonella, Collina e Rizzoli, che è stato anche l’ultimo ad arbitrare una finale di Champions, ovvero quella del 2013 tra Borussia Dortmund e Bayern Monaco.

Ora starà a Rocchi continuare questa tradizione, con l’aiuto di Irrati al Var, e siamo sicuri che riuscirà ad onorarla al meglio.

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Dove vedere Newcastle-Manchester United in tv e streaming

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DOVE VEDERE NEWCASTLE-MANCHESTER UNITED IN TV E STREAMING – Il fischio d’inizio di Newcastle-Manchester United è in programma sabato 2 dicembre alle ore 21:00 al St James’ Park. Entrambe le squadre sono reduci da una vittoria in campionato e da un pareggio nelle competizioni europee; le due  inglesi si sfideranno per raggiungere il Tottenham al quinto posto in classifica e avvicinare il blocco europeo.

COME ARRIVANO LE SQUADRE

Il Newcastle è reduce da una vittoria per 4-1 contro il Chelsea. I ragazzi guidati da Eddie Howe dunque vengono visti come favoriti per questo match, visti anche gli scontri precedenti contro la squadra di Erik ten Hag. Basti pensare alla sfida di League Cup di un mese fa, dove i Magpies hanno calato il tris a Old Trafford. Ma anche il Manchester United si difende in Premier: la vittoria nella tredicesima giornata contro l’Everton ha permesso alla squadra di avere un punto di vantaggio rispetto ai loro sfidanti. Dunque i Red Devils dovranno mettercela tutta per mantenere il distacco dai padroni di casa. Il reparto difensivo dovrà vedersela contro un Newcastle on fire, soprrattutto nel pacchetto avanzato.

DOVE VEDERE NEWCASTLE-MANCHESTER UNITED IN TV E STREAMING

La sfida tra Newcastle e Manchester United verrà trasmessa da Sky Sport Football sul canale 203. Per gli abbonati sarà disponibile anche su Sky Go, applicazione disponibile su tutti i dispositivi mobili e pc.

LE PROBABILI FORMAZIONI

NEWCASTLE (4-3-3) Pope, Trippier, Lascelles, Schar, Livramento, Miley, Guimaraes, Joelinton, Almiron, Isak, Gordon, All. Eddie Howe

MANCHESTER UNITED ( 4-2-3-1) Onana, Shaw, Lindelof, Maguire, Wan-Bissaka, Sofyan, Amrabat, McTominay, Ferreyra, Bruno Fernandes,Santos, Hojlund, All. Erik ten Hag

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Conference League

Kayode: “Felice della qualificazione, ora testa al campionato”

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Kayode

È un Kayode felicissimo quello di ieri sera dopo la vittoria della Fiorentina per 2-1 contro il Genk. Grazie a questi tre punti, i viola si sono assicurati il passaggio del turno in Conference League e ora sognano di tornare in finale come lo scorso maggio. Il giovane terzino ha parlato così ai microfoni dei canali ufficiali della Fiorentina:

SULLA PRESTAZIONE – “Mi metto a disposizione dei compagni, siamo un grande gruppo. Se continuiamo così possiamo fare grandi cose.

SU KAYEMBE – “È stato un grande avversario. Dalla panchina l’ho un po’ osservato e sono riuscito a fermarlo.”

SULLA SALERNITANTA – “Pensiamo subito a domenica e speriamo di fare una grande partita“.

Parole di un giovane terzino che però parla già da grande. Alla Fiorentina può davvero esplodere e dare soddisfazioni a tutti anche in Nazionale.

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Palermo, Corini: “Chi verrà allo stadio vedrà una squadra che lotta”

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Corini

Eugenio Corini allenatore del Palermo, il quale oggi ospiterà al Renzo Barbera il Catanzaro, ieri pomeriggio in conferenza stampa ha parlato del momento negativo, che i rosaneri stanno attraversando, ma soprattutto, della volontà della squadra di ritornare a vincere, per riconquistare i propri tifosi.

DARE CONTINUITA’ – “Dobbiamo dare continuità al pareggio di Terni dove abbiamo giocato un buon primo tempo e un secondo tempo normale. Ciò non basta. Nei primi 45 minuti ho visto le giuste energie nervose, purtroppo abbiamo pagato nel secondo tempo”

QUESTIONE INFORTUNI – “Mancano cinque giocatori importanti, ci sono meno soluzioni, avere una panchina di un certo tipo aiuta. I cali nel secondo tempo dipendono anche al fatto di non esserci allenati tutti insieme. Lucioni ha avuto la febbre e ha fatto solo la rifinitura. Infortuni? La situazione sta migliorando, è stato un momento delicato. Mi dà fastidio non poter disporre di tutta l’organico a disposizione, siamo stati la squadra che negli ultimi 15 minuti faceva più gol e così abbiamo vinto tante partite. Ora dobbiamo recuperare tutti. Non c’è tecnico che abbia piacere di perdere pedine importanti, l’unica novità oggi è che da cinque infortunati oggi ne ho quattro, perché Di Francesco ci sarà col Catanzaro e ci può dare una grossa mano in una porzione di partita”.

