Questa stagione dev’essere, senza ombra di dubbio, quella che riporta il Milan in corsa per la Champions League. I tifosi dal canto loro si augurano che si possa proseguire sulla scia della fine del campionato appena trascorso. Il Diavolo post-lockdown, dal gioco sfavillante e cinico, ha stupito tutti e adesso la sfida consiste nel proseguire su questa linea.
Per far sì che tutto ciò accada, la società sta compiendo un opera di rafforzamento della rosa similare alle ultime due sessioni. Per questo motivo, l’acquisto di Brahim Diàz non sorprende, anzi aggiunge qualità ad un reparto che non ha nulla da invidiare alle altre forze del campionato. Come si può inserire in questo contesto il giovane spagnolo?
TRA SOGNO E REALTA’
Facciamo un passo indietro. Brahim Diàz nasce a Malaga il 3 agosto 1999 da madre spagnola e padre marocchino, infatti era stato cercato da giovanissimo dalla Nazionale del Marocco che voleva convincerlo a giocare per la loro selezione. Brahim, però, si è sempre sentito spagnolo ed entra fin da subito nel giro delle giovanili iberiche, dove risulta un punto fermo.
Dal 2013 entra nell’academy dei Citizens, dove compie tutto la trafila delle giovanili. Pep Guardiola vede subito qualcosa di speciale in questo ragazzo: nel 2016 decide subito di farlo esordire poichè vede in lui il “nuovo David Silva”. Un’etichetta non da poco. Infatti, sia per le alte aspettative che per la spietata concorrenza, il ragazzo fatica ad imporsi stabilmente.
Riesce però ad esordire in Champions e collezionare qualche presenza in Premier, sempre da subentrato. La sua bravura con entrambi i piedi lo fa spiccare, anche se qualche problema tattico lo limita enormemente. A scommettere su di lui, però, ci pensa il Real: 17 milioni di euro e a gennaio del 2019 diventa un nuovo giocatore dei Blancos.
Quando a Madrid torna Zidane per dare vita al suo secondo ciclo, il francese vede molto bene nei suoi schemi Brahim Diàz. Gli concede molto spazio,apprezzandone la tecnica individuale e la voglia di mettersi a disposizione della squadra con sacrificio e duttilità. Qualcosa poi si incrina e nella stagione 19/2o lo spagnolo raccoglie appena 59 minuti in campo, complice anche qualche infortunio di troppo che ne limita le abilità.
MILANO PER ESPLODERE
Adesso lo sbarco a Milano. La formula è quella del prestito secco, su precisa volontà del giocatore stesso che vuole avere la possibilità di non perdere definitivamente il Real, per rilanciarsi e convincere a puntare ancora su di lui. Il Milan, dal canto suo, ha in programma un incontro con la dirigenza madrilena verso metà stagione per discutere di un eventuale riscatto, per tutelarsi nel caso di un esplosione del ragazzo.
Come potrà inserirsi nella scacchiera rossonera Diàz? Vista le sue esperienze passate, la sensazione è che il giocatore possa ricoprire tutti i ruoli dietro la punta. Esterno destro, sinistro o trequartista tra le linee, in alternanza con Calhanoglu. Sicuramente Pioli riuscirà a sfruttare il talento dello spagnolo, riuscendo a far convivere tutte le pedine offensive.
E’ indubbio che starà al giocatore riuscire ad imporsi in una macchina che, ora come ora, sembra perfetta. Dal canto suo, poter giocare con uno come Zlatan Ibrahimovic potrà solamente spingere Diàz a migliorarsi. Inoltre, la volontà del Milan di portarlo in rossonero, preferendolo a gente come Chiesa e Deulofeu, rappresenta un importante attestato di stima da parte della società.
Maldini, Massara e lo stesso Gazidis stanno cercando di restituire al grande calcio un grande Milan. la strada intrapresa sembra portare il Diavolo ad una rinascita che gioverebbe a tutto il calcio italiano.
(Fonte immagine in evidenza: sito ufficiale Real Madrid)