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Cagliari, Giulini a tutto tondo: dal centenario al ritorno di Allegri

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Cagliari, Giulini a tutto tondo: dal centenario al ritorno di Allegri

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Il 2020 del Cagliari sarebbe dovuto essere un anno speciale, e alla fine lo è stato ma non con l’accezione positiva che tifosi e società si auguravano di dargli. Nel 1920 infatti, veniva fondato il club rossoblù e proprio questo weekend ricorreva il centenario che si sarebbe dovuto celebrare con grandi feste.

Nonostante la pandemia però, il Cagliari è riuscito a dedicarsi comunque una giornata di ricordi, un sabato molto emozionante per il presidente Giulini:

 “E’ stato un bel weekend, con un sabato particolare pieno di ricordi. Non ci aspettavamo di festeggiare in piena pandemia, ma ora bisogna essere positivi e pensare alla ripartenza.”

FUTURO

Proprio la ripresa del campionato desta non poche preoccupazioni alle società di Serie A. Giulini, intervistato da Radio Rai, ritiene che le istituzioni abbiano svolto un buon lavoro ma alcune regole potrebbero compromettere definitivamente il finale di campionato:

“C’è preoccupazione per il fatto che con un solo positivo tutta la squadra va in quarantena. Così facendo si mette a rischio il campionato e non capisco bene il senso di questa scelta, siamo stati gli unici in Europa a farla. Se dovesse arrivare un nuovo stop per il calcio italiano sarebbe un dannoatroce, con una situazione complicata già adesso”.

Giulini però si dice soddisfatto del lavoro svolto dalla Figc e dal suo presidente Gravina:

“Il presidente Gravina ha fatto un gran lavoro di raccordo in questi tre mesi, insieme a Dal Pino, De Siervo e Balata. Se ripartiamo gran parte del merito va proprio a Gravina. Prima di criticare l’algoritmo bisogna capire come funziona: io ancora non lo so, ma di certo serve rispetto”.

RIVELAZIONE

Nella lunga intervista rilasciata, Giulini lascia spazio anche al mercato, svelando un retroscena clamoroso sul possibile ritorno di Allegri, cresciuto come allenatore proprio sulla panchina del Cagliari:

 “Lui è molto amico del presidente Filucchi e a fine gennaio c’è stata una chiacchierata, ma niente di più. Parla con altri club e per noi è complicato, ma averlo nell’anno del centenario sarebbe stato un sogno“.

Dopo un ritorno di peso come Nainggolan, il Cagliari sperava di poter replicare anche con l’ex tecnico di Milan e Juventus. Ora però sulla panchina rossoblu siede Walter Zenga, determinato più che mai a restituire alla squadra quel valore perso nelle ultime giornate.

Fonte immagine copertina: profilo Twitter @tommasogiulini

 

Calciomercato

Nandez è pronto al ritorno da titolare: fuori dal campo c’è sempre l’incognita futuro

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Cagliari, torna Nandez: anche Mancosu è pienamente disponibile

Nahitan Nandez è pronto a ritornare al centro del Cagliari. L’uruguaiano è stato fuori per alcune partite a causa di un problema fisico, ma il pieno rientro è ormai vicino. Già nella sfida di sabato contro la Lazio, Nandez ha disputato 8 minuti nel finale di partita. Ma dalla prossima sfida contro il Sassuolo, l’uruguaiano è pronto a riprendersi una maglia da titolare.

Intanto il Corriere dello Sport analizza il futuro di Nandez, che a breve dovrà capire dove proseguire la sua carriera. A giugno scadrà il suo contratto con il Cagliari, e dunque il tuttocampista si troverà dinanzi ad un bivio: rinnovare con i sardi o cambiare casacca. Al momento l’uruguaiano è concentrato esclusivamente sul campo, con le questioni burocratiche lasciate in mano al suo agente. Nelle prossime settimane però Nandez dovrà sciogliere le riserve sul suo futuro, e dichiarare se voler proseguire la sua avventura in Sardegna, o optare per un club più blasonato a cui unirsi a parametro zero.

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Nuovo botta e risposta tra Gravina e Mancini sulle dimissioni da CT: le dichiarazioni

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Mancini

A distanza di quasi quattro mesi dalle dimissioni da Commissario Tecnico dell’Italia, Roberto Mancini è tornato a parlare. Sulla vicenda è tornato anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina. I due sono stati protagonisti di un’intervista doppia a Le Iene, in cui si sono raccontati quei giorni roventi di agosto, che poi hanno portato alle dimissioni di Mancini.

