Il Bari non sa più cosa voglia dire vincere. Tornati a calcare il manto erboso del San Nicola, i biancorossi sono costretti a rinviare l’appuntamento con la vittoria. Il carattere volitivo del Pisa e la scarsa incisività sotto porta dei galletti crea i presupposti per un pareggio a reti bianche. Lo 0-0 finale, che connota la 15° turno cadetto del Bari, è un risultato dolceamaro per gli uomini di Mignani: se da una parte, questi riescono a scalare la classifica, agganciando il 3° posto, agganciando Parma, Genoa e Brescia a quota 23 punti, c’è del rammarico per l’ennesima mancata vittoria. Certo, l’avversario di giornata non era tra i più semplici da affrontare: i nerazzurri, infatti, sono reduci da nove risultati utili consecutivi. Tuttavia, il recupero di due giocatori importanti come capitan Di Cesare, in difesa, e Maita, a centrocampo, fanno sperare gli spettatori di fede barese. La speranza di vedere una squadra compatta e ben assortita, però, scema sin da subito. Quella che scende in campo è una compagine priva di idee, in grado di impensierire il portiere dei toscani, Livieri. Il primo tempo non sortisce grandi palle goal per il Bari, che evidenzia una splendida capacità nel saper contenere le timide avanzate dei ragazzi, allenati da Luca D’Angelo. In questo senso è determinante l’apporto di Di Cesare, il quale riesce a creare un’efficiente catena difensiva.
IL PISA RIMANE IN 10 E IL BARI ATTACCA INUTILMENTE
Il Bari potrebbe basare le fondamenta del suo ritorno alla vittoria su questa certezza, considerando che c’è tutta una seconda parte di gara da giocare. Il match, però, sembra essere coerente alla trama di gioco della prima frazione di gioco. I galletti soffrono la compattezza del Pisa. Questa compattezza si sfalda a poco più di un meno di un quarto d’ora dalla fine: l’espulsione del difensore centrale pisano, Rus, spiana la strada al Bari, che comincia a ravvivare la partita, sfornando occasioni su occasioni. La prima arriva esattamente un minuto dopo il cartellino rosso: Ruben Botta batte un calcio d’angolo, sul quale si avventa Pucino. La palla centra in pieno la traversa. Il “toc” sulla traversa si ripete esattamente otto minuti più tardi: Antenucci prova a mettersi in luce con una conclusione verso la porta; l’opposizione del muro pisano diventa buona per Benedetti, che sfodera il destro. La potenza del suo tiro incoccia sulla parte superiore della porta, difesa da Livieri. Che è parte attiva in questo pareggio, sventando un tentativo dalla distanza di Folorunsho. Si chiude così il forcing del Bari, che non riesce a tramutare in rete le occasioni prodotte. E, soprattutto, non mette fine a un periodo di astinenza da vittorie, lungo ormai otto partite.