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Atalanta-Sampdoria 2-0, le pagelle: Lookman non si ferma, disastro Murru

Le pagelle del Diez

Atalanta-Sampdoria 2-0, le pagelle: Lookman non si ferma, disastro Murru

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Il match del sabato sera al Gewiss Stadium si conclude con la vittoria dei padroni di casa per 2-0. Prestazione solida degli uomini di Gasperini che conquistano 3 punti importantissimi per la corsa alla Zona Champions. Basta un gol per tempo, con il vantaggio, arrivato al 42′, firmato Maelhe e il raddoppio, al 57′, del solito Lookman, che ora è a un solo gol di distanza dal capocannoniere Osimhen, impegnato domani contro la Roma.

LE PAGELLE DELL’ATALANTA:

Musso 6.5: Parate decisive quando il risultato è ancora sullo 0-0, per il resto della partita quasi inoperoso. Porta a casa il clean sheet.

Toloi 6.5: Prestazione solida, serve Lookman nel gol del 2-0.

Djimsiti 6: Lammers non crea grattacapi al difensore albanese, non commette errori.

Scalvini 6.5: Attento sulle poche sortite blucerchiate, bravo anche a spingere in alcune fasi del match. (Dal 87′ Demiral S.V.).

Hateboer 6.5: Attento in copertura su Augello, gran cross per il gol di Maelhe.

De Roon 6: Ordinaria amministrazione, smista molti palloni senza mai rendersi protagonista.

Koopmeiners 6.5: Buona prestazione dell’olandese, abbina qualità e quantità in mezzo al campo.

Maelhe 7: Ottimo tempismo nell’inserimento per il gol dell’1-0, ritrovato. Sempre una spina nel fianco della difesa della Sampdoria sfruttando gli spazi creati da Boga. (Dal 68′ Ruggeri 6: Poco da segnalare, entra sul 2-0 e rimane in copertura senza sbilanciarsi).

Lookman 7.5: 12esimo gol stagionale, salta Murru e trova un tiro potente e preciso su cui Audero non può nulla. Oltre al gol dà sempre l’impressione di essere pericoloso, colpisce il palo nell’azione dell’1-0. (Dal 82′ Muriel S.V.).

Boga 6.5: Mette in difficoltà la retroguardia blucerchiata con la sua velocità, mette lo zampino nell’azione dell’1-0 con il cross per Lookman da cui scaturisce il vantaggio della Dea. (Dal 68′ Pasalic 6: Entra a a partita già indirizzata, prestazione sufficiente).

Hojlund 6.5: Il suo nome non finisce sul tabellino dei marcatori  ma la prestazione è ottima, molti scambi interessanti con Lookman e Boga. (Dal 68′ Zapata 5.5: Spreca due occasioni per andare sul 3-0, impreciso).

All. Gasperini 7: La Dea gioca benissimo, serata tranquilla. Dopo il gol del 2-0 la squadra abbassa il ritmo e preferisce gestire il vantaggio.

LE PAGELLE DELLA SAMPDORIA:

Audero 6.5: Salva la Samp in più occasioni, non può nulla sui due gol dei padroni di casa.

Amione 5: Boga è un cliente scomodo, viene spesso messo in difficoltà dall’ivoriano.

Nuytinck 5.5: Soffre la velocità dei 3 attaccanti dell’Atalanta ma da più sicurezza rispetto agli altri due difensori blucerchiati. (Dal 81′ Vieira S.V.).

Murru 4.5: Umiliato da Lookman nel gol del 2-0, la differenza di passo tra i due è evidente. Viene sempre messo in difficoltà dal nigeriano.

Leris 5.5: Perde il duello sulla fascia con Maelhe, ci mette comunque impegno. Viene ammonito.

Winks 5.5: Prova a mettere qualità in impostazione ma l’Atalanta chiude bene gli spazi.

Rincon 5.5: Ci mette grinta e corsa ma non basta, perde spesso i duelli con Koopmeiners. (Dal 63′ Paoletti 6: Entra con voglia ma non incide).

Augello 5.5: Musso gli nega la gioia del gol, perde il duello con Hateboer.

Djuricic 5: Brutta partita, spreca molti palloni. (Dal 59′ Zanoli 6: Prova a spingere ma la partita è ormai indirizzata).

