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Aiuti dall'alto

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Napoli

Ore, sedute intere dedicate alla tattica per organizzare e articolare al meglio la manovra per arrivare a rete quando spesso basta la classica palla in mezzo per risolvere la partita. Ne sa qualcosa la Juventus, ne sa qualcosa Koulibaly, ne sa altrettanto e forse più di tutti Maurizio Sarri, leggendariamente Mister 33. Arrovellarsi in cervellotiche combinazioni quando la romantica metafora del palla lunga e pedalare, meglio aggiustata in un “buttala in mezzo che qualcosa succede”, alle volte è la soluzione più semplice e migliore. Alla palla inattiva, deus ex machina, sentiamo il dovere di correre in aiuto opponendoci drasticamente al male – oggi diffusissimo – dei calci d’angolo corti. Spesso superflui, estremamente complessi e sintesi di improbabili trame da sviluppare si tramutano altrettante volte in epiloghi di manovra da ricostruire dal centrocampo, per il buon riscontro dei difensori saltatori.

MISTER 33

Maurizio Sarri, Mister 33. Da un’antica leggenda emerge il soprannome affiabbiato all’allenatore del Napoli da un giornalista di Arezzo, spesso al seguito del Sansovino, squadra guidata agli albori della carriera da allenatore. Appellativo dovuto ai 33 schemi da palla inattiva che si volesse fossero stati studiati e preparati da Muarizio Sarri. Leggenda raccontata e smentita racchiude la grande varietà di schemi da palla inattiva che le sue squadre possiedono. Il Napoli il più recente esempio di memoria. Più lontano il caso dell’Empoli della stagione 2014/2015 in cui 10 gol su 46 vennero segnati dai 3 centrali difensivi Barba, Tonelli, Rugani in occasione di calci d’angolo.

Tutto ciò conferma come negli anni, nel passato più recente, la scienza dei calci piazzati si sia sviluppata e le palle da fermo siano diventata componente intrascurabile e spesso fondamentale agli scopi della partita. Un dato lo conferma. Negli ultimi 4 anni infatti il 37% delle reti segnate nei 4 maggiori campionati europei è arrivato da situazioni di palla da fermo, spesso con l’aiuto dall’alto dei giganti della difesa in soccorso. Ramos, Hummels, Cahill, Terry, Chiellini, Bonucci, Albiol e Koulibaly solo alcuni dei giganti “goleador”. Nello specifico infatti i calci sono cresciuti dall’iniziale 10,9% del 2013/14 al 12% di incidenza nelle totali della stagione. Una percentuale riassuntiva di un gol ogni 11 angoli battuti.

Rivolgendo lo sguardo in “casa nostra” e riavvolgendo il nastro di una stagione va contestualizzata la grande forza da fermo del Napoli in zona d’attacco, lampante, alla grande difficoltà costata cara la scorsa stagione – soprattutto in Europa – quando si tratta di difendere quella palla spiovente in area.
Il contesto è quello della Champions League, dopo il 3-1 a Madrid negli ottavi di finale la rincorsa è ai limiti del miracoloso per gli uomini di Sarri. Il vantaggio però contro Real in casa arriva presto. A smontare l’impensabile ci pensa Sergio Ramos per due volte da calcio d’angolo, la seconda con la collaborazione decisiva di Mertens. Disattenzioni care, soprattutto di fronte al pericolo numero uno quando si tratta di calci d’angolo da difendere. Disattenzione o irrimediabile mancanza fisica? Entrambe, perchè se di certo il posizionamento a zona su cui ci soffermero più tardi lascia inevitabilmente lo spazio e la libertà di rincorsa per il terzo tempo a Ramos, le altezze dei napoletani non aiutano. Di fronte aa quesi colossi le umili stature di Insigne (163 cm), Mertens (169), Callejon (178), Allan (175) non il migliore escamotage.
Anno nuovo, Champions nuova, vecchie abitudini. Perchè sempre al San Paolo, decisiva per l’eliminazione ai gironi è stata la sconfitta per 4-2 in casa col City. Anche qui 2 gol subiti arrivano da palla inattiva: prima Otamendi salta sopra Hysaj, poi Stones svetta di testa sopra tutti.

