La differenza tra un buon giocatore e un fuoriclasse è labile, non è solo sul piano tecnico, ma è soprattutto nella testa. La differenza la fanno quei dettagli che un fuoriclasse cura fino all’ossessione, come cibo e alimentazione. E sono tantissimi i casi di giocatori che hanno cambiato in positivo la propria carriera grazie, per l’appunto, ad una corretta e sana alimentazione, che da sempre rappresenta un aspetto fondamentale nella vita di uno sportivo. Ma esattamente cosa, come e quanto mangiano i più grandi calciatori del pianeta?
CASO BARCELLONA
Nei giorni scorsi è stata pubblicata su As un’interessante intervista fatta alla nutrizionista del Barcellona, María Antonia Lizárraga, che ha raccontato diversi aneddoti riguardo l’alimentazione di gran parte dei calciatori blaugrana.
Durante la stagione sappiamo che ci sono momenti in cui un giocatore può passare da un gran momento di forma ad un infortunio facile. Il nostro obiettivo è di adattare una dieta in modo che la forma fisica del calciatore sia in costante miglioramento senza che incorra in infortuni. I giocatori stanno diventando sempre più consapevoli che l’alimentazione è fondamentale.

(Fonte: profilo Twitter Barca Academy)
La Lizárraga parla di brodi, frullati e gelatine, che in qualche modo aiutano i calciatori a prevenire infortuni, evitare malanni muscolari e rinforzare l’intero organismo. La prima curiosità riguarda, ovviamente, Lionel Messi. A proposito del capitano del Barcellona viene detto che ad un certo punto della sua carriera ha deciso di iniziare una dieta per ridurre il rischio di infortuni. In particolare l’argentino ha imparato e scoperto i grandi valori nutrizionali della curcuma, che funge da anti-infiammatorio, ed è ora uno degli alimenti più presenti nella sua routine giornaliera. Probabilmente è tutto merito di Giuliano Poser, un nutrizionista italiano al quale l’argentino si è rivolto dopo i Mondiali del 2014 su consiglio di Martin Demichelis. Così sia lui che il grande amico Agüero hanno iniziato a seguire i consigli del “metodo Poser”: acqua, un buon olio d’oliva, cereali integrali, tanta frutta e verdura biologica che il corpo assimila più facilmente. E di fatto sono pochissimi gli stop muscolari patiti dai due negli ultimi anni.

(Fonte: profilo FB @LaLiga)
Sempre in casa Barcellona c’è un altro giocatore che pare aver intrapreso una sana dieta: Ousmane Dembelé. Secondo quanto raccontato dalla Lizárraga il francese, come anche altri della rosa, riceve il massimo aiuto dalla società per avere il cibo corretto anche a casa. Addirittura ci sono volte in cui qualche giocatore prende il cibo al centro di allenamento e se lo porta a casa. Uno dei finti problemi, dice la nutrizionista, è poi quello delle diverse culture. Ogni calciatore arrivato dall’estero non ha incontrato nessuna difficoltà nell’adattarsi alle diete, al cibo e alla cucina tipica della Catalogna.
Infine, sempre nel Barcellona, un caso che ha fatto molto parlare è quello che ha visto protagonista Iván Rakitic. Il centrocampista croato, reduce da un paio di stagioni ad altissimo livello sia con il club sia con la maglia della Nazionale, ha scoperto per caso di essere celiaco. Ciò lo ha di fatto costretto a modificare diversi aspetti della propria alimentazione.
“Mi è successo molte volte che dopo le partite mi sentissi piuttosto male, gonfio. Ho completamente cambiato tutto il mio cibo ed ora sto molto meglio. L’intestino non mi da’ nessun problema.”

