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Lameck Banda, dai cantieri nello Zambia ai dribbling col Lecce

Giovani per il futuro

La storia di Lameck Banda, dai cantieri nello Zambia ai dribbling col Lecce

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Lameck Banda

Insegue i suoi sogni, come un ragazzino spensierato che gioca al campetto con gli amici, in fondo Lameck Banda è così. Forse l’esterno Zambiano non si è ancora abituato ai grandi palcoscenici della Serie A, il suo è un passato di lavoro duro e umiltà. Cresciuto in quel di Lusaka, il 29 gennaio 2001, Lameck ha imparato fin da piccolo cosa volesse dire la parola “sacrificio”, lavorando per ore nel cantiere dello zio, senza padre né madre, e spartendosi le giornate con gli allenamenti di calcio, la sua più grande passione. Ora Banda scorrazza felice per gli stadi di tutta Italia, con indosso la maglietta del Lecce, senza mai smettere di sognare.

I PRIMI PASSI DI LAMECK BANDA NEL MONDO DEL PALLONE

Lameck ama il calcio sin da piccolo, e la sua carriera comincia in patria, nel suo Zambia. Non serviva molto al ragazzo di Lusaka per essere felice: gli bastava un pallone e tanta passione per sorridere alla vita. Banda muove i primi passi nel mondo del pallone nel Nkwazi, squadra locale, ancora minorenne. A soli 15 anni, però, decide di mollare la scuola.

Le opportunità non erano molte, così Lameck decide di iniziare a lavorare nel cantiere dello zio. Le giornate di Banda si dividevano tra lavoro, necessario per mantenere la sua povera famiglia, e la sua passione: il calcio. Eravamo molto poveri, così ho cominciato a lavorare con mio zio nei cantieri. Ci svegliavamo alle 5 e alle 6 eravamo sul posto. Finivamo alle 16 poi correvo agli allenamenti. A 18 anni sono andato a giocare in Russia, ho salutato famiglia e amici, ho scoperto un clima e una cultura sconosciuti. Ho tenuto duro per provare a regalare un futuro migliore alla mia famiglia. Ne è valsa la pena”. Questo raccontava poco tempo fa Lameck Banda alla Gazzetta dello Sport.

L’INFANZIA DIFFICILE

L’infanzia di Lameck Banda non è tutta rosa e fiori come quella di tanti altri ragazzi. Il piccolo zambiano vive la crudeltà della vita sulla propria pelle per ben due volte. La prima alla tenera età di quattro anni, quando perde il padre, la seconda tredici anni più tardi, non ancora maggiorenne, quando perde anche la madre, che era gravemente malata: “Ho perso mio padre quando avevo 4 anni, mentre mia madre era malata ed è morta quando ne avevo 17. Era tifosa dello United: sono cresciuto guardando i Red Devils e i video di Robinho, il mio idolo“.

LAMECK BANDA ALLA SCOPERTA DELL’EUROPA

Dopo due anni di esperienza nel calcio dello Zambia, l’Europa si accorge del talento cristallino di Lameck. A chiamarlo è l’Arsenal Tula, in Russia. Banda esordisce titolare nel massimo campionato russo il 12 luglio 2019 contro la Dinamo Mosca, poi saranno 11 le presenze con il club in questione, poi si accaserà  Maccabi Netanya, squadra della massima divisione israeliana con cui gioca un’annata. Dopo la breve esperienza ritorna all’Arsenal Tula, che poi lo cede al Maccabi Petah Tiqwa, con la quale segna 7 gol in 26 presenze.

