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Berisha, il "todocampista" di Inzaghi

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Berisha, il “todocampista” di Inzaghi

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12 aprile 2018, Red Bull Arena: dopo aver conquistato il vantaggio con il solito Ciro Immobile, la Lazio di Simone Inzaghi vede sfumare in soli 20 minuti i suoi sogni europei sotto i colpi del Red Bull Salisburgo. Tra i ragazzi terribili guidati dall’altrettanto giovane Marco Rose figura ed impressiona Valon Berisha, centrocampista kosovaro classe ’93.

3 luglio 2018, Formello (Roma): l’amore sbocciato tra la presidenza capitolina e il numero 14 degli austriaci in quella triste doppia sfida europea viene formalizzato e Berisha diventa a tutti gli effetti una nuova freccia nella faretra di mister Inzaghi.

LE CIFRE

Al termine di settimane di contrattazioni l’accordo è stato trovato su una base di 7,5 milioni nelle casse del Salisburgo e un quinquennale da 1,5 milioni a stagione per Berisha. La cifra contenuta con la quale si è concluso l’affare, rapportata alle qualità del giocatore, può rappresentare l’ennesimo colpo ad effetto realizzato dalla coppia Tare-Lotito sulla falsariga dei vari Milinkovic-Savic, Marusic e Luis Alberto. Dalla loro gli austriaci inseriscono a bilancio una plusvalenza di circa 5 milioni ma privano Rose del motore del suo rombo di centrocampo.

CARRIERA

Cresciuto calcisticamente nella società sportiva norvegese dell’Egersund il giovanissimo Valon ha mosso i suoi primi passi nel calcio professionistico con la suddetta squadra prima di essere ceduto al Viking Fk. L’avventura nella sua patria calcistica, la Norvegia, si è conclusa nel 2012 quando con un’offerta di circa 3 milioni il Salisburgo ha acquisito il suo cartellino e le sue prestazioni. Con la maglia biancorossa ha conquistato anche la maglia della Nazionale norvegese, decisione cambiata nel 2016 quando ha scelto la selezione del Kosovo per il suo futuro. Lascia Salisburgo con 233 partite disputate e dopo aver partecipato da protagonista all’egemonia della squadra della Red Bull nel campionato austriaco ( 5 titoli e 4 coppe nazionali dal 2013 ad oggi).

CARATTERISTICHE

Dotato di una grande corsa abbinata ad una buona capacità di giocare il pallone sul corto e sul lungo, il centrocampista ex Salisburgo è il profilo ideale per una squadra aggressiva e votata ad un pressing offensivo. L’ultima stagione ci ha lasciato in dote un Berisha capace anche di inserirsi con i tempi giusti e di rendersi pericoloso in zona gol e nella rifinitura. La crescita in questo fondamentale è sintetizzata dallo score realizzativo con il quale ha concluso la sua avventura in Austria: 13 gol e 11 assist in 45 partite disputate, record della sua carriera. Da annoverare tra le doti del nuovo giocatore della Lazio c’è anche un ottimo rendimento dagli 11 metri, caratteristica che lo renderà un’alternativa di lusso al quasi infallibile Immobile.

Come posizionamento in campo il kosovaro predilige il ruolo di mezzala sinistra in un centrocampo a 3, libero sia di aggredire il portatore di palla avversario (1,5 recuperi a partita) che di abbassarsi e mettere a disposizione le sue più che discrete doti da palleggiatore (75% precisione passaggi).

INSERIMENTO NELLA LAZIO DI INZAGHI

Nonostante le sue qualità lo rendano un giocatore piuttosto versatile l’inesperienza in un centrocampo a due come quello della Lazio potrebbe rappresentare un’incognita per la sua collocazione nello scacchiere di Inzaghi. Inizialmente dovrebbe essere il sostituto di Parolo, con il quale condivide diverse caratteristiche come i buoni tempi di pressing e la capacità di inserirsi nelle difese avversarie e creerebbe una coppia versatile e funzionale con l’intoccabile Lucas Leiva. I notevoli numeri da assist man ed una necessaria crescita sotto il profilo tecnico (solo 1,2 dribbling riusciti a partita) potrebbero fruttargli qualche occasione anche sulla trequarti al posto di Luis Alberto o Milinkovic-Savic. Il gioco iperverticale dei biancocelesti faciliterà l’apprendistato in un campionato ben più competitivo di quello austriaco e, in tal senso, risulterà decisiva l’esperienza fatta con l’idea di gioco europea di Rose.

L’acquisto del 25enne kosovaro è un’ulteriore dimostrazione di come la società laziale lavori guardando a 360° il panorama calcistico europeo e di quanto i dirigenti siano bravi ad inserire qualità nella rosa a prezzi bassi. Per Berisha dopo aver conquistato le luci della ribalta nelle splendide notti europee appena trascorse è il momento di fare il salto di qualità e Simone Inzaghi non può che essere il mentore perfetto.

