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Atalanta, Gasperini: "Inter forte anche senza Lukaku, noi ancora indietro"

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Atalanta, Gasperini: “Inter forte anche senza Lukaku, noi leggermente indietro”

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L’Atalanta, nonostante le solite difficoltà di inizio stagione, arriva al match contro l’Inter con appena tre punti in meno rispetto alla squadra allenata da Simone Inzaghi, partita che potrà dire parecchio sulle reali ambizioni delle formazione bergamasca.

nerazzurri di Bergamo si apprestano a vivere una settima importantissima per il proseguo dell’intera stagione visto che in 7 giorni affronteranno, oltre all’Inter, lo Young Boys in Champions per poi chiudere contro il Milan domenica sera. Calendario fitto che, però, non preoccupa Gasperini:

Si gioca ogni quattro giorni, il tempo fisico per recuperare c’è

A chi chiede quali saranno le sue armi per affrontare una squadra forte come l’Inter il tecnico risponde così:

Li affronteremo con le nostre qualità. L’Inter ha fatto parecchi gol anche su palla inattiva, non possiamo togliere le qualità all’Inter. Dobbiamo cercare di limitarli e dobbiamo mettere del nostro per dar fastidio a loro, altrimenti rischi di subire. In ogni partita tutte le squadre sono in grado di segnare, c’è un cambiamento di mentalità. Anche le squadre meno forti in attacco hanno delle risorse per poter cambiare il risultato

Due squadre tanto simili quanto diverse, entrambe pronte a sviluppare il loro gioco sugli esterni:

Quando dovevo salvarmi con Crotone e Genoa giocavo con quattro esterni. Potrei farlo, ma se lo fai con gli attaccanti hai un atteggiamento, mentre con gli esterni di difesa ne hai un altro. Ma ogni partita ha la sua storia. A Salerno Zappacosta ha giocato bene, ha creato diverse situazioni offensive che non aveva mai creato prima

Un’Inter che è molto diversa dall’anno scorso anche grazie all’addio di Lukaku, dettaglio che però non tranquillizza il Gasp:

Lukaku era un riferimento, lavoravano un po’ meno sulla costruzione del gioco e sul disimpegno, ma con facilità portavano il gioco dalla sua parte. L’Inter dell’anno scorso è stata straordinaria, hanno fatto 10-11 vittorie di fila. Tutti pensavano che l’assenza di Lukaku avrebbe influenzato in negativo, ma coralmente stanno trovando degli equilibri diversi. Vincere a Firenze è un grande segnale

L’avvio di campionato è stato più complicato del previsto ma, a differenza degli scorsi anni, la squadra è riuscita comunque a fare punti:

Abbiamo fatto ottime gare anche in casa, poi magari si martella sempre sul risultato. Sicuramente non abbiamo fatto una buona partita a Salerno, ci saranno comunque difficoltà in tutte le gare. Abbiamo comunque dieci punti, è un buon bottino. Adesso abbiamo degli scontri che prevedono difficoltà maggiori, ma non ci sono problemi sulla tenuta della squadra. Non è mai questione d’intensità, questa è la mia idea. È il nostro standard, è una questione che riguarda la qualità tecnica

Domani pomeriggio ci saranno alcune defezioni che potrebbero portare anche ad un cambio di modulo magari rispolverando il centrocampo a tre:

Dipende, ma tutto è possibile. Non ci sono intoccabili, Freuler e De Roon hanno sempre portato risultati. Koopmeiners è un giocatore molto valido, ha personalità e piede. Farli giocare tutti e tre insieme è un problema per la mia visione di calcio, ma tutto è possibile

Al centro dell’attacco ci sarà Duvan Zapata, vicinissimo proprio all’Inter in fase di mercato:

Duvan è un ragazzo splendido. Siamo professionisti, sappiamo che ci possono essere interessamenti di altre squadre, ma da lì a concretizzarsi ci sono altre situazioni da valutare. Lui non è mai stato indolente, è sempre stato legato a questa squadra

Infine, alla domanda su dove possa davvero arrivare questa squadra il tecnico della Dea  ha così risposto:

Abbiamo giocato solo cinque giornate, ma il valore delle squadre è già ben definito. Inter, Milan e Napoli hanno sicuramente qualcosa in più. Inutile che continuiamo a guardare allo scudetto. Fiorentina e Torino secondo me sono nella stessa fascia nostra. È chiaro che cercheremo di migliorarci sperando che qualcuno possa inciampare. Anche la Juventus, partita male, sarà destinata a risalire. Non dobbiamo guardare questa cosa della classifica, la guarderemo più avanti

(Fonte immagine in evidenza: diritto Google creative Commons)

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Il Genoa si prepara per il Frosinone: Vitinha in dubbio, Ekuban tornerà per il Verona

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Sassuolo Genoa

Il Genoa ha ripreso da qualche giorno la preparazione in gruppo per la sfida di sabato contro il Frosinone. I liguri vogliono dare seguito all’ottima prestazione di Torino contro la Juventus tornando a gioire davanti al proprio pubblico. Gilardino ha ritrovato Gudmundsson e Retegui, ma c’è da monitorare la situazione legata a Vitinha. L’attaccante portoghese sta seguendo un iter personalizzato e dunque la sua presenza contro il Frosinone è a forte rischio. L’ex Braga si è sbloccato proprio nell’ultima partita casalinga contro il Monza e allo Stadium ha giocato una partita di grande sacrificio, lottando su ogni pallone.

UN ALTRO ATTACCANTE IN DUBBIO

Vitinha però non è l’unico che potrebbe saltare il prossimo match di Serie A. Come riportato dal Secolo XIX, Caleb Ekuban rischia di non esserci contro il Frosinone. Il centravanti ghanese è tornato ad allenarsi dopo l’infortunio che lo ha tenuto fermo nelle scorse settimane, ma non è ancora al meglio. Per questo motivo, è probabile che Ekuban resti a riposo per la partita di sabato, così da essere pronto al 100% per rientrare in vista della trasferta di Verona contro l’Hellas, in programma il 7 aprile. Domani è in programma l’ultimo allenamento di rifinitura presso il centro sportivo rossoblù per limare gli ultimi dettagli tattici verso Genoa-Frosinone.

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Le ultime sulla Salernitana verso il Bologna: Pirola ancora out, scalpita Boateng

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In foto: Boateng, difensore della Salernitana

La Salernitana si prepara a tornare in campo dopo la sosta, in cui ha cambiato guida tecnica. Per sostituire Fabio Liverani la società ha scelto Stefano Colantuono, ex allenatore dell’Atalanta, pronto a guidare i campani in questo finale di stagione. La squadra è sempre più in difficoltà, all’ultimo posto della classifica a quota 14 punti, ma le speranze del presidente Iervolino sono ancora vive. La squadra si è allenata questa mattina per continuare la preparazione e l’assente illustre è stato Lorenzo Pirola. Il centrale della Salernitana ha subito un forte colpo alla testa nella sfida contro dell’Italia Under 21 contro la Turchia e per questo motivo non si è allenato.

CHI GIOCA IN DIFESA?

La presenza dell’ex giocatore dell’Inter non dovrebbe comunque essere in dubbio, ma nel frattempo gli altri difensori scaldano i motori per la sfida al Bologna. Pasalidis e Manolas sono rientrati e sono pronti a giocare dal primo minuto, mentre Boateng resta sotto la lente d’ingrandimento. Il centrale tedesco ha voglia di giocare e, come riportato da TuttoSalernitana, si candida a una maglia da titolare, dopo essere rientrato in gruppo nelle ultime sedute. Tanta scelta dunque per Colantuono che, a Bologna, si gioca probabilmente una delle ultime occasioni per la salvezza dei campani.

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Cambiaghi primatista di una speciale classifica: la statistica sfortunata

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cambiaghi

CAMBIAGHI PRIMO NELLA CLASSIFICA xGOALS SENZA RETI SEGNATE – Il mondo del calcio è abituato, da quando inizia a quando si conclude la stagione, a guardare pressoché unicamente solo due classifiche: quella dei punti totali e quella dei marcatori. Forse qualcuno, per curiosità, quella degli assistman e dei clean sheet, ma sono degli unicum. Oltre a queste, però, vengono redatti altri tipi di graduatorie, che rigurdano talvolta aspetti simpatici del gioco più amato d’Europa.