IL LECCE HA UN GIOIELLO TRA LE MANI: NESSUNO DRIBBLA COME BANDA IN SERIE A

Si accorge dello straordinario talento di Lameck Banda il Lecce, che quest’estate, dopo un’attenta attività di scouting, lo pesca dal Petah Tiqwa, in Israele. Le qualità, seppur ancora da sgrezzare, del giovane esterno sono sotto gli occhi di tutti. Già dalle prime partite con la maglia giallorossa impressiona la Serie A con i suoi strappi in velocità, ma soprattutto con i suoi dribbling. Le statistiche parlano chiaro: Lameck Banda è il miglior dribblatore del campionato italiano. Sono ben 12 i dribbling portati a termine che hanno portato l’azione al tiro: come lui, nessuno. Ad ora la media dello zambiano è di 1,7 dribbling portati a termine a partita. Le prospettive di crescita di Banda sono rosee. Il futuro, con il duro lavoro, potrà riservare solo cose belle al classe 2001, che continua a sognare. E chissà se magari, un giorno, riuscirà a coronare il suo sogno di vestire la maglia del Manchester United come voleva sua madre? Lameck sogna, e fa bene.

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Giovani per il futuro

Chi è Yassine Khalifi, il talento “regale” marocchino

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Chi è Yassine Khalifi

CHI É YASSINE KHALIFI – Durante l’ultima edizione dei Mondiali, gli occhi del mondo del calcio si sono posati sull’Accademia Mohammed IV del Marocco, voluta dal re dell’omonimo Stato per proteggere e coltivare il talento giovanile locale. Da questa accademia sono emersi alcuni dei protagonisti di Qatar 2022, tra cui En-Nesiry, Aguerd e Ounahi. Tuttavia, questa volta, la novità non è un trequartista con un gioco fiorito dai piedi fatati, ma un centrocampista ordinato dalla tecnica tagliente che condisce una maturità tattica invidiabile.

CHI É YASSINE KHALIFI

Yassine Khalifi nasce a Rabat il 9 agosto 2005. Il giovanissimo ragazzo proveniente dall’Accademia Mohammed IV ha giocato qualche match nella Alkass International Cup, una competizione che va in scena a Doha dove giocano i migliori club Under 17 del globo. Le sue prestazioni nella squadra giovanile hanno attirato l’attenzione dell’Atlético Madrid ma, la grande chiamata non è ancora arrivata.

Nel settembre 2022 si trasferisce in prestito alla squadra di massima serie marocchina Botola Union Touarga. Nello stesso mese, è stato riconosciuto da The Guardian, un giornale inglese, come uno dei migliori giocatori nati nel 2005 a livello mondiale. Il 7 settembre 2023, dopo aver disputato due partite nella Botola con l’Union Touarga, Khalifi è stato acquistato dal Lille, club di Ligue 1, per farlo giocare con la squadra B.

ALLA SCOPERTA DI KHALIFI

Il diamante grezzo marocchino occupa agilmente la posizione davanti alla difesa, gestendo il possesso palla con una tecnica sobria e una notevole visione di gioco. Il suo stile si contraddistingue per i filtranti precise capaci di tagliare le linee avversarie. Si distingue soprattutto per il gioco sempre ordinato, preferendo passaggi bassi di medio-lungo raggio e mantenendo un’elevata coerenza nelle scelte. Nella fase di non possesso invece, Khalifi appare piuttosto attivo, scattante sul pressing e decisamente rapido nei momenti d’intercettazione palla.

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Calciomercato

Chi è Niccolò Corrado, il terzino che piace a Monza e Torino

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Corrado

CHI È NICCOLÒ CORRADO, IL TERZINO CHE PIACE A MONZA E TORINO – La finestra di mercato invernale si sta avvicinando e le squadre di Serie A stanno già pensando a rinforzarsi. Piccoli colpi per arrotondare la rosa. Lo scopo del mercato di gennaio è essenzialmente questo, visto il solo mese a disposizione e i limiti economici che caratterizzano il calcio italiano. Per quanto riguarda la classe media del nostro campionato, Monza e Torino sembrano intenzionate a darsi battaglia per un terzino di proprietà della Ternana, Niccolò Corrado.

