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Assi letali

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Assi letali

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In ogni squadra c’è sempre una coppia che fa dell’intesa la propria forza. In alcuni casi quest’intesa può essere devastante per gli avversari che si trovano sulla propria strada. Una sorta di legame che può nascere per i più svariati motivi; ovviamente l’affinità di gioco è quello più comune, ma può capitare anche per un fattore mentale come la stessa provenienza calcistica o prettamente territoriale. Quest’anno di assi del genere ce ne sono parecchi, i quali stanno trascinando con forza la propria squadra verso i traguardi più alti possibili.

LA ROJA A SERVIZIO DI CONTE

La maggior parte degli appassionati di calcio ha avuto il sentore che il trasferimento di Morata al Chelsea fosse una mossa piuttosto azzeccata per il calciatore e per la società stessa. Lo spagnolo aveva bisogno di staccarsi da quel porto sicuro chiamato Real Madrid per provare a crearsi una propria dimensione che lo faccia consacrare definitivamente. Per caratteristiche la Premier League è il campionato che gli si addice di più, se si va ad aggiungere anche che l’allenatore che siede sulla panchina del Chelsea è Antonio Conte con il suo modo di interpretare il calcio molto fisico e rognoso, il gioco è fatto. Ciò che difficilmente si poteva ipotizzare è che l’intesa più grande che lo spagnolo avesse potuto creare fosse con un difensore. Eppure con Azpilicueta, l’ex Juve si trova a meraviglia: di quelle 10 reti segnate in Premier League, 6 hanno la co-firma del difensore spagnolo. Non è un mistero che il numero 25 dei blues sia bravo con i piedi, infatti spesso sale sulla fascia per dare manforte all’offensiva dei blues. I suoi cross hanno un solo destinatario che poi fredda il portiere come un serial killer, un asse dall’accento spagnolo che sta facendo le fortune di Conte.

COMPLEMENTARI

In questa lista di grandi nomi troviamo anche una bella sorpresa, senza scomodare i grandi illustri, Zapata e Quagliarella sono gli attuali “gemelli del gol”. Ovviamente è una forzatura che un po’ ci può stare, ma comunque i due ex Napoli si cercano e si trovano piuttosto bene. La causa è di quelle naturali: Quagliarella fa molto movimento attorno al colombiano che con il suo fisico crea spazi e gol. Una sorta di punto e virgola che funziona alla perfezione: lo stabiese ha servito 3 assist al colombiano, che in tutto ha siglato 6 reti. Di contro Duvan ha ricambiato il favore con due assist per il suo capitano. Un piccolo ringraziamento va ovviamente a Giampaolo che con il suo gioco dinamico riesce ad innescare tutto questo.

UNA POLTRONA PER DUE

Dato che siamo ancora nelle feste natalizie il titolo non può essere che questo. Trovati per “caso”, vincenti per natura, così potrebbero essere rappresentati Neymar e Cavani. Una sorta di amore e odio ma con in mezzo il successo: due prime donne abituate a trovarsi da sole sul trono come dimostra la diatriba del tiratore dei rigori. Tralasciando la competizione tra il brasiliano e l’uruguaiano, i due stanno dominando in lungo e in largo per il solo motivo di essere di un livello stratosferico. Cavani segna come sempre, allo stesso modo anche Neymar che però ha inoltre il compito di creare gioco. Infatti il brasiliano ha servito ben 6 assist all’ex Napoli, mentre Edinson ha ricambiato con uno solo. Per il momento entrambi si dividono il trono, sarà da vedere se puoi si divideranno anche la coppa dalle grandi orecchie.

AL SERVIZIO DEL RE DEL GOL

Al momento c’è un re del gol incontrastato in Serie A, il suo nome è ovviamente Mauro Icardi. L’argentino rappresenta le fondamenta dell’Inter di Spalletti con i suoi 17 gol, una sorta di no Icardi no party. Altrettanto si potrebbe dire di Perisic che con il suo servizio reso a sua maestà sta dando un grosso contributo alla causa. Il croato ha servito ben 5 assist all’argentino, tutti in partite diverse, alternando poi anche i gol, che al momento sono 7. Probabilmente senza questa coppia l’Inter starebbe in alto mare.

RINASCITA ALL’ALBA

L’arrivo di Valverde ha giovato soprattutto al rendimento di Jordi Alba. Il terzino spagnolo non stava vivendo un momento piuttosto florido della sua carriera, molti ipotizzavano che fosse già nella fase calante. Con il tecnico ex Athletic Bilbao, Jordi ha trovato un’intesa perfetta con Leo Messi. I due ora formano una coppia dove ovviamente lo spagnolo sale sulla sinistra e va a cercare l’argentino che puntualmente la insacca. Per quattro volte si è ripetuto questo leitmotiv devastante che anche per una sola volta ha avuto i protagonisti invertiti: a Valencia nel big match del Mestalla dove Jordi ha infilato la sua vecchia squadra.