Gabbiadini 5.5: Prova a inventarsi qualcosa ma non ha molte occasioni, il più vivo dell’attacco della Samp. (Dal 81′ Malagrida 6: Trova il gol del 2-1, annullato per fuorigioco di Quagliarella).

Lammers 5: Chiuso dalla retroguardia bergamasca, non trova molti spunti. (Dal 81′ Quagliarella 6: prova a suonare la carica, in fuorigioco nell’azione che porta al gol di Malagrida).

All. Stankovic 5.5: La squadra parte bene sfiorando il vantaggio, poi la differenza tra le due compagini viene fuori.

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Inter-Juventus 0-1, le pagelle: Kostic MVP, Dumfries bocciato

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Juventus

INTER-JUVENTUS PAGELLE – Inter e Juventus arrivano dalle qualificazioni ai quarti nelle rispettive competizioni europee, ottenute in settimana. Entrambe, dunque, arrivano all’attesissimo “Derby d’Italia” in un momento positivo. Nella prima frazione, meglio è la squadra di Allegri, che riesce a creare diverse azioni pericolose. Il ritmo, durante tutto il primo tempo, non è da sfida di alto livello, anche se l’incontro risulta molto imprevedibile. La svolta della gara arriva al 23′, con il gol di Kostic che sblocca la contesa. La rete è convalidata dopo un lungo check del VAR. Partita che, da quel momento, si stabilizza sui binari dell’equilibrio. Nella seconda metà, l’Inter prova a schiacciare la Juventus nella propria metà campo. Nerazzurri che, nonostante l’altissima percentuale di possesso palla, non riescono a essere particolarmente pericolosi. Bianconeri che proseguono l’ottimo momento tra campionato e coppe.

LE PAGELLE DELL’INTER

Onana 6: non impeccabile in occasione del gol, anche se era difficile arrivare sulla conclusione. Nonostante questo, gioca bene tanti palloni con i piedi, soprattutto quando bisogna accelerare la manovra.

Acerbi 6: dalla sua parte, la Juve si fa sentire poche volte. Nonostante sia chiamato in causa per il ruolo di braccetto di sinistra, si disimpegna bene.

De Vrij 6: centrale e titolare in un match iper-complicato, in una stagione molto delicata. Non sempre perfetto e pulito, ma contiene bene Vlahovic, permettendogli di giocare solo spalle alla porta.

Darmian 5.5: dopo la grande prestazione europea, si fa spesso trovare impreparato, lasciando libero più volte Kostic. (dal 79′ Correa sv).

Dimarco 6: la Juve bussa poco alla sua porta, ma nonostante il poco lavoro difensivo, non riesce a creare come al solito davanti. (Dal 63′ D’Ambrosio 6: limita bene le sfuriate degli avversari nella sua zona, proponendo anche qualcosa in zona offensiva).

Calhanoglu 6.5: l’unico dei suoi che riesce ad abbinare qualità e quantità. Tante giocate da centrocampista difensivo e altrettante intelligenti per liberare compagni in zone pericolose.

Brozovic 5.5: non spettacolare in cabina di regia, anche perché viene ben limitato. Costretto molto spesso a giocate poco illuminanti, che non aiutano l’Inter a ribaltare il campo.

Barella 6: non una prestazione indimenticabile, ma la sua cattiveria agonistica servirebbe a molti altri in questa squadra. Crea una delle poche occasioni per i suoi quando è in campo. (Dal 63′ Mkhitaryan 6.5: dal suo ingresso, i nerazzurri riescono a proporre molte più azioni pericolose).

Dumfries 5: discorso simile a quello di Darmian, con la differenza che per primo dovrebbe essere lui a contenere Kostic. Poco efficace anche nelle soluzioni offensive. (Dall’83’ Bellanova sv).

Lukaku 5: sempre ben contenuto dalla retroguardia avversaria. Fa ben poco per ottenere palloni in zona pericolosa. (Dal 79′ Dzeko sv).

Lautaro 5.5: molto simile al compagno di reparto, con la differenza che prova a lottare per guadagnarsi qualche possibilità. Da lodare l’atteggiamento.