CHI È NICCOLÒ CORRADO

Niccolò Corrado è un giovane classe 2000 nato a Firenze e di proprietà della Ternana. All’età di sedici anni è entrato nel settore giovanile del Prato, e dopo neanche un anno in Toscana si è trasferito nella Primavera dell’Inter, in cui è rimasto per tre anni. Da lì sono iniziati i prestiti. Prima di nuovo in Toscana, all’Arezzo, poi al Palermo e infine alla Feralpisalò in Serie C, prima di passare a titolo definitivo alla Ternana. Con gli umbri, il terzino sinistro fiorentino ha disputato ben quaranta partite, trovando una volta la via del gol.

L’INTERESSE DI MONZA E TORINO

In questa stagione, Corrado è sceso in campo già tredici volte, di cui undici da titolare. I primi a mettergli gli occhi addosso sono stati gli osservatori del Parma, che punta alla promozione diretta nella massima serie, ma nelle ultime ore si è parlato di interessamenti direttamente dalla Serie A. Si tratta di Monza e Torino, che hanno bisogno di alternative per rinforzare le proprie corsie di sinistra.

I biancorossi infatti possono contare quasi esclusivamente su Kyriakopoulos, dato che sia Ciurria sia Birindelli sarebbero esterni adattati. L’innesto di Corrado darebbe dunque la possibilità a Kyriakopoulos di riposare e a Palladino di scegliere l’alternativa migliore. Per quanto riguarda il Torino le possibilità di scendere in campo sono leggermente più remote. Da quella parte infatti c’è Valentino Lazaro, uno dei fedelissimi di Juric. Anche in questo caso però, Corrado offrirebbe al tecnico una possibilità in più per far ruotare i propri giocatori. In fondo uno in più non guasta mai.

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Giovani per il futuro

Chi è Fabijan Krivak, il 2005 croato che ha colpito la Roma

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CHI È FABIJAN KRIVAK – La Croazia, qualificatasi ad Euro2024 dopo la vittoria di ieri contro l’Armenia, è stata una fucina di talenti di caratura internazionale nell’ultimo decennio. Lo Stato balcanico ha vissuto l’apogeo del proprio calcio negli ultimi anni, arrivando a disputare la finale dei Mondiali2018 e dell’ultima edizione di Nations League. In quella rosa, il punto di forza indiscusso era il centrocampo, vantante giocatori unici al mondo come ModricRakiticBrozovic Kovacic.

Tuttavia, il tempo scorre e prima o poi è necessario un cambio generazionale. Pertanto, uno dei possibili candidati per il centrocampo croato del futuro è Fabijan Krivak, talento molto apprezzato in patria e non solo, avendo attirato anche l’interesse concreto della Roma.

CHI È FABIJAN KRIVAK – CARATTERISTICHE DEL GIOCATORE

Krivak è un centrocampista molto duttile, nascendo come trequartista ma potendo essere impiegato anche come mediano all’occorrenza. Ciò grazie alla sua stazza fisica importante, vantando un’altezza di 182cm, che potrebbe anche aumentare notevolmente nel tempo, considerando la giovanissima età.

Infatti, si tratta di un 18enne, nato il 24 febbraio 2005, di piede mancino. La sua valutazione di mercato, riporta Transfermarkt, è di circa 400mila euro, seppur destinata ad aumentare esponenzialmente nelle stagioni future.

CHI È FABIJAN KRIVAK – LA CARRIERA

Attualmente il cartellino Krivak è di proprietà della NK Lokomotiva Zagreb, squadra della massima categoria croata e rivale cittadina della Dinamo Zagabria, attualmente al settimo posto in classifica.

La stagione corrente è la prima vera esperienza del classe ’05 in prima squadra, coronando un percorso giovanile totale all’interno di ogni categoria del club. Infatti, Krivak si unisce al club nel 2019, trovando spazio prima nella rosa u17 e poi nella rosa u19 nella scorsa stagione.

Quest’anno, invece, mister Cabraja ha fatto di lui un elemento importante dell’XI titolare, disputando 368′ di gioco in 8 presenze in campionato. Fin qui, la gioia del primo gol tra i professionisti non è ancora arrivata. La continuità concessagli, però, potrebbe essere un fattore vantaggio sia personale che per la squadra, determinata a risalire la classifica.