INASPETTATI

Ci si potrebbe aspettare Son, Eriksen o Alli al fianco di Kane in questa speciale lista. Invece a sorpresa Kane ha trovato l’intesa più grande con Trippier. C’è da sottolineare che comunque l’ex Burnley non le ha giocate tutte, ma nonostante questo l’inglese ha trovato per ben 5 volte l’uragano che ha poi travolto difesa e portiere. Se Kane è il miglior marcatore del 2017 qualche merito va ovviamente anche a Trippier che con i suoi cross lo ha imbeccato.

UNICO DESTINATARIO

La forza più grande che ha il Bayern Monaco di Jupp Heynckes è certamente rappresentata da quel cecchino infallibile di Robert Lewandowski. La squadra gioca irrimediabilmente per lui, in questa stagione ha già segnato 21 reti di cui 6 da rigore. Le restanti 15 hanno ovviamente il marchio di qualche suo compagno che lo ha cercato e trovato. Uno dei maggiori fornitori di assist è chiaramente Kimmich grazie alla mole di cross verso il centro che arrivano dai suoi piedi. Il terzino tedesco ha servito per il gol per ben 4 volte il polacco. Un altro compagno che ha un’ottima intesa con l’ex Borussia Dortmund è Thomas Muller. Nonostante il tedesco nono giochi sempre, con Lewandowski si trova piuttosto bene a tal punto che i due si ricambiano i favori: infatti il Thomas ha fornito 3 assist per il numero 9 mentre Robert ha ringraziato con 2 passaggi da gol.

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Calcio Internazionale

La Rassegna Social del Diez – Il Siviglia vince l’Europa League

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Punto d’informazione, di impressioni e passioni condivise, i social network oggi più che mai raccontano le emozioni dei tifosi. Numero Diez vi presenta la rassegna dedicata ai più importanti messaggi della giornata di ieri.

 

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Le partite del giorno – Giovedì 1 giugno

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Il calcio, si sa, non si ferma mai: ogni giorno, da ogni angolo del pianeta, giocatori di tutto il mondo sono pronti, con le proprie giocate sul rettangolo verde, a regalare emozioni ai tifosi. Numero Diez vi presenta quindi le principali gare che ci attendono nella giornata di oggi.

SERIE B

Ore 20:30 Brescia-Cosenza

EREDIVISIE

Ore 18:45 Heerenven-Twente

Ore 21:00 Utrecht-Sparta Rotterdam

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Calcio Internazionale

Mourinho: “Parlerò con la società. Non posso dirvi che rimango”

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Una finale di Europa League intensa, vissuta, lunghissima, logorante per tutti quei tifosi che sono rimasti incollati alla TV. Mourinho è alla sesta finale europea nella sua carriera ed alla seconda con la Roma, uno score sicuramente non indifferente per quello che è uno dei migliori allenatori della storia del calcio. Purtroppo, alla fine si è dovuto arrendere al Siviglia. Per la prima volta, Josè Mourinho deve abdicare in una finale. Queste le sue parole nel post partita.

PARTITA – “Sono morti di stanchezza fisica, mentale. Per un risultato ingiusto con tanti episodi. Siamo orgogliosi, puoi perdere una partita ma mai la tua dignità e personalità. Ho vinto 5 finali e ho perso questa, torno a casa più orgoglioso. I ragazzi hanno dato tutto.”

RISULTATO – “Sono attaccato alla maglia, alla nostra natura. Prendiamo le cose con serenità e umiltà, lavoriamo tanto. Ognuno reagisce in un modo diverso, uno piange e l’altro no ma siamo tristissimi tutti. Arriviamo a casa morti di stanchezza e per il risultato ingiusto. Grande partita, grande finale, un arbitro che sembrava spagnolo ma abbiamo dato tutto. Lamela doveva prendere il secondo giallo, non lo prende e diventa rigorista.”

FUTURO – “Vado in vacanza lunedì. Se fino a lunedì abbiamo tempo di parlare allora parleremo, se no vado in vacanza e poi si vedrà. Devo lottare per questi ragazzi e non posso dirti oggettivamente che rimango. Sono un uomo serio, ho detto alla società che sarebbero i primi a sapere di un contatto con un club. Ci ho parlato a dicembre per la nazionale portoghese, dopodiché non ho avuto nessun contatto. Ho un anno di contratto con la Roma e al momento la situazione è questa.”

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Europa League

Siviglia-Roma 1-1 (4-1 d.c.r.), le pagelle: brilla Dybala, male Gudelj

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Lamela

Il Siviglia vince l’Europa League. Percorso straordinario dei ragazzi di Mendilibar, con il club spagnolo che si conferma una sentenza della competizione. Infatti, è la settima volta che il Siviglia porta a casa l’Europa League. Decisiva la vittoria ai calci di rigore.