LE DICHIARAZIONI DI GRAVINA

DICHIARAZIONI GRAVINA – “In questo momento non riesco a rimuovere l’amarezza che ho provato. Con Roberto ho condiviso cinque anni e quando vivi cinque anni di sensibilità, emozioni fortissime, un risultato storico. Sarebbe una sconfitta incredibile per me pensare di avere investito in un rapporto umano che poi non lascia nulla. Tutti abbiamo delle fragilità, lui ne ha manifestata qualcuna con qualche dichiarazione non corretta, ma io non posso abboccare e vivere puntando solo su quelle dichiarazioni. Io e Roberto delle dimissioni non ne abbiamo parlato, né nei cinque anni né un minuto prima che lui volesse presentarle. Diciamo che ha avuto dei tentennamenti qualche ora prima di mandare la PEC. Non so se mi sento tradito, ma ancora non riesco a rimuovere quest’amarezza. Credo che abbia sbagliato nei metodi, nei tempi. Vi garantisco che non mi sarei mai opposto, perché di fronte a proposte che ho letto sulla stampa, questa andava sicuramente accettata. Non sarebbe rimasto con lo stesso entusiasmo di fronte a una proposta del genere”.

LE DICHIARAZIONI DI MANCINI

LA REPLICA DI MANCINI – “Anche io ci sono rimasto male. Diciamo che dopo tanti anni, forse, a volte, bisognava prendere una decisione. Forse è una decisione che andava presa un po’ prima, però, allo stesso tempo, posso anche capire che ci si possa rimanere male. Anche io sono rimasto male di tante cose, e con grande dispiacere perché io sarei rimasto altri dieci anni, se fosse stato possibile. Qualcosa era cambiato rispetto a prima. Sulla vicenda però si è detto anche troppo. Quando c’erano giornali, giornalisti, direttori e proprietari seri di giornali, si scrivevano cose vere, adesso si scrivono un sacco di stupidaggini. Le cose scritte sono per la maggior parte stupidaggini: sono andato via per tante motivazioni. Una delle motivazioni è anche quella economica sicuramente”.

A distanza di mesi dalle dimissioni di Mancini, Gravina è ancora scottato da questa scelta improvvisa. D’altro canto anche l’ex C.T. è amareggiato per come abbia concluso la sua avventura con la Nazionale. Mancini ha però attaccato anche gli organi di stampa, che secondo lui hanno aggiunto alla vicenda questioni non vere, creando così uno scontro tra le parti. Nonostante tutto però, il rapporto si interruppe clamorosamente lo scorso agosto, con Mancini che decide di lasciare la Nazionale in un momento delicato per sposare il progetto dell’Arabia Saudita.

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Testimonianze shock dei giocatori del Nizza verso Galtier: cosa rischia il tecnico?

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Galtier

Non c’è pace per l’ex allenatore del PSG Christophe Galtier. L’allenatore francese nel corso della sua esperienza sulla panchina del club parigino è finito al centro di numerose polemiche. L’accusa più grave è arrivata però da parte dell’ex DS del Nizza Fournier, che denunciava i comportamenti razzisti dell’allenatore verso i calciatori neri e musulmani.

Lo scorso giugno il tecnico francese è stato fermato dalla polizia, che gli ha notificato le accuse mosse nei suoi confronti. A cinque giorni dall’udienza, l’Equipe ha rivelato alcune testimonianze degli ex giocatori del Nizza e membri dello staff in merito ai fatti accaduti con Galtier. A confermare le accuse è stato l’ex vice di Galtier al Nizza, Frederic Gioria. All’approdo nel club francese di Billal Brahimi, Galtier si lamentò esclamando: “Ancora un musulmano, non se ne può più”. Gioria ha affermato come Galtier ce l’avesse in particolar modo con Atal e Boudaoui a causa della loro nazionalità, ossia l’Algeria.

Gravi anche le accuse da parte di Todibo, seconda la quale l’allenatore francese lo costrinse ad interrompere il Ramadan, e che inoltre lo definiva come un fondamentalista islamico. Nei prossimi giorni si terrà la prima udienza in merito a questa vicenda spiacevole, in cui Galtier dovrà difendersi dalle diverse accuse mosse nei suoi confronti. L’ex tecnico del PSG rischia fino a 3 anni di reclusione per questi suoi episodi razzisti ripetuti più volte.

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ULTIM’ORA – Svelate le condizioni di de Vrij e Dumfries: il comunicato dell’Inter

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Stefan de Vrij e Denzel Dumfries si sono sottoposti questa mattina a degli esami strumentali per valutare l’entità degli infortuni patiti durante la trasferta col Napoli. Per entrambi gli olandesi l’esito è di un risentimento muscolare, nel caso di de Vrij agli adduttori della coscia sinistra e nel caso di Dumfries ai flessori della coscia sinistra. Le loro condizioni saranno rivalutate settimana prossima: appare certa, quindi, la loro assenza per la sfida contro l’Udinese di questo fine settimana. Si prospettano circa 20 giorni di stop.

Questo il comunicato dell’Inter:

Stefan De Vrij e Denzel Dumfries si sono sottoposti questa mattina a valutazione clinica ed esami strumentali, presso l’Istituto Humanitas di Rozzano, dopo gli infortuni di domenica sera nella gara contro il Napoli. Risentimento muscolare agli adduttori della coscia sinistra per il difensore olandese. Risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra per l’esterno olandese. I due calciatori nerazzurri saranno rivalutati nella prossima settimana“.

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