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Bayern Monaco, due giocatori dei bavaresi donano 1 milione di euro

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Bayern Monaco, due giocatori dei bavaresi donano 1 milione di euro

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Leon Goretzka e Joshu«a Kimmich, giocatori del Bayern Monaco, hanno sposato l’iniziativa We Kick Corona. I due giocatori hanno deciso di donare 1 milione di euro alle organizzazioni benefiche che ne fanno parte. Come riferito da La Gazzetta dello Sport, i soldi verranno spesi per macchinari negli ospedali, per i senzatetto e per le strutture ospedaliere.

Goretzka su Twitter:

Il coronavirus lo battiamo solo con il gioco di squadra. Con l’iniziativa #wekickcorona vogliamo aiutare, in tutta la Germania, le associazioni che aiutano il prossimo».

(Fonte immagine di cpertina: profilo Twitter ufficiale di Kimmich)

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Davide Nicola: “Palladino destinato a diventare allenatore, Allegri ha una capacità straordinaria”

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Nicola

DAVIDE NICOLA A TUTTO TONDO, DA ALLEGRI A PALLADINO: LE DICHIARAZIONI – Davide Nicola, ex allenatore di Crotone e Salernitana, tra le altre, e attualmente senza panchina, ha parlato ai microfoni della Radio Serie A. Il tecnico ha raccontato delle sue esperienze come allenatore subentrato spesso in corso d’opera su diverse panchine. Ha poi commentato il gioco della Juventus di Massimiliano Allegri ma non solo. Di seguito tutte le sue dichiarazioni:

LE PAROLE DI DAVIDE NICOLA

NUOVA AVVENTURA – “Quando inizi una nuova avventura e hai la possibilità di rappresentare un popolo, una storia, qualsiasi essa sia, senti un’adrenalina pazzesca. Devi entrarci dentro, capirne la forma mentis, studiarli e rappresentarli al massimo e ovunque. E in quel momento non vorresti fare altro, vieni trascinato dentro”. 

SU ALLEGRI – “Massimiliano era una mezz’ala tecnicamente molto forte e dotata; il suo calcio era propositivo da amante del calcio assoluto quale è. Ha una capacità straordinaria nel leggere l’evoluzione del gioco. Ogni allenatore vuole vincere e per farlo si devono fare i conti con il proprio modo di intendere il calcio e i calciatori che si hanno a disposizione”.

FEDERICO CHIESA – “Ha le movenze riconoscibili in quelle del padre: la dedizione è ciò che lo spinge a fare sempre meglio. Ho avuto la fortuna di giocare con Enrico e vi assicuro che tecnicamente era straordinario, ne ho visti pochi di giocatori così”.

BUONGIORNO-TORINO – “Stiamo parlando di un ragazzo che può fare tutto, con un forte senso di responsabilità e l’attitudine alla disciplina. È legato al Torino in modo viscerale: è cresciuto lì con il settore giovanile. A Torino sono molto bravi a tramandare il senso d’appartenenza e l’amore per i colori”.

PALLADINO – “Lo perdemmo nel mercato di gennaio perché lo acquistò il Genoa. Da calciatore aveva delle qualità importanti: intelligente tatticamente e aperto alla scoperta e al confronto delle tattiche di gioco. Era destinato a diventare allenatore”.

 

 

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Real Madrid-Napoli, Cannavaro: “Buona prestazione ma in Champions non basta”

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Cannavaro

IL COMMENTO DI FABIO CANNAVARO DOPO REAL-MADRID-NAPOLI – Fabio Cannavaro è stato ascoltato ai microfoni di Amazon Prime, in qualità di opinionista. l’ex difensore ha toccato diversi punti, analizzando gli errori fatti dalla squadra allenata da Mazzarri contro una vera e propria corazzata come quella allenata da Carlo Ancelotti. Di seguito le dichiarazioni del doppio ex della sfida del Bernabeu, Fabio Cannavaro: 

LE PAROLE DI FABIO CANNAVARO DOPO REAL-MADRID-NAPOLI

BUONA PRESTAZIONE MA… – “In Champions non devi sottovalutare nessuno, nessuno ti regala nulla si è visto anche stasera. È stata una buona prestazione, ma allo stesso tempo il Napoli porta a casa una sconfitta. Meret sicuramente poteva fare meglio sul gol di Paz, ma la difesa sbaglia: anche Nathan si gira sul tiro”.

