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Biglietti partita per partita: quanto costa seguire la Serie A?
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5 anni fa:
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RedazioneDa diversi mesi si parla molto dell’acquisto di Cristiano Ronaldo in relazione all’aumento del costo dei biglietti, i quali stanno diventando sempre più rari nelle partite in cui presenzia il fuoriclasse portoghese. Tra prelazioni, abbonamenti e qualche omaggio, la vecchia e semplice vendita libera è diventata ormai uno step supplementare, visto che per questa fase rimangono solo pochi biglietti costosissimi e pochissimi biglietti economici. Per i big match non ci sono nemmeno più le lunghe file fuori dallo stadio nelle zone dedicate al botteghino: quasi zero le speranze di recarsi direttamente al campo da gioco e trovare gli ultimissimi tickets disponibili. Lo stesso bagarinaggio di quest’anno ne saprà sicuramente qualcosa, anche perché questo storico fenomeno può somigliare per l’annata in corso ad un’attività di “vendita gioielli” ormai.
IL COSTO DELLE PICCOLE SQUADRE
Per una partita come Chievo Verona – Sassuolo, se si vuole prender posto nella tribuna centrale in modo tale da avere la miglior visuale di gioco, il prezzo di un biglietto si aggira intorno ai 30€, 60€ invece se ci si vuole accomodare nelle “Poltronissime”.
A Parma invece, per una gara contro la neo-promossa Frosinone, il costo dei biglietti per il settore dedicato alla curva casalinga si aggira intorno ai 15€, la metà rispetto al prezzo richiesto per la curva ospite (va specificato che lo stadio del Parma è una delle strutture che concede un’intera Curva ai tifosi in trasferta, proprio come accade in casa del Sassuolo, della Spal e di altri club della Serie A). La tribuna centrale invece raggiunge le tre cifre: 100€ precisi per vedere il match in Tribuna Centrale (ridotto 70€).
A Empoli i prezzi sono più eterogenei: contro la Roma (quindi una gara piuttosto interessante) i biglietti partivano dalla Poltronissima (160€) fino alla Curva Nord (35€). All’interno di questa sfumatura erano acquistabili tickets da 50€, 65€, 80€, 90€ e 110€.
Insomma, di certo non si tratta di prezzi bassi, anche se ovviamente i costi delle varie partite si adeguano alle squadre protagoniste della rispettiva gara. Proprio per questo è sempre consigliato fare l’abbonamento a inizio anno, in modo tale da guadagnarsi un posto fisso per tutta la stagione per un prezzo che, spalmato partita per partita, si rivela essere nettamente inferiore a quello relativo allo stesso seggiolino per la singola (soprattutto top) gara.
Il Bologna, altra squadra che possiamo raggruppare tra quelle candidate ad un campionato “tranquillo”, offre un menù decisamente invitante per le gare interne: ricordandosi che il Dall’Ara è caratterizzato dalla pista atletica, per aggiudicarsi un posto in curva a Bologna – Atalanta in mezzo ai tifosi rossoblù si devono sborsare 15€, 7,50€ se si è minorenni. Prezzi ad hoc anche per le donne e per gli over 60. La Poltronissima (Poltrona Gold) anche in questo caso raggiungere cifra tonda, 100€.
UN GIORNO ALLO STADIO: LE (PROPRIE) NUOVE STRUTTURE
Frosinone, Sassuolo, Udinese e Juventus sono le società che hanno maggiormente investito nelle proprie strutture di gioco domenicali: tralasciando per ora i piemontesi, concentriamoci sui prezzi relativi alle gare delle altre tre squadre italiane.
Accomodarsi al Benito Stirpe, realizzato con 20 milioni di euro, costa potenzialmente di più rispetto a strutture di squadre che, almeno sulla carta, sembrano esser più competitive del Frosinone. La società laziale ha realizzato due listini prezzi: uno ordinario e uno apposito per i big match (https://s3cube.it/msh0322.static.video/2018/07/prezzi-biglietti-campionato.pdf). Solitamente per gare non di grande straordinarietà un biglietto in Curva costa 30€, mentre per chi volesse comprare il seggiolino più comodo dello stadio il costo d’acquisto tocca quota 170€ (tribuna autorità). La stessa tribuna dev’esser pagata ben 300€ in occasione delle gare contro le milanesi, le romane, la Juventus e il Napoli. Aumento di dieci euro invece per la Curva.
