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Brescia, una squadra alla rincorsa della Serie A

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Brescia, una squadra alla rincorsa della Serie A

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Ad inizio stagione, incalzato sulla possibilità di effettuare i playoff di Serie B, il presidente del Brescia Massimo Cellino aveva replicato affermando che l’obiettivo concreto della stagione rimaneva la salvezza. Obiettivo che, ad oggi, la sua squadra sta certamente maturando. Tuttavia, giunto a questo punto in classifica, ovviamente le ambizioni iniziano a diventare differenti. Il Brescia si ritrova infatti a guidare la classifica di B, un punto avanti al Palermo, con il peso del destino tutto nelle proprie mani. Riusciranno i ragazzi di Corini a mantenere un certo target di rendimento? Oppure inizieranno a lasciare alcuni punti per strada, aprendo la strada ad altre compagini nella corsa alla promozione diretta?

LA STAGIONE

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L’inizio di stagione per la società lombarda si è rivelato sin troppo negativo. La prima partita ufficiale termina in vittoria solo a seguito dei calci di rigore in Coppa Italia contro la Pro Vercelli. Nel terzo turno del trofeo nazionale, dopo 120 minuti, eliminati dal Novara, compagine che non sta facendo la differenza nemmeno in Serie C. Nei primi quattro scontri di campionato, il Brescia totalizza la miseria di tre punti, bottino troppo magro per una squadra che vorrebbe interfacciarsi anche leggermente al di là della classica permanenza in serie cadetta.

Dopo la terza giornata, il presidente decide di esonerare David Suazo, personalità di certo arrembante ma con evidenti lacune tecniche. Mai prima di allora l’ex attaccante dell’Inter si era ritrovato a dover gestire un gruppo di tale caratura. Al posto di Suazo, subentra Corini, allenatore di grande esperienza che attua la svolta decisiva al campionato

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Con il tecnico bresciano alla guida, la squadra inizia ad ingranare ed arrivano i primi risultati positivi. 2-1 al Palermo, 4-2 all’Hellas Verona, 3-1 alla Salernitana, 2-1 al Lecce. Risultati contro corazzate costruite apposta per l’ottenimento della promozione diretta. Vittorie sintomatiche, che testimoniano il bel calcio che Eugenio sta trapiantando a Brescia. In 20 partite è riuscito a raggiungere ben 11 vittorie, 8 pareggi ed una sola sconfitta, accorsa contro il Venezia per 2 a 1. Inoltre, ad oggi il Brescia è il miglior attacco del campionato, con 50 reti effettuate, ben 13 in più del Lecce, seconda miglior compagine in zona gol. Qualche lacuna invece c’è a livello difensivo. La squadra ha subito 31 reti, 12 in più rispetto al Palermo, miglior difesa del campionato. Un tecnico che di certo non si può definire rivoluzionario, ma che tramite una semplice idea di gioco sta portando degli automatismi alla propria squadra che da tanto, forse troppo tempo mancavano.

GLI INTERPRETI PRINCIPALI

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Il tecnico di Bagnolo Mella, per il suo Brescia, dopo alcuni test iniziali ha virato sull’utilizzo periodico del 4-3-1-2. Pur avendo comunque una sua impronta tattica ben precisa, l’allenatore permette ai tre giocatori offensivi della squadra una certa libertà di movimento. Ciò spesso comporta una gran confusione per la difesa avversaria, che si ritrova molte volte in inferiorità numerica. Un profilo che garantisce alla squadra geometrie di gioco eccelse è di certo Sandro Tonali. Calciatore appena diciottenne ma che sembra giocare con un’intelligenza ed una naturalezza tale da dimostrarne quantomeno dieci in più. Negli ultimi tempi, Mancini e tanti dirigenti di top club italiani (e non) hanno notato il ragazzo, aspettando il prosieguo della stagione per ottenere le opportune deduzioni. Giocando in cabina di regia, ha già regalato ai compagni 5 assist e messo a referto 2 gol, bottino non indifferente per un giocatore del suo ruolo.

