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Bakambu: il giocatore essenziale

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Bakambu: il giocatore essenziale

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Team Numero Diez

Cedric Bakambu: la punta centrale del Villarreal ha da poco compiuto 26 anni, mettendo già all’attivo settantatré gol e sedici assist, facendo del cinismo e dell’essenzialità la sua caratteristica migliore.

CHI È BAKAMBU?

Cèdric Bakambu nasce l’11 aprile 1991 a Vitry-sur-seine, un comune situato nel dipartimento della valle della Marna.

Prende dimestichezza col mondo del calcio giocando con l’US Ivry all’età di 10 anni, ma nonostante sia ancora molto piccolo, si dimostra immediatamente una spanna sopra a tutti gli altri; e difatti dopo soli quattro anni arriva la chiamata del Sochaux. Messosi in mostra nelle giovanili del club di Montbèliard appena dopo un anno, gli osservatori dell’Inter vedono in lui del potenziale talento, ma valutandolo, decidono di scartarlo.

Resta quindi in Francia e, scalata tutta la trafila delle giovanili, è finalmente pronto per il grande salto: il 7 agosto 2010, a soli  diciannove anni, esordisce in Ligue 1 contro l’Arles-Avignon.

Cèdric Bakambu, però, non è ancora una punta centrale e nemmeno un attaccante, poiché secondo tutti gli allenatori che avrà in maglia giallo-blu, il congolese non è ancora abbastanza maturo da prendersi sulle spalle l’intero peso dell’attacco.

Con la maglia del Sochaux, Bakambu andrà in rete per ben diciotto volte.

A giugno 2014, però, il club di Montbèliard sarà costretto alla retrocessione in serie cadetta, nonostante un campionato sufficiente nel quale avevano totalizzato ben quaranta punti, arrivando due lunghezze sotto Nizza, Guingamp e Montpellier, tutte  salve per un pelo.

LA TURCHIA CHIAMA

Con il Sochaux retrocesso in Ligue 2, molti talenti del club francese si sono trovati con la valigia in mano, pronti per altre avventure. E nella sessione estiva 2014, anche Cèdric Bakambu va via dal “paese dei lumi”: il Bursaspor offre 1.8 milioni e 800 mila euro di stipendio al giocatore per accaparrarsi le sue prestazioni.

 

In maglia bianco-verde avverrà la sua definitiva consacrazione: il mister Şenol Güneş  lo schiererà finalmente punta centrale, lasciandolo libero di sfruttare, dunque, tutte le sue qualità.

Con il Bursaspor, Bakambu farà ben 13 reti in 27 partite, con una media impressionante di circa un gol ogni due partite, tanto che a fine anno, il Villarreal non se lo farà scappare sborsando 7.5 milioni, quadruplicando, di fatto, il suo valore.

IL SOTTOMARINO GIALLO

Arriva al Villarreal nel luglio 2015 dopo un solo anno di Superlig e si dimostra immediatamente importantissimo: sia Marcelino, prima, che Escriba, dopo, ci puntano subito e in due stagioni in maglia gialla gioca circa 53 partite agglomerate, mettendo a segno 32 gol e 6 assist.

Le sue qualità, oltre che in patria, l’ha dimostrate in Europa, dove la scorsa stagione ha segnato due reti alla Dinamo Mosca, una al Viktoria Plzen, due al Bayer Leverkusen e quattro allo Sparta Praga.

IL GIOCATORE ESSENZIALE

Ed è in Spagna che Bakambu è diventato “il centravanti essenziale”: il congolese ha fatto della semplicità il suo cavallo di battaglia, scegliendo sempre la mossa meno complicata e che potesse permettere alla squadra di arrivare nel modo più semplice al gol. Non dribbla lontano dallo specchio, non si fa trovare largo: i tagli avvengono tutti in direzione del portiere, cercando di farsi trovare sempre più vicino possibile alla porta.

La concezione del “più tiro, più segno” è sbagliata, secondo Bakambu. Al contrario è importante riuscire a sfruttare al 100% ogni occasione e, qualora non fosse così facile segnare, è più utile servire un compagno meglio piazzato piuttosto che cercare un gol di notevole fattura.

Importante è il modo nel quale la punta trasforma le occasioni in rete: su 9 gol in campionato, come dimostrato dal sito Squakwa, tutti sono arrivati dall’interno dell’area di rigore, molto spesso di prima intenzione, o comunque senza mai tenere troppo la sfera.

