Buona la prima per Jorge Sampaoli alla guida della Seleccion Argentina. Il tecnico ex Siviglia esordisce con una vittoria di misura sui rivali storici del Brasile, infliggendo la prima sconfitta dell’era Tite.
LA PARTITA

Esordio incoraggiante per el hombrecito Jorge Sampaoli sulla panchina dell’Albiceleste. Vittoria importante per il morale, per la speranza e anche perché è stata inflitta ai rivali verdeoro, che non perdevano da circa 1 anno, eliminati dal Perù nella Copa America Centenario. La seleccion parte forte, e nel primo tempo crea le occasioni più pericolose della partita, con Di Maria che colpisce un palo in avvio, sfiora il vantaggio con Dybala e poi sul finire della prima frazione con la orca, Gabriel Mercado trova finalmente l’1-0 sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nella ripresa cala un po’il ritmo, complici anche i diversi cambi effettuati dai 2 commissari tecnici, ma non mancano le emozioni con il Brasile che colpisce 2 pali nella solita azione, con Gabriel Jesus e Willian. Nel finale poi rimane a terra l’attaccante del City, dopo l’ennesimo colpo subito dai vari Otamendi e Maidana, a conferma che di amichevole nel Superclasico de las Americas, non ci sia proprio niente.
LE SCELTE DI SAMPAOLI
La prima Argentina dell’era Sampaoli assomiglia molto al Siviglia di questa stagione. A partire dalla novità della difesa a 3, oltre all’attuale difensore sevillista Mercado infatti, c’erano Otamendi e Maidana a comporre un terzetto inusuale a livello di Seleccion, ma abituale nel club andaluso. Inoltre c’è stato l’esordio da titolare di Jose Luis Gomez, terzino 23enne del Lanus, schierato inizialmente come centrocampista esterno, per poi ripiegare sulla linea dei difensori in fase di non possesso, ricordando molto Mariano. A centrocampo doppio pivote, con Biglia e Banega che rappresentano i 2 veri punti fermi di questa squadra, entrambi in grado quest’oggi di dare geometrie, copertura ed equilibrio. Davanti spazio al Fideo sulla fascia mancina e a Dybala e Messi liberi di scambiarsi, a supporto di Gonzalo Higuain.
RIVOLUZIONE
E’ partita ufficialmente la rivoluzione di Sampaoli. Il coraggioso tecnico argentino ha finalmente convocato giocatori nuovi e allo stesso tempo meritevoli, di avere una chance di rappresentare il proprio Paese. Sintomo di un rinnovamento sia tattico che generazionale. Partendo dal terzino Gomez, che ha giocato una discreta partita sulla corsia di destra, (soprattutto nell’apporto in fase offensiva) nonostante abbia manifestato qualche problema nell’affrontare Willian.

L’esordiente Jose Luis Gomez ha completato 27 passaggi sui 31 totali, vincendo 3/4 dei duelli individuali.
Bene anche la difesa a 3, con Nico Otamendi in gran spolvero e vero leader della retroguardia insieme a Mercado. Qualche dubbio lo ha lasciato invece Maidana, il centrale del River ha sofferto molto la dinamicità e la velocità dei vari Gabriel Jesus e Paulinho, ma nell’economia del match si è dimostrato solido. Buone notizie arrivano soprattutto però dalle trame offensive con Messi e Dybala che finalmente hanno iniziato a cercarsi, e con un Di Maria sempre volenteroso e vera spina nel fianco dei brasiliani sulla corsia mancina, come non lo si vedeva da diverso tempo.

Messi ha completato il 96% dei suoi passaggi(24/25), ed il giocatore con cui ha avuto più scambi andati a buon fine è stato Dybala.
L’unica nota stonata è arrivata da Gonzalo Higuain, sostituito all’intervallo dopo che nell’arco dei primi 45 minuti è stato il giocatore argentino con meno passaggi effettuati. Sampaoli ha così deciso di inserire un falso nueve come il Tucu Correa, giocatore migliorato molto in quest’ultima stagione a Siviglia e pupillo del Ct, che si è reso protagonista di una buona prestazione nel corso della ripresa, attaccando la profondità e cercando soprattutto di interagire con Messi. Una scelta curiosa visto che in panchina oltre all’infortunato Icardi, c’era anche Lucas Alario, centravanti del River, ma Sampaoli ha preferito sperimentare un modulo senza punti di riferimento, come fatto anche al Siviglia quest’anno, nella nazionale cilena e nella U de Chile.

Higuain è stato il giocatore che ha effettuato meno tocchi nel 1T, (13).
Anche se magari solo per un tempo si sono viste trame offensive interessanti, e alcuni concetti, come quello del possesso palla e di non essere mai rinunciatari, già messi in pratica dai giocatori. Un cambiamento importante e radicale se guardiamo agli ultimi incontri disutati sotto la guida del paton Bauza, in cui la strategia di gioco assomigliava più al vecchio catenaccio e contropiede (partita contro il Cile al Monumental per rendere l’idea), un vero spreco di talento per una squadra ricca di buoni palleggiatori.

Banega è il giocatore che ha effettuato più tocchi nella prima frazione (65)
LINFA NUOVA
Oltre ai già citati Gomez, Correa e Maidana, il Ct ha dato la possibilità anche al laterale mancino, Nicolas Tagliafico di giocarsi una mezz’ora importante di gara, visto che Marcos Rojo tornerà dall’infortunio al ginocchio solo verso Novembre. L’attuale capitano dell’Independiente è uno dei giocatori con l’andamento più regolare del campionato locale, dalla fallimentare esperienza europea al Real Murcia del 2012, il classe 92 è stato protagonista della risalita del Banfield in Primera Division, per poi essere ceduto ad una big del calcio argentino come l’Independiente. Bauza durante la sua gestione ne aveva parlato bene sottolineando però che avrebbe pagato la sua statura di 1,71 m. Niente di più sbagliato, basti pensare a terzini di livello internazionale come Jordi Alba(170cm) oppure alle recenti prestazioni dello stesso Tagliafico, impiegato con ottimi risultati da difensore centrale nel proprio club.

Tagliafico nel suo esordio con l’albiceleste, impegnato nel duello con Willian
Sempre nel reparto arretrato è stato riproposto nei minuti finali il classe 96 Emanuel Mammana, entrato al posto dell’infortunato Mercado. Uno scampolo di partita anche per il trequartista del West Ham, Manuel Lanzini che fa il suo debutto in nazionale mostrandosi funzionale nel gioco del Ct, per la sua buona tecnica ed il palleggio, fondamentali in una squadra che ricerca sempre di essere padrona del gioco. Si è trattato invece di un esordio assoluto per il centrocampista dell’America di Città del Messico e scuola River Plate, Guido Rodríguez. Il mediano che venne ceduto dal River per dar spazio a Kranevitter qualche stagione fa, si è preso una piccola rivincita sull’attuale centrocampista del Siviglia, che nonostante quest’anno abbia lavorato costantemente con Sampaoli, non è riuscito a meritarsi la convocazione. Per i vari Papu Gomez, Paredes, Fazio, Alario e Nacho Fernandez ci sarà spazio sicuramente nella prossima amichevole con Singapore.