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Altro profilo fondamentale risponde al nome di Alfredo Donnarumma. Dopo un’egregia stagione con l’Empoli, Cellino ha scelto di acquistare il ragazzo. Una mossa di un’astuzia finissima, dato che Alfredo sta replicando la fiducia del patron sardo a suon di gol. 23 reti e 4 assist in 21 apparizioni. Una media realizzativa di un gol ogni 76′, tra le migliori in Europa. Il suo partner offensivo risiede generalmente in Emanuele Torregrossa. Anche per lui un campionato florido, con numeri però che attestano la sua umanità. 9 gol e 6 assist in 18 presenze. A completare il trio offensivo, in genere agisce lo slovacco Nikolas Spalek. Prelevato dal MSK Zilina per 1 milione e mezzo, il trequartista sta dimostrando caratteristiche tecniche intriganti.

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Il perno difensivo della squadra è senza troppi dubbi Simone Romagnoli. Ex Carpi e Bologna, Simone è un calciatore di estrema esperienza, con ben 45 apparizioni in Serie A. Attualmente è di proprietà dell’Empoli che non puntando sul ragazzo ha deciso di cederlo in prestito alla società lombarda. Un solo gol in campionato, ma una sicurezza tale da renderlo uno dei migliori difensori del campionato.

IL CAMBIO DI PROPRIETÀ

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Il 10 agosto del 2017 l’ex presidente di Cagliari e Leeds United, Massimo Cellino, rivelava il Brescia Calcio per un totale di 6.5 milioni di euro, più 3 milioni in caso di promozione in Serie A. Solamente nel giro di un anno crea un centro sportivo di proprietà e rinnova lo stadio Mario Rigamonti. Cellino non crea però solamente delle forti basi strutturali, fa molto di più.

In poco più di un anno, investe ingenti cifre nel mercato, per la creazione di una rosa che possa essere il più competitiva possibile. Un compito di certo arduo, ma che al Presidente riesce perfettamente. Sta portando una realtà, rassegnata oramai all’anonimato nel campionato cadetto, ad avere un certo status ed una certa stabilità finanziaria. Tutto questo attuato solamente in due stagioni. Certo ancora è sin troppo prematuro sbilanciarsi ed azzardare previsioni, ma qualora la squadra dovesse riuscire ad approdare in A, di certo non sarà una mera comparsata.

Cellino è sicuramente un uomo estremamente esperto e profondo conoscitore del gioco. Sa perfettamente quale stratagemma adottare per far ritornare il Brescia ai fasti di un tempo. Con una presidenza così, di certo tutto diventa più agevole.

Flash News

Piquè favorevole alla riduzione di squadre in Liga: “Meno partite e più competitive”

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barcellona

L’ex difensore e capitano del Barcellona, Gerard Piquèè stato intervistato al Marca business sport Forum. L’argomento principale sicuramente quello riguardo la possibile riduzione delle squadre in Liga. Lo spagnolo è favorevole a questa iniziativa, prendendo come esempio i format usati in America, in particolare con la NFL.

LE DICHIARAZIONI

NUOVO FORMAT “Alla fine, lo sport sta andando verso competizioni più brevi e uniche. L’esempio chiaro è la NLF, ci sono quattro mesi di competizione e il Paese è paralizzato. Avete record di ascolti. Penso che il calcio dovrebbe andare in quella direzione.”

TROPPE PARTITE“Serve che tutte le organizzazioni si riuniscano e dicano: ‘non è possibile che ci siano 80 partite in un anno’. Ci sono troppe partite e la gente non sa nemmeno cosa si gioca. E poi a livello sportivo il livello scende.”

NUOVO CALENDARIO“Servirebbe un calendario con meno partite che però sarebbe più competitive. Invece di campionati da 20 squadre, passare a 16 o anche 14.”

 

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Flash News

Monza-Juventus, Allegri: “Da Locatelli e l’attacco al mio futuro, vi dico tutto”

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LE PAROLE DI MAX ALLEGRI IN CONFERENZA ALLA VIGILIA DI MONZA-JUVENTUS – Max Allegri ha parlato in conferenza alla vigilia del match tra Monza e Juventus. In attesa dell’esito del big match di giornata di domenica sera tra Napoli e Inter, i bianconeri, vincendo a Monza, potrebbero portarsi in testa alla classifica. Un campo tosto quello dei brianzoli che nella scorsa stagione hanno fatto bottino pieno contro la Juve. La squadra allenata da Max Allegri è ancora alle prese con diversi infortuni. Il tecnico toscano si è soffermato su questo aspetto, fornendo aggiornamenti su diversi giocatori oltre che approfondire anche il discorso riguardante il proprio futuro sulla panchina del club. Di seguito, tutte le dichiarazioni di Allegri alla vigilia di Monza-Juventus: 