Altro indizio che dimostra il suo cinismo è la posizione dal quale il pallone si insacca: i tiri del franco-congolese non vanno quasi mai a togliere le ragnatele dal sette, difficilmente una sua rete finisce nei gol più belli dell’anno. Le sue marcature avvengono sfruttando la sua prestanza fisica, la sua cattiveria. Non è importante il modo nel quale il pallone si insacchi in rete, ma è importante che lo faccia.

Da notare, inoltre, come in Liga quest’anno non abbia ancora segnato di testa, nonostante l’altezza non irrilevante (183 cm). Questo perché è molto più semplice fare una sponda di testa per un compagno meglio situato in area, piuttosto che tentare la difficile conclusione.

In questa stagione ha sofferto non poco il viaggio in Coppa d’Africa, che ne ha limitato la tenuta fisica; ma nella scorsa annata ha dato dimostrazione di grande forza, mettendo a segno ben 22 gol  e 4 assist in circa 34 partite agglomerate, tenendo una media-reti superiore a 1.5, tutti messi a segno rigorosamente all’interno dell’area di rigore ed ogni singolo gol ha portato punti al Villarreal.

 

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Dove vedere Lazio-Juventus in tv e streaming

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Alcuni giocatori della Juventus (Vlahovic, Weah, McKennie, Rabiot e Bremer) tornano a centrocampo

DOVE VEDERE LAZIO-JUVENTUS IN TV E STREAMING – Il match tra Lazio e Juventus andrà in scena sabato alle ore 18:00. Di fronte, una contro l’altra, due squadre che attraversano due periodi complicati della stagione. Biancocelesti alla prima con Tudor, arrivato per sostituire il dimissionario Sarri, bianconeri con una sola vittoria nelle ultime 8 vittorie. Match spartiacque per le due squadre: la Lazio punta a inseguire la zona Europa, con il 4° posto che sembra però un miraggio, Juventus che invece punta a difendere proprio l’ultimo posto che permetterebbe il ritorno in Champions.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

La Lazio di Igor Tudor arriva al match con l’entusiasmo del debutto con un nuovo allenatore, dopo inoltre il successo col Frosinone che ha dato fiducia all’ambiente prima dell’arrivo dell’allenatore ex Marsiglia. Prima di questo, però, la netta sconfitta col Bayern Monaco che ha sancito l’eliminazione dall’Europa, e le tre sconfitte consecutive in campionato contro Udinese, Milan e Fiorentina. L’obiettivo è ripartire per non perdere almeno il treno per l’Europa League, seppur di fronte c’è una squadra che ha assolutamente bisogno di fare risultato.

La Juventus di Massimiliano Allegri si presenta alla sfida con pochissime certezze. Tantissime le voci intorno al suo futuro, con i risultati sul campo che latitano e i possibili sostituti del livornese che filtrano quotidianamente. La squadra è in difficoltà, con i soli 7 punti raccolti in 8 partite che sono non solo un addio definitivo allo Scudetto ma anche un rischio per il 4° posto, con le inseguitrici che continuano a salire e accorciare sui bianconeri.

DOVE VEDERE LAZIO-JUVENTUS IN TV E STREAMING

Il match tra biancocelesti e bianconeri sarà visibile in diretta e in esclusiva su DAZN. Per gli abbonati a Sky che hanno sottoscritto l’abbonamento ‘Zona DAZN‘ la gara sarà visibile anche in tv sul canale 214 di Sky. Per lo streaming, sarà necessario scaricare l’app di DAZN su PC, smartphone o tablet, o in alternativa collegarsi al sito di DAZN tramite computer o notebook e selezionare la finestra dell’evento. 

LAZIO-JUVENTUS: LE PROBABILI FORMAZIONI

LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Gila, Romagnoli, Casale; F. Anderson, Guendouzi, Cataldi, Marusic; Zaccagni, Luis Alberto; Immobile. All. Tudor.

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Iling-Junior; Chiesa, Kean. All. Allegri.

