18 punti in 12 partite, 5° posto in classifica a due punti dal Real Madrid.
Sono questi i numeri strepitosi di un inizio di stagione folgorante per il Cadice, tornato in Liga durante questa stagione.
Cenerentola sì, ma guai a chiamarlo miracolo.
ETERNITÀ NEL LIMBO
Saliscendi tra Segunda e Tercera Division.
Si possono riassumere così, la prima metà della storia del Cadiz.
I Limoneros sono la squadra del piccolo capoluogo di provincia nella comunità Andalusa e vengono schiacciati dalle grandi realtà del Fùtbol spagnol e della regione stessa, come Betis, Granada o Siviglia e Recreativo Huelva, squadre che affrontava nella vecchia “Coppa d’Andalusia”.
È grazie al maestro Enrique Mateos Mancebo, 5 volte campione del mondo con il Real Madrid e uno dei primi calciatori europei a spingersi oltreoceano giocando in Usa e Sudafrica negli ultimi anni di carriera.
Arriva al Cadice con un obiettivo, la Primera Division, che arriva al primo anno grazie a un secondo posto dietro allo Sporting Gijon.
Ma la prima esperienza tra i grandi è una batosta con pochi eguali: sole 7 vittorie, peggior difesa, peggior attacco e i 22 punti finali sono il misero bottino della prima stagione in Primera dei Limoneros.
Prima del periodo d’oro degli anni 90, il Cadice tornerà due volte nella massima serie, non riuscendo mai a salvarsi.
IL PERIODO D’ORO
La stagione è quella 1985-1986, il Cadice è appena tornato il Primera, con la seria intenzione di restarci.
È una stagione di ferro, dove i neopromossi si giocano la permanenza con il Valencia di Alfredo di Stefano, esonerato durante la stagione, che a fine stagione lascia la Primera dopo 55 anni.
È l’ennesima vittoria di Davide contro Golia, che da inizio al miglior periodo della storia del Submarino Amarillo.
8 stagioni consecutive in prima divisione, con il 12° posto come miglior risultato nella sua storia grazie al mago Victor Esparrago, rimasto per una sola stagione ma entrato nel cuore dei tifosi.
Grandi allenatori, come Milosevic, Senecowisch, Addison e Vidal.
Ma il vero simbolo della squadra è il “Magico” Gonzalez, il più grande giocatore Salvadoregno di tutti i tempi.
Una vita da Diez, tra genio calcistico e raffinatezza, con il cuore il Andalusia e una tournée americana con il Barça di Maradona, che non lo acquisterà per un incidente in hotel Californiano.
FINE DELLA FAVOLA
Ma dopo le molteplici salvezze consecutive, dopo la retrocessione nella stagione 1992-1993, il Submarino Amarillo viene affondato.
Due retrocessioni consecutive, la ripartenza dalla Tercera Division.
Il Cadice è a un passo dal fallimento, il ritorno nel tanto odiato Limbo è inevitabile.
Dalle 8 stagioni in prima divisione, i Limoneros restano per 9 anni nella Serie C del calcio Iberico, sfiorando più volte la promozione fallendo però sempre a un passo dal successo, come nel 1994 quando fallisce la promozione contro le squadre B di Real e Barça o nel 2001 quando non viene promosso per la differenza reti con il Gimnastic.
Ma anche dopo il ritorno in Segunda, la situazione non cambia.
La società annega nei problemi finanziari e ritorna in Seguna B dopo sole 3 stagioni.
IL RITORNO DI ESPARRAGO
Stagione 2009/2010.
La società sta provando a lasciarsi alle spalle le difficoltà e a gettare le basi per un nuovo ciclo.
Il prescelto, è Victor Esparrago, l’allenatore che ha portato i Linoneros al miglior piazzamento della storia.
È difficile il percorso che porta al Paradiso, ma dopo 6 stagioni, uno storico gol di Daniel Güiza nello spareggio con l’Hercules riporta i Limoneros in Segunda e 4 anni dopo, arriva la promozione in Liga, con una giornata d’anticipo.
Dopo 10 anni dal ritorno Esparrago, il Cadice è finalmente uscito dal limbo, e con il 4-5-1 del tecnico Uruguagio si è resa protagonista di una partenza strepitosa, trascinata da giocatori come il bomber Alvaro Navarro, Alex, Fali Jimenez e il portiere italiano Ledesma.
Il 5° posto, seppur con un match in più rispetto a Siviglia, è la ricompensa perfetta per i Limoneros, la Cenerentola della Liga tornata dall’inferno e uscita dal limbo, ora in paradiso per restarci.
Ma guai a chiamarlo miracolo.
(Fonte immagine in evidenza: Profilo Ig Cadice Calcio)