Connect with us
Calciomercato, i giudizi del diez: Genoa

Calciomercato

Calciomercato, i giudizi del diez: Genoa

Pubblicato

:

Team Numero Diez

ACQUISTI

ORBAN (Dif, Racing, D) – ROSI (Dif, Crotone, FP) – LANDRE (Dif, Pisa, FP) – GALABINOV (Att, Novara, S) – SPOLLI (Dif, Chievo, S) – ZUKANOVIC (Dif, Roma, D) – BERTOLACCI (Cen, Milan, P) – LAPADULA (Att, Milan, D) – RODRIGUEZ (Cen, Banfield, D) – CENTURION (Cen, San Paolo, D) – OMEONGA (Cen, Avellino, D) – MIGLIORE (Dif, Spezia, D) – ROSSETTINI (Dif, Torino, D) – BRLEK (Cen, Wisla Cracovia, D) – RICCI (Cen, Sassuolo, P)

CESSIONI

BURDISSO (Dif, svincolato) – PINILLA (Att, svincolato) – NTCHAM (Cen, Manchester City, FP) – CATALDI (Cen, Lazio, FP) – BEGHETTO (Cen, Frosinone, P) – MILINKOVIC (Cen, Foggia, P) – RENZETTI (Dif, Cremonese, P) – GHIGLIONE (Cen, Pro Vercelli, P) – FIAMOZZI (Dif, Bari, P) – MUNOZ (Dif, Leganes, D) – SIMEONE (Att, Fiorentina, D) – IMPROTA (Cen, Bari, P) – MOROSINI (Cen, Avellino, P) – GAKPE’ (Att, Amiens, D) – BRIVIO (Cen, Virtus Entella, P) – HILJEMARK (Cen, Panathinaikos, P) – NINKOVIC (Cen, Empoli, P)

GLI ARRIVI

Ripartire. Verbo della stagione rossoblù. Ripartire da zero. Annullare la pessima scorsa stagione da “salvare” solo per il gioco al non prenderle, più volte esaltato, delle tre retrocesse e del Crotone orgoglio delle ultime giornate. Un girone d’andata “salvabile” concluso con 23 punti. Al pari dei cugini doriani. Col neo dei due derby persi. Girone di ritorno, invece, da incubo. Peggio ha fatto solo il Pescara. Tonfo più rumoroso lo 0-5 contro l’Atalanta.

Nell’oblio della stagione rossoblù la dolce sorpresa di Giovanni Simeone col peso specifico di poco meno di 1/3 dell’intero attacco genoano. 12 gol realizzati alla prima stagione in Serie A, sui 38 totali del grifone. Intermezzo amaro il rapporto tra Preziosi e i tifosi arrivato al culmine dopo l’1-2 in casa contro il Chievo e le crude parole del patron.

I tifosi devono capire che in questo momento siamo fragili, ed è colpa mia che ho fatto una squadra scellerata con ragazzi che non hanno gli attributi. Quello che hanno fatto i tifosi è stato inutile a meno che non ci sia qualcosa dietro e qualche sospetto ce l’ho. Sicuramente è stata una contestazione ma anche una forma di alcuni tifosi per affermare la propria esistenza. Non è questa la colpa principale perché una squadra coi nervi saldi non si comporta così, però sicuramente hanno contributo.

Resettare e ripartire. Conferme, ritorni, operazioni “un anno dopo”, scommesse e seconde chances. Juric a capo dell’armata. Conferma. Il redivivo Perin con tutti gli scongiuri su ulteriori sfortunati incroci fra destino e ginocchio. Conferma. Gli arrivi d’esperienza di Rossettini (32 anni) capace di ritagliarsi lo spazio da titolare la scorsa stagione al Torino. Spazio da titolare che dovrebbe essere pronto a sua misura anche a Genova. Con lui Zukanovic (30) e Spolli (34) aspettando il ritorno Izzo arruolabile dall’ 11 ottobre, dopo la squalifica per episodi che – lungi da prendere posizione sul diretto interessato – col calcio giocato c’entrano poco. Una difesa, per ora di grande “esperienza”.

