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Bayern, per difendere il titolo ci sarà da faticare

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Bayern, per difendere il titolo ci sarà da faticare

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Non è stato un grande inizio di campionato per i bavaresi. Nel match inaugurale di venerdì sera la squadra di Kovać ha impattato per 2-2 sull’Hertha Berlino, salvata da una doppietta del solito Lewandowski. Un risultato negativo e tanti campanelli d’allarme per un Bayern che continua a poggiarsi ciecamente sulla propria abitudine a dominare, ma continua a scricchiolare. Lo scorso anno lo scudetto è arrivato al termine di una stagione rocambolesca, sfruttando il suicidio inverosimile del Borussia Dortmund. L’eccezionale colpo di fortuna dello scorso anno doveva essere un avviso a non ripetere certi errori che invece sembrano ritornare inesorabilmente. Ma la ruota della fortuna gira e anche quest’anno, se le premesse sono queste, ci sarà da faticare per gli uomini di Kovać.

NOTE STONATE

Il 2-2 casalingo contro l’Hertha ha messo in mostra alcuni problemi per la squadra bavarese. Innanzitutto la difesa, ancora da registrare. La coppia Süle-Pavard ha mostrato di non essere ancora ben integrata, protetta anche male dal centrocampo. Il gol di Grujić è la perfetta sintesi del ritardo difensivo del Bayern, con Ibisevic che raccoglie il pallone lanciato dal portiere e imbecca il centrocampista serbo che passa in mezzo ai due centrali bavaresi e infila Neuer. La sensazione è che Kovać debba lavorare per trovare la migliore combinazione tattica e tecnica lì dietro, potendo contare anche su Lucas Hernández e Jérôme Boateng le possibilità sono diverse.

Proprio il centrocampo è l’altra nota stonata. Ci sono da considerare le assenze di Javi Martínez e Leon Goretzka, verosimilmente entrambi titolari, ma la mediana biancorossa funziona malissimo. Annaspa Müller da mezzala, saltato troppo facilmente in occasione del gol di Lukebakio. Il tedesco sembra ormai far fatica a trovare la propria collocazione tattica e con gli arrivi di Coutinho e Perišić lo spazio per lui tenderà a diminuire. Thiago davanti alla difesa non convince, fa troppo poco filtro e viene limitato nell’azione offensiva. Anche qui Kovać dovrà lavorare tantissimo per trovare la giusta quadratura, sicuramente il primo esperimento è bocciato con forza.

Ciò che più preoccupa del Bayern è però l’atteggiamento. Sette titoli consecutivi possono giustificare una certa arroganza nell’affrontare il campionato, ma in questo caso più che mai bisogna contestualizzare. Lo scorso anno è stato parecchio complesso per gli uomini di Kovać, il titolo è arrivato ma quasi per cause contingenti. Raramente il Bayern ha mostrato trame di gioco, ma spesso ha vinto per inerzia, perché oggettivamente ha una squadra troppo superiore. Ma c’è da dire che senza il suicidio del Borussia la musica sarebbe stata tutt’altra ed è verosimile che il Dortmund abbia imparato dagli errori del passato. Una stagione come quella scorsa dunque potrebbe non bastare, eppure il Bayern ha ricominciato nello stesso identico modo con cui aveva finito. Un gioco scontato, affidato ai singoli, una squadra sfilacciata e poco convinta. Prima che sulla tattica dunque bisognerebbe intervenire sulla testa dei giocatori.

Bayern

Fonte: profilo ufficiale Twitter @FCBayern

NOTE LIETE

La medaglia però va girata e dietro ad alcune problematiche preoccupanti ci sono anche degli aspetti che fanno ben sperare. Innanzitutto il rendimento di quel signore con il numero 9 sulle spalle, che sembrava voler dire addio al Bayern e che invece è rimasto, mettendo subito a segno una doppietta e infrangendo un altro record. Lewandowski è il vero valore aggiunto della squadra e il compito dei compagni è quello di metterlo nelle migliori condizioni per segnare. Il gioco di Kovać sembra girare esclusivamente intorno a ciò. Non è una mossa volta a spettacolarizzare la squadra, ma potrebbe rendersi parecchio azzeccata.