CHI È FABIJAN KRIVAK – L’INTERESSE DELLA ROMA

Seppur a livello numerico i numeri non siano ancora strabilianti, gli osservatori della Roma hanno segnalato il profilo del ragazzo alla dirigenza, decisasi a formulare un’offerta concreta per acquistarne il cartellino. Secondo quanto riportato da TMW giallorossi erano disposti ad offrire 3 milioni di euro al club, considerando anche il contratto in scadenza giugno 2024.

Ciononostante, la notizia odierna ha smentito ogni voce, annunciando l’accordo sul rinnovo fino al 2026. Questa situazione, quindi, chiude la possibilità di una cessione immediata, ma non è da escludere un ritorno di fiamma prima di quanto possiamo aspettarci.

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Calcio Internazionale

Chi è Oscar Gloukh, il trequartista sognato da tutte le big di Serie A

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CHI È GLOUKH, IL CENTROCAMPISTA CHE HA STREGATO L’EUROPA – Oscar Gloukh ha attirato su di sé le attenzioni di tutta Europa. Tra le squadre a lui interessate ci sono vari club del nostro campionato come Inter, Juventus, Roma ma non solo. Il centrocampista israeliano milita nel Salisburgo, club che nelle ultime stagioni si sta dimostrando sempre più una fabbrica di talenti.

CHI È GLOUKH: LA CARRIERA

Oscar Gloukh è nato l’1 aprile 2004 a Rehovot, in Israele. La sua carriera inizia nelle giovanili del Maccabi Tel Aviv, club in cui ha militato fino allo scorso gennaio. Il debutto con la prima squadra israeliana è avvenuto nella stagione 2021-22. Nelle 10 partite giocate tra playoff del campionato israeliano e la coppa nazionale ha realizzato tre reti. Più prolifica, invece, la scorsa stagione in cui con il Maccabi Tel Aviv ha totalizzato sei reti e 8 assist in 23 partite prima di trasferirsi durante l’ultima sessione di calciomercato invernale al Salisburgo. Il club della scuderia Red Bull ha speso 7 milioni di euro per strapparlo al club israeliano. Nella seconda parte della stagione in Austria ha totalizzato due gol e due assist in 17 presenze tra campionato ed Europa League. Un periodo di ambientamento per Gloukh che, invece, in quest’inizio di stagione ha già realizzato 4 gol e 4 assist in 20 presenze tra campionato, coppa e Champions League. Proprio nella massima competizione europea ha già realizzato due reti. La prima al debutto nella sfida contro il Benfica. La seconda, invece, nel match in trasferta contro l’Inter.

CHI È GLOUKH: LA NAZIONALE

Nella nazionale israeliana ha fatto tutte le trafila fino ad arrivare in quella maggiore. Importante il suo rendimento durante l’Europeo U19 nell’estate 2022 in cui ha realizzato tre reti e due assist trascinando i suoi fino alla finale poi persa contro l’Inghilterra. Durante la scorsa estate, invece, ha disputato l’Europeo U21 in cui ha realizzato due assist ed è arrivato fino alla semifinale poi persa – nuovamente – contro l’Inghilterra. Il debutto nella nazionale maggiore, invece, è arrivato il 17 novembre 2022 nell’amichevole contro lo Zambia. Finora ha realizzato tre gol in 11 partite.

CHI È GLOUKH: CARATTERISTICHE TECNICHE

Alto 170 cm, il ruolo che predilige in campo è quello da trequartista. Fa della tecnica, del dribbling e della visione di gioco le sue migliori caratteristiche. Capace anche in fase realizzativa, come testimoniato dai numeri. Gloukh è considerato uno dei principali prospetti del calcio israeliano.

CHI È GLOUKH: I CLUB CHE LO SEGUONO

Gloukh ha attirato su di sé le attenzioni da vari top club europei tra cui Arsenal, Liverpool e Manchester United. Le squadre di Serie A su di lui, invece, sono Inter, Juventus, Milan e Roma. Al momento il valore di mercato si aggira sui 10 milioni di euro, ma potrebbe presto schizzare alle stelle.

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