La scelta della difesa a zona forse l’errore di Sarri? Non si direbbe – almeno nei dati – perchè la percentuale di gol subiti sul totale delle occasioni a sfavore da chi difende a zona, nelle prime 17 giornate di questa Serie A, è stata pari al 7,4%. 7,7% quella invece delle squadre che hanno optato per la scelta della marcatura a uomo. Quasi identiche le percentuali.

Il posizionamento a zona su calcio d’angolo

Altra analisi si concentra sull’attuale capolista. Il duello a distanza fra Juventus e Napoli si misura anche sui dettagli. In testa alla speciale classifica di gol realizzati da palla inattiva, a fine febbraio 2018, tra tutti e 5 i maggiori campionati europei, i bianconeri risultavano i migliori. Nella classifica sotto, nella colonna di destra, i gol dei trasformatori bianconeri da fermo.

Piedi raffinati come quelli di Pjanic e Dybala e colpitori di testa come Benatia, Chiellini o Khedira decisivi punti a favore nelle sfide ad alta quota. 14 infatti i gol realizzati su calcio piazzato dopo la punizione di Bernardeschi nella trasferta fiorentina che ne ha affermato il primato europeo. Più difficile, anche per i bianconeri la parte difensiva: la Juventus era stata trafitta fino a quel momento sette volte, proprio come il Napoli e il Genoa, meglio avevano fatto Atalanta, Milan e Roma e l’Inter.

Particolare il record invece del Benevento firmato alla 17esima giornata. Nei soli 9 gol segnati ben il 66,7% (6 reti) è arrivato da palla ferma. La punizione di Ciciretti allo Stadium e lo storico gol di Brignoli al Milan a tempo scaduto i più memorabili.

Ore e sedute intere passate a studiare arzigogolate e complesse trame offensive.

Quando spesso, un intero campionato, può essere semplicemente rimesso in discussione e – chissà – magari deciso da una palla in mezzo e un aiuto dall’alto.

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Champions League

Niente alcolici in occasione di Inter-Real Sociedad: i dettagli

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Juventus-Inter

Il prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, ha preso una decisione abbastanza d’impatto in merito alla gara di Champions League tra Inter e Real Sociedad, match che si svolgerà martedì 12 dicembre alle ore 21:00. Nel giorno della gara, dalle ore 9:00 alle ore 20:00 sarà vietata la vendita di alcolici. In una nota ufficiale viene infatti spiegato che “per assicurare il sereno svolgimento della manifestazione sportiva e prevenire  possibili turbative per l’ordine pubblico dovute all’eventuale abuso di  bevande alcoliche è stato disposto il divieto della somministrazione e della vendita di bevande alcoliche e superalcoliche, nonché la vendita per asporto in contenitori di vetro e lattine sia in forma fissa che ambulante, senza inibirne l’ordinario consumo con servizio al tavolo”.

DIVIETO DI VENDITA DI ALCOLICI: DOVE IN PARTICOLARE E IL PERCHÉ DELLA DECISIONE

Come ben spiegato anche da MilanoToday, il divieto di vendita di alcolici sarà attivo in alcune zone specifiche di Milano: si trattano infatti di piazza San Babila, piazza Duomo, piazza Cordusio, largo Cairoli, largo Beltrami, piazza Castello, Foro Buonaparte, nelle vie adiacenti e limitrofe allo stadio Meazza, a zona Corso Como, zona Darsena e zona Sempione. Dalle ore 12:00 fino a mezzanotte sarà invece attivo anche a San Siro e dintorni.

Questa decisione ufficiale è stata presa anche a causa degli ultimi fatti successi in quel di Milano: alcuni tifosi avevano infatti invaso le strade principali della città, mettendo anche in tilt il traffico dei trasporti pubblici.

