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Tornare o non tornare?

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Tornare o non tornare?

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Tornare o non tornare? Questo è il dilemma in chiave shakesperiana di Leonardo Bonucci. Il difensore della nazionale italiana e del Milan sente il bisogno di cambiare aria dopo un anno di promesse disattese sia da parte sua che del Milan. Con un progetto come quello milanista che sta vivendo molte difficoltà e che ha ritardato il decollo di un anno e soprattutto l’età che avanza per il difensore, l’ex Juve non ha forse la voglia di rischiare ancora qualche anno. Le strade da imboccare per andar via da Milano sono due: volare a Parigi e riabbracciare il suo ex compagno Gigi Buffon oppure tornare beffardamente alla Juventus. La pista parigina sembra però quella più improbabile data la volontà del difensore di tornare a Torino. Potremmo immaginarci Bonucci, come la Juventus ed il Milan nell’intento di analizzare questa trattativa scrivendo una lista di pro e contro.

PRO

Bonucci ritornerebbe nel suo porto sicuro, in una squadra che ogni anno lotta su 3 fronti svolgendo il suo compito di leader soprattutto in mancanza di Buffon. Gli schemi son sempre quelli dove lui ha giganteggiato durante i tanti anni passati in bianconero. Un grande ruolo nei pro lo svolge ovviamente Cristiano Ronaldo, una garanzia di successo non di poco conto che potrebbe realizzare il sogno tanto agognato di Bonucci ovvero la coppa dalle grandi orecchie. Non c’è da dimenticare inoltre la famiglia la quale durante l’anno rossonero si è trattenuta a Torino mentre Bonucci viveva in albergo. Proprio la famiglia giocò un ruolo fondamentale nella scelta dell’estate scorsa per la quale Leonardo preferì restare in Italia declinando le varie offerte piovute dall’estero.

Nonostante un anno vincente, la Juve non ha brillato come suo solito in difesa. Benatia e Rugani non si sono dimostrati in toto dei degni sostituti di Bonucci perciò da questo punto di vista un ritorno del 19 rossonero potrebbe fare solo bene alla società bianconera. Lo scambio con Higuain inoltre potrebbe giovare molto alla Juventus che ha necessità di vendere qualche suo pezzo pregiato per ripagare le spese dell’acquisto di CR7. Nonostante due anni entusiasmanti, il nome di Gonzalo Higuain è tra i primi della lista dei partenti. L’esubero in attacco va sfoltito probabilmente con la cessone del Pipita che non vorrebbe vedersi togliere il posto da titolare a soli 30 anni. In questo caso si prenderebbero due piccioni con una fava ottenendo anche un conguaglio economico per i bianconeri che oscillerebbe sui 30 milioni. C’è inoltre la seconda alternativa per lo scambio: Caldara per Bonucci. Una pista non semplice da percorrere che porta comunque molte insidie con sé. In questo caso la Juventus punterebbe su una garanzia di rendimento facendo scappare via un vero e potenziale craque per di più ad una concorrente.

Il Milan risolverebbe i suoi problemi in attacco con l’arrivo del Pipita. L’argentino porterebbe maggior sicurezza in avanti rendendo la scalata verso i piani alti leggermente più agevole. Liberarsi di Bonucci potrebbe comunque essere un bene poiché si andrebbe a sgravare sulla pressione della squadra e soprattutto si andrebbe a togliere una figura che può risultare eccessivamente ingombrante il più delle volte. Nello scambio con Caldara invece si troverebbe un difensore in grandissima crescita che potrebbe risolvere i problemi difensivi per molti anni. Il Milan dovrà capire se converrebbe prendere l’argentino oppure il difensore italiano.

CONTRO

Il problema di Bonucci sarebbe l’ambiente. Il divorzio dell’anno scorso ha lasciato tante ferite aperte. In primis il rapporto con la tifoseria bianconera che si è rotto inevitabilmente con il passaggio ad una rivale e poi ampliato con l’esultanza dopo la rete allo Stadium. Inoltre c’è il rapporto con Allegri che è stato una delle motivazioni che lo ha spinto ad andare via da Torino. Un rapporto però che data la professionalità dei due soggetti sarebbe tranquillamente riparabile.

Per la Juventus c’è il rischio di una sorta di minestra riscaldata, dopo che si è chiuso un ciclo non è sempre benevolo riaprirlo. Il passato recente ha sempre dimostrato che vendere un proprio pezzo pregiato come Higuain ha sempre portato dei danni alla propria società. Questo problema però è facilmente risolvibile dato che d’ora in poi ci sarà Cristiano Ronaldo a sfidare tutti i bomber della Serie A. Vale lo stesso discorso per Caldara che forse non è attualmente un pezzo pregiato come Higuain ma nel futuro prossimo potrebbe rivelarsi indispensabile per qualunque società italiana ce lo avesse nella propria rosa.

Invece a Milano la partenza di Bonucci potrebbe lasciare qualche strascico nello spogliatoio. Perché come detto prima è certamente una figura estremamente ingombrante ma allo stesso modo la sua partenza lascerebbe una sorta di vuoto di potere che attualmente solo Pepe Reina potrebbe rimpiazzare. Non giocando però titolare, i poteri del portiere spagnolo potrebbero essere dannosamente limitati.

Tornare o non tornare? Vendere o non vendere?

I dubbi restano ancora.

 

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Calciomercato

Chi è Thomas Kristensen, all’esordio in Serie A con l’Udinese

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Chi è Thomas Kristensen – L’Udinese è, storicamente, una squadra che ha sempre puntato fortemente sull’equilibrio e su una difesa solida e rocciosa.