All. Inzaghi 5: la sua squadra non ha grandi idee di gioco e si affida più che altro a giocate dei singoli o ad alcune situazioni da palla inattiva. Nonostante la mole di possesso palla, le occasioni pericolose sono davvero limitate.

LE PAGELLE DELLA JUVENTUS

Szczesny 6.5: poco impegnato nel primo tempo, se non fosse per l’importante parata su Barella. Sicurezza per tutti i suoi.

De Sciglio 6: partita ordinata, senza particolari sbavature. Non spinge molto in avanti, ma copre sempre bene sugli avversari che capitano dalle sue parti. (Dal 75′ Cuadrado 6: oggi relegato prevalentemente a un compito difensivo, lo svolge bene).

Gatti 6.5: poche scelte sbagliate. Sia nel tempismo degli interventi, sia nell’impostazione. Prestazione solida.

Bremer 6.5: sempre perfetto quando deve anticipare gli avversari. Sfrutta bene la sua fisicità e le sue doti difensive per annullare gli avversari.

Danilo 6: coordina bene il lavoro di reparto, oltre che essere determinante quando l’Inter preme.

Locatelli 7: fa sentire la sua presenza con numerosi contrasti vinti e diversi palloni smistati. Cruciale per issare una diga contro gli assalti avversari e far giocare i suoi.

Kostic 7: da lui arrivano gran parte dei grattacapi per l’Inter. La maggior parte delle volte ha la libertà per fare cross, che risultano molto pericolosi, e anche arrivare al tiro. Bella rasoiata per il gol dell’1-0.

Rabiot 7: ancora una volta, è il giocatore chiave, fondamentale per sbloccare la partita. Corre, si impegna, lotta e spesso vince. Domina a centrocampo contro qualunque avversario. Importante anche per l’assist del vantaggio.

Fagioli 6.5: cresce con il passare dei minuti. Nel secondo tempo è determinante quando bisogna recuperare palloni e gestirli in tutte le zone del campo.

Soule 6: qualche guizzo importante anche oggi, ma poco concreto quando si arriva nella zona calda. Ha un paio di occasioni per calciare, ma non le sfrutta. [Dal 66′ Chiesa 6.5: dal suo ingresso, i difensori avversari sono costretti ad alzare ulteriormente la guardia. Pericoloso anche quando parte da metà campo (Dall’83’ Paredes sv)]

Vlahovic 5.5: escluso il gol al Friburgo, prosegue il momento no per lui. Lavora tanto per la squadra, ma in un match molto complicato non basta, anche perché spesso è isolato e spalle alla porta.

All. Allegri 7.5: altra vittoria, altro clean sheet e altri punti “mangiati” sulla zona Europa League. La sua Juve riesce a infastidire gli avversari nei punti deboli e copre perfettamente il vantaggio.

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Lazio-Roma 1-0, le pagelle: Zaccagni strabiliante, Ibanez spaventoso

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LE PAGELLE DI LAZIO-ROMA – Si è appena concluso il derby della capitale, una delle partite più attese della stagione. La gara, terminata sul risultato di 1-0, ha visto la Lazio trionfare sulla Roma in questo sentitissimo incontro della 27esima giornata di Serie A, snodo cruciale per fare un passo avanti verso la qualificazione alla prossima UCL.

Abbiamo assistito ad una delle gare meno spettacolari della stagione, in cui sono stati messi in scena tutti gli esempi da non seguire in uno sport bellissimo come il calcio. Nervosismo e cattiveria, non solo a livello calcistico, hanno caratterizzato il clima del derby, compromettendo inevitabilmente il gioco, come in caso dell’espulsione di Ibanez nel primo tempo. La rete di Mattia Zaccagni pesa tantissimo, rivelandosi decisiva sul risultato finale.

LE PAGELLE DELLA LAZIO

Provedel 7: scende in campo nonostante l’attacco influenzale stringendo i denti, rivelandosi fondamentale per i suoi in occasione della reazione giallorossa al gol subito.

Marusic 6: circolano davvero pochi palloni dalle sue parti, evitando ogni pericolo o rischio.

Casale 6.5: gioca un’ottima partita, vincendo tutti i duelli aerei. Colpevole di un autogol che sarebbe stato decisivo, ma il VAR lo salva annullando il gol.