Ad aggiungersi il rientro di Rosi dal prestito al Crotone, quello di Landre da Pisa, fuori lista fino a dicembre. La fascia sinistra poi rinvigorita da Migliore dello Spezia.

A centrocampo le certezze si chiamano Laxalt – scappato ad intrecci di mercato bianconeri – Veloso, Rigoni, Lazovic. Conferme ma anche ritorni. Come quello di Bertolacci. Rientro nella casa che lo aveva fatto grande, illuso – forse – di potersi confrontare con un ambiente difficile e che pazienza non ne ha, come Milano e San Siro.

Centrocampo decisamente più giovane con gli arrivi di Thomas Rodriguez dall’Atletico Banfield (21), Omeonga (21) dall’Avellino, che qualcosa di buono ha già fatto vedere a Udine e Brlek (23) dal Wisla Cracovia.

Davanti, il reparto più ritoccato. La certezza il senso di rivalsa di Taarabt e il rapporto speciale fra lui e Juric.

Ho passato un anno e mezzo durissimo, praticamente senza giocare, così ho trovato la forza di parlare con il mister e gli ho chiesto una seconda chance. Lui mi ha detto che non aveva nulla contro di me, ma che dovevo dargli subito delle risposte chiare. In tre mesi e mezzo ho perso 11 chili senza intaccare la forma fisica, ho capito che serviva una vita da professionista e ho cambiato tutto. Mamma mia se ci penso. E ora questo sacrificio non lo voglio sprecare. Non avrei potuto trovare un tecnico migliore di Juric, gli devo tutto. Mi spiace solo di non averlo trovato a 16 anni. Chissà dove sarei arrivato.

Con lui l’eterno Palladino e il sempre vivo Pandev. Poi tutto nuovo. A cominciare da chi deve prendere l’eredità, difficile, ma non impossibile da sopportare, di Simeone. Lapadula. L’arrivo “un anno dopo”. Un anno meraviglioso sotto la Madonnina. Partito in sordina ma emerso come sorpresa e costante affidabile della seconda parte di stagione rossonera tanto da conquistare San Siro e scansare Bacca dai cuori rossoneri. Abnegazione, impegno, cattiveria e senso del gol. Un Pippo Inzaghi con le dovute proporzioni. Quello che là davanti a Milano non si vedeva da tempo. Ma a Udine l’inconveniente. Due mesi lontano dal campo per tornare più forte di prima come ribadito sui social.

Doppia eredità dovrà caricarsela sulle spalle, presumibilmente nelle scelte di Juric, l’ex Novara Galabinov. 70 presenze e 24 gol in due stagioni.

Il ritorno di Centurion, il prestito del giovane e interessante Federico Ricci dal Sassuolo.

A conclusione, il classe 2001 ma già in estate oggetto dei desideri delle grandi Pellegri. Pronto a lavorare sottotraccia e prendersi il suo posto nel Genoa.

LE PARTENZE

Simeone la più dolorosa ma anche onerosa. Impossibile resistere agli affondi. Poco meno di venti milioni di motivi per dirsi addio. Partenza pesante dato il peso specifico già rimarcato del Cholito.

Per il resto la maggior parte degli addii, in sostanza semplici arrivederci. Tanti prestiti: Seghetto a Frosinone, Milinkovic a Foggia, Renzetti destinazione Cremonese, Ghiaione alla Pro Vercelli e Fiamozzi a Bari.

Stessi destini e mete differenti per Improta, Morosini, Brivio, Hiljemark e Ninkovic. Ad aggiungersi la fine dei rapporti con Burdisso e Pinilla, forse anche per motivi di carta d’identità. I forzati addio con Ntcham e Cataldi ritornati a casa a Manchester e Roma.