PER I TIFOSI – “Chi verrà allo stadio vedrà una squadra che lotta. Se non avessi la lucidità e l’impressione di avere un gruppo coeso non sarei qui a parlare in una certa maniera.  So che c’è il tempo per rimediare e tornare quelli di inizio stagione, in Italia ed a Palermo in particolare c’era l’abitudine di cambiare tecnico, il City Group ragiona diversamente e questa è anche una rivoluzione culturale a cui magari la gente non era abituata. Sento la fiducia della società e dei miei calciatori e questo mi dà forza e stimoli per fare sempre il massimo. Il tifoso vuole vedere vincere la squadra, la delusione può diventare gioia, penso allo stadio straordinario con lo Spezia”.

PERIODO BUIO PER I ROSANERI – “In questo momento non va bene niente, devi accettare che da gran parte della tifoseria c’è un sentimento di delusione. Per me la reazione a Terni c’è stata ma non è stata portata avanti nella lunghezza della partita. È stato fatto un lavoro importante nella pausa e sono sicuro che produrrà degli effetti. Noi ci prepariamo a fare prestazione e risultato col Catanzaro. Manca fantasia? Sono mancati Di Francesco e Insigne, che possono darti qualcosa in più. Mateju a Terni ha sbagliato un retropassaggio ma fa parte del calcio, ci sono tante partite nella partita. La squadra ha reagito facendo un primo tempo importante con la Ternana. Bisogna perseverare e gestire le situazioni”.

LA QUALITÀ DEL CATANZARO – “L’atteggiamento della squadra può trascinare il pubblico. Noi dobbiamo essere consapevoli che possono arrivare dei fischi. Col Cittadella abbiamo imparato cosa non fare quando i tifosi non sono contenti. Il percorso del Catanzaro parte da lontano, la scorsa stagione hanno fatto un grande campionato e si portano dietro l’entusiasmo in Serie B. La squadra gioca con leggerezza ed entusiasmo, hanno qualità”.

CAMBIO CAMPO“Problemi a Torretta? Siamo pronti a tutto, allenarsi al Barbera non cambia niente. La cosa fondamentale è che non si sia fatto male nessuno. In questo momento vale tutto: i terreni di Torretta saranno belli quando saranno assestati. È normale che ci sia un adattamento al campo. Saremmo stati felici di continuare a Torretta, al Barbera il prato è buono e abbiamo tutte le strutture. Capitano queste oscillazioni di prestazione. Da allenatore ho sempre messo un “tappo” alle sconfitte, non sono mai state tante”.

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Sommella (ag. Immobile) al veleno: “Ciro non si discute”

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Lazio-Roma

Si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa Marco Sommella, agente del capitano della Lazio, Ciro Immobile. Sommella è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva e ha toccato diversi temi riguardante il suo assistito. Inutile negare un po’ di ironia nelle parole di Sommella che non accetta discussioni su un bomber come Ciro Immobile. Di seguito le sue parole:

SU CIRO – “La doppietta contro il Celtic è la consuetudine, la notizia c’è quando non fa ciò che ha fatto l’altra sera. Basta che per un paio di partite non segni e diventa un caso nazionale. Ha sempre fatto questo in ogni categoria, nel calcio però la memoria è corta”.

SULL’ALTERNANZA CON CASTELLANOS – “È un problema non problema, il calcio è semplice: chi sta bene e segna gioca, oggi ci sono tante partite e Ciro non ha più vent’anni. Ha tirato la carretta per tanti anni, i giocatori importanti però nelle partite cruciali devono essere utilizzati. Se poi Sarri opta per Castellanos avrà i suoi obiettivi, la realtà dei fatti è che Immobile è nel pieno della maturità e può dare tanto”.

SULLE CRITICHE – “Se sono costruttive aiutano, se arrivano con malizia non servono a niente. Ciro si è conquistato tutto con le sue forze e con i fatti, non con le chiacchiere. Nessuno ha i numeri che ha lui, mi viene da ridere. Il ragazzo si fa scivolare tutto addosso, però non merita certi attacchi. Al contrario di tanti altri ha preferito vivere serate come quelle di Champions League piuttosto che andare in Arabia o negli Emirati e avrebbe potuto. In ogni gara dà l’anima, il problema è avere rispetto e chiarezza. Due anni fa c’era Lucca che a Pisa segnava tantissimo e la stampa lo voleva titolare in Nazionale, mi viene da ridere. Viene messa troppa pressione a questi ragazzi

SUL MERCATO – “Non è il momento di parlarne, è stata fatta una scelta precisa con la Champions e da ormai sette anni si trova bene in biancoceleste. Ci sono tante ambizioni per un ragazzo che vive il calcio dal primo giorno, da Pescara e da Torino. Sono emozioni che non hanno prezzo al confronto dei petrodollari e per questa è una cosa da apprezzare”.

SULLA NAZIONALE – Spalletti avrà visto altri meglio di lui, Ciro ci tiene tanto all’azzurro. A Londra stava bene, spero che a lungo andare il capitano all’Europeo sarà lui”.

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