Romagnoli 6.5: l’ex di turno si dimostra molto solido, evitando a Belotti ed Abraham di rendersi particolarmente pericoloso.

Hysaj 6.5: bene in fase offensiva con le sovrapposizioni sulla fascia che causano superiorità numerica. A livello difensivo ha poco da fare.

Milinkovic-Savic 6: non si mette particolarmente in mostra, seppur il suo apporto mentale sulla squadra sia sempre fondamentale.

Cataldi 6: soffre e lotta continuamente, dimostrando grande spirito di sacrificio e attaccamento alla maglia.

Luis Alberto 6.5: cerca spesso il gol, gioca molto defilato sulla fascia e con le sue doti tecniche mette molto in confusione la difesa avversaria.

Pedro 6: è una partita che lui sente molto a livello emotivo, motivazione che lo spinge a dare tutto e sacrificarsi costantemente per il bene della squadra (dall’89’ Basic s.v.).

Zaccagni 8: i suoi inserimenti in mezzo al campo mettono notevolmente in difficoltà la Roma, riuscendo sempre a saltare l’avversario. Segna il gol decisivo che consacra la sua prestazione (dall’81’ Cancellieri s.v.).

Felipe Anderson 6.5: assist illuminante in occasione del gol di Zaccagni, oltre ad essere marcato male a causa dei suoi movimenti tra le linee che confondono i difensori avversari.

All. Sarri 6.5: biancocelesti sono sempre in controllo del gioco, soffrendo quasi nulla ad eccezione di un paio di occasioni sventate. Inoltre, da quando sono in superiorità numerica la partita è in discesa.

LE PAGELLE DELLA ROMA

Rui Patricio 6.5: effettua delle parate di altissimo livello per cercare di tenere a galla i suoi, ma Zaccagni lo mette davanti ad un tiro imparabile.

Mancini 5: sempre in ritardo su zaccagni, che se lo beve come un bicchiere d’acqua. Come al suo solito, si fa trovare protagonista nelle risse e ciò non contribuisce a calmare una partita già di per sé molto sentita.

Smalling 6: come al solito, è il più affidabile della retroguardia capitolina, cercando di allontanare sempre il pericolo. Il gol del pareggio è annullato per una sua posizione di offside.

Ibanez 4: complica incredibilmente la gara per i suoi, lasciandoli uno in meno per più di 60′. Si fa espellere stupidamente commettendo due falli in situazione di potenziale contropiede avversario.

Zalewski 5: molto ingenuo in occasione del vantaggio laziale, con un intervento goffo che indirizza l’avversario direttamente davanti al portiere.

Cristante 5.5: si fa notare davvero poco, cercando di aiutare la retroguardia fisicamente ma influisce davvero poco.

Wijnaldum 5.5: va vicino al gol con una botta da fuori nei primi minuti, ma a causa de clima molto nervoso e della grande fisicità della gara sparisce dai radar (dal 67′ Matic 6: entra per aumentare l’esperienza ma la situazione è ormai compromessa per cambiare le sorti del match).

Spinazzola 5.5: il duello con Pedro lo costringe alla fase difensiva, non potendo aiutare i suoi in avanti come al suo solito).

Dybala 5.5: quasi invalutabile a causa dei pochissimi palloni toccati, ma non riuscire a reggere il forte nervosismo che aleggia sul terreno di gioco (dal 46′ Llorente s.v.)[dal 78′ El Shaarawy s.v.].

Pellegrini 5.5: cerca di prendere in mano le sorti della squadra da vero leader, ma con un uomo in meno gli risulta difficile spingersi in avanti, dovendo aiutare la difesa (dall’84’ Solbakken s.v.).

Belotti 5: va sempre a contrasto con la coppia Romagnoli-Casale, che lo sovrasta dal primo all’ultimo minuto della sua gara (dal 67′ Abraham s.v.).

All. Mourinho (Foti) 5sulla carta la partita organizzata sembra poter dare speranze di successo, ma l’espulsione pesa troppo ai fini della prestazione, con la Lazio che surclassa i giallorossi.

