Ore delicate in casa Bayern Monaco, dove tre membri del gruppo squadra sono risultati positivi al Covid-19. Si tratta di Josip Stanišić, difensore croato classe 2000, di Bastian Wernscheid, team manager, e di un altro membro dello staff, ancora da identificare.
Il terzino destro dei bavaresi è risultato positivo lunedì, al rientro dagli impegni con la sua Nazionale, mentre la diagnosi per i due membri dello staff è arrivata martedì. Pur risultando attualmente asintomatico ed essendo vaccinato, Stanišić non potrà ripetere il test prima di questa domenica. Dunque, resterà isolato dal resto del gruppo squadra, in partenza verso Ausburg per la partita di domani sera, valida come anticipo della dodicesima giornata di Bundesliga.
Ore delicate, però, anche per la questione relativa a Joshua Kimmich. Non ancora vaccinato insieme Serge Gnabry, Jamal Musiala e Eric Maxim Choupo-Moting, il tedesco ha ricominciato ad allenarsi insieme agli altri elementi non vaccinati solo da qualche giorno. Più precisamente dopo il periodo di quarantena, osservato obbligatoriamente in occasione della positività di Süle.
La situazione relativa a Stanišić e ai due membri dello staff è molto diversa da quella relativa a Süle. Una volta rientrato dagli impegni con la nazionale, il terzino croato si è subito sottoposto a test rapidi e PCR, nel parcheggio sotterraneo della sede del Bayern Monaco. Questa tempestività ha permesso di evitare contatti tra il giocatore e il resto della squadra.
Scongiurati i contatti con Stanišić, per lui e per gli altri tre elementi della squadra non ci sarà un nuovo obbligo di quarantena.
Tuttavia, stando a quanto detto da BILD, sorge un secondo problema. Il Bayern Monaco è atteso dalla partita in trasferta contro l’Ausburg, come scritto prima. Secondo le leggi della Baviera, nell’hotel che ospiterà il ritiro dei campioni di Germania non può accedervi gente non vaccinata. Un problema che impedisce ai quattro membri no-vax di aggregarsi al gruppo, almeno fino all’arrivo alla WWK Arena.
Per scongiurare quest’ipotesi, anche in vista di un futuro più immediato, la BILD fa sapere che Joshua Kimmich sarebbe in attesa del cosiddetto “vaccino inattivo“, in arrivo in Germania tra qualche settimana.
Si tratta di un vaccino diverso rispetto a quello conosciuto. Rispetto ai vaccini mRNA, questo principio attivo funziona secondo un processo diverso, ma ben noto. È un vaccino “morto“, che contiene componenti della proteina “spike” del coronavirus. Le difese immunitarie del corpo reagiscono a questa e creano una protezione immunitaria contro il virus. Lo stesso principio è contenuto nei vaccini influenzali.
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