Per quanto riguarda il Sassuolo, è interessante come sia cambiato il prezzo del Settore Ospite in questi anni: la Curva Nord, dove prendono posto i tifosi in trasferta, quest’anno costava 40€ in occasione di Sassuolo – Inter. Due anni fa, stessi posti ma partita differente (Sassuolo – Juventus), un biglietto in quello spicchio di stadio veniva pagato in tutto 33€. Dunque, un aumento relativamente basso per i big match, soprattutto in base a quanto analizzeremo nei prossimi paragrafi.
Per ultimo, ma non per importanza, spazio al listino prezzi della Dacia Arena: gli ospiti di Udinese – Milan pagheranno 35€ per aggiudicarsi l’ingresso allo Stadio Friuli. Un prezzo decisamente sorprendente se confrontato con quello di Udinese – Juventus, match che per i supporters dei campioni d’Italia è costato quasi il doppio rispetto ai rivali rossoneri. La tribuna centrale friulana costa invece 65€ , un prezzo decisamente coerente.
GENOVA, FIRENZE E NAPOLI: UN TRENO DI BIGLIETTI
Per la Genova rossoblù si paga sempre circa dai 20€ della Gradinata ai 100€ della Tribuna Centrale Inferiore: prezzi quindi sostanzialmente in linea, se non leggermente inferiori a tutti gli altri club. Ma sono soprattutto i prezzi delle partite casalinghe della Sampdoria a sorprendere: per la gara col Torino la Gradinata Nord costa 10€ , Distinti a 20€ e Tribuna Inferiore a “soli” 40€. Insomma, prezzi decisamente invitanti per una sfida che promette spettacolo.
A Firenze invece, per la gara contro la Roma, serviranno 35€ per un posto nella zona Fiesole, 150€ per la Poltronissima e ben 300€ per la zona VIP. Settore ospite fissato a 35€ e già andato sold out: dai prezzi e dalle relative disponibilità, si può considerare questa gara come una delle più interessanti della stagione al Franchi.
Il Napoli invece offre un listino prezzi molto accessibile per la gara con l’Empoli: per seguire la squadra in Curva servono solo 12€, mentre con 6 euro in più ci si accomoda nella zona Distinti. Anche per le famiglie i prezzi sono del tutto economici: per la Tribuna Family servono 10€ / 5€ (under 12). La pista d’atletica può parzialmente influire in una gara non di cartello sui vari costi dei biglietti?
ROMA E MILANO: CAPIENZA IN POLE POSITION
Per una gara come Roma – Sampdoria, se si hanno a disposizione 25€ ci si può comodamente aggiudicare un posto nella Curva casalinga (tuttavia già sold out). Stessa cifra per la Nord. 45 euro richiesti invece per la Tribuna Tevere, anche se per gli universitari questi posti costano solo 20€. La Roma mette invece in vendita i posti della Tribuna Monte Mario Sud per 75 euro. Costano leggermente di meno i biglietti per le partite della Lazio: 10 euro la Curva e tutti i Distinti, mentre a 60€ la Tribuna Monte Mario.
A San Siro ampia scelta di posti: per una gara come Milan – Parma, servono 30€ per stare in Curva, 55€ per il Primo Arancio e 85€ per il Primo Rosso. I cugini nerazzurri offrono invece gli stessi posti per Inter – Genoa rispettivamente a 30€, 45€ (laterale, 75€ centrale) e 85€ . Insomma, stessi prezzi per le due squadre del capoluogo lombardo. L’Inter però, occasionalmente per i match che ritiene straordinari, offre anche a 10 euro una zona dello spicchio Arancio per gli universitari (anche il Bologna offre ridotti simili agli universitari).
IL CASO JUVENTUS
Premettendo che l’Allianz Stadium ha una capienza non all’altezza di un top club come la Juventus, va specificato che la visibilità nello stadio dei campioni d’Italia è davvero soddisfacente da ogni settore. Lo stadio stesso è ben gestito, e i prezzi sono coerenti con la struttura e lo spettacolo a cui si assiste: per esempio, per la gara contro il Cagliari, un biglietto al secondo anello Nord costa 40 euro, mentre per andare a vedere la partita dalla Tribuna Nord Est del secondo anello servono 90 euro. I posti più costosi sono quelli in Tribuna Est Centrale, dove un seggiolino viene pagato 140€.
