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Come sta l'Atletico Madrid?

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Come sta l’Atletico Madrid?

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Se la Juventus ha incontrato qualche difficoltà nell’arco dell’ultima settimana, con la pesante sconfitta di Coppa Italia contro l’Atalanta ed il deludente pareggio contro il Parma, anche l’Atletico Madrid del Cholo Simeone ha rallentato il passo nelle ultime settimane pur perdendo soltanto nell’ultimo match, disputato Domenica al Benito Villamarin di Siviglia (1-0 contro il Betis).

L’uscita in coppa negli ottavi di finale, contro il Girona, è stata somatizzata grazie a due semplici vittorie contro Huesca (0-3) e Getafe (2-0), che hanno però evidenziato la dipendenza da alcuni giocatori e la mancanza di altri. Il tutto è poi sfociato in una partita super tattica contro il Betis, perfettamente equilibrata, dove l’Atletico ha subito per lunghi tratti il possesso palla avversario senza riuscire ad affacciarsi con costanza nella metà campo avversaria.

GRIEZMANN ONNIPRESENTE

Che cambi lo spartito o i musicisti, l’importanza sta sempre nel capo d’orchestra, rappresentato indissolubilmente da Antoine Griezmann. Il francese decide quasi interamente dove dirottare le giocate offensive dei colchoneros, con Simeone che gli lascia libertà pura per sfruttarne a pieno le caratteristiche anche quando il resto della squadra non funziona a pieno regime. Contro il Getafe, il 26 Gennaio, il campione del mondo ha sbloccato una partita spenta anche a causa della garra messa in campo dal Getafe, che aveva subito poco per mezz’ora ed aveva spinto gli avversari ad essere imprecisi e poco verticali. Al primo sfondamento centrale, la situazione cambia rapidamente:

Primo 1 vs 1 vinto centralmente

Griezmann è bravo a rientrare dal fuorigioco ed a farsi trovare pronto per la battuta a rete. 1-0

Anche lontano dalla porta, il francese è sempre l’attaccante che rientra e detta i tempi, fungendo da trequartista in un ipotetico 4-2-3-1.

Oppure fungere addirittura da centromediano metodista permettendo ad un centrocampista come Thomas di inserirsi.

E’ sempre lui a crearsi lo spazio in un attimo, come nel caso di una palla persa del Betis (che inizia l’azione molto basso) dove Griezmann ha sui piedi l’azione dell’ipotetico 0-1 ma spreca su passaggio di Correa.

Contro l’Huesca, è lo stesso asse Griezmann-Correa a creare l’occasione da gol per Thomas Lemar.

A ciò si aggiunge che, senza essere ripetitivi, Griezmann è un giocatore capace di stoccate geniali anche con pochi metri a disposizione.

Subito dopo l’1-0, il Betis è distratto e concede qualche metro di troppo. Griezmann ci prova a giro ma coglierà il palo

LA MOBILITÀ DI SAÚL E LEMAR

Se Griezmann è il giocatore insostituibile, in attacco l’Atletico ha dimostrato di essere pericoloso sulle fasce, perché il 4-4-2 di Simeone è tutto fuorché difensivo, seppur alle ali venga chiesto tantissimo lavoro. E’ qui che l’utilizzo di Lemar e Saúl diventa fondamentale, con Vitolo sicura alternativa tra i due.

Guardiamo due esempi differenti che mostrano la diversità di questi due giocatori e la loro duttilità in questo schema: a Huesca, Lucas Hernandez va al gol grazie ad un cross di Koke, provocato da un taglio centrale con passaggio laterale di Lemar, che agiva da ala destra.

Lemar taglia centralmente ed allarga il gioco

Sul cross di Koke, per Hernandez sarà un gioco da ragazzi dopo aver percorso tutta la fascia sinistra (l’ultimo in alto)

Contro il Getafe invece, il gol di Saul, pur arrivando su respinta, è frutto di un taglio e di una lettura perfetta dell’azione.

Saul appoggia a Griezmann e si inserisce tagliando il campo.

Sul prosieguo dell’azione, Thomas pesca perfettamente Hernandez.

Il francese serve Kalinic che spara addosso a David Soria, con Saul che sbucherà da dietro per il gol del 2-0.

