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Atalanta tradita dalle sue stelle, Modric incanta

Calcio Internazionale

Atalanta tradita dalle sue stelle, Modric incanta

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Si ferma a Madrid il percorso europeo dell’Atalanta versione ’20-’21. Si ferma per mano di un Real in cui si mettono in mostra ancora i soliti noti, un Real che dopo tante critiche vuole dimostrare che appartiene ancora all’élite Europea. Per la squadra del Gasp non certo la miglior prestazione stagionale, stanca e mai incisiva, incapace di tenere il ritmo dell’undici madrileno.

ATALANTA: SI SALVA DJIMSITI, DISASTRO SPORTIELLO

SPORTIELLO 4.5: Regala a Modric la palla dell’1-0, Asensio lo beffa sul suo palo. Non bastano a salvarsi qualche parata e il rigore intuito invano.

TOLOI 5: All’Atalanta manca il suo capitano. Quando Vinicius alza il ritmo soffre troppo la sua velocità, causando anche il rigore del 2-0. Serata da dimenticare.

PALOMINO 5.5 (dal 61esimo): entra a partita già indirizzata e si fa subito sovrastare da Benzema che sfiora il 3-0. Incolpevole sul gol di Asensio.

ROMERO 6: Lotta come sa, ma quando il Real alza i giri fatica a contenere Vinicius e Benzema. Conquista la punizione del 2-1.

DJIMSITI 6: Il più positivo del pacchetto arretrato atalantino. Nel primo tempo salva il risultato e tiene in piedi l’Atalanta, sul terzo gol forse lascia troppo spazio ad Asensio.

MAEHLE 5.5: Non trova mai lo spunto, raramente coinvolto e pericoloso. Viene spostato a sinistra con l’uscita di Gosens, ma la musica non cambia.

DE ROON 5.5: Prima al centro e poi sulla fascia destra, ci mette il suo solito impegno. Ma il cambio ruolo forzato dall’infortunio di Gosens, di fatto, lo esclude dalla partita.

PESSINA 6: Si mette in mostra a tratti. Lotta e riparte come può, ma subisce la qualità di due mostri sacri come Kroos e Modric.

CALDARA s.v. (dall’84esimo): Entra appena dopo la rete di Muriel, in tempo solamente per assistere al terzo gol del Real.

GOSENS 6: contribuisce al promettente avvio dell’Atalanta, poi si adegua al calo generale. Sostituito a inizio secondo tempo per un infortunio muscolare. Sfortunato.

ILICIC 5 (dal 57esimo): Impalpabile. Non riesce a dare la scossa che Gasperini sperava, patisce le difficoltà dell’Atalanta e non entra mai davvero in partita. Perde la palla che conduce al rigore del 2-0.

PASALIC 6: Solo 45 minuti in campo, in cui però è stato il migliore di un pacchetto offensivo atalantino senza spunti. Sostituito non per demeriti.

ZAPATA 5.5 (dal 45esimo): L’asso nella manica del Gasp riesce a dare più peso a un attacco troppo leggero, ma fatica ad incidere in una Atalanta che non crea. Ha poche occasioni, ma non le sfrutta.

MALINOVSKYI 5: Non riesce a dare la qualità che manca disperatamente all’Atalanta. Sbaglia appoggi e passaggi alla portata, cerca il tiro con coraggio, ma non è la sua serata.

MURIEL 6: Tanti, troppi errori banali. Per 80 minuti mancano le sue invenzioni, poi si salva tirando fuori dal cilindro una grande punizione che vale il momentaneo 2-1. Ma ormai è tardi.

MIRANCHUK s.v. (dal 84esimo): in campo per appena 10 minuti a partita ampiamente chiusa.

GASPERINI 6: Mette in campo i più in forma, effettua le sostituzioni che deve effettuare. Non snatura la sua idea di gioco, ma non riesce a cambiare le sorti di un match controllato con merito dal Real.

REAL MADRID: MODRIC SALE IN CATTEDRA, SI ESALTA VINICIUS

COURTOIS 6.5: Fa il suo quando viene chiamato in causa. Mura Zapata due volte, indolore la punizione di Muriel che lo beffa all’incrocio.

VARANE 6: Si adatta bene al ruolo di centrale di destra dove l’Atalanta non riesce a metterlo in affanno. Causa la punizione del 2-1, ma ormai la qualificazione è in cassaforte.

SERGIO RAMOS 7: Impeccabile in difesa, freddo dal dischetto. A quasi 35 anni, Il Real passa ancora dal suo Capitano. Leader.

MILITAO 6 (dal 63esimo): Entra sul 2-0 con il Real in controllo della partita e gioca una partita ordinata.

NACHO 6: Fa il suo da terzo di sinistra chiudendo bene gli spazi alla catena di destra atalantina. Mai in difficoltà.

MENDY 6: Non subisce e non offende. Dopo un’andata da protagonista, si limita al minimo sindacale al ritorno.

KROOS 6.5: Meno appariscente del suo compagno Modric ma sempre efficace. Sbaglia difficilmente con e senza la palla. Certezza.

VALVERDE 6: Prestazione solida in sostituzione dello squalificato Casemiro. Con due fenomeni al fianco non ha bisogno di brillare.

ASENSIO 6.5 (dall’82esimo): Entra e chiude la partita segnando il 3-1 dopo pochi minuti.

MODRIC 7: Il solito metronomo, fa tutto e lo fa bene. Recupera il pallone che porta all’1-0, gestisce con classe il centrocampo madrileno. Onnipresente.

VAZQUEZ 6.5: Cerca e trova spunti in fascia, si adatta bene al ruolo da quinto di centrocampo. L’uscita di Gosens lo agevola.