Le buone notizie poi sono arrivate dal mercato. Dopo un inizio col botto, gli acquisti dei bavaresi si erano fermati, suscitando anche le lamentele di Robert Lewandowski, afflitto dalla mancanza numerica di giocatori in squadra. Sono arrivati allora Perišić e Coutinho, due colpi da novanta che hanno ridato entusiasmo all’ambiente. Il croato dovrà raccogliere l’eredità di Robben e Ribery, facendo da chioccia anche a Gnabry e Coman, chiamati all’annata della consacrazione dopo un inizio di campionato decisamente positivo. Coutinho invece può essere quel jolly in mezzo al campo che a Kovać serve come il pane, tanto che contro l’Hertha ha utilizzato in quel modo Müller. Due giocatori inoltre in cerca di riscatto, che possono portare alla squadra vibrazioni positive.

Infine può sembrare un paradosso, ma il pareggio con l’Hertha e la sconfitta in Supercoppa col Borussia possono essere di grande aiuto al Bayern. Due campanelli d’allarme che hanno suonato subito, quando la situazione è ancora completamente plasmabile. Nulla è perduto, anzi nulla è ancora costituito. Kovać ha tutto il tempo per lavorare e questi due risultati negativi possono suonare la sveglia da una società che sembra sonnecchiare un po’ troppo negli ultimi.

Bayern

Fonte: profilo ufficiale Twitter @FCBayern

SFIDA APERTA

Dal canto suo il Borussia Dortmund non ha esitato a far sentire la pressione al Bayern Monaco, sfoderando un micidiale 5-1 nel match d’apertura contro l’Augsburg. In estate la società giallonera ha lavorato in maniera molto efficace per rinforzare la squadra, regalando a Lucien Favre innesti di altissima qualità come Mats Hummels, Thorgan Hazard, Julian Brandt e Nico Schulz. L’obiettivo è quello di metabolizzare gli errori del passato e cercare di non riproporli, un po’ quello che deve fare il Bayern.

La Bundesliga che verrà si preannuncia dunque una sfida a chi riuscirà a non ripetere gli errori della passata stagione. Il primissimo round va al Dortmund, ma ce ne sono altri trentatré e la strada è lunghissima. Ciò che appare certo è che per il Bayern la difesa del titolo quest’anno sarà una questione ancora più complessa rispetto allo scorso anno.

Fonte immagine di copertina: profilo ufficiale Twitter @FCBayern

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Luis Suarez pensa al ritiro: “Non riesco a giocare nemmeno con mio figlio”

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Suarez

LUIS SUAREZ – Negli ultimi anni, il calcio ha visto numerosissimi attaccanti straordinari, che hanno superato moltissimi record. Tra questi non può mancare Luis Suarez, ex Barcellona e Liverpool tra le altre. Attualmente in forza al Gremio, l’attaccante uruguaiano ha ufficialmente annunciato la sua partenza dal club di Porto Alegre alla fine della stagione, che ormai si avvicina alla conclusione in Brasile. Ma si parla di una possibile rimpatriata con il suo grande amico Lionel Messi all’Inter Miami.

La sua ultima rete segnata davanti ai suoi tifosi all’Arena do Grêmio, nella sfida contro il Vasco Da Gama di Dimitri Payet, è stata un’autentica perla. Nel primo minuto della ripresa, Luis Suarez ha ricevuto il pallone dal limite e, senza esitazione, ha eseguito una delle specialità del suo repertorio: un tiro piazzato di prima intenzione. In un’intervista a Radio 890 Sport, El Pistolero ha parlato del suo futuro.

PROBLEMI – “Le mie condizioni fisiche sono fonte di notevole disagio. Il mio corpo sta inviando segnali significativi, tanto che prima di ogni partita sono costretto a assumere antidolorifici e a ricevere una puntura. Questi interventi sono essenziali affinché io possa sostenere l’impegno sportivo in campo”.

FAMIGLIA – “Al momento, ho intenzione di dedicare del tempo per riflettere sulle scelte future. Desidero concedermi un periodo di riposo e godermi la compagnia della mia famiglia. In particolare, mio figlio mi chiede spesso di giocare insieme, ma al momento non riesco a rispondere a questa richiesta. È chiaro che devo iniziare a considerare il fatto che, continuando così, potrei non riuscire a condividere momenti simili con nessuno dei miei figli”.