LE PAGELLE DEL SIVIGLIA

Bono 7: incolpevole sulla rete di Dybala. Un paio di parate monstre che proteggono il risultato.

J.Navas 6: molto propositivo in fase offensiva, mette in difficoltà Spinazzola sulla fascia (Dal 94′ Montiel 6: prova a creare insidie ma il tempo non gli concede di prendere ritmo).

Badé 5.5: si fa fregare dallo scatto di Dybala in occasione del gol dell’1-0. Diverse sbavature nel corso del match.

Gudelj 5: si trova un po’ in difficoltà negli attacchi della Roma, soprattutto perché dalla sua parte si aggira uno scatenato Dybala. Rischia un rigore ingenuo, dando un calcio in testa ad Abraham a metà del primo tempo (Dal 126′ Marcao sv).

Telles 6.5: soffre Dybala, ma in fase offensiva riesce a creare pericoli sulla fascia mancina. Sale molto nel secondo tempo (Dal 94′ Rekik 6.5: entra con voglia e fa ammonire Zalewski. Molto dinamico e pericoloso.).

Rakitic 6: fatica a contenere gli attacchi giallorossi. Trova, tuttavia, un palo clamoroso alla fine del primo tempo.

Fernando 6: uno dei pochi che prova a rendersi pericoloso, seppure il suo ruolo non sia poi così offensivo (Dal 128′ Jordan sv).

Ocampos 6: inizialmente sembra poter diventare pericoloso, si spegne e si accende a tratti.

O.Torres 6.5: molte azioni passano da lui. Si sacrifica e corre molto, dando una mano anche in difesa (Dal 46′ Suso 6.5: molto frizzante, riesce a rendersi pericoloso e a pochi minuti dal suo ingresso fa ammonire Mancini).

Gil 5.5: un totale fantasma. Non riesce ad incidere, così come i compagni di reparto nel primo tempo (Dal 46′ Lamela 6: incontenibile, riesce a svariare su tutta la trequarti con una super dinamicità. Rischia un rosso molto molto ingenuo sbracciando su Ibanez).

En-Nesyri 5.5: un po’ in ombra. Qualche sponda, ma c’è poco di concreto. Costantemente ingabbiato.

All. Mendilibar 5.5: squadra che imposta in maniera sterile e astratta, senza riuscire a concretizzare le occasioni.

LE PAGELLE DELLA ROMA

Rui Patricio 5.5: viene beffato dalla deviazione di Mancini in occasione del pareggio. Rischia di buttare tutto nel finale con una papera non concretizzata dal Siviglia.

Mancini 6.5: palla da visionario servita a Dybala per il gol dell’1-0. Sfortunato nel trovare la deviazione che si trasforma in autogol.

Smalling 7: il solito muro. Imponente al centro della difesa, mette in tasca gli attaccanti del Siviglia e sventa tutti i palloni che insediano l’area.

Ibanez 6.5: prestazione solida, come tutta la difesa della Roma. Bravissimo in fase di copertura e di impostazione.

Celik 6.5: passa da lui l’azione del gol dell’1-0. Bravo nel spezzare il gioco per non far prendere ritmo al Siviglia (Dal 91′ Zalewski 6: prova a creare qualche insidia offensiva, con poco successo).

Cristante 6: prestazione sufficiente del centrocampista giallorosso che si dimostra un valore aggiunto nei calci piazzati.

Matic 7: importantissimo in entrambe le fasi di gioco per la Roma. Strappi offensivi e chiusure importanti in difesa (Dal 119′ Bove sv).

Spinazzola 6: si divora la rete dell’1-0 nelle battute iniziali del match. Prova a rendersi pericoloso e cerca di salire in cattedra (Dal 106′ Llorente sv).

Pellegrini 6.5: prestazione di sacrificio del capitano giallorosso che svolge la doppia fase in maniera buona ed efficiente (Dal 106′ El Shaarawy sv).

Dybala 7.5:  indescrivibile. Elegante in fase offensiva, un pericolo costante per la difesa del Siviglia. Il gioiellino della Roma brilla e porta i giallorossi in vantaggio dopo la mezz’ora di gioco (Dal 68′ Wijnaldum 5.5: soffre con tutta la squadra un Siviglia che cerca la vittoria a tutti i costi. Non entra mai in partita).

Abraham 7: molto ispirato, va ad un passo dal gol più di una volta ma Bono e la sfortuna si oppongono (Dal 75′ Belotti 6.5: prova a mettere lo zampino vincente, seppure sia una partita che ha difficoltà a sbloccarsi).

All. Mourinho 6: la squadra parte molto bene, ma poi soffre tanto nel secondo tempo.

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