Il Cagliari si appresta a scendere in campo contro la Lazio. Sfida insidiosa per entrambe le compagini, con i sardi che cercano stabilità per trovare punti vitali in chiave salvezza e i biancocelesti alla ricerca della bussola per reindirizzare la stagione sui giusti binari.
Leggenda rossoblù, Gigi Piras ha parlato ai microfoni di TuttoCagliari.net in preparazione del match impegnativo in casa della Lazio. Diversi i temi affrontati, dall’analisi dell’ultima gara del Cagliari contro il Monza ai presupposti della partita di questa giornata. Di seguito le parole di Gigi Piras sul momento del Cagliari.
APPROCCIO CONTRO LA LAZIO – “Io personalmente non imposterei una gara d’attesa. Anche perché la Lazio ha giocato martedì in Champions League contro il Celtic e, non avendo tantissimi ricambi, sarà giocoforza un po’ stanca. Credo che l’ideale sarebbe provare a giocare a calcio, pressarli e cercare di prenderli in velocità. Senza tenere un baricentro eccessivamente alto, perché i capitolini hanno contropiedisti fortissimi e, di conseguenza, lasciargli molti spazi in ripartenza sarebbe un errore”.
SITUAZIONE IN CLASSIFICA – “Anche i biancocelesti sono un po’ attardati in classifica e hanno bisogno di punti. Speriamo che questa sia l’occasione buona per vedere il Cagliari fare finalmente risultato contro un avversario di grande spessore. D’altra parte i rossoblù, nell’ultima trasferta a Torino contro la Juventus, mi erano piaciuti parecchio. Purtroppo avevano commesso un paio di errori difensivi imperdonabili: non si possono prendere due gol, in serie A, come quelli di Bremer e di Rugani. Per portare via qualcosa dall’Olimpico occorrerà prestare molta più attenzione in fase difensiva, in particolare sui calci piazzati”.
MATCH CONTRO IL MONZA – “Nel primo tempo sono stati padroni del campo, poi nella ripresa hanno lasciato il pallino del gioco nelle mani dei brianzoli. E il Monza è una bella squadra, con ottime individualità, e sa palleggiare molto bene. Alla fine ha sfiorato il successo, colpendo due pali”.
SECONDO TEMPO CONTRO IL MONZA – “Io dico che la partita la stavamo tenendo bene in mano. Ma poi, purtroppo, se lasci giocare formazioni come il Monza alla fine non ti lasciano scampo. Anche se va detto che, per l’ennesima volta, siamo capitolati su un calcio da fermo. Bisogna che i difensori si mettano in testa di fare più attenzione e di marcare meglio in area di rigore”.
MARCATURE – “Sono del parere che certi calciatori vadano obbligatoriamente marcati a uomo. Uno come Bremer, ad esempio, deve essere per forza marcato a uomo. Stesso discorso per Immobile. Gli altri li puoi controllare anche a zona, ma in ogni formazione ci sono due o tre elementi ai quali bisogna assolutamente stare addosso, attaccati, incollati”.