LE PAROLE DI MAX ALLEGRI ALLA VIGILIA DI MONZA-JUVENTUS

DERBY D’ITALIA – “Cammino in discesa dopo il derby d’Italia? Sarebbe commettere un errore inspiegabile, noi sappiamo i nostri limiti. La classifica è buona, ma non si è fatto ancora nulla, appena lasci un attimo approccio e intensità rischi di perdere. Vincere partite non è facile, ne abbiamo 6 da qui al girone d’andata, di cui 4 sono trasferte. Ancora è tutto da giocare e bisogna fare un passo per volta. Il Monza fa la differenza nella fase difensiva e lo dicono i numeri: sarà una partita molto difficile”.

OBIETTIVI – “Ottimismo sullo scudetto? Io in spogliatoio non ci entro, è sacro. Il desiderio più importante deve essere la partita di domani. Non scordiamoci che rimanere fuori dalla Champions quest’anno è stato un danno tecnico ed economico. Noi abbiamo il dovere di costruire un’annata per tornare all’obiettivo minimo: giocare la Champions l’anno prossimo. Domani voglio vedere la Juve delle prime 13 giornate. Non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno, ci vuole grande rispetto per tutti e dobbiamo giocare sempre da squadra come fatto finora. Noi guardiamo la quinta, bisogna scappare da chi c’è dietro e non guardare davanti. Resta motivo di orgoglio essere a 2 punti dall’Inter, ma bisogna guardare dietro perché nel calcio le cose cambiano in fretta. Non bisogna mantenere, ma migliorare di giorno in giorno”.

INFORTUNI – “Monza imbattuto in casa? Oltre che imbattuti, il Monza ci ha portato via 6 punti l’anno scorso e abbiamo fatto 0 gol a loro. Sarà una partita difficile e importante come quelle a seguire. È importante per dare seguito al pari con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, seppur non al 100%. Per Locatelli valuteremo oggi, è un problema di dolore, l’altro giorno è entrato, vediamo oggi. Oggi dovrò vedere l’allenamento per capire su Manuel e su Nicolussi-Caviglia, che ha fatto una gara importante. Se no troveremo una soluzione e in qualche modo faremo”.

ATTACCO – “Monza imbattuto in casa? Oltre che imbattuti, il Monza ci ha portato via 6 punti l’anno scorso e abbiamo fatto 0 gol a loro. Sarà una partita difficile e importante come quelle a seguire. È importante per dare seguito al pari con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, seppur non al 100%. Per Locatelli valuteremo oggi, è un problema di dolore, l’altro giorno è entrato, vediamo oggi. Oggi dovrò vedere l’allenamento per capire su Manuel e su Nicolussi-Caviglia, che ha fatto una gara importante. Se no troveremo una soluzione e in qualche modo faremo. Settimo attacco? 5 Vlahovic, 4 Chiesa, mancano quelli di Kean, Milik, Yildiz… L’importante è vincere le partite. Stiamo lavorando sui gol delle punte, cerchiamo di migliorare”.

GALLIANI – “Un amico, ci diamo del tu ormai, ci siamo dati del lei per tanti anni. È un dirigente di altissimo valore, sono fortunato ad aver lavorato con lui e ad avere ancora oggi un rapporto con lui. Siamo legati da un bel rapporto affettivo”.

PALLADINO – “Galliani come al solito non ha sbagliato allenatore. Sta facendo molto bene Palladino e sono certo che nella sua evoluzione può solo crescere, non parlo solo di campo. Potrà fare un’ottima carriera, ci son dei giovani allenatori bravi. E poi accanto ha Galliani, che è un dirigente di grande genialità”.

 

 

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Champions League

Rimonta da urlo dell’Inter, il Napoli crolla nel finale: i resoconti

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Inter

Serata di Champions dalle mille emozioni per Inter e Napoli. Primo tempo da dimenticare per i nerazzurri, sotto 3-0 all’intervallo col Benfica grazie alla tripletta dell’ex Joao Mario. Al rientro dagli spogliatoi, grande reazione gli uomini di Inzaghi che riescono a trovare una super rimonta con il 3-3 finale. Succede di tutto anche al Bernabeu. In casa del Real Madrid, il Napoli prima la sblocca, poi la riprende con Anguissa e, alla fine perde 4-2. I resoconti dei match.

