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Bari-Benevento 2-0, le pagelle: che impatto per Folorunsho

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Bari-Benevento 2-0, le pagelle: che impatto per Folorunsho!

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Bari-Benevento

Il Bari non molla. La squadra di Michele Mignani continua a tenere botta al Genoa, secondo in classifica, con la vittoria odierna, ottenuta contro il Benevento. I biancorossi si riportano al terzo posto in classifica e a sei punti dalla zona promozione diretta, grazie alle reti di Antenucci su calcio di rigore e Folorusnho mediante una punizione da limite dell’area. I piazzati rilanciano i galletti, i quali giocano una partita solida al punto giusto, ma cinica nelle poche occasioni, create durante la partita. Una partita, che noi di Numero Diez, abbiamo seguito LIVE dal San Nicola e di cui vi proponiamo un consultivo attraverso le pagelle.

PAGELLE BARI

Caprile s.v: fondamentalmente inoperoso.

Pucino 6,5: la prestazione del terzino destro barese è ordinata e precisa. E allora, come si giustifica la sufficienza piena? Attraverso la falcata, che, di fatto, mette fuori tempo l’espulso Acampora e il calcio di punizione, ben calibrato, il quale scalda i guantoni di Paleari.

Di Cesare 6,5: il capitano si distingue in positivo per un intervento provvidenziale, che salva il risultato e, chissà, anche le speranze promozione del Bari. L’intervento ad anticipare la corrente Improta al 22′ non vale solo una rete sventata, ma anche una rete realizzata.

Vicari 5,5: la retroguardia barese rischia notevolmente poco. L’unico allarme vero della gara lo fa suonare il numero 23 biancorosso, che rischia di rendere tremendamente in salita il pomeriggio della squadra di Mignani. Il suo intervento scomposto con il braccio in area di rigore sul tiro mediamente ravvicinato di Pettinari è un brivido, che fa pensare al peggio. (Dal 76′ Zuzek s.v.).

Mazzotta 5,5:  l’esterno mancino, scelto da Mignani quest’oggi, comincia con un piglio abbastanza sbadato. Le sue iniziative a rallentare e ad attivare il motore nevralgico del Benevento.

Maita 6: La mezzala biancorossa apporta dinamismo e agonismo a centrocampo. I suoi strappi permettono al Bari di legare bene i due reparti e di guadagnare campo per proporre due soluzioni: aumentare il volume offensivo della povera manovra offensiva dei galletti e, talvolta, provare a concludere a rete. Un po’ come succede nel finale di tempo, quando prova ad aprire il piattone destro verso la porta, difesa da Paleari. La sua partita non è pienamente sufficiente, perchè pesa una simulazione abbastanza evitabile sul groppone. (Dal 46′ Morachioli 6,5: la sua entrata in campo dà una marcia in più al Bari, che acquisisce in imprevedibilità negli ultimi trenta metri. La partita si sblocca grazie a un rigore, procurato da Cheddira per un fallo di Foulon. Tuttavia, portando indietro il nastro dell’azione determinante la rete, va sottolineato lo spunto del giovane numero 14, il quale duetta molto bene con Benedetti. Tale “tu per tu” porta regala la svolta alla gara dei padroni di casa.).

Maiello 6,5: il centrocampista si esibisce in un saggio di quantità, che si rivela determinante a lungo andare nella contesa del San Nicola.

Benedetti 6: il numero 80 biancorosso è come un motore diesel. Se nella prima fase della gara, questi si rivela particolarmente borbottante nel carburare, nella seconda parte della contesa conosce i pieni giri. Le sue sortite offensive lungo tutto il settore di centrosinistra danno aria alla manovra del Bari e al suo raggio d’azione decisamente più sbarazzino. La combinazione, nata grazie al suo apporto tecnico e di velocità di esecuzione, con Morachioli è una dimostrazione chiara e lampante della sua crescita.

Bellomo 5: è un po’ il grande assente del dovere, portato ottimamente a termine a domicilio dal Bari. Il suo ruolo di raccordo tra centrocampo e attacco praticamente non si nota. Anzi, sì: dalla poca produttività, caratterizzante la vena offensiva dei biancorossi. (Dal 76′ Molina s.v.).

Antenucci 6,5: il numero 7 è tornato a essere freddo e decisivo per il “suo” Bari. L’esecuzione vincente del calcio di rigore ripropone la versione più bella dell’attaccante, il quale cancella le difficoltà, vissute sotto porta, nel corso di tutto il primo tempo. (Dall’89’ Matino s.v.).