Nonostante una campagna acquisti non particolarmente esosa e terminata con alcuni buchi da dover colmare nella sessione invernale, l’ultimo acquisto difensivo da parte del ds Marino rientra perfettamente nel DNA Udinese.

Parliamo di Thomas Kristensen, interessante difensore danese classe 2002 proveniente dall’Aarhus, compagine che milita nella Superligaen.

Il neo difensore bianconero arriva ad Udine per una cifra intorno ai 3 milioni di euro e si inserisce in una retroguardia già particolarmente organizzata ma in cui può di certo trovare spazio, il suo esordio odierno in casa contro la Fiorentina ne è la prova.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Kristensen presenta un pacchetto di caratteristiche molto interessante.

Spicca principalmente per il suo strapotere fisico (dato che sfiora i due metri di altezza) e, soprattutto, per la sua grande capacità nell’impostazione della manovra.

Il classe 2002, infatti è dotato di un’ottima tecnica di base, e nell’Aarhus gli venivano spesso affidate le chiavi della manovra della squadra.

Non è inusuale vederlo condurre palla con personalità facendo salire la squadra, o inventare dal nulla passaggi filtranti visionari o verticalizzazioni precise ed efficaci.

Chiaramente questo suo talento dovrà scontrarsi con il contesto del gioco italiano, in cui vi è un’attenzione maggiore alla copertura delle linee di passaggio e un pressing più aggressivo sul portatore di palla.

E’ tra l’altro molto abile nei colpi di testa e nel gioco di copertura ed è dotato di un buon anticipo sull’avversario.

Il giocatore è nel giro delle nazionali giovanili danesi da 3 anni e vanta una presenza con l’under 18, 2 con l’under 19, una con l’under 20 e 4 con l’under 21 di cui fa attualmente parte e di cui è un cardine inamovibile.

L’ESORDIO E COME SI INSERISCE NEL GIOCO DI SOTTIL

Nell’esordio di oggi contro la Fiorentina, Kristensen è stato schierato come braccetto di sinistra in una difesa a tre, nonostante comunque il suo piede preferito sia il destro.

Nonostante l’iniziale timidezza e la vistosa necessità di una sgrezzatura tecnico tattica, oltre che di un lavoro specifico per far sì che possa inserirsi a pieno nell’ecosistema dell’Udinese e del campionato italiano, il danese ha comunque mostrato sicurezza e intraprendenza.

CONCLUSIONI

L’esordio e le premesse iniziali sono in generale molto positive, e con alcune accortezze e col lavoro di Sottil, Thomas Kristensen potrebbe rivelarsi davvero un ottimo colpo per il presente e il futuro bianconero.

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Calciomercato

Il Manchester United pensa alle cessioni: van de Beek sempre sul mercato, ora anche Fred

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Van de Beek

Il Manchester United di Erik ten Hag non ha ancora finito il suo piano di sfoltimento della rosa, al punto che, come riportato da The Athletic, sta ancora puntando a cedere Donny van de Beek e Fred.

Entrambi i giocatori non rientrano più nei piani dell’allenatore olandese e potrebbero essere ceduti già nella sessione invernale: l’olandese piace infatti al Villarreal e non è escluso che si possa trovare l’accordo a breve, dato il contratto in scadenza nel 2025, mentre su Fred al momento ci sono solo voci (fra cui quella secondo cui fu offerto anche all’Atalanta nell’affare che ha portato Hojlund ai Red Devils).

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Toney-Brentford, i rapporti sono freddi: cessione a gennaio?

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Toney

Ivan Toney, attaccante del Brentford attualmente 13esimo in Premier League dopo i 6 punti raccolti in 6 giornate, è sempre più vicino alla cessione. Il club inglese potrebbe decidere di venderlo già nel mercato invernale, secondo quanto riporta il Sunday Mirror.

Alla porta ci sono alcune società di Premier League, particolarmente interessate. Tra le quali si legge il nome di ArsenalChelsea Tottenham. Le big di Premier potrebbero fare l’affondo decisivo ma dovrebbero presentare ai ‘’Bees’’ una cifra vicina ai 70 milioni di euro.

Ricordiamo come Toney sia attualmente squalificato per 8 mesi dopo il caso calcioscommesse in cui era stato coinvolto nei mesi scorsi, violando le regole della Football Association che non gli consentiranno di rientrare a calpestare il rettangolo di gioco prima del girone di ritorno.

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Calciomercato

Il Milan studia il vice Theo: contatti per Miranda del Betis

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L’infortunio di Theo Hernandez, costretto a dare forfait contro il Verona, ha probabilmente fatto suonare un campanello d’allarme in casa Milan. Secondo quanto riporta l’esperto di mercato Nicolò Schira, infatti, i rossoneri starebbero monitorando con attenzione Juan Miranda, terzino sinistro in forza al Real Betis.

Il contratto del classe 2000 scade a giugno 2024 e il Betis sembrerebbe pronto a trattare per il rinnovo. Nel frattempo, però, come riferito da Schira, Arturo Canales, agente del giocatore, si sarebbe trovato a Milano nei giorni scorsi, durante i quali ha avuto dei contatti con il Milan.

Per il momento, non sembrano esserci discorsi in fase avanzata, dunque, ma questa situazione potrebbe cambiare nelle prossime settimane. Certo è che il Milan è abbastanza corto nel reparto – tant’è che Pioli ha adattato Florenzi per sostituire Theo – e deve correre ai ripari. In alternativa, più indietro nelle gerarchie e probabilmente ancora non del tutto pronto alla Serie A, c’è Davide Bartesaghi. Il classe 2005 ha esordito proprio contro il Verona questo pomeriggio; difficile ritenere che Pioli lo ritenga un sostituto valido dell’esterno basso francese.

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