 

 

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EURO2024, Fabregas: “Per la Spagna sarà molto difficile contro questa Italia”

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Fabregas Como

Cesc Fabregas, attualmente alla guida tecnica del Como, nella serata di ieri, lunedì 4 dicembre, è stato premiato con il Golden Boy Career Award.  L’ex grandissimo campione spagnolo ha poi parlato ai microfoni i Sky Sport riguardo il sorteggio degli europei che vedrà Italia e Spagna nello stesso girone insieme a Croazia e Albania. Ecco le sue parole:

ITALIA AVVERSARIO OSTICO – “Avete un allenatore top, avete giocatori di tantissima qualità e fisicamente forti, con le idee giuste. Quattro anni fa avete vinto, come paese siete abituati a stare ad un livello molto alto, per la Spagna quella con l’Italia sarà una sfida molto molto difficile”.

Questo il commento di Fabregas sul girone che vedrà dunque Italia e Spagna protagoniste. L’ex Arsenal e Barcellona, tra li tanti trionfi in carriera, ne vanta diversi anche con la maglia della selezione spagnola. In 10 anni con le Furie Rosse ha vinto tutto. Dal primo trionfo europeo nel 2008, al Mondiale vinto in Sudafrica nel 2010, fino alla seconda vittoria consecutiva dell’Europeo nel 2012, vinto proprio a discapito degli azzurri in finale.

Nella sua lunga carriera in nazionale, Fabregas ha collezionato la bellezza di 110 presenze e 15 gol, numeri certamente importanti per un calciatore che ha dato tanto ala sua nazione.

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Nuovo accordo per i diritti tv della Premier League: le cifre

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DIRITTI TV PREMIER LEAGUE – Tra i top campionati europei, uno dei più emozionanti e avvincenti è indubbiamente la Premier League. Il massimo campionato britannico possiede un fascino e una storia molto importante, che lo rendono ricco di talento e di squadre storiche. Negli ultimi giorni, come riportato dalla stessa lega, è arrivato un nuovo accordo per i diritti tv della Premier League, con 7,8 miliardi di euro nel quadriennio 2025-2029. Arriva, dunque, la fumata bianca per l’accordo con SkySports e TNT Sports. Il ricavato degli accordi tv continua ad aumentare: anche quest’anno, arriva l’incremento del 4% rispetto al compromesso precedente.

Il nuovo accordo contrattuale si fonda sull’incremento delle partite trasmesse in televisione, con circa 100 incontri aggiuntivi rispetto al periodo precedente, portando il totale a un minimo di 215 partite su un totale di 380. Inoltre, per la prima volta nella storia della Premier League, tutte le partite dell’ultima giornata di campionato saranno trasmesse in diretta televisiva. Di questa somma, circa 335 milioni di euro saranno destinati al calcio amatoriale per sostenere i club e migliorare le infrastrutture e i campi da gioco, proseguendo i continui aiuti verso il calcio dilettantistico, tra i più suggestivi di tutta Europa. Si attende, dunque, il nuovo pacchetto dei diritti tv per la trasmissione della Premier League all’estero.

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Zakaria sulle esperienze con la Juve e il Chelsea: “Non è stato semplice ma ho imparato molto”

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Zakaria

Denis Zakaria, attuale calciatore del Monaco, ha rilasciato un’intervista a RMC Sport. Con il club del principato, il calciatore svizzero dopo stagioni difficili alla Juventus ed al Chelsea, si sta ritrovando. Ha giocato finora 12 partite, segnando 1 gol. II centrocampista ha analizzato le ultime esperienze fatte tra  Serie A e Premier League, rispettivamente con Juventus e Chelsea. Di seguito le dichiarazioni di Zakaria:

LE DICHIARAZIONI DI ZAKARIA

STAGIONI DIFFICILI“Non è stato semplice, ma è stato anche il periodo nel quale ho imparato di più nella mia carriera. Dopo aver vissuto un periodo simile ti rendi conto che non puoi dare nulla per contato e l’unica cosa che puoi fare e lavorare per rimanere dove sei. Adesso sto dando tutto quello che ho per mettermi alle spalle quel momento perché per un giocatore è molto complicato. Quando hai poche possibilità anche essere fisicamente pronto non è semplice. In più sotto il piano mentale vorresti giocare e non puoi. È stato frustrante anche perché la squadra non andava bene”.

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