La classifica del maggior numero di xGoals totalizzati senza siglare nemmeno una rete è sicuramente una di quelle. E qui sorgono ben due domande: che cos’è un xGoal e chi è il primatista di questo speciale elenco? L’xGoal (italianizzato “Goal previsti”) è letteralmente la misura di quante reti avrebbe meritato di segnare una determinata squadra o giocatore in una partita, a prescindere dal risultato finale. Ovviamente, di conseguenza, più il numero è ridotto, più la probabilità che quel calciatore/squadra abbia segnato sarà bassa.

And the Oscar goes to… Nicolò Cambiaghi (per ora). Già, perché è lui il primatista attuale in Serie A, con un punteggio di ben 3.24 xG. Tanta sfortuna per il calciatore in forza all’Empoli che, per un motivo o per l’altro, non è riuscito ancora a trovare la via del gol, avendo colpito 2 legni. Negli ultimi 10 anni solo tre giocatori sono riusciti a superare quota 4.00: Belotti 2022-23 (4.83), Candreva 2017-18 (4.34) e Longo 2014-15 (4.08).

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L’ultima decisione di Juan Jesus sul caso razzismo è quella definitiva: cosa è successo ancora

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Francesco Acerbi e Juan Jesus, difensori di Inter e Napoli - Serie A, FIGC, squalifica, Giudice Sportivo

L’ultima giornata del campionato di Serie A, disputatasi prima della sosta per le Nazionali, ha lasciato aperto un caso davvero particolare. Nel big match tra Inter e Napoli, infatti, un presunto episodio di razzismo sarebbe scaturito dalle parole, poi smentite, di Francesco Acerbi nei confronti di Juan Jesus. Il caso, rimasto aperto per tutta la durata della sosta, è arrivato al termine con la decisione, in seguito a verifica, da parte del Giudice Sportivo di assolvere il difensore interista.

Le ore successive alla decisione, infatti, facevano presagire ad un probabile ricorso da parte dell’amareggiato difensore partenopeo. In giornata, come riportato da Sky Sport però, Juan Jesus sarebbe turbato dal caos mediatico generato e, forte e consapevole dell’affetto intorno a sé, avrebbe deciso di non fare ricorso in altre sedi contro la decisione del Giudice Sportivo. In seguito alla valutazione della possibilità di ricorrere alla giustizia ordinaria, ha deciso di rispettare la clausola compromissoria che avrebbe previsto un’autorizzazione dalla parte della FIGC per procedere, preferendo dunque di rimanere “dentro il sistema”  senza proseguire legalmente.

Dopo l’assoluzione di Acerbi, inoltre, il difensore del Napoli avrebbe ricevuto il sostegno da parte di Vinicius Junior, attaccante del Real Madrid soggetto diverse volte ad insulti razziali, e di Mike Maignan, portiere del Milan reduce da un pessimo episodio alla Blue Energy Arena di Udine. I Campioni d’Italia, dopo la decisione di non prendere parte alla campagna avviata dalla Serie A “Keep Racism Out”, avrebbero in mente l’idea di affidargli la fascia da capitano per una partita, di tutta risposta alla decisione.

Sulla vicenda, infine, si sarebbe espresso anche l’agente dello stesso Juan Jesus, Roberto Calenda, il quale avrebbe fatto ulteriore chiarezza sulla vicenda.

LE PAROLE DELL’AGENTE DI JUAN JESUS

LA DECISIONE SUL CASO ACERBI-JUAN JESUS –  “Juan Jesus si è presentato all’audizione senza avvocato perché essendo teste/persona offesa non è prevista la presenza di alcun legale: lo stesso Ufficio che lo aveva convocato aveva precisato questo aspetto. Juan Jesus ha dato il suo contributo alle investigazioni, raccontando quanto successo e depositando anche un filmato. Perché è stata necessaria ad Acerbi una fitta preparazione di una settimana per ‘studiare la migliore strategia difensiva’ se era così evidente l’assenza della discriminazione? Quali ‘prove’ ha portato Acerbi oltre alla sua interpretazione delle parole rivolte a Juan Jesus?”.

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