Nulla di doloroso se non l’addio del Cholito. Resettare e ripartire. Con un orecchio alla situazione societaria sempre più critica

Voto 6

Continue Reading
Commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Calciomercato

L’Inter ci prova per Hermoso: il difensore dell’Atletico è in scadenza

Pubblicato

:

Mario Hermoso, giocatore dell'Atletico Madrid, e Stefan de Vrij, giocatore dell'Inter, Champions League, EURO2024

Il difensore dell’Atletico Madrid Mario Hermoso è nel mirino dell’Inter. Lo spagnolo è infatti in scadenza a giugno 2024. Prosegue la ricerca di un difensore per i nerazzurri. La retroguardia della formazione allenata da Simone Inzaghi ha un’età media alta, con De Vrij che ha 32 anni, e Acerbi che ha toccato quota 36 anni.

Ecco perché, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, in casa Inter si inizia a cercare un nuovo innesto in quella zona. Quest’ultimo, potrebbe essere nel nome di Mario Hermoso, difensore dell’Atletico Madrid, classe 1995, che si libererebbe a zero a fine stagione. Ciò perché il centrale mancino ha il contratto in scadenza a giugno 2024, e non ha ancora rinnovato con gli spagnoli.

INTER HERMOSO: CHI SOSTITUIREBBE LO SPAGNOLO

Come menzionato in precedenza, l‘Inter sta valutando seriamente di proseguire con questa difesa, soprattutto con il profilo di Francesco Acerbi. Quest’ultimo, oltre il caso Juan Jesus che lo ha coinvolto, ha anche avuto diversi problemini fisici, tra cui l’ultimo al polpaccio. La necessità è dunque di avere un giocatore più integro sia dal punto di vista fisico, a causa dei diversi acciacchi, ma anche dal punto di vista psicofisico, perché non si può prevedere come il caso razzismo possa aver influito sul giocatore.

Continua a leggere

Calciomercato

Di Gregorio: “Ritorno all’Inter? Sto bene al Monza”

Pubblicato

:

Michele Di Gregorio, calciatore del Monza - Serie A, Coppa Italia

Il portiere del Monza Michele Di Gregorio ha parlato a La Stampa del suo futuro prossimo, tra Inter, Monza e non solo. Tra i portieri ormai non più rivelazione ma certezza del nostro campionato c’è l’estremo difensore dei brianzoli. Sempre attento e da rendimenti di alto livello, Di Gregorio ha attirato su di sé diversi apprezzamenti delle big di Serie A, con l’Inter, club in cui è cresciuto, che potrebbe rappresentare la chiusura di un cerchio.

DI GREGORIO MONZA: LE PAROLE DEL PORTIERE

STO BENE AL MONZA “Mi piace pensare all’oggi senza guardare troppo in là perché altrimenti si fanno male le cose quotidiane. Voglio concentrami su questi due mesi col Monza. Poi, dopo l’ultima giornata di campionato, vedremo cosa ci sarà di concreto. Sto benissimo a Monza. Non ho bisogno di scappare. Se verrà qualcosa per fare uno step, lo valuteremo”.

CRESCITASono cresciuto tanto grazie ad Alfredo Magni, il preparatore di Donnarumma al Milan. Crede molto nell’intensità del lavoro e nell’utilità della palestra. Mi sono irrobustito. Nei giorni scorsi abbiamo fatto un patto nello spogliatoio tra giocatori e allenatore: dobbiamo superare i punti dell’anno scorso quando abbiamo chiuso a 52.Ora ne abbiamo 42. Dobbiamo pensare di poter vincere ogni partita a partire da quella col Torino”.

TORINO “È una squadra fisica che a tratti ti fa giocare male. Juric e Palladino sono allenatori simili, ma forse Palladino è più flessibile e aperto a provare situazioni nuove“.

MILINKOVIC-SAVICNon sai mai cosa farà quando ha il pallone: appoggio vicino o lancio a 70 metri. Ormai il portiere va studiato come un giocatore di movimento. A me piace partecipare alla costruzione dal basso, ti senti coinvolto”.