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Torino-Napoli 0-4, le pagelle: Osimhen un marziano, Linetty non all’altezza

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Torino-napoli

La 27ª giornata di Serie A è sempre più nel vivo: aspettando i derby Lazio-Roma e Inter-Juventus, il match delle 15:00 dell’Olimpico Grande Torino Torino-Napoli termina 4-0 in favore dei partenopei. Gli azzurri sbloccano la partita con il gol di Osimhen sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Torino risponde e va vicino all’1-1, ma Linetty stende Kvaratskhelia in area: il georgiano dal dischetto non sbaglia. Nella seconda frazione di gioco il Napoli dilaga con la doppietta di Osimhen e il primo gol stagionale di Ndombele appena entrato.

LE PAGELLE DEL TORINO

Milinkovic-Savic 5.5: la produzione offensiva partenopea è incredibile, non è colpevole sui 4 gol, rischia di combinare il pasticcio perdendo palla sull’attacco di Lozano. Compie una buona parata su Osimhen.

Gravillon 6: dalla sua parte c’è Kvaratskhelia, ferma spesso il georgiano con le cattive venendo anche ammonito al 20′ ma nel complesso riesce a contenerlo, almeno fino a quando è in campo (dal 54′ Djidji 6: entra sul 3-0, la partita è già finita).

Schuurs 5: ha un cliente difficilissimo come Osimhen: perde il duello aereo venendo anticipato dal nigeriano che di testa insacca l’1-0. Sull’attacco dello stesso Osimhen, perde la palla che porta allo 0-4.

Rodriguez 6.5: grandissimo intervento sul tiro di Lozano, dalla sua parte il messicano non crea pericoli. I problemi sono altrove per i granata.

Singo 5.5: prestazione ordinata, sta molto spesso in copertura su Kvara piuttosto che in proiezione offensiva. Non è il principale artefice della sconfitta (dal 75′ Ola Aina s.v.).

Linetty 4.5: dalla sua palla persa arriva il corner che porta al vantaggio del Napoli, in difficoltà con gli alti ritmi del match colpisce Kvaratshkelia in area causando calcio di rigore (dal 54′ Ilic 6: entra sul 3-0, la partita è già finita)

Ricci 6: tenta più volte la conclusione risultando uno dei più propositivi del toro, perde però qualche pallone di troppo in mezzo al campo. Nel complesso la sua prestazione è sufficiente

Vojvoda 5: si perde totalmente Osimhen sul 3-0, sembra sempre in difficoltà quando il Napoli attacca (dal 54′ Buongiorno 6: entra sul 3-0, la partita è già finita)

Vlasic 6.5: al rientro dall’infortunio, è il più vivace del reparto offensivo granata, con le sue giocate mette in difficoltà la retroguardia ospite senza però riuscite a trovare la carta vincente (dal 85′ Seck s.v.).

Radonjic 5.5: prova a inventarsi qualcosa ma non riesce a incidere sulla gara.

Sanabria 5: è lesto nell’avventarsi sulla ribattuta del tiro di Ricci, ma colpisce il palo. Nel resto della gara è annullato da Kim.

All. Juric 6: dopo il gol subito la squadra si accende mettendo in seria difficoltà il Napoli ma subisce il raddoppio che taglia le gambe alla sua squadra, nel secondo tempo arrivano il terzo e il quarto gol: paga più errori individuali che di squadra.

LE PAGELLE DEL NAPOLI

Meret 6: fortunato sulla conclusione potente di Ricci, salvato dal palo sulla ribattuta di Sanabria, nel secondo tempo è spettatore del dominio partenopeo.

Di Lorenzo 6.5: dalla sua progressione arriva il 3-0 del Napoli, partita attenta del capitano che deve fare attenzione ai guizzi di Radonjic ma riesce a contenere bene il serbo.

Rrrahmani 6.5: partita tranquilla, Sanabria non passa spesso dalle sue parti e quindi può dare una mano alla manovra azzurra (dal 72′ Ostigard s.v.).

Kim 7: solita partita sontuosa del centrale coreano, Sanabria prova a stargli alla larga per avere delle possibilità di venire servito senza perdere palla.

Olivera 6.5: partita tranquilla per il terzino uruguaiano, che può anche spingere dando una mano in fase offensiva. Trova anche l’assist per il 3-0 di Osimhen.