Ciò che fa discutere molto sono i prezzi degli abbonamenti a inizio anno. Un posto nella Curva costava intorno ai 500€ ben 5/6 anni fa, mentre ad oggi lo stesso posto costa quasi 200€ in più. Inoltre, gli juventini da quest’anno stanno subendo degli aumenti decisamente notevoli per i prezzi delle partite in trasferta. Il settore ospite bianconero a Verona è costato ben 50€ quest’anno (sarà così però anche per le altre grandis quadre), mentre solo due anni e mezzo fa veniva pagato 16€. Identico discorso per il settore ospite di Milano, dove un posto quest’anno costa 75€ (Milan-Juve). Lo stesso seggiolino veniva noleggiato novanta minuti due anni fa a “soli” 31 euro, commissioni incluse.
In definitiva, c’è stato un complessivo aumento dei prezzi dei biglietti per il nostro campionato (Ronaldo o non Ronaldo influente), anche se questo aumento risulta essere eterogeneo dato che diverse squadre di Serie A hanno mantenuto e stanno mantenendo più o meno gli stessi listini delle passate stagioni.
(Numeri, prezzi, settori acquisiti dai siti delle rispettive squadre e/o da ticketone.it)
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Arrivano le parole di Gravina su Acerbi: “La sentenza va rispettata”
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15 ore fa:
Marzo 28, 2024Dopa la decisione del giudice sportivo di assolvere Acerbi sono arrivate le dichiarazioni del presidente della Figc Gabriele Gravina circa l’accaduto. Nelle ultime ore la sentenza aveva scatenato le reazioni più disparate, a partire dall’indignazione del Napoli resa nota tramite un suo comunicato ufficiale. A cercare di placare le acque ci ha provato proprio Gravina, a conclusione dell’Assemblea di Lega odierna. Gravina ha invocato il rispetto verso la sentenza del giudice sportivo. Inoltre si è pure detto disposto a credere alla difesa di Acerbi che aveva saltato per via del caso gli ultimi impegni con la Nazionale italiana. Di seguito vi riportiamo le sue dichiarazioni.
GRAVINA – “L’assoluzione di Acerbi? Si tratta di una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Esistono principi che devono essere rispettati altrimenti corriamo il rischio di far saltare tutto il sistema. Io accetto il verdetto e sul piano umano abbraccerò il ragazzo quando lo incontrerò. Abbiamo saputo di una verifica da parte del giudice sportivo e allora, per evitare forme di distrazione, lo abbiamo lasciato a casa. È stata una decisione a scopo precauzionale, non perché già condannato. Acerbi ha fornito le proprie motivazioni e noi crediamo alle parole del ragazzo”.
Flash News
Kvaratskhelia in dubbio per l’Atalanta: oggi la decisione
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20 ore fa:
Marzo 28, 2024Nella giornata di oggi Khvicha Kvaratskhelia farà ritorno a Napoli. Nel corso del match contro la Grecia che è poi valso la qualificazione a EURO24 con la sua Georgia, l’esterno sinistro è stato costretto ad uscire dal campo a causa di un dolore all’inguine. La sua nazionale ha poi vinto lo stesso ai calci di rigore. La sua presenza contro l’Atalanta resta ancora in dubbio.
LE CONDIZIONI DI KVARATSKHEILA
Come riporta Il Mattino, Kvaratskhelia sarà valutato nelle prossime ore dallo staff del Napoli. La speranza è che si tratti solo di un affaticamento muscolare. Se così dovesse essere la sua presenza in campo per la sfida contro l’Atalanta non sembra essere in discussione. Se invece si dovesse trattare di uno stiramento il georgiano dovrà stare ai box per qualche settimana. il Napoli aspetta il rientro di Kvaratskhelia per capire se sarà necessaria o meno una risonanza magnetica. Vedendo i video che sono circolati sui profili social dello stesso georgiano, che lo ritraevano festeggiare coi compagni, la speranza è che davvero non sia nulla di grave. Il popolo azzurro dovrà restare con il fiato sospeso ancora per qualche ora. Ricordare l’importanza della sfida contro l’Atalanta è quasi superfluo: si potrebbe trattare infatti dell’ultima chance per la Champions League.