 

 

 

 

 

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Mandragora e Barone prima dell’Inter: “Dobbiamo fare la nostra gara. Buon lavoro del Comune”

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Mandragora

Pochi minuti prima del match di San Siro contro l’Inter, sono intervenuti ai microfoni di DAZN sia Rolando Mandragora sia Joe Barone.

Il primo si è concentrato sull’avversario nerazzurro, mentre il secondo ha commentato la questione, di tendenza negli ultimi giorni, legata all’Artemio Franchi.

MANDRAGORA – “La vittoria è un obiettivo che abbiamo, dobbiamo fare quanti più step possibili da qui alla fine. Sappiamo di affrontare una squadra forte, di dover fare la nostra gara e di giocarci tutte le carte che abbiamo a disposizione”.

BARONE – “Siamo contenti del lavoro del Comune e del sindaco Nardella. Stiamo parlando di uno stadio vincolato, perché è un monumento nazionale. Sono super fiducioso che il sindaco lavori per trovare un modo per cui la Fiorentina possa giocare al Franchi anche durante i lavori o nella città”.

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De Vrij pre Inter-Fiorentina: “Concentrato su questa partita. Sono felice qui”

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De Vrij

Da poco diventato padre, Stefan De Vrij ha parlato ai microfoni di DAZN nel pre partita di Inter-Fiorentina, in cui l’olandese partirà dalla panchina. La linea difensiva, infatti, sarà composta da Darmian, Acerbi e Bastoni.

DE VRIJ – “Sono diventato padre, sto provando grandi emozioni. Sono molto felice e concentrato su questa partita. La Fiorentina è forte e gioca bene, ma abbiamo tutti i mezzi per tenere i tre punti a Milano. Siamo molto felici qui, il piccolo Nolan crescerà qui”.

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Sampdoria, Zanoli ci crede: “La salvezza è ancora possibile”

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Arrivato dal Napoli nel mercato invernale, Alessandro Zanoli è diventato una delle pedine fondamentali dello scacchiere di Dejan Stankovic, coach della Sampdoria. L’allenatore serbo ha creduto in lui fin da subito schierandolo a tutta fascia nel solito 3-4-1-2. Il laterale italiano, nell’ultimo turno, ha anche trovato il primo gol della sua carriera in Serie A, nel definito 3-1 ai danni del Verona.

Zanoli è stato intervistato da TMW, rilasciando importanti dichiarazioni. Di seguito riportiamo le sue parole:

GOL CONTRO IL VERONA – “E’ stata un’emozione unica. Questo è un ricordo indelebile che non scorderò mai. E’ il sogno che hanno tutti i bambini.”

UNDER-21 – “E’ sempre un piacere far parte della nazionale, il mio sogno è giocare nell’Italia dei grandi e farò tutto il possibile per riuscirci. Poi sono contento dell’assist per il gol di Mulattieri.”

NAPOLI – “Da quando sono alla Sampdoria sono concentrato solo su di noi. Ovviamente mi fa molto piacere vederli in testa al campionato. La squadra, il presidente e i tifosi meritano la vittoria dello scudetto.”

SAMPDORIA – “Siamo in una situazione abbastanza complicata, ma la vittoria contro il Verona ha portato grande entusiasmo. Siamo convinti che la salvezza è ancora possibile.”

STANKOVIC – “Il mister ha creduto in me fin da subito, e di questo ne sono grato. Ci chiede di dare sempre il 100% in ogni gara e noi dobbiamo essere bravi a ripagare lavorando sodo e portando risultati.”

MODELLO DI RIFERIMENTO – “Per caratteristiche direi Di Lorenzo, ma mi ispiro a Carvajal e Zambrotta.”

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Una leggera aritmia spaventa tutti, ma Agüero rassicura: l’accaduto su Twitch

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Aguero

Attimi di preoccupazione, durante una trasmissione live su Twitch, con protagonista Sergio Aguero. El Kun avrebbe, infatti, sofferto una “mini aritmia”, definita così proprio dall’ex calciatore. Nonostante l’invito da parte dello streamer spagnolo, Ibai Llanos, di abbandonare la diretta, in via precauzionale, Aguero ha voluto rassicurare tutti gli utenti collegati:

Sto bene, ho un chip che controlla tutto e manda anche un segnale acustico”.

Dopo essere passato al Barcellona del suo amico Lionel Messi, l’ex Manchester City, al termine del 2021, ha annunciato in lacrime il suo addio al calcio, a causa di problemi cardiaci riscontrati in seguito a un malore accusato nella sfida contro l’Alavez. Una decisione dura, ma necessaria: un duro colpo per tutti, anche per gli amanti del grande calcio.

 

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