FAME – “Devi cercare di metterci la faccia, non devi avere paura. Il Napoli è una squadra forte, ma con il Real Madrid non puoi mollare un secondo, devi avere sempre la fame di portare a casa i tre punti”.

SERENITÀ – “Dopo Bergamo c’è più serenità, la squadra ha ritrovato più sicurezze. Mister Mazzarri ha esperienza, può far capire ai giocatori che continuano a fare il gioco che facevano l’anno scorso, si possono ancora divertire.

SU GARCIA – “Non aveva lo spogliatoio in mano, si è visto fin da subito. Arrivare dopo Spalletti non è facile, Garcia voleva gestire i giocatori ma se non hai un buon rapporto con i calciatori diventa difficile”.

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Atalanta-Sporting Lisbona, Scalvini: “Sarà dura, non pensiamo all’andata”

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Atalanta scalvini

SCALVINI ALLA VIGILIA DI ATALANTA-SPORTING LISBONA – Questa sera, alle 18:45, l’Atalanta potrebbe chiudere definitivamente il proprio girone, blindando il primato in classifica. Al Gewiss Stadium arriva lo Sporting Lisbona. I portoghesi, che si stanno giocando il primato in campionato punto a punto con il Benfica, hanno perso la gara d’andata contro la Dea che questa sera vuole portare a casa nuovamente i tre punti.

Giorgio Scalvini ha parlato alla vigilia del match, sui canali ufficiali del club, caricando i suoi e ricordando il pesante successo ottenuto all’andata in terra lusitana. Il giovane e talentuoso difensore è ormai divenuto uno dei punti fermi nelle scelte di Gasperini. Chissà che questa sera non possa dare un contributo significativo nell’aiutare i propri compagni a raggiungere una vittoria che potrebbe regalare l’accesso diretto agli ottavi di finale Europa League. Di seguito le parole di Scalvini: 

IL CONFRONTO – “Una partita importantissima, dovremo seguire ciò che ci dice Gasperini ed entrare in campo per fare una bella prestazione, con mentalità, per portare a casa il primo posto. Sarà dura, indipendentemente dalla qualificazione lo Sporting è una squadra molto attrezzata, giocheremo sui punti in cui possiamo fargli male e miglioreremo ciò che abbiamo sbagliato all’andata”.

L’ANDATA – “Una serata indimenticabile anche per il gol vittoria, ma ora pensiamo alla partita di domani e non al passato”.

Il fischio d’inizio del match tra Atalanta e Sporting Lisbona sarà quest’oggi alle ore 18:45. 

 

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Cuni: “Di Francesco allenatore di livello, mi trovo molto bene al Frosinone”

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cuni frosinone

CUNI SI RACCONTA – Nella rosa molto giovane e talentuosa del Frosinone, spicca anche il nome di Marvin Cuni. L’attaccante albanese è cresciuto nel settore giovanile del Bayern Monaco e, dopo tre prestiti in Germania, è arrivato in Italia a titolo definitivo. Il classe 2001 ha parlato dell’inizio di stagione dei ciociari e del suo impatto con la Serie A.

Queste le parole di Cuni riportate da Tuttofrosinone.com:

LE DICHIARAZIONI DI MARVIN CUNI

IL PRIMO GOL IN SERIE A – “Avevo già segnato un gol nel primo tempo (contro l’Empoli, ndr) che mi è stato annullato e per quel motivo mi ero innervosito parecchio. Successivamente, quando ho realizzato quel bel gol di tacco è stata per me una degna consolazione. Sono stato molto contento per la rete”.