(Fonte: profilo Instagram Ivan Rakitic)
E I VEGANI?
Chi per scelta etica, chi invece per migliorare le performance del proprio corpo ha deciso di intraprendere una dieta vegana, completamente senza prodotti animali o derivati. Tra i più famosi ce ne sono tantissimi, soprattutto in Inghilterra. A partire da Hector Bellerin: il terzino spagnolo dell’Arsenal, come ha rivelato su The Players Tribune, aveva deciso di provare la dieta vegana solo per un periodo limitato. Ma i benefici fisici e anche i consigli del pugile David Haye lo hanno portato a completare questa sua “trasformazione”. Sempre in Inghilterra gioca Fabian Delph, che ha affermato come la sua nuova vita alimentare lo abbia aiutato a rendere al meglio al servizio di Guardiola. Ha giocato oltremanica fino a fine agosto, poi si è trasferito alla Roma. Parliamo, ovviamente, di Chris Smalling, diventato “verde” grazie alla moglie e che ora non può più fare a meno di porridge, yogurt vegetali, avocado, tofu, seitan e tutti quei prodotti che ha messo al centro della propria vita alimentare. Anche nella Capitale il difensore inglese non ha smesso di seguire la propria dieta, anzi, la Roma gli ha messo a disposizione un personale nutrizionista per garantirgli tutto il necessario.
Tra le grandi star del calcio internazionale che seguono una dieta vegana vi è anche Alex Morgan, la stella della Nazionale femminile degli Stati Uniti, Campioni del mondo in carica. L’americana ha iniziato questo suo percorso a inizio 2018 e ha più volte affermato, entusiasta, che questo tipo di dieta le permette di recuperare molto più in fretta dalla fatica delle partite.
CRISTIANO RONALDO E GLI ALTRI
Come non citare, poi, chi della dieta e della sana alimentazione ne ha fatto un vero e proprio stile di vita, un dogma del proprio essere professionisti. Parte del successo di Cristiano Ronaldo, oltre all’inestimabile talento, risiede nella sua capacità nel perseguire gli obiettivi prefissi con grande caparbietà. In tutto questo rientra anche quella che possiamo chiamare “l’ossessione” del campione portoghese, ovvero la cura e l’attenzione alla propria forma fisica. La routine alimentare della stella della Juventus prevede 6 pasti distribuiti nell’arco della giornata, ognuno dei quali distante dall’altro circa 3 ore. Cosa mangia CR7? A colazione spesso uova e toast, con formaggio e diverse spremute di agrumi; poi via di verdure, grigliate o cotte al vapore, carne bianca, pesce e cereali integrali. Un “menù” ricco di proteine, povero di carboidrati e di grassi e che dato gli effetti si è rivelata del tutto infallibile.

(Fonte: profilo Twitter Cristiano Ronaldo)
In estate ha fatto discutere il peso-forma di Lukaku. Il belga, infatti, veniva criticato in Inghilterra per essere sovrappeso. Da quando è arrivato in Italia il centravanti nerazzurro, seguito da un nutrizionista dello staff di Conte, ha raggiunto il proprio peso ideale. Come? Alimentazione mediterranea con tante verdure e più carni bianche come tacchino e pollo. Poi tanta bresaola. Un alimento che ai più romantici fa venire in mente le parole di Andrea Pirlo nei confronti di Filippo Inzaghi, la cui “dieta” si basava su pasta in bianco, bresaola e…Plasmon.
“Lui i Plasmon li mangiava per davvero, tutti i giorni, a tutte le ore, e noi lo sapevamo. Un neonato di quasi quarant’anni. Alla fine ne doveva per forza avanzare due e lasciarli sul fondo della confezione, non uno di più e non uno di meno. […]Al di là del dessert per poppanti, vigeva una monotonia assoluta anche nella scelta degli altri suoi piatti: pasta in bianco con un pizzico di sugo rosso e bresaola a pranzo, pasta in bianco con un pizzico di sugo rosso e bresaola a cena. Un menù lungo una vita. “
(Fonte immagine in evidenza: profilo Twitter Barcellona)