Cheddira 6: utile a metà. Questa è la sintesi della sua partita, che è caratterizzata da una forte propensione allo smarcamento e al frequente svariare lungo tutto il fronte d’attacco. Sveste i suoi panni da uomo goal per poter essere più associativo con la squadra. Tuttavia, i suoi filtranti verso la restante parte dell’attacco barese è praticamente nullo vuoi per le polveri inesistenti dei suoi compagni, vuoi per la sua scarsa precisione e lucidità nel servire i propri compagni. Nonostante i suoi tanti “vorrei, ma non posso”, il marocchino si rende protagonista della gara grazie all’episodio del rigore. Il suo atterramento in piena area di rigore, infatti, vale più di ogni suo goal. Vale la vittoria del Bari, importantissima a questo punto della stagione. (Dal 66′ Folorunsho 7: il 90 torna in campo in grande stile. Pronti via dà sfoggio a un dribbling, che anticipa una conclusione, culminata alta sopra gli incroci dei pali. A tale azione fantastica manca solo un po’ di fortuna. Quella fortuna, che lo aiuta al 71′ sul calcio di punizione. La deviazione della barriera spiazza un incolpevole Paleari, ma restituisce a un audace Michael la gioia della rete dal sapore particolare.).

PAGELLE BENEVENTO

Paleari 6: è un voto di stima verso un portiere, che capitola due volte e non per colpa sua. Anzi, se la punizione di Folorunsho si rivela essere una carambola fatale per lui, sul rigore, che sblocca la partita, a momenti, concretizza un miracolo nel neutralizzare la conclusione di Antenucci.

Letizia 5: il suo contributo sulla sua fascia di competenza è ostruito dall’attenta fase difensiva della squadra di Mignani, la quale non gli fornisce spazi per sgasare. Certamente, questo può essere un fattore giustificante in parte la sua prova insufficiente: tuttavia, un giocatore con le sue qualità di spinta può e deve fare più leva sulle sue qualità di corsa.

Acampora 5: il cartellino rosso, patito al 38′, per tackle su Pecino dimostra grave ingenuità, che un giocatore della sua esperienza non può permettersi. La sua espulsione cambia l’inerzia della gara, favorevole ai suoi.

Tello 5,5: impalpabile. (Dal 77′ Kubica s.v.).

Pettinari 6: comincia bene la gara del numero 9 sannita, il quale cerca di dare dinamismo al reparto con sgroppate innalzanti i giri del motore. (Dal 65′ Simy 5: purtroppo il suo ingresso avviene nell’annaspamento totale della squadra, già sfaldatasi dopo l’inziale vantaggio dei pugliesi.).

Improta 6: l’altro centrale di centrocampo ha il merito di insidiare parecchio il Bari per vie centrali. Tuttavia, questi ha anche un demerito: quello di non provare mai abbastanza a impensierire del tutto il castello arretrato biancorosso.

Foulon 4,5: gioca una partita di sacrificio e abnegazione. Il belga, però, prende troppo alla lettera tali dettami e finisce per penalizzare i suoi: il pestone energico, indirizzato a sul piede destro di Cheddira, finisce per definire le sembianze di un rigore, che fa affondare i giallorossi. L’intervento in sé non è sconsiderato come quello di Acampora, ma, pesa decisamente di più nella storia di questa partita.

Viviani 5: è l’altra faccia triste di una trasferta più rossa che gialla per gli ospiti. La compagine sannita non gira attraverso le sue geometrie, che risultano alquanto nulle. L’unico segno, che testimonia la sua presenza in campo sono i due cartellini, rimediati nella gara: uno di questi gli costa la doccia anticipata e costa al Benevento il colpo del k.o., firmato da Folorunsho.

Tosca 5: non entra mai nel vivo della partita.

Carfora 6: la verve del ragazzino è l’arma, su cui si poggia il Benevento. Il classe 2006 si muove molto bene, creando qualche problema alla coppia di centrali del Bari. Dai suoi piedi arrivano le conclusioni giallorosse verso la porta biancorossa, la quale, però, potrebbe vivere momenti peggiori. Sì, perchè il giovane giocatore delle Streghe potrebbe e, forse, dovrebbe essere anche più pericoloso. (Dal 70′ Karic s.v.).

Veseli 5: l’unica volta che ci si avvede della sua presenza è da individuare nella proteste per l’assegnazione del calcio di rigore al Bari. Ciò la dice lunga sulla sua performance.

Fonte foto in evidenza: profilo Facebook SSC Bari

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