L’INNESTO DI MORATA

Seppur ha una sola partita all’attivo, la motivazione dell’acquisto di Morata è stata di semplice interpretazione contro il Betis: un attaccante veloce, capace di scattare e creare superiorità su un passaggio millimetrico di Griezmann.

Su ripartenza veloce: Griezmann per Morata, che solo davanti a Pau Lopez sarà fermato da Feddal

KOKE E GODIN

Altri due giocatori chiave sono Koke e Godin, che possiedono di fatto le chiavi di centrocampo e difesa: l’assenza del numero 6 si è sentita tanto contro il Betis, perché l’Atletico non è mai riuscito a creare qualcosa per vie centrali. Thomas e Rodri sono due giocatori di quantità e qualità, hanno gamba e chiusure eccellenti e sono bravi in regia, ma mancano degli ultimi 20/30 metri finali. Come mostrato in precedenza (gol Hernandez vs Huesca), gli inserimenti di Koke sono fondamentali per dare verticalità al gioco colchonero. Dall’altro canto, Godin è in assoluto il metronomo difensivo, quello che permette a Gimenez di essere sempre preciso ed ermetico. In sua assenza si sono viste tutte le lacune di Lucas Hernandez come centrale, con alcuni varchi centrali troppo vistosi per una squadra di Simeone.

IN CONCLUSIONE

La Juventus dovrà essere brava ad imbrigliare Griezmann, con un occhio particolare ai tagli centrali ed alle capacità d’inserimento di alcuni giocatori. Allegri dovrà essere bravo a modellare la squadra in funzione dell’attaccante, perché Morata potrebbe soffrire la stazza dei difensori juventini ma metterli in difficoltà in velocità mentre Kalinic può rivelarsi un ottimo uomo-sponda. I terzini non sono più un punto di forza dei colchoneros ed un uomo come Cancelo potrebbe far saltare il banco tatticamente (positivamente o negativamente che sia). In difesa l’Atletico è da sempre una fortezza, ma sarà compito dei fenomeni bianconeri provare a sbrogliare la matassa. Un altro uomo chiave potrebbe essere Matuidi, un giocatore bravo a sentire la partita grazie anche alla sua duttilità: un suo movimento può creare superiorità numerica in qualsiasi momento.

A quindici giorni, tanti scenari sono incerti, con la certezza però di vedere una grande partita soprattutto dal punto di vista tattico.

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Coppa Italia

ULTIM’ORA – La decisione dell’assemblea di Lega per la Supercoppa Italiana 2024-2025: quali squadre in corsa?

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Trofeo della Supercoppa Italiana

L’assemblea di Lega Serie A tenutasi questa mattina ha stabilito che la Supercoppa Italiana della prossima stagione, la 2024-2025, si svolgerà nuovamente con una final four in Arabia Saudita nei primi giorni di gennaio. Questo è quanto si apprende da Calcio e Finanza, che sottolinea come, però, la decisione definitiva sulla questione verrà presa dal Consiglio di Lega.

Qualche squadra, in particolare l’Inter, aveva espresso delle perplessità su questo format, considerando il calendario della prossima stagione che, tra la nuova Champions League e il Mondiale per Club di fine anno, appare più intasato che mai.

Ancora non sicure le date in cui dovrebbe svolgersi la Supercoppa Italiana, ma i giorni più probabili dovrebbero essere il 3 e 4 gennaio per le semifinali e il 7 gennaio per la finalissima.

Ricordiamo che accedono alla final four le prime due classificate in Serie A e le due finaliste di Coppa Italia. Ad oggi, quindi, l’Inter sembra certa di un posto, con il Milan e la Juventus a giocarsi il secondo posto tramite il campionato. Per la Coppa Italia, invece, accederanno solo due squadre tra Lazio, Fiorentina, Atalanta e Juventus.

Lo scorso anno, in quel di Jeddah, l’Inter sollevò il trofeo dopo aver battuto in finale il Napoli. Le due squadre sconfissero in semifinale rispettivamente Lazio e Fiorentina.