Calcio Internazionale
Futuro Lewandowski: l’Arabia un’opzione ma attenzione all’Atletico
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21 ore fa:
Marzo 28, 2024Il futuro di Robert Lewandowski è molto incerto. I media spagnoli parlano da qualche settimana di un interesse molto forte da parte dell’Arabia Saudita. Si parla addirittura di un’offerta da 100 milioni di ingaggio, cifre folli che potrebbero far vacillare l’attaccante polacco. Secondo quando riporta Sport ES però, su Lewandowski ci sarebbe anche un interesse di un altro club spagnolo: l’Atletico Madrid. Nonostante la rivalità sportiva tra Barcellona e Atletico, le due società hanno spesso fatto affari insieme, quindi quest’operazione non sembra del tutto impossibile.
Lewandowski non sembra voler andare via da Barcellona, ma il club catalano sta prendendo in considerazione una sua possibile cessione, in quando per contratto, l’ingaggio del giocatore è destinato a salire con il passare degli anni. Il classe ’88 ha segnato 20 gol e fornito 9 assist in 39 partite totali: numeri ancora una volta super. La carta d’identità però recita 35 anni e anche per questo motivo il Barcellona potrebbe decidere di sacrificare il suo bomber per puntare su un giocatore più giovane come Vitor Roque, andando ad allinearsi con la politica del club degli ultimi anni.
Una cosa è certa: chiunque riuscirà ad accaparrarsi il contratto di Lewandowski sarà autore di un affare. Basterà solo aspettare per vedere con quale maglietta segnerà una valanga di gol il prossimo anno.
Calcio Internazionale
ESCLUSIVA – Andrea Compagno, dalla chiamata in Nazionale di Mancini all’avventura in Cina
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3 giorni fa:
Marzo 26, 2024Andrea Compagno si è da poco trasferito in Cina, al Tianjin Tiger Football Club, lasciando lo Steaua Bucarest dopo 1 anno e mezzo di gol e grandi soddisfazioni personali. Compagno è nativo di Palermo, nel quale gioca con le giovanili della squadra della città prima di trasferirsi al Catania. Inizia dunque il suo girovagare per l’Italia, sempre giocando nei vari gironi della Serie D, ma senza mai incidere veramente. La sliding doors della sua carriera porta il nome di San Marino, dove va a giocare accasandosi al Tre Fiori.
All’ombra del Titano Compagno vince campionato e coppa, venendo eletto nella stagione 2018/2019 miglior giocatore straniero e capocannoniere del campionato con 22 gol. Trova anche il tempo di segnare il suo primo gol internazionale durante i preliminari di Europa League. Tutto ciò gli vale la chiamata del Craiova, nella Serie B romena, che vince al primo tentativo. L’impatto in SuperLiga è ottimo, tanto da convincere lo Steaua Bucarest (oggi FCSB) a comprarlo per 1.5 milioni di euro, più una clausola del 10% sulla futura rivendita. Nel 2022 è il miglior marcatore italiano nei massimi campionati europei, con Mancini, allora CT della Nazionale, che confida ai media di seguirlo.
La chiamata del tecnico arriva, con la dirigenza dello Steaua Bucarest che riceve la notifica dell’inserimento del loro attaccante nella lista dei pre-convocati di marzo 2023. Andrea Compagno vive il momento più alto della sua carriera, ma inspiegabilmente, all’alba della corrente stagione, arriva la rottura con la società. Il vulcanico presidente dello Steaua, George Becali, cambia improvvisamente opinione su Compagno. Tante le parole dette e riportate dai giornali romeni sulla trattativa che lo ha portato in Cina, ma in esclusiva per l’Italia, Compagno ha spiegato a noi di Numero Diez come sono andate realmente le cose, ripercorrendo questi mesi così difficili per lui. Inevitabile porre uno sguardo su quello che è stato il suo passato, sulle tante fatiche fatte per arrivare dove è oggi, ma anche sul suo futuro, in un altro continente e con la solita voglia di migliorarsi giorno dopo giorno.
ANDREA COMPAGNO IN ESCLUSIVA – LA SERIE D E L’ALL IN CON SAN MARINO
In Italia hai giocato in Serie D, spostandoti dal Sud al Nord sin da molto giovane, con contratti che specialmente all’inizio ti obbligavano ad andare a fare la spesa con la calcolatrice. Che consiglio ti senti di dare a quei ragazzi che stanno vivendo oggi quel tuo momento?