IL RESOCONTO BENFICA-INTER

Serata che parte malissimo per l’Inter. Al Da Luz sembra essere la serata dell’ex Joao Mario, capace di annichilire i nerazzurri con una tripletta nei primi 34 minuti di gioco. La serata di grazia del portoghese si apre dopo soli 5 minuti, quando è abile a raccogliere la sponda di Tengstedt e mettere il pallone all’angolino. Il raddoppio del Benfica arriva in maniera anche abbastanza fortunosa: palla persa da Asllani a centrocampo e ripartenza culminata con un rimpallo tra Bisseck e Rafa. Il pallone arriva poi tra i piedi di Joao Mario che non sbaglia. La timida risposta interista è rappresentata dall’errore di Arnautovic nell’uno contro uno con Trubin. I padroni di casa non si fermano e arriva anche il 3-0, sempre propiziato da un ispiratissimo Tengstedt. Stavolta l’attaccante danese serve un cross delizioso sempre per Joao Mario che, da due passi, mette in rete di testa.

Quella del secondo tempo è tutta un’altra Inter. Gli uomini di Inzaghi ci mettono carattere e riescono a tornare in partita con il tap in vincente di Arnautovic. Sull’onda dell’entusiasmo arriva anche il 3-2 firmato da Frattesi. Gran gol dell’ex Sassuolo che, su cross di Acerbi, trova la rete con un gran tiro al volo. Dopo aver corso un enorme rischio con il salvataggio di Bisseck su Tengstedt, arriva il clamoroso 3-3. Pestone in area di Otamendi su Thuram: dal dischetto va un glaciale Alexis Sanchez che non sbaglia e trova un insperato pareggio. Emozioni anche nel finale con il grande intervento di Audero su Di Maria e l’espulsione di Antonio Silva. Match che però si chiude con un pirotecnico 3-3.

IL RESOCONTO DI REAL MADRID-NAPOLI

Avvio pazzesco al Bernabeu dove, dopo soli 9 minuti, a passare è il Napoli. I partenopei trovano il gol grazie a una bella azione chiusa con l’appoggi di Di Lorenzo per Simeone, bravo a farsi trovare pronto e mettere in rete. Giusto il tempo di ribattere e il Real ha già pareggiato: azione solitaria di Rodrygo e gran destro all’incrocio. Spinti dal proprio pubblico i Blancos trovano anche il raddoppio con il solito Bellingham. L’inglese si inserisce alle spalle di un incerto Natan e, di testa, batte Meret sfruttando al meglio il perfetto lancio di Alaba.

Dopo l’equilibrio di fine primo tempo, al rientro dagli spogliatoi ricominciano le emozioni ancora grazie al Napoli. La squadra di Mazzarri trova il pareggio grazie ad un gran destro di Anguissa che, dopo un primo tentativo murato, trova un grande angolo da posizione defilata. Il Real Madrid riesce a ritagliarsi subito l’opportunità per il nuovo vantaggio ma Joselu, da pochi passi, non riesce a coordinarsi. Il Napoli lotta ma crolla nel finale. Il Real, grazie ad una vistosa incertezza di Meret, trova prima il 3-2 con il destro dalla distanza di Nico Paz. Poi, mette anche il punto esclamativo con il tap in di Joselu su assist di Bellingham. 4-2 il risultato finale.

COME CAMBIANO LE CLASSIFICHE DEI GIRONI

GRUPPO D

  1. Real Sociedad 11
  2. Inter 11
  3. Salisburgo 4
  4. Benfica 1

GRUPPO

  1. Real Madrid 15
  2. Napoli 7
  3. Braga 4
  4. Union Berlino 2

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Calcio Internazionale

Mazzarri torna in Champions dopo undici anni: a che punto è il suo Napoli per l’esame Real Madrid?

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Napoli - Real Madrid

Il Napoli si prepara alla grande sfida di Champions League contro il Real Madrid al Bernabeu. Dopo la sfida di andata vinta dai Blancos per 2-3, dove il Napoli aveva dato comunque dimostrazione di potersela giocare con una delle migliori squadre d’Europa, questa volta ci sarà un’importante differenza, ovvero chi si siederà nella panchina degli attuali campioni d’Italia. Walter Mazzarri torna nel palcoscenico più importante d’Europa a distanza di 11 anni, quando con i partenopei, riuscì a far sognare i tifosi anche nella massima competizione europea.