Continua a leggere

Calciomercato

Futuro di Zurkowski ancora incerto: difficile il riscatto dell’Empoli dallo Spezia

Pubblicato

:

zurkowski empoli

ZURKOWSKI EMPOLI – Szymon Zurkowski si sta ritrovando all’Empoli. Dopo il periodo difficile tra Fiorentina e Spezia, il polacco è tornato all’Empoli nel mercato di riparazione e ha avuto un impatto molto importante sulla stagione dei toscani, con 4 gol nelle prime due uscite in maglia azzurra – memorabile la tripletta segnata contro il Monza alla prima da titolare, dopo la rete all’esordio contro il Verona – che lo rendono tuttora il miglior marcatore stagionale dell’Empoli nonostante l’arrivo a metà campionato. Il suo rendimento è un po’ calato nelle ultime settimane, in cui – complice un infortunio alla caviglia – è apparso lievemente in ritardo, ma l’Empoli vorrebbe puntare su di lui anche nella prossima stagione.

ZURKOWSKI RESTA ALL’EMPOLI? IL RISCATTO È DIFFICILE

Sarà difficile, però, confermare il classe ’97 in rosa: la formula con cui si è trasferito nella finestra invernale, infatti, è quella del prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro ed esercitabile dagli azzurri a fine stagione. Questa valutazione, però è considerata eccessiva dai dirigenti del club toscano, che sembrano propensi a non esercitare il riscatto del polacco per poi trattare con lo Spezia per un nuovo accordo. La volontà dell’Empoli sarebbe quella di ottenere un nuovo prestito, ma resta da vedere se lo Spezia è disposto a rimandare in prestito il calciatore senza monetizzare da una sua cessione. Bisogna anche considerare, però, che in caso di cessione a titolo definitivo c’è una percentuale abbastanza importante che lo Spezia dovrebbe riconoscere alla Fiorentina, club da cui ha acquistato il calciatore nel 2023.

Continua a leggere

Calciomercato

Anche il Milan si inserisce nella corsa a Dorgu: sarebbe il vice-Theo

Pubblicato

:

Lecce

IL MILAN GUARDA IN CASA LECCE, PUNTATO DORGU – A Milanello, come espressamente richiesto da RedBird, è il momento di continuare a tenere i conti a posto. Per farlo, bisogna ricorrere quasi obbligatoriamente a delle plusvalenze intelligenti e oculate. Ecco perché si vocifera che Patrick Dorgu sia finito nel mirino del Milan. É il profilo perfetto per quanto riguarda la filosofia di Moncada e Furlani: giocatore giovane, ma con alcune presenze tra i grandi, in rampa di lancio e con ottime potenzialità. Ed ovviamente il fattore che interessa maggiormente: il costo è contenuto e accessibile.

PATRICK DORGU, NUMERI E CARATTERISTICHE

Patrick Dorgu è un classe 2004, proveniente dal Nordsjaelland. Arrivato in Italia per circa 200mila euro, ora vale indicativamente 4/5 milioni. É l’ennesima genialata di quella vecchia volpe di Pantaleo Corvino, che con il suo fiuto per le grandi occasioni l’ha riconosciuta immediatamente e ha portato il calciatore a Lecce. Inizialmente impiegato in Primavera, durante questa stagione D’Aversa lo ha valutato durante il ritiro e gli ha concesso ben 21 presenze. Finora il ricordo che è rimasto più impresso di lui è lo spettacolare gol del 3-2 in un Lecce-Fiorentina, dove i salentini hanno clamorosamente ribaltato il risultato durante i minuti di recupero.

Continua a leggere

I nostri approfondimenti

Giovani per il futuro

Esclusive

Fantacalcio

Serie A

Trending

Scarica L'App

Copyright © 2022 | Testata giornalistica n.63 registrata presso il Tribunale di Milano il 7 Febbraio 2017 | numero-diez.com | Applicazione e testata gestita da Número Diez SRL 12106070969