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La Liga

Pronostico Barcellona-Girona, statistiche e consigli per la partita

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Pronostico Barcellona-Girona

PRONOSTICO BARCELLONA-GIRONA, STATISTICHE E CONSIGLI PER LA PARTITA – Scontro di altissima classifica ne LaLiga tra i campioni in carica del Barcellona e la capolista Girona, che condivide il primato con il Real Madrid. I blancos saranno impegnati sul campo del Betis e questo fattore potrebbe spronare ancor di più il Girona contro il Barça, per prendersi la vetta in solitaria.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Partendo dai padroni di casa del Barcellona, c’è sicuramente la volontà di recuperare 3 punti agli avversari, che ora sono sopra di 4. La squadra di Xavi nelle ultime 5 giornate di campionato ha raccolto 10 punti, frutto di tre vittorie, un pareggio e una sconfitta (1-2 nel Clasico contro il Real Madrid). I catalani non potranno ancora contare su Ter Stegen, quindi tra i pali scenderà Inaki Pena, oltre alle defezioni di Gavi e Inigo Martinez. I blaugrana, però, dopo un inizio non perfetto, hanno ripreso a marciare a grande ritmo, riuscendo a imporsi sia in Champions sia in campionato.

Il Girona ormai non è più una sorpresa e sta continuando a sognare in grande, incastrata tra Real Madrid e Barcellona. La squadra di Michel ha fatto ben 13 punti nelle ultime 5 giornate e arriva da un’esaltante rimonta nei minuti finali contro il Valencia, che ha regalato un’altra settimana di primato. Il Barça, però, giocherà per recuperare terreno e la grande qualità degli uomini di Xavi potrebbe mettere in grande difficoltà anche una squadra in fiducia come il Girona.

PRONOSTICO BARCELLONA-GIRONA

La partita si preannuncia senza dubbio esaltante, con entrambe le squadre in grado di regalare, in molteplici occasioni, gol e spettacolo. Il Girona nelle partite importanti raramente non subisce gol (vedi 0-3 contro il Real Madrid), ma spesso riesce a trovare più di un gol. Arriva, inoltre, da una vittoria in Copa del Rey per 2-5 ai danni dell’Orihuela, che avrà dato ulteriore morale. D’altro canto, il Barcellona subisce meno di un gol a partita (0,9), ma non ha una capacità offensiva importante come quella degli avversari. Partita, dunque, aperta a ogni risultato, con due filosofie di gioco che cercheranno più di vincere, piuttosto che non perdere, nonostante la sfida di alto calibro. Il pronostico di Numero Diez è dunque quello del GOL + OVER 2.5 (quotato 1.80) se si vuole provare una giocata più sicura. Altrimenti, un 2-1 in favore del Barcellona potrebbe essere un risultato appetibile.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI BARCELLONA-GIRONA

BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Kounde, Araujo, Christensen, Cancelo; Gundogan, de Jong, Pedri; Raphina, Lewandowski, Joao Felix. All. Xavi

GIRONA (4-3-3): Gazzaniga; Eric Garcia, Lopez, Blind, Gutierrez; Torre, Aleix Garcia, Martin; Tsygankov, Dovbyk, Savio. All. Michel

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Calciomercato

Salernitana, De Sanctis: “Ho sbagliato a trattenere Dia”

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Salernitana

Il direttore sportivo della Salernitana, Morgan De Sanctis, ha rilasciato un’intervista a Il Corriere dello Sport nella quale spiega alcune tematiche molto discusse tra i tifosi del club campano. Tra gli argomenti più chiacchierati, due sono sicuramente quelli in merito alle perennante di Boulaye Dia e (all’inizio) Paulo Sousa, ex tecnico dei granata.

SALERNITANA, DE SANCTIS: “HO SBAGLIATO A TENERE SOUSA E DIA”

Di seguito le parole di De Sanctis ai microfoni de Il Corriere dello Sport:

SALVEZZA – “Ne sono sicuro, siamo gli stessi di un anno fa. Non abbiamo un organico inferiore alle cinque squadre che con noi si giocheranno la salvezza. Per quanto riguarda gli errori, non sottovaluterei la voglia di andare via di qualcuno”.  