“Quello è stato un periodo bello e brutto allo stesso tempo. Lì vedi più passione di quella che trovi a livelli più alti. Andando avanti nella mia carriera ho visto molti giocatori con la pancia piena, che mi hanno fatto pensare a quanti miei vecchi compagni di squadra avrebbero pagato per essere al loro posto. Quello che a me ha salvato è stato vivere nel mio sogno, nella incondizionata fiducia di potercela fare. Vivevo, mi allenavo e giocavo come se fossi in Serie A. Neanche quando prendevo 400 euro al mese la mia testa è andata a cercare altro, un qualcosa di più sicuro. Fondamentale poi è stata la perenne voglia di migliorarmi. Ce l’ho ancora adesso e penso che ce l’avrò fino all’ultimo giorno della mia vita“.
Lo snodo cruciale della tua carriera è stato scegliere di andare a giocare a San Marino. Nonostante non fosse una lega di livello, era un campionato che ti permetteva di giocarti le coppe europee, cosa che nel CV di un calciatore fa la differenza.
“Sono coincise due cose. La risoluzione di un problema alle ginocchia in primis, una condropatia rotulea, grazie a un medico di Palermo che ha capito quale fosse il problema. Fino a quel momento io mi ero abituato all’idea di dover giocare a calcio con il dolore. E poi essendo a San Marino mi stavo giocando un trofeo e l’accesso ai preliminari delle coppe europee, cosa che mi galvanizzava. Ho fatto molto bene, trovando anche il gol in Europa e riuscendo ad aprirmi le porte per l’estero“.
Dopo tutto il tuo percorso, dopo tutte le fatiche che hai dovuto affrontare, cosa ha voluto dire per te essere nella lista dei convocati della Nazionale campione d’Europa?
“Ancora adesso mi vengono i brividi a pensarci. Era un buon momento della stagione con lo Steaua, eravamo in una buona posizione in classifica e a coronamento del momento arriva la chiamata. Mi cercavano tutti, ma a me non piace stare sotto i riflettori, volevo essere concentrato sul campo e sulla squadra. Sono orgoglioso se ripenso a ciò che ho fatto e ciò che ho ottenuto, per me era impensabile. L’unico rimpianto è stato poi che la convocazione in sé non si è concretizzata, per cui non ho mai varcato i cancelli di Coverciano. Farlo penso che avrebbe donato a qualche direttore di squadre di Serie A un pizzico di coraggio in più sullo scommettere su di me la scorsa estate. Rimane però tutto così bello e magnifico che per me è impossibile dargli un’accezione negativa“.
ANDREA COMPAGNO IN ESCLUSIVA – L’ESCLUSIONE SENZA PREAVVISO ALLO STEAUA
Il tuo trasferimento dallo Steaua Bucarest ha molto a che fare con i rapporti compromessi con il presidente. La sua opinione su di te quando cambia e perché?
“Dopo la stagione dei 21 gol, per cui per me era inimmaginabile in quel momento un cambio di opinione sul mio conto. Inoltre aveva deciso di giocare con il falso 9. Un attaccante con le mie caratteristiche non era più quello che voleva, secondo lui non ero neanche da Steaua Bucarest. Ha fatto si che giocassero punte centrali dei calciatori non abituati a quel ruolo pur di non mettere me. Sono stati 6 mesi d’inferno da questo punto di vista, ma i tifosi mi hanno sempre dimostrato il loro affetto. Mi dispiace per come si è chiusa, se proprio avessi dovuto lasciare lo Steaua, l’ideale sarebbe stato farlo d’estate. Dopo i tanti gol e la chiamata di Mancini, sarebbe stato perfetto andare in crescendo, aumentando l’importanza del campionato“.
C’è stata una concreta opportunità durante quel periodo di fare questo salto di qualità?
“Il mio obiettivo era quello di andare in un campionato che fosse più competitivo agli occhi della Serie A, che rimane il mio sogno. Quello olandese o quello belga sarebbero stati perfetti. Un’offerta come quella che desideravo era anche arrivata, dall’Heerenveen in particolare. Offrirono 1.5 milioni, ma il presidente rilanciò a 2. In quel frangente non voleva cedermi, l’obiettivo era entrare nei gironi della Conference League. Nel momento in cui non ci riuscimmo, si convisse del fatto che in campionato avrebbe voluto quel famoso falso 9. Tutto questo però è accaduto poco dopo aver rifiutato l’offerta dell’Heerenveen. Erano arrivate anche proposte dall’Italia, dalla Serie B, ma sentivo che non fosse la tappa ideale per il mio percorso“.