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Arrivano le parole di Gravina su Acerbi: “La sentenza va rispettata”

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FIGC

Dopa la decisione del giudice sportivo di assolvere Acerbi sono arrivate le dichiarazioni del presidente della Figc Gabriele Gravina circa l’accaduto. Nelle ultime ore la sentenza aveva scatenato le reazioni più disparate, a partire dall’indignazione del Napoli resa nota tramite un suo comunicato ufficiale. A cercare di placare le acque ci ha provato proprio Gravina, a conclusione dell’Assemblea di Lega odierna. Gravina ha invocato il rispetto verso la sentenza del giudice sportivo. Inoltre si è pure detto disposto a credere alla difesa di Acerbi che aveva saltato per via del caso gli ultimi impegni con la Nazionale italiana. Di seguito vi riportiamo le sue dichiarazioni.

GRAVINA – “L’assoluzione di Acerbi? Si tratta di una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Esistono  principi che devono essere rispettati altrimenti corriamo il rischio di  far saltare tutto il sistema. Io accetto il verdetto e sul piano umano  abbraccerò il ragazzo quando lo incontrerò. Abbiamo saputo di una verifica da parte del giudice sportivo e allora, per evitare forme di distrazione, lo abbiamo lasciato a casa. È stata una decisione a scopo precauzionale, non perché già condannato. Acerbi ha fornito le proprie motivazioni e noi crediamo alle parole del ragazzo”.

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Flash News

Kvaratskhelia in dubbio per l’Atalanta: oggi la decisione

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Khvicha Kvaratskhelia, giocatore del Napoli - Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League

Nella giornata di oggi Khvicha Kvaratskhelia farà ritorno a Napoli. Nel corso del match contro la Grecia che è poi valso la qualificazione a EURO24 con la sua Georgia, l’esterno sinistro è stato costretto ad uscire dal campo a causa di un dolore all’inguine. La sua nazionale ha poi vinto lo stesso ai calci di rigore. La sua presenza contro l’Atalanta resta ancora in dubbio.

LE CONDIZIONI DI KVARATSKHEILA

Come riporta Il Mattino, Kvaratskhelia sarà valutato nelle prossime ore dallo staff del Napoli. La speranza è che si tratti solo di un affaticamento muscolare. Se così dovesse essere la sua presenza in campo per la sfida contro l’Atalanta non sembra essere in discussione. Se invece si dovesse trattare di uno stiramento il georgiano dovrà stare ai box per qualche settimana. il Napoli aspetta il rientro di Kvaratskhelia per capire se sarà necessaria o meno una risonanza magnetica. Vedendo i video che sono circolati sui profili social dello stesso georgiano, che lo ritraevano festeggiare coi compagni, la speranza è che davvero non sia nulla di grave. Il popolo azzurro dovrà restare con il fiato sospeso ancora per qualche ora. Ricordare l’importanza della sfida contro l’Atalanta è quasi superfluo: si potrebbe trattare infatti dell’ultima chance per la Champions League.

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Calcio Internazionale

Futuro Lewandowski: l’Arabia un’opzione ma attenzione all’Atletico

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Barcellona Lewandowski

Il futuro di Robert Lewandowski è molto incerto. I media spagnoli parlano da qualche settimana di un interesse molto forte da parte dell’Arabia Saudita. Si parla addirittura di un’offerta da 100 milioni di ingaggio, cifre folli che potrebbero far vacillare l’attaccante polacco. Secondo quando riporta Sport ES però, su Lewandowski ci sarebbe anche un interesse di un altro club spagnolo: l’Atletico Madrid. Nonostante la rivalità sportiva tra Barcellona e Atletico, le due società hanno spesso fatto affari insieme, quindi quest’operazione non sembra del tutto impossibile.

Lewandowski non sembra voler andare via da Barcellona, ma il club catalano sta prendendo in considerazione una sua possibile cessione, in quando per contratto, l’ingaggio del giocatore è destinato a salire con il passare degli anni. Il classe ’88 ha segnato 20 gol e fornito 9 assist in 39 partite totali: numeri ancora una volta super. La carta d’identità però recita 35 anni e anche per questo motivo il Barcellona potrebbe decidere di sacrificare il suo bomber per puntare su un giocatore più giovane come Vitor Roque, andando ad allinearsi con la politica del club degli ultimi anni.

Una cosa è certa: chiunque riuscirà ad accaparrarsi il contratto di Lewandowski sarà autore di un affare. Basterà solo aspettare per vedere con quale maglietta segnerà una valanga di gol il prossimo anno.

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