LA DIFFEREBZA TRA IL CALCIO TEDESCO E QUELLO ITALIANO – “Dal punto di vista dell’intensità ci sono tante analogie tra il calcio tedesco e quello italiano. Forse in Germania si gioca un calcio più a tutto campo e ci sono più duelli uomo contro uomo. Qui in Italia, si preferisce invece costruire l’azione partendo più dal basso, per cercare di giocare in maniera più ragionata”.

L’AMBIENTAMENTO IN ITALIA – “Mi sono trovato fin da subito molto bene qui a Frosinone, che è una città piccola, dove tutto è a portata di mano. Anche con la squadra, l’impatto è stato subito positivo: qui si può lavorare bene, con calma e serietà. Giocare poi nel campionato di Serie A, rappresenta per me un grande passo per crescere personalmente”.

I MODELLI DI RIFERIMENTO – “I miei modelli di riferimento a livello calcistico sono giocatori come Cristiano Ronaldo, Haaland e Mbappè. Credo che un campionato competitivo ed avvincente come è quello di Serie A, mi può aiutare molto nel mio percorso di crescita”.

IL FANTACALCIO – “Devo dire che ogni giorno ricevo continuamente messaggi sul Fantacalcio, per chiedermi se in quella determinata partita da giocare sarò carico e farò gol. Questi sono tutti messaggi che poi mi motivano quando scendo in campo”.

L’INIZIO DI STAGIONE – “Sicuramente non era facile inizialmente fare così bene come noi. Però siamo un gruppo che lavora bene durante la settimana, capiamo quello che il mister ci chiede di proporre in campo ed abbiamo dei buoni concetti di gioco. Tutti i punti che abbiamo fatto fin qui, sono meritati e guadagnati attraverso il lavoro”.

GLI OBIETTIVI PERSONALI – “Non sono un tipo di calciatore che si pone obiettivi particolari a livello personale, ma penso sempre a giocare di partita in partita. A quello che accadrà a fine campionato adesso non voglio pensarci. Ragionerò su questo successivamente”.

IL BAYERN MONACO, SQUADRA IN CUI È CRESCIUTO – “Quella vissuta al Bayern Monaco è stata sicuramente una bellissima esperienza a livello personale. Thiago Alcantara è il giocatore più forte con cui ho avuto modo di stare, ed è con lui che andavo in allenamento. Confrontarsi con campioni di questo calibro, è stata per me un’esperienza fantastica”.

ARIJON IBRAHIMOVIC – “Mi sarei aspettato qualche difficoltà da parte sua, visto che è un giocatore molto giovane, ma essendo Ibrahimovic un calciatore di assoluta qualità e molto forte, sapevo che sarebbe uscito alla distanza”.

LO SPOGLIATOIO – “Il nostro è un gruppo molto unito come si vede dall’esterno, in cui tutti siamo in buoni rapporti. Personalmente, mi trovo bene con ognuno dei miei compagni di squadra. Per il parlare la stessa lingua, i giocatori con cui ho legato maggiormente sono Arijon Ibrahimovic ed Abdou Harroui”.

FUORI DAL CAMPO – Quando non gioco, generalmente sono un tipo di calciatore a cui piace stare a casa, riposarmi e giocare alla PlayStation. Ogni tanto non disdegno ad uscire per andare a mangiare fuori”.

EUSEBIO DI FRANCESCO – “Fin dai primi allenamenti svolti quest’anno, ho notato che mister Di Francesco è un tipo di allenatore a cui piace proporre gioco. È un allenatore di livello, sicuramente il migliore che ho avuto fino adesso in carriera. A livello personale mi trovo molto bene con lui, sia dentro che fuori dal campo”.

LA TIFOSERIA – “Non ho messaggi da lanciare ai nostri supporters, se non quello di ringraziarli per il sostegno che quotidianamente danno alla squadra. Anche nelle trasferte sono sempre numerosi per incitare sia noi che lo staff. Non mi sarei potuto aspettare tifoseria migliore in questa esperienza che sto vivendo a Frosinone”.

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