Anguissa 7: ruba a Linetty il pallone che porta al calcio d’angolo vincente, mette sempre polmoni e intensità a disposizione della squadra.

Lobotka 6.5: solita buona gara in fase di impostazione e recupero palla, Spalletti gli concede riposo nel finale (dal 85′ Gaetano s.v.).

Zielinski 7: perfetta la battuta del calcio d’angolo per il gol di Osimhen, con il quale contribuisce a sbloccare il match (dal 65′ Ndombele 7: entra e trova subito il gol, semplice mettere dentro il pallone da lì).

Lozano 5.5: non è in giornata, prima il suo tentativo viene fermato dalla scivolata di Ricardo Rodriguez, poi non riesce a ribadire in rete sul suggerimento di Kvara (dal 65′ Elmas 6: al momento del suo ingresso la partita è già finita, non ha grandi occasioni per creare qualcosa).

Osimhen 8: mostruoso lo stacco ad anticipare Schuurs, perfetta l’angolazione del colpo di testa; imparabile per Milinkovic-Savic l’1-0. Si ripete nel secondo tempo siglando il 3-0 che chiude i giochi, sempre con un gran colpo di testa. Non contento, ruba palla a Schuurs portando al 4-0 di Ndombele (dal 72′ Simeone s.v.).

Kvaratskhelia 7: conquista e trasforma il calcio di rigore, poi è bravo nel servire Ndombele per il quarto gol del Napoli.

All. Spalletti 7: solita grande prestazione del Napoli, che fatica tra l’1-0 e il 2-0, con un Torino che forse avrebbe meritato il pari, ma dopo il 2-0 non c’è più storia, la sua squadra dilaga.

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Fiorentina-Lecce 1-0, le pagelle: Saponara decisivo, Gallo regala la vittoria ai viola

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Italiano

Il match tra Fiorentina e Lecce è appena terminato. Al Franchi finisce 1-0 per i padroni di casa. La squadra di Italiano vince la settima partita consecutiva, considerando tutte le competizioni, raggiungendo il nono posto a quota 37 punti. Il Lecce perde per la quarta volta di fila. Rimane invariata la posizione in classifica dei pugliesi.

Nel primo tempo la partita è molto equilibrata, fino alla rete della Fiorentina al 27′. I viola passano in vantaggio dopo un bel traversone insidioso di Saponara per Nico Gonzalez, decisiva l’indecisione tra Falcone e Gallo, con quest’ultimo che causa l’autorete. Da quel momento in poi la Fiorentina prende coraggio e chiude la prima frazione di gioco in attacco.

Nella ripresa i padroni di casa continuano a chiudere i giallorossi nella propria metà campo, gestendo il vantaggio. Il Lecce crea davvero pochissimo, rendendosi poche volte pericoloso.

LE PAGELLE DELLA FIORENTINA

Terracciano 6: nel primo tempo non viene mai chiamato in causa, mentre nella ripresa è bravissimo a chiudere lo specchio della porta in a Di Francesco.

Dodò 6.5: la sua maturazione sulla fascia destra è impressionante. Corre come un treno avanti e indietro senza mai fermarsi, accompagna e si rende sempre partecipe in attacco, mentre in difesa chiude ogni tentativo pericoloso.

Milenkovic 6: riesce a imporsi su Colombo per tutto il match grazie a una stretta marcatura a uomo. Troppo importante il difensore serbo per Italiano.

Igor 6: insieme al suo compagno di reparto gestiscono al meglio la difesa, rischiando davvero in pochissime occasioni che si contano sulle dita di una mano. Grande controllo e consapevolezza.

Biraghi 6: soprattutto nel primo tempo, la pericolosità del suo mancino fa la differenza. Le azioni iniziano da destra ma finiscono sempre sulla fascia sinistra. Dà un grande aiuto ai suoi compagni grazie ai suoi cross tesi.

Barak 6: grazie alla sua statura e forza fisica riesce a tenere sempre botta in ogni contrasto. Quando ha la palla tra i piedi invece non sembra esser alto un metro e novanta, si muove con grandissima eleganza. (dall’85’ Bonaventura s.v.).