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Pulisic entusiasta del Milan: “Mi hanno dato un’opportunità, sono in fiducia”

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Christian Pulisic, giocatore del Milan, Serie A, Europa League, Coppa Italia

Molti talenti brillanti passano dalla Serie A alla Premier League. Alcuni, quest’estate, hanno fatto il passaggio opposto. Christian Pulisic in particolare è stato il nome più altisonante della campagna acquisti del Milan. Parliamo di un giocatore dal talento puro e cristallino, che al Chelsea, dopo aver vinto anche una Champions League, ha avuto stagioni travagliate per via degli infortuni. La cessione in Italia ha però dato ottimi frutti, visti i risultati e le prestazioni del calciatore americano.

Ai microfoni di Fox Sports, nel corso di una lunga intervista, Pulisic ha potuto raccontarsi e spiegare i motivi della sua scelta. Dopo il Borussia Dortmund e il grosso calo in Inghilterra, i rossoneri si sono presentati come la giusta opportunità di rilanciare la sua carriera.

Di seguito trovate le parole di Pulisic a Fox Sports.

TRASFERIMENTO – “È stato un grande cambiamento per me. Tutto si muoveva a 100 miglia all’ora quando ero a Londra, la cultura del calcio era pazzesca. Qui ho potuto anche staccarmi dal calcio e godermi lo stile di vita, la cultura, il cibo. Mi piace molto. La lingua italiana? Ora capisco quasi tutto e sto facendo del mio meglio per parlarne quando posso. Voglio continuare a migliorare e spero di poter fare presto qualche intervista in italiano”.

STAGIONE – “Non direi che c’è stato un grande cambiamento, o qualcosa di particolare che ho fatto. Sicuramente mi sono preso cura del mio corpo. Ma è stato bello avere l’opportunità di giocare con continuità. Il tuo corpo si abitua, il che è stato davvero utile. Quando sei costantemente dentro e fuori dalla formazione può essere difficile. Il tuo corpo non è preparato per un impiego costante, quindi quando entri e offri una prestazione ad alta intensità, può sicuramente essere un problema. Ma in questa stagione mi sento bene e sento fiducia. Ed è allora che gioco al meglio”.

MILAN –  “Volevo un’opportunità, e il Milan me l’ha data davvero. Pioli ha davvero mantenuto le sue promesse. Non è solo sapere che avrei giocato, ma è avere anche qualcuno che mi ha parlato prima e che mi ha voluto fortemente. Mi ha dato l’opportunità di giocare ed essere me stesso nel miglior modo che conosco, e mi ha adattato su ciò che funziona meglio per la squadra. Penso che abbiamo trovato un buon equilibrio in questo senso. La tattica è sicuramente un aspetto importante in Italia, come dicono tutti. Si esamina costantemente ogni situazione possibile in allenamento: come pressiamo, come eseguiamo i calci piazzati. Sento di aver imparato molto. Europa League? Lotteremo per provare a vincere il trofeo”.

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Acerbi dopo l’assoluzione: “Accanimento contro di me, accusato per un malinteso”

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Acerbi

Torna a parlare il difensore dell’Inter Francesco Acerbi dopo l’assoluzione del caso di razzismo, che ha coinvolto lui e Juan Jesus. Non si placano le polemiche sul caso di Inter-Napoli, dopo che il centrale nerazzurro è stato assolto per mancanza di prove che testimoniassero l’epiteto razzista. Juan Jesus ha risposto per le rime, cercando di dimostrare la veridicità delle sue affermazioni e per non passare nel torto della questione. Adesso è arrivata la nuova risposta di Acerbi, che al Corriere della Sera ha voluto dare nuovamente la sua versione.

ACERBI DOPO L’ASSOLUZIONE: LE SUE PAROLE

SENTENZA UNA LIBERAZIONEMai stato razzista. La sentenza è stata una liberazione, anche se tutta la situazione che si è creata mi ha intristito”.

ACCANIMENTOC’è stato grande accanimento contro di me. Io razzista? Il mio idolo era Weah, fu uno dei primi a chiamarmi quando mi fu trovato il tumore”.

JUAN JESUS“Nulla contro di lui, ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco, e non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto

ACCUSE “Tutti avevano già emesso la loro sentenza. E per tanti sono ancora un razzista, non ci sto! Se e quando arriverà la seconda stella, potrò esserci. E a testa alta”.

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La Rassegna Social del Diez – Archiviate le Nazionali, ora torna la Serie A

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Punto d’informazione, di impressioni e passioni condivise, i social network oggi più che mai raccontano le emozioni dei tifosi. Numero Diez vi presenta la rassegna dedicata ai più importanti messaggi della giornata di ieri.

 

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