Il magico trio Lavezzi-Cavani-Hamsik, trascinatori del primo Napoli di Mazzarri, aveva infatti riportato dopo 21 anni gli azzurri in Champions League, trovando un girone ostico con Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal. Nonostante il grande livello, i campani riuscirono a piazzarsi in seconda posizione, trovando quindi l’accesso agli ottavi di finale per la prima volta nella storia. Con il Chelsea si sfiorò l’impresa: all’andate al San Paolo finì 3-1 con doppietta di Lavezzi e un gol di Cavani. Allo Stamford Bridge poi la disfatta, con la vittoria da parte dei futuri campioni d’Europa di Roberto Di Matteo per 4-1 ai tempi supplementari con il decisivo gol di Ivanovic.

Come si farà trovare la formazione di Mazzarri?

LA SITUAZIONE NEL GIRONE

Il girone C composta da Real Madrid, Napoli, Braga e Union Berlino vede le prime due squadre in prima e seconda posizione, rispettivamente a 12 e 7 punti. La formazione di Carlo Ancelotti è infatti a punteggio pieno fino a questo momento. Il Napoli ha portato a casa due vittorie, la sconfitta appunto con il Real Madrid e l’ultimo risultato che è il pareggio con l’Union Berlino, che aveva già fatto mettere in dubbio la definitiva posizione di Rudi Garcia, che da lì a pochi giorni verrà esonerato da Aurelio De Laurentiis. Il patron del Napoli ha quindi deciso di affidare la panchina ad un traghettatore. Un uomo di fiducia, che come raccontato in precedenza, ha già portato buoni risultati e conosce l’ambiente.

“Quando mi ha chiamato gli ho fatto capire che una squadra così importante l’avrei allenata ancora volentieri, e lui avrà pensato che ero l’allenatore giusto. Col presidente c’è stato un po’ di gelo per un paio d’anni dopo che sono andato via, ma ora è un amico, mi ha chiamato anche in occasioni diverse, magari per chiedermi consigli sui giocatori. C’è un rapporto di stima reciproca e considerazione. Domani sarebbe bellissimo se riuscissimo a fare risultato e passare il turno già domani, però se non dovesse essere così ci sarà l’ultima che sarà come una finale. Contro un’avversaria di valore, ma non come il Real Madrid”.

Walter Mazzarri, intervista a Sky Sport

Con la fiducia dell’importante esordio con vittoria di Bergamo per 2-1 contro l’Atalanta, Mazzarri dovrà affrontare qualche dubbio di formazione per affrontare una della favorite al titolo.

“Continuità dopo i segnali di Bergamo? Quello lo vedremo. Siamo coscienti di giocare contro una squadra top nel mondo contro un allenatore bravissimo che ha vinto tutto. Conosciamo le difficoltà ma questo è affascinante e bello e speriamo di fare il meglio possibile”.

LA FORMAZIONE

Mazzarri pronto a confermare il 4-3-3 che ha convinto per compattezza del gruppo contro l’Atalanta in campionato. In porta torna Meret, in difesa Di Lorenzo a destra, centrali confermati Rrahmani e Natan. Sulla sinistra visto il grave infortunio di Olivera, è pronto Juan Jesus. A centrocampo con tutta probabilità verrà riproposto la mediana con Anguissa, in ripresa vista l’ottima prestazione di Bergamo, Lobotka e Zielinski.

In attacco ecco il grande dubbio: sono confermati Politano e Kvaratskhelia confermati come due ali d’attacco, resta da capire il grande dubbio su Raspadori e Osimhen. Il nigeriano è rientrato nello scorso turno di campionato ma anche Mazzarri ha voluto chiarire la situazione:

“Osimhen partirà titolare? Gli devo parlare. Quando ci sono partite così ravvicinate bisogna parlare con i ragazzi. Anche con chi ha fatto una partita intensa a Bergamo: devo capire se stanno bene. Di sicuro Osimhen non ha i 90′ nelle gambe: se partirà dall’inizio o giocherà a partita in corso lo deciderò dopo aver parlato con lui e con lo staff medico”.

Walter Mazzarri, intervista a Sky Sport

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