SOUSA – “Il rapporto con Sousa è diventato un amore viziato e ha prodotto scompensi”.

DIA – “La mancata cessione è stata un errore. Qualcuno aggiungerà anche: perché acquistarlo? Ma è stato il nostro centravanti principe. L’ultimo giorno di mercato, pur volendo, non avremmo potuto fare niente per sostituirlo ed è spuntata un’offerta irricevibile dall’Inghilterra. Cosa avrebbero detto di me o di noi se avessi compiuto quell’operazione?”.

INZAGHI – “Il suo lavoro comincia a prendere forma. Non ho mai pensato di dimettermi, sarebbe come sfuggire dalle responsabilità. Ho sempre avvertito la fiducia, ci confrontiamo quotidianamente. Lui come me sa che possiamo farcela. Non è ammessa la resa, la squadra si deve rendere conto che i margini per la salvezza ci sono e devono essere sfruttati”. 

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Flash News

Monza, parla Palladino: “Conosco da diverso tempo Gilardino”

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Le curiosità sulla 14ª giornata della Serie A 23/24

Il tecnico del Monza, Raffaele Palladino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Genoa di Gilardino, match che si eseguirà nella giornata di domani alle ore 15:00. L’allenatore dei brianzoli ha toccato vari temi, tra cui la sua conoscenza da vario tempo con l’attuale tecnico della squadra ligure.

MONZA, PALLADINO: “HO STUDIATO GILARDINO, MA LO CONOSCO DA TEMPO”

Di seguito le parole di Palladino in conferenza stampa alla vigilia di Monza-Genoa:

GENOA – “È tosto da affrontare, dobbiamo dare grande impatto emotivo perché i punti cominciano a essere pesanti. Ho studiato Gilardino, lo conosco da tanto tempo. Dovremo avere atteggiamento giusto”.

IZZO E DANY MOTA – “Con Dani ho parlato, lui sa cosa voglio e cosa mi aspetto. Sa che può dare di più e deve farlo. Gli voglio bene, il mio compito è cercare di tirare fuori il 100% da ogni giocatore. Se un giocatore non rende mi faccio anche io delle domande su come posso metterlo a suo agio. Sono sicuro che troverà le sue giocate e la sua continuità. Izzo spero di recuperarlo in settimana. Martedì dovrebbe rientrare con il gruppo, se tutto va bene ci siamo”.

VIGNATO – “Con Dani ho parlato, lui sa cosa voglio e cosa mi aspetto. Sa che può dare di più e deve farlo. Gli voglio bene, il mio compito è cercare di tirare fuori il 100% da ogni giocatore. Se un giocatore non rende mi faccio anche io delle domande su come posso metterlo a suo agio. Sono sicuro che troverà le sue giocate e la sua continuità. Izzo spero di recuperarlo in settimana. Martedì dovrebbe rientrare con il gruppo, se tutto va bene ci siamo”.

CARBONI – “Valentin è un ragazzo che mi piace, davvero. Per atteggiamento mi piace molto. Il primo ad arrivare, l’ultimo ad andare via. Ha la mentalità giusta nel lavoro quotidiano e ha fatto una settimana davvero alla grande. Deve sempre continuare a lavorare così, come tutti gli altri giovani della rosa”.

AVVIO DI STAGIONE – “Probabilmente abbiamo lasciato dei punti per strada, ma sono sempre convinto che poi nella stagione i punti li recuperi. La speranza è quella di ritrovarli. Dobbiamo essere soddisfatti della prestazione di maturità contro la Juventus, il rammarico c’è sempre e il dispiacere rimane. Abbiamo reagito bene e siamo carichi per domani. È fondamentale l’apporto dei subentrati, chi lo fa deve dare una sterzata importante e sono soddisfatto di questo”.

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