Amrabat 6: si abbassa sempre tra centrali di difesa per far partite le azioni di attacco. E’ il cervello, la mente di questa Fiorentina, ogni azione passa dai suoi piedi e lo fa con enorme qualità.

Mandragora 6: grazie alla partita di oggi sta dando prova di una buona continuità in quel ruolo. Italiano ha sempre più fiducia in lui e il centrocampista risponde in modo positivo. (dall’85’ Duncan s.v.).

Gonzalez 6: partita non da protagonista assoluto, ma grazie alla sua qualità nello stretto riesce sempre a creare buchi nella difesa giallorossa. (dall’86’ Ikone s.v.).

Kouamè 5.5: oggi Italiano lo schiera titolare, ma non una partita facile per l’attaccante ivoriano. Viene ingabbiato da Baschirotto e Umtiti che fanno di tutto per non fargli prender palla. (dal 69′ Cabral s.v.).

Saponara 6.5: il più in forma del reparto offensivo dei viola. Grandi giocate sulla fascia e incursioni centrali per tagliare il campo. Punta spesso la porta ed è suo il traversone che porta al vantaggio. (dal 69′ Sottil 6: entra molto bene in partita, crea diverse occasioni pericolose sulla fascia sinistra).

All. Italiano 6.5: settima vittoria consecutiva per la Fiorentina considerando tutte le competizioni. Periodo di grandissima forma per i viola che giocano bene e portano a casa risultati importanti.

 

LE PAGELLE DEL LECCE

Falcone 5.5: incomprensione con Gallo nella rete che porta in vantaggio i viola. Chiude bene lo specchio nel secondo tempo in diverse occasioni.

Gendrey 5.5: male nella metà campo offensiva, sbaglia più volte i passaggi in uscita. In difesa gioca una buona partita, specialmente nella seconda frazione di gioco. (dal 78′ Cassandro s.v.).

Baschirotto 6: prestazione più che positiva del centrale del Lecce. Chiude le porte grazie alla sua enorme forza fisica, ma a impressionare è la velocità con la quale rincorre gli avversari.

Umtiti 6: nonostante il dominio territoriale dei padroni di casa, lui e Baschirotto evitano grossi pericoli all’interno dell’aerea. La Fiorentina conclude la partita con un solo gol e i meriti vanno sicuramente all’ex Barcellona.

Gallo 5: dopo l’indecisione con Falcone, si butta la palla in rete causando l’autogol del vantaggio viola. In fase offensiva non riesce mai a impensierire la difesa avversaria, sbagliando spesso i cross per servire gli attaccanti.

Gonzalez 5.5: un “fantasma”. E’ poco partecipe in fase di impostazione, riceve poche volte la palla. Baroni lo sostituisce nel finale. (dal 78′ Helgason s.v.).

Hjulmand 6: lotta e lavora molto bene soprattutto in fase di interdizione, recuperando moltissimi palloni nella propria metà campo.

Blin 5.5: non una buona partita a livello tecnico quella del centrocampista giallorosso. Tanti palloni persi in fase di impostazione, si ritrova molto spesso a dover rincorrere gli avversari. (dal 70′ Maleh s.v.).

Strefezza 6: fa un pò di fatica ad entrare in partita nel primo tempo. Nella ripresa è più coinvolto, si fa vedere più spesso. E’ il fulcro dell’attacco dei giallorossi, gli unici pericoli arrivano dai suoi piedi. (dal 70′ Oudin s.v.).

Colombo 5.5: ogni suo tentativo di tiro rimbalza su Milenkovic che è sempre attento a chiudergli la porta. Soffre molto la marcatura stretta dei centrali della Fiorentina. (dall’83’ Ceesay s.v.).

Di Francesco 5.5: ha una bona occasione a inizio ripresa dopo una bellissima palla di Strefezza ma il suo tiro viene respinto da Terracciano. Nel complesso, si vede poco, non cerca mai l’uno contro uno.

All. Baroni 5.5: perde ancora il Lecce. Quarta sconfitta di fila per i giallorossi che escono dal Franchi non giocando una buona partita. Sono troppo pochi i pericoli creati e prestazione al di sotto di quello che i pugliesi hanno fatto vedere durante l’anno.

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