E come mai se il tuo obiettivo è giocare un giorno in Serie A, hai deciso di rifiutare la cadetteria? Per certi versi ti avrebbe avvicinato al suo raggiungimento.
“Se fossi sceso in una lega di secondo livello, avrei poi avuto problemi se un un giorno avessi scelto di tornare all’estero. La Serie B è un campionato di assoluta importanza, con molta più qualità di quella che ne è la sua considerazione in altri paesi, ma fuori dall’Italia si concentrano su altro. Prima di te guardano altri 100 mila giocatori che giocano in campionati di serie superiori, anche se di livello inferiore alla B. Stare all’estero mi ha dato tanto, non voglio perderlo. Oltre quelle c’erano state offerte dal Kazakistan e dall’Ungheria, ma non avrei alzato il livello rispetto la Romania come volevo“.
ANDREA COMPAGNO IN ESCLUSIVA – LA VERITÀ SULLA TRATTATIVA CON IL KONYASPOR
I giornali romeni hanno riportato anche dell’offerta del Konyaspor, in Turchia, che però avresti rifiutato nonostante saresti stato in un campionato con diversi ponti per la Serie A.
“Proprio per tutto il discorso che abbiamo fatto finora sul prestigio del campionato, io do subito la mia disponibilità quando vengo a sapere di quest’offerta da 150 mila euro che avevano fatto al club. Era una trattativa ben avviata, ma sono mancate le condizioni per chiuderla“.
È stata fatta uscire la notizia per la quale l’offerta del Konyaspor non fosse di 150 mila euro, ma di circa mezzo milione, e che tu avessi rifiutato la destinazione preferendo lo stipendio cinese.
“Tutte cavolate, sia le cifre sia il fatto che l’offerta del Konyaspor fosse arrivata insieme a quella cinese. Si era semplicemente inserita una persona che per puro interesse personale prometteva al presidente di fargli arrivare un’offerta più alta dalla Turchia, ma non ce ne era più nessuna in realtà. In Cina stava per arrivare il capodanno cinese, e mi avrebbero dovuto tesserare per forza prima di questa scadenza. Per colpa di questo contrattempo stavo rischiando di non ultimare in tempo i dettagli con il Tianjin“.
ANDREA COMPAGNO IN ESCLUSIVA – LA CINA COME NUOVA TERRA DA CONQUISTARE
Non ti ha spaventato la fuga dei grandi nomi che c’è stata negli ultimi anni dal campionato cinese nel momento in cui lo hai scelto?
“Non posso esserne spaventato. Quelli erano giocatori che percepivano stipendi molto lontani dalla mia situazione. È un’opportunità importante per me, ci sono solo 5 posti per gli stranieri per squadra, e le speranze che ripongono in questi sono alte. Per questo è difficile vedere dei contratti lunghi, ma anche solo entrare nel campionato è complicato“.
Cosa ti ha sorpreso in questi primi mesi lì?
“Il livello degli stranieri è molto alto, ma anche tra i cinesi vedo buone individualità. Certo, le mie sono solo prime impressioni, sono appena arrivato, ma è chiaro che loro stiano investendo tanto. Hanno degli stadi enormi e all’avanguardia, nella città dove sono io ce n’è uno da 30 mila posti e un altro da 60 mila. Non hanno però la cultura del centro d’allenamento come casa base, noi ci alleniamo direttamente allo stadio per esempio. È diverso da quello a cui ero abituato. Quello che certamente dimostrano è tanto entusiasmo e tanta organizzazione, che si riflette anche in allenamento. Prepariamo ogni situazione, calci piazzati, rimesse laterali… sto lavorando sulla tattica molto più qui che in passato“.
La Cina porta 4 squadre alla Champions League asiatica, che oltre a essere un’altra competizione internazionale a cui potresti prendere parte, ti potrebbe far vivere delle esperienze con giocatori incredibili. Quanto speri di ritrovarti a giocare il prossimo anno con personaggi del calibro di CR7?
“Se non è lui ce ne sono tanti altri. Qui c’è un entusiasmo incredibile anche solo per il campionato, non oso immaginare cosa vorrebbe dire fare la Champions. Sono sincero, come ho fatto appena arrivato in Romania, me la voglio vivere giorno per giorno. Ragiono partita dopo partita con la volontà di farmi apprezza qua come fatto altrove“.
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