VINICIUS JR. 7: Imprendibile. Nel secondo tempo porta la difesa dove vuole, crea pericoli, conquista il rigore. Manca solo il gol.

RODRYGO 6 (dal 69esimo): Riprende da dove Vinicius aveva lasciato con uno slalom nell’area atalantina che si conclude con un nulla di fatto. Poi poco altro.

BENZEMA 7: Fondamentale. Anche nella serata di Vinicius, a colpire è Karim. Gestisce bene il reparto, punto di riferimento fisso per la squadra. E, alla prima occasione, punisce. Il solito.

ZIDANE 7: Non sottovaluta l’avversario e prepara bene la partita, presentandosi con un insolito 352 che imbriglia la squadra di Gasperini.

Fonte immagine in evidenza: ANSA

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Perisic può lasciare Londra: c’è l’intesa con il nuovo club

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Perisic

Dopo la conclusione dell’affare Vuksovic, l’asse Tottenham-Hajduk Spalato non intende raffreddarsi. I due club, infatti, hanno raggiunto l‘intesa riguardo la definizione di un altro trasferimento.

Come riportato dal portale Sportske Novosti, il profilo indiziato è quello di Ivan Perisic, che potrebbe tornare in Croazia già a gennaio. L’esterno, con un trascorso tra le fila dell’Inter, è attualmente ai box, a causa di un infortunio. Il classe ’89 ha rimediato, nelle precedenti giornate, la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.

Per Perisic, quindi, si tratta di un romantico ritorno alla corte del primo club della propria carriera. L’eclettico centrocampista con indosso la maglia dei Bianchi di Spalato, ha mosso i primi passi, tra il 1995 e il 2006, nel settore giovanile.

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Tragedia Tigres, il presidente Cortes ucciso dopo una sconfitta casalinga

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Tigres

Edgar Paez Cortes, presidente del Tigres FC, è stato ucciso dopo una sconfitta di seconda divisione colombiana contro l’Atletico. Il match è terminato 2-3, tanto è bastato per premere il grilletto. La polizia di Bogotà, come riportato da  Gianluca Di Marzio, starebbe indagando sul fatto di cronaca; secondo le prime ricostruzioni dei media locali due individui in moto sarebbero i responsabili. Il presidente avrebbe lasciato lo stadio Metropolitano de Techo con la propria autovettura. Affiancandosi e da distanza ravvicinata, i due avrebbero aperto il fuoco sul presidente, che era accompagnato dalla figlia, fortunatamente rimasta illesa.

IL COMUNICATO DELLA SOCIETÀ

A comunicare la morte del 63enne è stata la società Tigres FC, con il seguente messaggio di gordoglio. “Il Tigres e il mondo dello sport colombiano sono distrutti dalla notizia. Il suo impegno per il Tigres e per lo sviluppo dello sport nella regione hanno lasciato un marchio indelebile su tutti quelli che l’hanno conosciuto”. 

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Sancho-ten Hag, è scontro totale: l’inglese bandito da tutte le strutture dello United

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Sancho ten Hag

Nella sessione estiva di calciomercato, tra le squadre maggiormente impegnate c’è stato il Manchester United. I Red Devils hanno acquistato Rasmus Højlund dall’Atalanta, oltre che Andrè Onana e Mason Mount. Ciò che sta facendo discutere, però, è il rapporto tra Erik ten Hag e Jadon Sancho, arrivato ai minimi termini. Secondo quanto riportato dal Daily Mirror, l’allenatore del Manchester United avrebbe bandito il giocatore da tutte le strutture della società, tra cui anche la sala da pranzo. L’ex Borussia Dortmund può allenarsi a Carrington, ma senza i compagni e non può pranzare con il resto della squadra.

ten Hag ha lanciato un ultimatum a Sancho, chiedendo al giocatore di porgere le sue scuse per il suo comportamento, per poter tornare a far parte della squadra. Nonostante questo trattamento, il classe 2000 non si smuove, rifiutandosi di scusarsi. Il nativo di Camberwell era arrivato a Manchester per 85 milioni di euro dal Borussia Dortmund, dopo aver disputato una super stagione da 17 gol e 17 assist in Bundesliga. Ora, dopo un inizio positivo in Inghilterra, sta riscontrando alcuni problemi che lo hanno escluso dal progetto tecnico. Il Manchester United prosegue nel lasciare il pieno controllo della situazione all’allenatore, con la situazione che non sembra migliorare.

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Il Real Madrid ha deciso: Xabi Alonso prenderà il posto di Ancelotti

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Real Madrid

Clamorosa bomba di mercato lanciata da Radio Marca. Quest’ultima, difatti, si è espressa circa il successore di Ancelotti così da ipotizzare il prossimo allenatore del Real Madrid. Secondo l’emittente spagnola, in pole position ci sarebbe Xabi Alonso, attuale allenatore del Bayer Leverkusen.
L’ex, tra l’altro, giocatore dei blancos sembra essere il candidato numero uno a sedere sulla panchina della squadra di Madrid, visto che Carlo Ancelotti ha da tempo un accordo con la nazionale del Brasile. Così la dirigenza spagnola sembra essere convinta di questa possibilità visti gli ottimi risultati ottenuti dalla squadra tedesca con la guida di Alonso. In questa stagione, per esempio, il Bayer è primo, a parità con il Bayern Monaco, a quota 13 punti. Tralasciando la posizione di classifica, ciò che colpisce è la qualità del gioco espresso e delle tante occasioni da gol create di partita in partita.
Inoltre, però, c’è anche da considerare l’opzione interna. Infatti Raul Gonzalez Blanco, l’allenatore del Real Madrid Castilla, sembra ancora in tempo per fare il salto di qualità e prendere in mano la prima squadra della capitale, come successe a Zidane qualche anno fa.

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